Dopo la nostra recente prova su strada della KTM X-Bow Superlight, torniamo a parlare della versione top di gamma per analizzarne meglio le differenze con la versione Street. Come abbiamo già fatto poco tempo fa con la nuova Porsche 911 GT3 3.8, andiamo quindi a scroprire qualche dettaglio tecnico che farà la gioia degli appassionati e che non sempre viene analizzato a fondo.
La Superlight innanzitutto viene proposta con sottoscocca, splitter anteriore e diffusore posteriore in fibra di carbonio, al contrario dell’alluminio usato nelle altre versioni, con un risparmio netto di 8kg. Anche i pannelli della carrozzeria, l’airbox, l’alettone posteriore ed i passaruota sono nello stesso materiale, trattati con uno strato lucido per mostrare la trama a vista.
Lo sterzo è a sgancio rapido, accessorio solo a richiessta per le altre e gli elementi delle sospensioni sono completamente diversi: permettono la regolazione del precarico, compressione ed estensione ed è così possibile passare dall’altezza minima richiesta per l’omologazione stradale fino ad un limite di 4cm dal suolo, per l’uso in pista. La Superlight propone inoltre di serie il differenziale autobloccante ed i cerchi in lega con fissaggio monodado centrale. Il motore TFSI 240Cv ed il cambio non subiscono alcuna modifica. Tutti gli elementi possono essere ordinati separamente per equipaggiare le versioni Street o Clubsport.
Qualche tempo fa, parlammo del tuner MTM che era alle prese con l’elaborazione della originalissima e sportivissima KTM X-Bow. Ebbene, il pack tuning per il “go kart” da strada è pronto! MTM è riuscito a spremere il 2.0 TFSI di origine VAG da 241 CV, ottenendo una potenza di 318 CV e una coppia massima di 420 Nm. Al pilota non resta altro che dosare bene l’acceleratore e gestire motore, cavalli e trazione posteriore attraverso il cambio meccanico a 6 rapporti.
Oltre all’incremento di potenza, il kit MTM per la X-Bow comprende anche freni Brembo VA da 305 mm con quattro pistoncini e cerchi da 18 pollici avvolti con pneumatici Nokian Hakkapelliita 245/40 ZR 18. Con questi accorgimenti, la KTM a quattro ruote è in grado di raggiungere i 251 km/h di velocità massima, assicurando il massimo divertimento a chi si può permettere un “giocattolino” da 64.263 euro (7.310 in più rispetto alla KTM X-Bow “base”).
Via | WorldCarFans
Beh, dopo che Lorenzo vi ha già raccontato tutto della nuova KTM X-Bow Superlight, è difficile aggiungere qualcosa sul suo conto. Anche perché pure le immagini parlano da sé. E allora lasciamoci andare a quattro chiacchiere di ordine non squisitamente tecnico, su quello che quest’auto è e vuole rappresentare.
Dunque. La prima quattro ruote di Mattighofen si è dimostrata innanzi tutto una compagna sbarazzina, veloce, reattiva, precisa ed efficace in pista. Ma soprattutto tremendamente divertente. Con un carattere tutto suo, molto peculiare. Se fosse ipoteticamente possibile guidarla bendati, si riconoscerebbe tra mille. Due parole per sintetizzarla al massimo? Una lightweight in salsa austriaca. Ci spieghiamo.
Se per certi versi la X-Bow nasce guardando ai pesi piuma d’Oltremanica come innegabile punto di riferimento, è altrettanto vero che KTM ha dato vita ad un insieme nuovo, inedito nel suo complesso. Più compassato, per così dire. Oh, capiamoci: è pur sempre un guizzo da 240 CV e 790 kg, pronto a sfuggirti di mano se la prendi con leggerezza e non la guidi con rispetto e concentrazione, in ogni momento. ABS e compagnia bella qui (fortunatamente), non sono di casa. Ma è come se a quello spirito goliardico di certe inglesi sia stata aggiunta una discreta dose di serietà teutonica.
