Cristianesimo

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Il Cristianesimo è una religione monoteista[1] a carattere universalistico, originatasi nel I secolo dalla religione ebraica, fondata sull'insegnamento attribuito a Gesù Cristo ed elaborato nella letteratura neo-testamentaria.

Tra le religioni maggiori è la più diffusa, con circa 2,1 miliardi di fedeli.

monaco ortodosso rumeno
monaco ortodosso rumeno

Indice

[modifica] Dottrina

Per approfondire, vedi la voce Dottrina cristiana.

Il cristianesimo si basa sulle rivelazioni che, secondo la tradizione, Dio avrebbe fatto al popolo di Israele (tradizione comune anche alla religione ebraica), e sulla predicazione e la dottrina di salvezza di Gesù di Nazareth detto Il Cristo ("Unto di Dio"). Questa tradizione sarebbe rispecchiata nella Bibbia (Antico Testamento e Nuovo Testamento), considerato un testo ispirato ma non dettato da Dio, e quindi un testo sacro. Importante anche l'elaborazione teologica dei secoli successivi, presente nella letteratura cristiana e nei Padri della Chiesa.

[modifica] Storia e origine

Per approfondire, vedi le voci Storia del cristianesimo e origini del cristianesimo.

Il cristianesimo emerse dal Giudaismo nel I secolo. I cristiani assunsero dal giudaismo le sue Sacre Scritture, dottrine fondamentali come il monoteismo, la fede in un Messia o Cristo, forme del culto (incluso il sacerdozio), concetti di luoghi e tempi sacri, l'idea che il culto debba essere modellato secondo il modello celeste, l'uso dei Salmi nelle preghiere comuni.

[modifica] Il simbolo del pesce

Il pesce, antico simbolo cristiano
Il pesce, antico simbolo cristiano

Le prime comunità cristiane per identificare la propria religione non utilizzavano la croce, brutale e ignominioso strumento di morte, ma il pesce. "Pesce" in greco antico si dice ἰχθύς (ichthýs) e fu considerato come l'acronimo di 5 parole, identificative dello status di Gesù Cristo: Ἰησοῦς Χριστός Θεοῦ Ὑιός Σωτήρ (Iēsoùs Christòs Theoù Yiòs Sōtèr), che significa "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore", cui spesso si accompagnava il genitivo ζωντῶν= dei viventi.

[modifica] Suddivisioni

Le chiese cristiane possono essere classificate in diversi modi. Una suddivisione abbastanza semplice è quella che distingue le chiese occidentali da quelle orientali.

  • Le Chiese occidentali sono quelle derivate dalla Chiesa latina, la cui autorità si estendeva originariamente da Roma sulla parte occidentale dell'Impero Romano. Oltre alla stessa chiesa cattolica, di questo gruppo fanno parte tutte le chiese protestanti (termine che si riferisce al rapporto conflittuale di queste chiese con il cattolicesimo, ed in particolare con il papato) che da essa si sono staccate nel corso dei secoli. Fra di esse, le più importanti sono, indubbiamente, quelle nate nel XVI secolo con il movimento della Riforma (luterani, calvinisti, anglicani ecc.), ma vi sono anche gruppi che hanno origini diverse come ad esempio i valdesi.
  • Ad oriente abbiamo invece le chiese ortodosse, emanazioni delle chiese di lingua greca nate originariamente nel territorio dell'Impero Romano d'Oriente. A differenza di quanto accadde in Occidente, per quanto la chiesa greca assumesse rilevanza particolare, essa non fu mai in grado di imporre la propria supremazia sulle chiese "sorelle", che rimasero autocefale. Allo stesso modo, anche le chiese fondate da missionari ortodossi (specialmente fra le popolazioni slave) si resero rapidamente autonome dalle rispettive chiese-madri, considerandosi allo stesso loro livello. Fra queste la più importante è indubbiamente la Chiesa ortodossa russa.
Da notare che le chiese ortodosse, da una parte, e quella cattolica dall'altra, sono tra loro scismatiche, ma non si considerano reciprocamente eretiche, a differenza di quanto avviene per esempio per le chiese protestanti.
  • Sono sorti anche altri culti del Cristianesimo, i quali o vogliono differenziarsi dai primi qui menzionati, oppure affermano di avere una linea storica separata. I più estesi fra questi sono i testimoni di Geova ed i mormoni, che, anche se ritenute derivazioni del protestantesimo anglosassone, sono fortemente caratterizzate e dalle figure individuali dei primi fondatori del XIX secolo, sia dalle convinzioni interne che le portano a ritenersi chiese od organizzazioni completamente esclusive dal punto di vista dottrinale ed organizzativo. I mormoni hanno inoltre libri aggiuntivi forniti dal loro fondatore, dove le dottrine cristiane vengono ampliate e ridiscusse in modo completamente univoco ed originale.
  • Vi sono, infine, una serie di culti cristiani ormai estinti, soprattutto legati alle numerosissime eresie (variamente represse) che interessarono tutta la cristianità nella sua storia: fra gli altri, segnaliamo il cristianesimo ariano (che ebbe una grande importanza storica all'epoca delle invasioni barbariche) e l'eresia degli albigesi (o catari).

