venerdì 17 luglio 2009

Aumenti di capitale: lo sgravio è servito

pubblicato da Dust in: Varie Banche Leggi Tasse

Sgravi piccole imprese Un tavolo proficuo quello delle trattative tra banche, imprese e governo, che potrebbe portare a significativi sconti fiscali alle PMI italiane.

Stando quanto appena riferito dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia infatti il ministro Tremonti avrebbe concesso la detassazione degli aumenti di capitale delle imprese.

Le novità dovrebbero essere contenute in un emendamento al decreto anticrisi in discussione in Parlamento.

Sconti all’orizzonte
Lo sgravio previsto funzionerebbe così: sugli aumenti di capitale fino a 500 mila euro le aziende potranno detrarre dall’Ires fino al 3% per 5 anni.

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Solare termico, risparmio sotto il sole!

pubblicato da Dust in: Varie Caro energia Agevolazioni Hi-Tech Ambiente Tasse

Solare termico “Sono gli impianti a energia rinnovabile più diffusi sui tetti degli edifici italiani e quelli con maggiori potenzialità di sviluppo”, inizia così la nuova guida ala solare termico stilata da Fontirinnovabili.it. Un utile vademecum per capire la tecnologia e le sue potenzialità ambientali ed economiche.
Utilizzati principalmente per la produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti, per scaldare le piscine, per i processi industriali, gli impianti di energia solare termica hanno una vita media di oltre 20 anni e tempi di ritorno dell’investimento molto brevi.

Quanto costa?
Diverse le variabili che possono incidere sui costi di installazione di un impianto non ultimi la tecnologia utilizzata, la localizzazione e le dimensioni dell’impianto.
A parità di energia prodotta i collettori a tubi sottovuoto sono circa 30% più cari dei collettori piani. Questi prezzi valgono per tutti i componenti necessari incluso il montaggio.
Il prezzo pieno per un impianto con collettori piani per una casa di 4 persone si aggira tra 2.600 e 5.000 euro. Inoltre se è prevista l’integrazione con il riscaldamento, il prezzo aumenta a 4.500 - 9.000 euro.

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Viaggi: i rischi della formula roulette

pubblicato da Dust in: Varie Risparmiare Tempo libero Vacanze

Vacanze formula roulette Uscite dal cappello magico del marketing queste nuove formule commerciali sono l’ultima frontiera dei viaggi low cost.

Si tratta dei viaggi roulette, formule turistiche a scatola chiusa. L’agenzia espone un elenco di località turistiche e di strutture alberghiere, il consumatore paga una quota d’iscrizione senza sapere in anticipo quale sarà la sua meta di vacanza. All’ultimo momento, in base alle disponibilità degli alberghi e ai posti rimasti invenduti, l’agenzia assegna al consumatore la sua meta di viaggio.

I margini di risparmio consentiti da questa formula vacanze riguardano l’entità della quota d’iscrizione pagata all’inizio e il valore economico di tutte le mete presenti nell’elenco delle località turistiche. Una volta appurato che le informazioni sulle mete siano trasparenti e chiare, la formula del viaggio roulette può essere considerata un modo per risparmiare sulle vacanze.

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giovedì 16 luglio 2009

Divieto di accesso in città per gli ausiliari della sosta

pubblicato da Dust in: Varie Trasporti Auto

Ausiliari della sosta Banditi una volta per tutte da Firenze i troppo zelanti ausiliari, colpevoli di aver fatto guadagnare al bel Capoluogo toscano il record di multe in Italia.

Il sindaco Renzi avrebbe recentemente emesso un’ordinanza che toglie agli ausiliari la possibilità di fare multe per divieto di sosta, spetterà d’ora in poi solo ai vigili urbani. Perché, dice, “non accetto l’idea di fare il bilancio comunale con le multe, le contravvenzioni servono per sanzionare comportamenti scorretti non per riempire le casse”.

Sicuramente una notizia controcorente nel paese delle contravvenzioni dove si tiene una media di due multe al secondo, per un totale di oltre 12 milioni e mezzo l’anno.

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Buoni pasto, c'è fame di aumenti...

pubblicato da Dust in: Varie Lavoro Leggi

Buoni pasto Il piatto piange, è il caso di dirlo, da più di 15 anni. Il valore defiscalizzato dei buoni pasto non è infatti mai stato allineato al tasso di inflazione nell’ultima decade, portando alle sempre più sollecite richieste di innalzamento a 10 Euro. Ultima ma non meno importante voce del coro la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), per la quale l’iniziativa determinerebbe un intervento statale di 41 mln euro (0,24% della manovra finanziaria 2010). Secondo il presidente Stoppani ciò consentirebbe ai lavoratori dipendenti che ne usufruiscono “di risparmiare 44 milioni di imposte sul reddito, cioe’ piu’ di 212 euro a testa”. Una novità non da poco per i 2 milioni di utenti che quotidianamente consumano i propri pasti nei 100 mila esercizi convenzionati in tutta Italia.

Buoni della porta accanto
Mettendo il naso oltre confine ci si rende conto dell’anomalia della situazione italiana rispetto al resto d’Europa, dove il valore defiscalizzato dei buoni è decisamente superiore al nostro. Nella vicina Spagna il valore si attesta a 9 euro (circa il 70,1 per cento in più dell’Italia), in Francia a 7 euro (circa il 32,5 per cento in più rispetto all’Italia), in Portogallo a 6,70 euro (circa il 26,6 per cento in più dell’Italia), in Turchia 6 euro (circa +13,1 per cento se paragonata con l’Italia); il valore facciale del servizio sostitutivo della mensa è, invece, più basso in Belgio dove il tasso di esenzione si ferma a 4,29 euro.