Continua a leggere: KTM X-Bow Superlight: la nostra prova in pista -seconda parte-
Nella cornice del Safety Park di Vadena, Bolzano, Autoblog.it ha avuto la possibilità di provare in pista la nuova Ktm X-Bow Superlight, punta di diamante della gamma 2009 appena presentata al salone di Ginevra. Una occasione davvero speciale per mettere le mani sulla 2 posti austriaca, che dal momento della sua presentazione ha suscitato tantissimo interesse da parte degli appassionati.
Le fotografie, per quanto elaborate e dettagliate, non riescono a descrivere l’unicità delle linee della X-bow, con dettagli davvero simili alle cugine a 2 ruote e con proporzioni inusuali. Mentre attendo il mio turno continuo ad osservarla da ogni lato, con i riflessi della fibra di carbonio a vista che scintillano con apparente delicatezza (come i filiformi specchi retrovisori). La Superlight, da fuori, sembra il giocattolo perfetto: un’arma senza compromessi, un incrocio tra una barchetta da cronoscalate ed una superbike di ultima generazione.
Continua a leggere: Ktm X-Bow Superlight: la nostra prova in pista - prima parte -
Gli austriaci di KTM si sono presentati a Ginevra con la gamma 2009 della X-Bow, comprese ovviamente le tre novità, la Superlight, la ROC, edizione limitata nata per celebrare la partecipazione alla scorsa Race of Champions, nonchè la entry-level Street, al debutto come Model Year 2009.
Il costruttore, come spiegato dall’ad Stefan Pierer, ha dovuto rivedere i propri obiettivi per i primi 12 mesi: le previsioni erano di vendere 1000 esemplari, ma finora la X-Bow, a causa della recessione, si è fermata ad un totale di 250 consegne e 400 ordini da evadere. Allo stesso modo il secondo anno di produzione si attesterà sui 600 esemplari, auto più, auto meno.
Qui vi proponiamo il comunicato stampa integrale della casa, mentre quelle che vedete sono le foto della nuova, suggestiva gallery dedicata al divertente modello di Mattighofen.
Ginevra 2009: la nuova gallery ufficiale della KTM X-Bow
Continua a leggere: Ginevra 2009: il materiale ufficiale KTM
L’arancio e la bianca, accomunate dal grigio del carbonio. All’interno di uno stand in cui i sorrisi si sprecano, forse per l’allegria emanata da una “vasca da bagno” (con tutto l’affetto possibile) in materiali nobili. Spinta da un propulsore 2.0 Turbo da 240 cavalli. Lo stand Ktm è tutto dedicato alla X-Bow.
In versione “base”, purtroppo, nonostante le due novità non fossero esposte: il costruttore austriaco ha infatti sviluppato le versioni Clubsport e Superlight. La prima è allestimento edulcorato, più pesante di 15 chili (805 complessivi) della “vulgaris”; la seconda, come suggerisce il nome, dimagrisce di cinque chili e guadagna un bel differenziale a slittamento limitato.
Una X-Bow ancor più determinata, predisporre per la compatta ecologica: il futuro del brand austriaco passa dalla città svizzera. Al salone di Ginevra, Ktm presenterà due anteprime con cui rendere ancor più trasversale la propria esperienza di costruttore automobilistico. Un seguito produttivo per le concept car presentate giusto il mese scorso, però, non è assicurato.
Un primo, solido motivo d’interesse è rappresentato dall’accordo Baja Auto, terzo produttore indiano: da questa partnership nascerà una compatta vettura a quattro posti con emissioni contenute. Cambiando frangente, paiono ben più accattivanti le modifiche apportate alla “cross-bow”, fra up-grade motoristico (i cavalli del 2.0 TSI passano ora a 265, come la S3) e la possibilità di scegliere il tetto rigido.