[modifica] Classificazione secondo i Concili ecumenici

Per approfondire, vedi la voce Storia del cristianesimo.

Un'altra possibile classificazione cronologica è quella basata sui Concili ecumenici riconosciuti e sugli scismi ad essi successivi.

[modifica] Cristianesimo antico preniceno

Il Cristianesimo delle origini (seconda metà del I secolo) si presenta con il duplice aspetto di Giudeo-cristianesimo ed Etno-cristianesimo ( o Cristianesimo dei Gentili), come si desume dai racconti degli Atti di San Luca e da alcune lettere di San Paolo (come la Lettera ai Galati, le lettere ai Corinzi). Tuttavia mostra che le due anime convivono senza alcuna scissione e di avere raggiunta una formula di concordia con il Primo Concilio di Gerusalemme (Atti 15)

Successivamente oltre alla Chiesa post apostolica, che in lentamente si organizzò attorno ai cinque patriarcati di Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme, sono presenti diversi gruppi minoritari che in seguito si sono estinti, fra cui:

[modifica] Chiese orientali antiche

Per approfondire, vedi la voce Chiese orientali antiche.

Si tratta delle antiche chiese d'oriente che non hanno accettato le definizioni dogmatiche del Concilio di Calcedonia o di quello successivo di Efeso

[modifica] Chiese dei Due Concili

Le Chiese dei Due Concili sono le cosiddette chiese nestoriane:

La chiesa ha due branche: un patriarca catholicos a Kotchanès (Iran), sulla frontiera turco persiana, dove vivono circa 100.000 assiro caldei; la dignità patriarcale è ereditaria da zio a nipote. Esiste anche un patriarca a Baghdad (Iraq).

  • Chiesa siriana Mar Thoma di Malabar a Muvattupula.

[modifica] Chiese dei Tre Concili

Le Chiese dei Tre Concili sono nate dal rifiuto delle conclusioni del Concilio di Calcedonia del 451. Sono anche chiamate Chiese non calcedonesi e talvolta Chiese monofisite, sebbene non tutte lo siano.

La maggior parte di queste chiese ha subito uno scisma in età moderna con la formazione di un patriarcato cattolico uniato parallelo, adesso considerato chiesa sui iuris all'interno della Chiesa cattolica.

[modifica] Chiese ortodossa e cattolica

Per approfondire, vedi le voci Chiese ortodosse e Chiesa cattolica.

Le attuali chiese ortodosse e cattolica hanno in comune le definizioni dei primi 8 concili ecumenici. Dopo lo scisma d'Oriente la chiesa cattolica svolgerà altri 13 concili ecumenici, non riconosciuti però dall'oriente.

[modifica] Chiese della Riforma Protestante

Per approfondire, vedi la voce Protestantesimo.

Le chiese della Riforma protestante sono le chiese sorte dalla Chiesa latina nel XVI secolo in seguito alla riflessione teologica di Martin Lutero, Giovanni Calvino, Ulrich Zwingli e altri, nonché dall'appoggio politico e sociale che ebbero dai principi dell'Europa centro - settentrionale. Le chiese protestanti possono venire genericamente suddivise così:

[modifica] Diffusione

Percentuale di cristiani per stato
Percentuale di cristiani per stato

[modifica] Statistiche

Sotto il termine Cristianesimo sono raggruppate chiese molto diverse tra loro e, a volte, in polemica tra loro: secondo il Wordl Christian Trends (2001) i cristiani sono complessivamente il 33 % degli abitanti del globo e sono così divisi: cattolici 17,5%, protestanti, 5,6%, ortodossi delle varie chiese (russa, greca, armena) 3,6%, anglicani 1,3%, copti ed altri (battisti e pentecostali in ascesa) 5,0%.

Attualmente il cristianesimo è la religione più diffusa al mondo, con circa 2,1 miliardi di fedeli[2] (1 miliardo di cattolici, 500 milioni di protestanti, 240 milioni di ortodossi, e 275 milioni d'altri), davanti all'Islamismo, tra 900 milioni ed 1,4 miliardi, e all'Induismo, tra 850 milioni e un miliardo.

Gran parte delle statistiche si fondano su sondaggi a campione nei vari stati o sui dati delle anagrafi (quando la religione professata è registrata), preferiti rispetto ai dati forniti dalle varie organizzazioni religiose che spesso si riferiscono al numero di battezzati, ignorando la posizione di coloro che, battezzati nell'infanzia (come accade presso la Chiesa cattolica di rito latino), si siano discostati dal cristianesimo in età adulta.

È noto che in Europa occidentale ad esempio l'aderenza alla pratica religiosa delle varie chiese in età adulta è, ormai da parecchi anni, in forte calo, mentre negli Stati Uniti o al di fuori dell'Occidente esso appare in crescita, oppure, in certe aree del Terzo Mondo come il Sud America si sia avuta un'avanzata delle chiese evangeliche di tipo pentecostale a scapito del cattolicesimo tradizionale, quindi con movimenti e travasi fra le varie confessioni cristiane.

