Assicurare l´auto? Confronta dal web

user6867_pic4148_1229114266Se vi trovate anche voi, come moltissimi, nella confusione (più o meno grande) di dover scegliere la polizza assicurativa per la vostra , da oggi è possibile fare i confronti anche comodamente da casa.

Assicurazione.it è un sito che nasce per permettere ai naviganti di visionare diversi preventivi per le per confrontarli e trovare la soluzione “più a misura” possibile.

Il numero delle compagnia confrontabili è 20 (non poche) tra nomi conosciuti tra i quali Direct Line, Zurich, Genialloyd, Toro, Augusta e molte altre reperibili direttametne dal sito. Il servizio di Assicurazione.it è gratuito e non aggiunge alla polizza.

Come si fa ad usufruire del serivizio? Si complila un modulo in cui si inseriscono i dettalgi della vostra , e con un click si ha un calcolo che presenta i 12 migliori profili di polizze per voi. Una volta trovata la vostra, é acquistabile online o per telefono, ed in 48 ore (dal pagamento) la polizza vi arriverá a casa in 48 ore.

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Auto e consumi: come risparmiare il 33%

28445-benzina_1La bassa velocità automobilistica che consente di viaggiare ad andatura costante è un elemento che indubbiamente favorisce l’ottimo risultato in termini di percorrenze: una manciata di minuti in meno incidono parecchio sul portafogli.

Il giornale Automobile ha fatto un esperimento: sono partite tre auto uguali, percorrendo ciascuna lo stesso circuito autostradale di 432 km. Le tre andature non superavano rispettivamente i 90km/h, 130km/h ed il limite massimo tollerato dal Codice per evitare sanzioni. Quanto avrà risparmiato, in termini di , l’auto più lenta?

Ovviamente, l’auto più veloce è arrivata per prima, mentre la seconda ha tagliato il traguardo solo 9 minuti dopo. L‘auto più lenta, mai andata oltre i 90km/h all’ora è arrivata 1h e 17 minuti dopo.

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L’auto è un lusso

code_auto La crisi economica sta scemando, almeno stando alle previsioni degli economisti, ma per le famiglie riuscire ad arrivare alla fine del mese è sempre più difficile.
Tra i beni che stanno diventando davvero di lusso rientra sicuramente l’auto.
E’ quanto rivela il Rapporto Automobile 2009 realizzato dall’ACI in collaborazione con Censis Servizi, che sottolinea come la crisi economica abbia spinto gli automobilisti italiani a percorrere mediamente 600 chilometri in meno rispetto al 2007.
Si registrano inoltre anche , concernenti i costi di gestione legati ad esempio al parcheggio (+50%) e alle multe (+57%). Costi che hanno spinto verso nuove forme di mobilità diverse dall’auto a vantaggio anche del trasporto pubblico locale che rimane però incapace di rispondere alle aspettative dei cittadini.
Nonostante ciò ben il 28,8% degli automobilisti italiani si è dichiarato disposto a sostituire la propria auto con una più moderna anche se usata, magari approfittando di incentivi. Sempre che abbiano i soldi per permetterselo.
Le cifre di gestione sono quindi ancora alte. Per capire, nel biennio 2007-2009, i costi di “gestione” dell’auto si sono ridotti da 3.339 a 3.306 euro annui (-0,9%). Ma visto che su questo dato influisce il minor uso, se ripartiamo la spesa annua per giorni di effettivo utilizzo e per chilometri percorsi “perveniamo ad un costo giornaliero di 13 euro in leggero rialzo rispetto al 2007 (12,3 euro) e ad un costo per chilometro identico a quello del 2007 (0,21 euro), sottolinea il rapporto.
E infatti i dati dicono che si riducono i costi per (-5,2%) e (-7,3%, per arbitraggi con tariffe più convenienti).

