31 Ottobre 2004

Toglietemi tutto ma non questo

La richiesta degli “alleati” di un vasto rimpasto di governo, o addirittura del passaggio formale di un “Berlusconi II” (ovvero III, contando il mandato del 1994) è un qualcosa che il Cav. Banana non potrà mai accettare. Non solo per il concreto rischio delle “crisi pilotate” che quasi sempre finiscono sugli scogli, ma perché il Presidente del Consiglio vuole arrivare alle elezioni del 2006 come l’unico capo di governo ad avere guidato un esecutivo di legislatura per tutti i cinque anni del mandato, e su questo “successo” costruire la campagna elettorale.

Un risultato che sarebbe effettivamente rimarchevole, se non fosse la maschera ad un governo che da un paio d’anni litiga su tutti e che perde pezzi uno dopo l’altro senza però che nulla sia autorizzato a cambiarne la natura. Ben diversa allora la serie di governi guidati da De Gasperi che ogni anno cambiava squadra dei ministri senza che la guida e la direzione sfuggissero al suo controllo: anche Tony Blair rinnova ciclicamente il suo esecutivo, ma la prassi britannica non considera questo come un cambio di governo.

Il politico che nel 2001 fece campagna elettorale attraverso addirittura un “contratto” (iniziativa con qualche aspetto interessante non fosse stato per l’evidente impatto demagogico) ora si ritrova ad aggrapparsi a pochi elementi simbolici per tentare di mantenere la presa sul potere, presa che mese dopo mese si fa sempre più effimera.

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30 Ottobre 2004

Numeri e ancora numeri

È un po’ che non scrivo sulle elezioni americane, ormai a distanza ravvicinata: probabilmente perché passo il tempo libero a leggere articoli e blog sul voto che verrà e quindi mi manca quasi automaticamente il tempo di scrivere (a differenza di quel che sostiene qualche “guru”). Inoltre, è difficile orientarsi nella miriade di sondaggi che non si capisce come facciano a contraddirsi così tanto se fatti secondo un momento scientifico, ma che in realtà contengono ambiguità di metodo tali da rendere problematico affidarsi a l’uno o all’altro.

Riguardo ai sondaggi, ho ripetuto diverse volte che il sondaggio nazionale è abbastanza inutile per pronosticare l’esito delle elezioni, dato il sistema elettorale americano. E però su un dato interessante diversi commentatori e sondaggisti sembrano concordare: l’incumbent, ovvero il presidente in carica, non prende mai nel computo finale una percentuale maggiore di quella che gli assegnava l’ultimo sondaggio prima delle elezioni. Questo perché i voti degli indecisi vanno in massima parte (pare per due terzi) allo sfidante, così se il presidente in carica viaggia sotto il 50% nei sondaggi, sarà difficile che arrivi alla maggioranza dei suffragi nell’election day, maggioranza inutile ai fini pratici ma che consente di non dover arrivare testa-a-testa come nel 2000. Questa regola è stata confermata in ogni elezione degli ultimi vent’anni, e Bush viaggia intorno al 47%…

Un post su Macchianera invitata ad indicare in anticipo il pensiero sul risultato finale, anche se gran parte delle risposte tendono all’umoristico. Il mio pronostico? Kerry 279, Bush 259.

Kerry dovrebbe vincere Wisconsin, Michigan, Iowa, Ohio, Pennsylvania (essenzialmente il midwest industriale) mentre Bush Colorado, New Mexico, Arizona e anche la Florida. Si parla naturalmente dei soli battleground states e speriamo bene non servano i voti della Florida! La previsione di electoral-vote.com è un po’ diversa, ma in evoluzione giorno per giorno.

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28 Ottobre 2004

Intraducibile

Battuta definitiva sul caso Buttiglione:

Mr Barroso, the former Portuguese prime minister, was caught, in the words of one Euro-wit, between Rocco and a hard place.

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24 Ottobre 2004

Solo buone parole

L’accoglienza fortemente negativa del film di Michele Placido Ovunque sei alla proiezione per la stampa durante il festival di Venezia non è stata evidentemente presa bene e i produttori sono passati al contrattacco: il battage pubblicitario è aumentato così come il numero di trailer, anche al di fuori degli spazi soliti, e critici, attori e altre macchiette non fanno altro che osannarlo, addossando tutta la colpa ai critici che non l’hanno capito.

Mi è anche capitato di vedere sabato sera uno spezzone del “programma” di Marzullo dove è andata in onda una santificazione annunciata (si tratta comunque di distribuzione 01 ovvero RAI) ma alquanto imbarazzante nei modi. Si è anche scomodato un imbalsamato Rondi per fargli dire che la critica non ha capito il rapporto tra vita e morte che affronta il film…

Aldilà di ogni discussione puramente cinematografica (il film non l’ho visto, ma a questo punto non è nemmeno rilevante), il tema è ormai pertinente per lo stato dei rapporti dell’industria culturale italiana.

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22 Ottobre 2004

Padri nobili

“When the President does it, that means that it’s not illegal.”

Una frase che potrebbe essere presa come spiegazione della psicologia di Bush, Blair, Berlusconi… La citazione è guarda caso di Richard Nixon.

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Da Baghdad a Washington, D.C.

This is the moment where, in a perfect world modelled on Bollywood movies, I would break into song and dance; my chorus boys would be the beautiful boys in turbans and beards brandishing their “axis of evil” passports and I would look as fabulous as Kylie Minogue while singing: “What do I have to do to get the message thru? I am Iraqi, Iraqi!” It would be a hit with everyone at the airport and I would be escorted by adoring fans to the limousine waiting outside.