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Pubblico impiego, la pensione si allontana

pubblicato da Dust in: Varie Lavoro Pensione Leggi

Pensioni pubbliche Pensioni unisex e allungamento del periodo lavorativo per i dipendenti pubblici.
Le novità in fatto previdenziale sono contenute, a sorpresa, nel decreto anti-crisi appena approvato alle Camere, sebbene ci si aspettasse ormai da qualche tempo la riforma, dopo il richiamo formale da parte della Corte di Giustizia Ue sulle sperequazioni di genere in fatto di pensioni.

Quando si andrà in pensione?
Dal 2010 l’età per la pensione delle dipendenti pubbliche aumenterà subito a 61 anni. Il secondo scatto a quota 62 anni ci sarà il primo gennaio 2012, fino ad arrivare nel 2018 alla parità con gli uomini e a un generale pensionamento a 65 anni. I risparmi - dice l’emendamento predisposto dal governo - verranno destinati al finanziamento del welfare per gli anziani non autosufficienti.

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mercoledì 15 luglio 2009

Mutui, scende l’Euribor ma si accende lo spread!

pubblicato da Dust in: Varie Casa Mutui

Euribor Euribor ai minimi ma i tassi non si abbassano di molto, il paradosso avrebbe, per qualcuno un’ovvia spiegazione. Mentre il tasso scendeva sempre di più negli ultimi mesi (con punte dello 0,70%), saliva nello stesso tempo il ricarico (lo spread) preteso dalle banche che davano il mutuo. Risultato? Impennate record allo sportello, superiori al 50%.

Ad individuare il meccanismo poco virtuoso il sito MutuiOnline che avrebbe confrontato le condizioni che i principali istituti hanno applicato a fine agosto 2008 con quelle applicati invece lo scorso 2 luglio. Secondo i dati rilevati sui ricarichi, gli spread dei mutui ventennali a tasso variabile avrebbero registrato un aumento del 55% mentre quelli a tasso variabile addirittura del 57.
A forza di rincarare la dose si sarebbe quasi del tutto annullato l’effetto dell’Euribor.

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Parlamento Europeo: lo stipendio è uguale per tutti

pubblicato da Dust in: Varie Lavoro Leggi

Stipendi eurodeputati Una diaria di 295 euro per albergo e vitto, uguale per tutti, cui si aggiunge una correzione legata alla durata del viaggio e alla distanza fra casa e aeroporto (tre euro al chilometro). Addio ai compensi equiparati ai rimborsi nazionali, l’Europa è unita da oggi in poi anche sulle diarie degli auroparlamentari.

Stipendi
Non faranno comunque la fame i rappresentati delle parti politiche nazionali, considerato che da quest’anno gli eurodeputati guadagneranno 7.666,31 lordi al mese, indicizzati sull’inflazione. Al netto, sono 5.700 euro. Con pensione dopo cinque anni, finito il mandato. Finora invece gli stipendi erano equiparati a quelli dei parlamentari nazionali: gli italiani erano i Paperoni e adesso prendono meno; ma per lituani, bulgari, e molti altri è una pacchia.

Rimborsi “generici”
Da non dimenticare poi i 4.402 euro al mese per spese generali, per le quali non è richiesto alcun giustificativo. L’obbligo di presenza in aula si limita a sette volte all’anno. Altri 17.570 euro mensili, invece, sono per l’indennità di segreteria: stipendi e spese degli assistenti scelti dal deputato. Finora anche questa cifra era intascata senza ricevute, magari per collaboratori condivisi fra deputati.

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Vacanze: il rimborso spese non ha più limiti!

pubblicato da Dust in: Varie Tempo libero Vacanze Trasporti

Rimborso viaggi Buone notizie all’orizzonte per i vacanzieri delusi dai Tour operator: le vacanze non godute per insolvenza dell’agenzia non avranno più limiti per la richiesta di rimborso.
E’ questa la novità introdotta con la legge di riforma del processo civile n. 69 del 2009, e resa nota da Federconsumatori. Una notizia che giunge, dice Federconsumatori, ”proprio in questi giorni in cui tantissime chiamate giungono allo Sportello Nazionale da persone che, all’estero, si vedono negare i servizi da loro pagati, o impossibilitti a rientrare, a seguito di gravi inadempimenti di alcuni Tour Operator nazionali, anche di grandi dimensioni”.

Per questo l’associazione consiglia a tutti i turisti che stanno denunciando queste gravi inadempimenti di fare la contestazione direttamente sul posto e di raccogliere la documentazione che testimoni tale inadempimento, e una volta ritornati di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al Tour Operator inadempiente ed anche all’agenzia di Viaggi. Il tutto, in modo da tutelare i propri diritti ed eventualmente rientrare nelle procedure per l’accesso al Fondo di garanzia nazionale.

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martedì 14 luglio 2009

Social lending, Zopa va in pensione!

pubblicato da Dust in: Varie Prestiti Hi-Tech

Social lending Semaforo rosso per Zopa. L’altolà arriva da Bankitalia che ha deciso nella seduta di venerdì scorso di congelare la pratica del social lending. Sarebbero attualmente 40 mila i soggetti coinvolti nello scambio di denaro online sottoforma di piccoli prestiti.

L’operatore sarebbe stato depennato dall’elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 del Testo unico bancario a causa della giacenza sul Conto Prestatori del denaro in attesa di uscire in prestito. Questo avrebbe cambiato le funzioni dell’intermediario che da semplice intermediario di pagamenti diventa un vero e proprio operatore di raccolta del risparmio.

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