[modifica] Nell'Europa contemporanea

L'occidente europeo ha subito, a partire dalla fine del '700, una progressiva diminuzione degli aderenti alle chiese storiche, cioè al cattolicesimo e alle diverse confessioni protestanti. Questo processo ha avuto un'accelerazione nel XX secolo, soprattutto a partire dagli anni '60. Nell'Europa dell'est la scristianizzazione di stato è avvenuta prima in Russia (nell'ex Unione Sovietica) e poi, nel dopoguerra, nei paesi governati da regimi comunisti satelliti dell'URSS. Dopo il 1989 le chiese orientali hanno di nuovo avuto libertà di culto. La caduta progressiva dei divieti ha portato alla luce un desiderio represso fino ad allora di spiritualità con l'apertura di numerose chiese di varie confessioni di tipo cristiano, assieme al proliferare di culti esotici ed esoterici.

In Europa occidentale da molte persone la fede cristiana è percepita come "poco moderna", come in effetti è, se si considerano le antiche origini della chiesa cristiana e le sue radici nell'ancora più antica religione ebraica. Bisogna aggiungere che il concetto di modernità è molto vago e controverso, e non da tutti considerato necessariamente positivo. In Europa occidentale inoltre, a causa dell'immigrazione da altri paesi con altre tradizioni religiose, dell'interesse verso nuove religioni e della diffusione dell'agnosticismo, il numero di aderenti al cristianesimo ha subito un declino complessivo, pur rimanendo la religione più diffusa.

[modifica] Riti e pratiche

La devozione verso il Crocifisso è una nota distintiva di molti cristiani.
La devozione verso il Crocifisso è una nota distintiva di molti cristiani.

[modifica] Culto settimanale

Giustino martire, nel II secolo d.C. da la prima descrizione completa delle pratiche rituali della prima Chiesa, la cui struttura di base è mantenuta dalla maggior parte delle chiese:

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«Nel giorno detto del Sole (domenica) si radunano in uno stesso luogo tutti coloro che abitano nelle città o in campagna, si leggono le memorie degli apostoli o le scritture dei profeti, per quanto il tempo lo consenta; poi, quando il lettore ha terminato, il presidente istruisce a parole ed esorta all'imitazione di quei buoni esempi. Poi ci alziamo tutti e preghiamo e, come detto poco prima, quando le preghiere hanno termine, viene portato pane, vino e acqua, e il presidente offre preghiere e ringraziamenti, secondo la sua capacità, e il popolo da il suo assenso, dicendo Amen. Poi viene la distribuzione e la partecipazione a ciò che è stato dato con azioni di grazie, e a coloro che sono assenti viene portata una parte dai diaconi. Coloro che possono, e vogliono, danno quanto ritengono possa servire: la colletta è depositata al presidente, che la usa per gli orfani e le vedove e per quelli che, per malattia o altre cause, sono in necessità, e per quelli che sono in catene e per gli stranieri che abitano presso di noi, in breve per tutti quelli che ne hanno bisogno.»

[modifica] Riferimenti e note

  1. Riferimenti sul lemma "Cristianesimo"
    • Enciclopedia Britannica del 1911 Voce sul Cristianesimo;
    • De Mauro Paravia Definizione del lemma Cristianesimo;
    • "Monotheism", The Catholic Encyclopedia, Volume X Copyright 1911 di Robert Appleton Company Online Edition Copyright 2003 di K. Knight;
    • From the Stone Age to Christianity: Monotheism and the Historical Process Seconda edizione, Albright, William F., 1957; *Radical Monotheism and Western Culture, Niebuhr, H. Richard, (1960);
    • Monotheistic Religion resources, 2006 About, Inc., Parte della The New York Times Company. Tutti i diritti riservati;
    • God Against the Gods: The History of the War Between Monotheism and Polytheism, Jonathan Kirsch, 2004; *An Introduction to Christianity, Linda Woodhead, 2004;
    • "Monotheism", The Columbia Electronic Encyclopedia, 6th ed. Copyright 2006, Columbia University Press. Tutti i diritti riservati;
    • "monotheism", The New Dictionary of Cultural Literacy Terza edizione, Hirsch, Jr., Joseph F. Kett, James Trefil, Houghton Mifflin Company, 2002 ;
    • New Dictionary of Theology, "Paul", David F. Wright, Sinclair B. Ferguson, J.I. Packer, pg. 496-499 ;
    • Meconi, David Vincent Pagan Monotheism in Late Antiquity (recensione) in Journal of Early Christian Studies - Volume 8, Numero 1, primavera 2000, pp. 111-112
  2. Vedi i dati riportati su http://www.adherents.com

[modifica] Bibliografia

  • Luigi Giussani, Perché la Chiesa - Volume tezo del PerCorso, Bur, aprile 2005.
  • Salvatore Caponnetto, La Riforma Protestante nell'Italia del Cinquecento, Claudiana 1992

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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