Caproni Bristol

Il Monoplano Bristol fu progettato dall’ingegnere franco-romeno Henri Coanda, ex compagno di studi di Caproni in Belgio. Si trattava di un grande monoplano monomotore, con due posti di pilotaggio in tandem in una fuso-liera a traliccio in legno, controventata con tiranti metallici e rivestita in tela ad eccezione della parte anteriore in allumi-nio. Le ali avevano longheroni in tubo d'acciaio e centine in legno, svergolabili e prive di alettoni e rivestite in tela. Gli impennaggi erano in tubo d'acciaio, il carrello d'atterraggio fisso quadriciclo, con pattini antiribaltamento. Il motore era un rotativo Gnome da 80 cavalli.

Poiché l'Esercito italiano già impiega-va alcuni Bristol di altro tipo, Caproni si assicurò la licenza del nuovo monoplano per poter partecipare al concorso militare per motori e velivoli indetto dal Ministero della Guerra alla fine del 1912 anche qualora non fosse pronto il proprio Caproni 1913 (poi Ca. 18).

Oltre a un premio di 100.000 lire, era prevista l'ordinazione di lO o 5 velivoli rispettivamente al l° e all'eventuale 2° classificato. Le prove dei concorsi si ten-nero a Torino nell'aprile 1913. La “Caproni e Faccanoni” presentò due Bristol-Caproni con motore da 80 hp con i numeri di concorso 11 e 13, pilotati rispettivamente dagli inglesi Sidney Sippe e Collyns Pizey.

Nessuno dei Bristol fu ammesso alle prove definitive dalla Commissione, ed il 17 aprile si tennero a Mirafiori le prove statiche, utilizzando una fusoliera giunta dall'Inghilterra nel dicembre 1912. Nonostante la mancata affermazione nel concorso, Caproni fornì comunque diversi Bristol all'Esercito ed il campo d'avia-zione militare di Somma Lombardo (Malpensa) fu sede della scuola monopla-ni Bristol Caproni. La manutenzione e riparazione venivano effettuate dalla Caproni, che trasformò alcuni Bristol con l'adozione dell'impennaggio mobile in luogo di quello fisso. Altri vennero resti-tuiti alla ditta inglese a fine marzo 1913, ma l'impiego istituzionale proseguì sino a tutto il 1914. Celebre comandante, la futura medaglia d'oro Ercole Ercole.

L'esemplare conservato al museo Caproni è il più vecchio Bristol esistente al mondo. È di costruzione inglese ed ha la fusoliera n° 174, costruita il 29 novembre 1912, ma il suo uso è ignoto. Si trovava nel museo Caproni già nel 1938. Venne poi immagazzinato nella Villa Caproni sino al 1988, quando fu trasferito a Rovereto per restauro.

All'inizio dei lavori il Bristol mancava di motore, elica e cofanatura ed una semiala era stata grossolanamente restaurata in passato con l’applicazione di centine in legno da imballaggi. Il motore venne infine rintracciato presso il museo storico dell’Aeronautica Militare, mentre le cofanature furono ricostruite.

Il restauro del Bristol è documentato in un filmato visibile nella sala proiezioni del Museo.

Caratteristiche

Apertura alare 13,00 m
Lunghezza 8,9 m
Altezza 2,13 m
Motore  Gnome
Potenza 80 hp
Peso a vuoto 477 kg
Velocità massima 114 km/h

inizio pagina | indice velivoli