Settore auto:buona la ripresa

berlina_salone_dell_automobile_di_parigi_cruze_chevrolet_europe_02 Buoni i dati per il settore nel mese di settembre, nel corso del quale si è fatto registrare il quarto rialzo dell’anno.
Una performace positiva che deve senza dubbio essere attribuita agli pubblici.
Stando ai dati diffusi dal , infatti, a settembre sono state immatricolate189.476 autovetture nuove, con una crescita sullo stesso mese dello scorso anno del 6,8%.
“Questo aumento è stato ottenuto con qualche forzatura sui chilometri zero, ma è comunque un dato positivo”, commentano al Centro studi Promotor, che ricorda come siamo arrivati al quarto incremento consecutivo di un anno che era iniziato con un del 33% in gennaio e del 24% in febbraio.
Il Csp sottolinea comunque non a caso che la decisa inversione di tendenza del mercato automobilistico italiano è dovuta agli statali in vigore dal 7 febbraio.
La risposta a questo provvedimento è stata piuttosto lenta per un’insufficiente disponibilità di vetture incentivate.
Questo problema è però ormai risolto: “A partire da giugno, infatti, i bilanci mensili delle immatricolazioni chiudono in positivo e si può prevedere che così sarà anche nell’ultimo trimestre dell’anno”, spiegano gli esperti del CsP. Che arrivano a ipotizzare per l’intero 2009 un volume di immatricolazioni di oltre 2 milioni di unità, con un rispetto al 2008 contenuto ad appena il 5%.
Il Governo ha deciso di estendere il programma di supporto anche per il prossimo anno, da una parte questo ha impedito che ci fosse una corsa finale all’acquisto, dall’altra garantisce un 2010 più tranquillo.

Auto:in agosto nuova crescita

fiat_topolino Nuovo progresso anche nel mese di agosto per il mercato auto che in Italia ha fatto registrare un 8,54% in più. A sostenere il settore sono stati soprattutto gli che hanno fatto crescere le immatricolazioni ma anche la fiducia dei consumatori. Guadagnano soprattutto le marche nazionali, e migliora la quota di penetrazione che sale di 0,6 punti portandosi al 33,9%.
Ottima la performance della , con ben 22mila vetture immatricolate e una crescita dei volumi di vendita del 10,2% rispetto all’anno scorso, senza sottovalutare le buone prestazioni di Lancia e Alfa Romeo.
Sottotono le prestazioni negli Stati Uniti, dove la ha perso in agosto il 15%, a causa della carenza di scorte legata alla prolungata chiusura degli impianti durante il processo di bancarotta. Sul mercato perde anche Mercedes, mentre sagono Ford e Volkswagen.
Intanto in Italia ci si interroga sugli effetti degli incentivi. Per Vincenzo Malagò, Presidente di Federaicpa, l’associazione che rappresenta il settore delle concessionarie auto ” il mese di agosto conferma che la crescita delle immatricolazioni di è essenzialmente sostenuta dai veicoli incentivati, a cui si contrappone il costante arretramento del resto del mercato, fatto che sicuramente non depone a favore di una prossima uscita dalla crisi”.

Assicurazioni: rincari da record

assicurazione-auto Brutte notizie per gli automobilisti italiani.
Negli ultimi 14 anni, ovvero dal 1994 ad oggi, le tariffe obbligatorie sono aumentate di circa il 155%, passando da 391 euro a 995. A denunciare questo esorbitante aumento sono e Federconsumatori che sottolineano, inoltre, come i rincari più significativi si siano registrati per assicurare moto e sotto i 150 cc di cilindrata per i quali gli sono stati di ben il 400%.
le due associazioni si scagliano contro il che ha rinviato la class action, l’unico strumento che, a loro parere, avrebbe potuto proteggere i cittadini contro tariffe fraudolente.
Intanto niente di buono si prospetta per il 2009, anno per il quale si prevede un aumento di circa il 5%, corrispondente a ben 47 euro in più per le polizze obbligatorie, mentre per le due ruote i rincari saranno pari al 7,5%, ovvero di circa 30 euro a polizza.
“Le richieste di rincari del 5-9% inviate anche in questi giorni di agosto ad assicurati virtuosi che non hanno denunciato alcun sinistro da parte di compagnie dominanti sono – riporta ancora la nota dei consumatori – scandalose e ingiustificate. e Federconsumatori sospettano che le compagnie rincarino le tariffe sia per pagare gli alti bonus, le prebende e stock option dei manager che per coprire i buchi prodotti da investimenti su titoli tossici, swap e derivati avariati”.