Via | Autoblog.com
KTM ha annunciato ieri un programma riservato a team e piloti per presentare la X-Bow omologata ai requisiti del campionato GT4 2009. Il programma prevede vere e proprie “full-immersion” in pista e si svolgerà in due appuntamenti che precederanno la prossima stagione del campionato FIA.
Il primo evento si terrà tra il 25 e il 27 febbraio prossimi sul circuito spagnolo di Cartagena, il secondo invece avrà luogo il 17 e il 18 marzo al Paul Ricard.
La quota d’adesione alle sessioni di pista corrisponde a 1000 euro. Nel caso di successivo acquisto dell’auto per l’uso agonistico, la cifra verrà ovviamente rimborsata al cliente.
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A giudicare dalla sua intraprendenza, da una voglia di stupire tanto squillante quanto il colore della carrozzeria, sarebbe capace di realizzarle tutte: Ktm Ha affidato agli studenti dell’università austriaca di Fh Joanneum la progettazione di sei folli concept car.
Il fil rouge (anzi, orange) consiste nella frammentarietà dei corpi vettura, irregolari e tormentati proprio come i convogliatori e le plastiche di un’enduro. Anche la diversità potrebbe in qualche modo accomunarle: si va dalla Ax, fuoristrada (buggy?) potenzialmente vicino alla produzione, alla 360°, proto-bicicletta spinta da una propulsore elettrico, passando per l’imbarcazione Barracuda.
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Il tuner MTM sta studiando un kit di elaborazione per la KTM X-Bow. La profonda conoscenza del 2.0 TFSI che equipaggia la X-Bow ha facilitato il compito e sono previsti step di potenza che, dai 240Cv originali, porteranno la potenza a 310 o 380Cv.
Il rapporto peso-potenza della versione più estrema sarà decisamente “esplosivo”, grazie ai 712kg totali della 2 posti austriaca. Vedremo se tra le modifiche arriveranno anche assetto, freni, cerchi, scarico ed altri accessori tecnici: quel che è certo è che difficilmente qualcuno vorrà mettere le mani sui pochi pannelli di carrozzeria che danno alla X-bow un look inconfondibile.
Via | Leblogauto
L’assenza della carrozzeria, per quelli (molto calorosi) di Ktm non deve essere considerata come un problema: secondo loro, ad esempio, la X-Bow potrebbe essere utilizzata in tutta tranquillità sette giorni su sette. Anche in inverno, ovvio. Magari c’è chi non la pensa come loro, ma il pacchetto di accessori Winter Wear potrebbe definirsi quale giusto compromesso.
Perché, durante l’inverno, lasciar confinato in garage il profluvio di emozioni scatenato dal suo 2,0 TFSI, si saranno detti; per questo motivo hanno sviluppato una linea di capi tecnici dedicata – pantaloni e giacca imbottiti –, oltre ad un apposito casco Schubert. Sono inoltre disponibili il telo copri vettura (380 Euro) ed una sorta di mantello (325 Euro) per isolare il pozzetto di guida.
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La KTM X-Bow, che si è appena aggiudicata l’importante premio “Sports car of the Year” di Top Gear, era presente al Motor Show di Bologna con due vetture il allestimento totalmente stradale, utilizzate nella pista dell’area 48 per alcune esibizioni. Questa versione, lo ricordiamo, ha un prezzo di listino di 49980 €, mentre la GT4 da competizione pronto gara tocca quota 82900 €.
Abbiamo avuto modo di vederle in azione, pilotate da Reinhald Koeffler e Raphael Sperrer ed hanno impressionato per i tempi registrati: sul tracciato di 950 metri, dove alcune vetture GT2 come F430 e Gallardo giravano in circa 37 secondi, le X-Bow hanno segnato tempi di circa 39 secondi. Se non fosse per la cronica mancanza di “sound”, che speriamo sia risolta con futuri upgrade, sarebbe davvero difficile trovare un difetto a questa track day car austriaca, che continua a calamitare l’attenzione degli appassionati.