Salam Pax in visita in America.

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15 Ottobre 2004

La pubblicità e la vita reale/2

Nella pubblicità una donna lascia la propria auto aperta in mezzo alla strada e al ritorno trova George Clooney. Nella vita reale una donna lascia la propria auto aperta in mezzo alla strada e al ritorno non la trova più.

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12 Ottobre 2004

Rispetta il boss

L’inutile Gianfranco Fini, mentre in Italia si ricominciano a sentire scricchiolii nella maggioranza, è volato a New York per partecipare alla parata del Columbus Day, e ha pensato bene di criticare il telefilm The Sopranos, perché darebbe la solita immagine stereotipata di Italia pizza e mafia.

Credo sia invidia: Tony Soprano, lui sì che è un leader.

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11 Ottobre 2004

America o cara

Nella vicenda della bocciatura di Buttiglione da parte del Parlamento Europeo c’è anche una morale poco considerata: gran parte dei nostri governanti “vogliono fare come gli americani”, ma sono pronti ad urlare allo scandalo quando uno strumento della democrazia di oltreoceano come l’approvazione parlamentare di un ministro non va nella direzione auspicata.

Negli Stati Uniti infatti ogni membro dell’Amministrazione presidenziale è soggetto all’approvazione del potentissimo Senato, e non sono quasi mai passaggi indolori. Bill Clinton fu costretto a cambiare per tre volte il suo candidato a Ministro della Giustizia prima di vedere accettata Janet Reno.

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10 Ottobre 2004

Un po' di sano populismo

A fare attenzione, anche in Italia abbiamo i nostri Michael Moore: oggi pomeriggio, febbricitante, ho rivisto la replica dell’inchiesta W gli sposi del bravo Riccardo Iacona (già nella “squadra” di Michele Santoro). Leggero nel raccontare le storie dei suoi intervistati ma affilato come un coltello nell’accostarle, narra di poveri veneti e di ricchi napoletani, di licenziamenti italiani e delocalizzazioni in Romania, di come sia difficile anche solo pensare a un figlio nel 2004, parla insomma di un paese messo molto ma molto male.

Dovrebbe essere visione obbligatoria per chiunque voglia parlare di politica o per i parlamentari che dovrebbero rispondere alle domande che pongono servizi come questo prima di poter sparare le solite baggianate su federalismo, strutture di coalizioni, scontri di civiltà… (l’avevo detto che era un post populista).

Non credo sia un caso che la prima messa in onda sia stata in terza serata, e la seconda alle due di una domenica. Purtroppo l’inchiesta non è (almeno fino ad ora) disponibile tra i download multimediali del sito RAI.

Vedi anche Valerio Vartolo su inMovimento, con cui concordo.

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3 Ottobre 2004

Tutto secondo i piani

And what of America’s “hope for a quick exit”? Fassihi noted that “cops are being murdered by the dozens every day, over 700 to date, and the insurgents are infiltrating their ranks. The problem is so serious that the U.S. military has allocated $6 million dollars to buy out 30,000 cops they just trained to get rid of them quietly…

Così viene riportata una lettera personale del corrispondente del Wall Street Journal da Baghdad Farnaz Fassihi che dalla cerchia dei suoi amici ha rapidamente girato per tutta la Rete (segnalata da paferrobyday).

Nel frattempo l’inutile Fini dice che fra poco l’esercito non servirà più.

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2 Ottobre 2004

Wi-Fi Generation

L’ultimo gioco che si sta facendo strada tra i social networks è Plazes, “the first global location-aware interaction and geo-information system, connecting you with the people and Plazes in your area and all over the world” che effettivamente non significa molto. In pratica, dalle informazioni tratte dal tuo collegamento ad Internet ti mette su una mappa geografica e vedi chi ti sta “vicino”. In più, puoi commentare sul posto (o plaze) da dove sei collegato.

Detta così, non pare serva a molto. Forse comincia ad essere più interessante se si considera l’uso sempre più massiccio delle reti wi-fi o UMTS, cosicché nuovi hotspot possono improvvisamente apparire sulla mappa e possono mostrare strane relazioni, più o meno “sociali”. L’idea nasce in Germania e quindi la maggior parte dei registrati sono in questo momento tedeschi, io l’ho scoperto tramite Ben Hammersley, ma ci sono anche i maestrini e Frederic.

Sarebbe divertente che fossero registrati a Plazes molti dei partecipanti, fra una settimana, all’Italian Code Jam di Ferrara: il sistema vedrebbe un’improvvisa aggregazione di persone nella stessa plaze! Ovviamente a Ferrara ci sarò anch’io.

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Ciro, Ciro!

Il figlio 36enne dell’attrice Sandra Milo, è stato arrestato ieri sera a Roma con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Ciro De Lollis sarebbe stato sorpreso in un appartamento della capitale, insieme a un ragazzo minorenne, mentre tagliava e confezionava alcune dosi di cocaina. (La Repubblica)

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1 Ottobre 2004

La maturità

Berlusconi in un'occasione pubblica

Arriviamo in ritardo, ma dobbiamo ricordare che un paio di giorni fa (il 29 settembre) è stato il 68° compleanno del Cav. Banana. Il regalo se l’è fatto da solo, mostrando nel caso del rapimento dei quattro cooperanti che se vuole il suo governo può comportarsi a regola d’arte e persino con efficienza. Come si vede dalla foto, non è sempre così…

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