Salgono le immatricolazioni

a href=”http://www.ruid.com/photos/show/5847/38897″>getimage_php Si conferma positivo il mercato dell’auto in Italia che, nel mese di luglio, ha fatto registrare un incremento delle vendite del 6,16%, attestando così il numero delle vetture vendute a ben 204.905. Un bel passo in avanti dopo il +12,38% segnato nel mese di luglio, che fa registrare una bella ripresa per l’intero settore.
A rendere noti questi dati alquanto incoraggianti è stato il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, che ha anche comunicato come la vendita delle auto usate sia diminuita dell’11,50%, confermando come l’incremento registrato in questi mesi si riferisca soprattutto alle .
Per quanto concerne Fiat, le immatricolazioni sono salite nel mese scorso a 68.811 nuove autovetture, per un balzo dell’11,13% rispetto allo stesso mese di un anno fa.
In circa sette mesi, quindi, le immatricolazioni del gruppo torinese si sono attestate intorno a 446.037 unità, con un rialzo nel solo mese di luglio di circa il 33,58% rispetto al 32,08% registrato nello stesso mese di un anno fa. A giugno si era attestata al 33,97%. Sul cumulato dei sette mesi la quota di Fga è al 33,42% contro il precedente 31,97%.

Rc auto, mai così alta

code_auto In un periodo molto difficile per il dell’auto che tra crisi dei grandi colossi e continue oscillazioni del prezzo del petrolio, una nuova “mazzata” si abbatte sul settore e sulle teste dei poveri .
Si tratta della che, stando ad una denuncia delle associazioni dei consumatori, sono aumente di circa il 149% tra il 1996 e il 2008, prevedendo che per il 2009 si sfonderà il tetto del +159%.“Nel solo 2008 abbiamo registrato del 4,5% – affermano in una nota Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef -e nei primi mesi 2009 il nostro Osservatorio ha registrato ancora del 5% in media, con punte del 12 per cento”.
L’Ania(Associazione nazionale italiana assicuratori) cerca di correre ai ripari, specificando che l’aumento delle polizze sono dovuti soprattutto all’ del numero degli incidenti e alla crescita dei costi per le società assicuratrici.
“La tariffa è un listino prezzi – ha detto il presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, durante la relazione annuale dell’Isvap -. In un concorrenziale non è detto che sia possibile realizzare il prezzo di tariffa. E’ il a deciderlo”.
Ma le associazioni dei concumatori, in testa, non ci stanno e chiedono a gran voce una netta riduzione delle tariffe, pari ad almeno il 10-15%.
“Chiediamo che le compagnie a seguano il consiglio del presidente dell’Isvap e riducano i costi, piuttosto che aumentare le tariffe, puntando a una reale concorrenza, anziché contrastare primi elementi di competitività inseriti con i decreti Bersani“.

Auto, produzione sempre più giù

logo_fiatCattive le stime che arrivano sulla produzione di automobili in Europa per quanto concerne il mese di aprile.
Una vera e propria doccia fredda, visto che il calo della produzione è stato di ben il 30,5%,
La produzione e’ infatti passata dalle .919.471 unita’ di aprile del 2008 a .334.396 unita‘.
E sembra che questa discesa non abbia risparmiato davvero nessuno dei principali produttori europei. per una volta le cose sembrano sia andate meglio in , visto che il calo registrato da è stato più contenuto e pari al 14,9%.
Sono questi i dati che emergono da un’analisi di J.D.Power elaborata dall’ANSA, che non ci fanno davvero ben sperare in una ripresa

Industria:fatturato in calo

foto_17468Diminuisce il dell’industria. A comunicarlo è l’ISTAT che ha registrato un calo tendenziale di circa il 19,9%, mentre gli ordinativi sono dimiuiti di circa il 31%.
Nuovo record negativo, quindi, che non si raggiungeva dal lontano 1991, visto che tutti gli si sono registrate variazioni negative del 5,9% per i beni strumentali e del 2,5% per i beni intermedi, mentre l’indice del è sceso del 28,1% per l’energia e del 19,7% per i beni strumentali. L’indice del , corretto per gli effetti di calendario, ha registrato a gennaio diminuzioni tendenziali del 28,4% per i beni intermedi, del 28,1% per l’energia, del 19,7% per i beni strumentali e del 4,8% per i beni di consumo (-21,2% per quelli durevoli e -2% per quelli non durevoli).
Continua ad andare mael anche il comparto per il quale il calo è stato di circa il 47,4%, tanto sul mercato interno che su quello estero. con gli ordinativi che hanno segnato un calo del 26,3%, dovuti ad un calo sul mercato interno del 30,5% e su quello estero del 26,3%.