iBerlusconi
È uscita l’applicazione per iPhone e iPad del governo Berlusconi. Così, per avvertirvi.
Con le pinne, il fucile e i racchettoni
Al supermercato qua sotto, passato Ferragosto, hanno iniziato a regalare i racchettoni che un tempo vendevano. Abbiamo capito che dovremmo finalmente andare in vacanza.
Non lo faremo ma intanto, per servizio di pubblica utilità, abbiamo sperimentato la funzionalità dei racchettoni, con la sola pallina accordataci dalla limitata entità del nostro pranzo. Naturalmente – come nei giochi di bambini – la pallina è finita in strada, senza colpire in testa nessuna vecchietta però. Due ore dopo non c’era già più: sarà stata una vecchietta.
È estate anche per i giornali stranieri
Ok, è estate, i politici sono in vacanza, se non fosse per le siccità e le alluvioni e i leghisti i giornali non avrebbero niente da scrivere. La cosa non riguarda evidentemente solo i giornali italiani, a giudicare dal dibattito aperto oggi dal País con grande evidenza sulla sua home page. La redazione del Post vota all’unanimità la versione con cipolla.
Per la serie orsi che fanno cose strane
Ci eravamo già concessi di raccontare la storia dell’orso che si è ritrovato a guidare un’automobile attratto da un panino, e sarebbe quindi un torto a Jarhead non parlarvi di lui, il cucciolo di orso che per dieci giorni ha girato nella foresta nazionale di Ocala in Florida con la testa incastrata in un contenitore di plastica.
Fortunatamente, scrive la CNN, tutto è finito bene, dopo dieci giorni di ricerche i funzionari della foresta hanno trovato e liberato Jarhead, quando stavano ormai perdendo le speranze dandolo per morto. Dopo una notte sotto osservazione con la famiglia, lui, mamma e i due fratelli sono stati rimessi in libertà.
I film su Twitter e YouTube, per finta
Qui ci siamo emozionati parecchio all’uscita del primo trailer di The Social Network, il film sulla storia del creatore di Facebook Mark Zuckerberg girato da David Fincher (Seven, Fight Club, Zodiac) e scritto da Aaron Sorkin (Studio 60, West Wing).
Com’era prevedibile, il trailer — sottolineato da una efficacissima cover di Creep dei Radiohead cantata da un coro di ragazze belghe — ha fatto nascere una serie di trailer parodia, in cui il sito protagonista del film non è più Facebook ma i vari Twitter, YouTube, eBay, MySpace e così via. Tra tutti, i nostri preferiti sono quelli sui primi due.
Questo è il trailer del film originale:
E questi quelli di Twitter e YouTube:
La classifica dei paesi europei meno religiosi
Nella sua ricca sezione di grafici e statistiche, l’Economist ha pubblicato una classifica dei paesi europei per frequentazione delle funzioni religiose. Le barre indicano la percentuale di interpellati dallo European Social Survey che ha risposto di non andare mai a messa, salvo occasioni speciali come matrimoni o battesimi o funerali.
“Sto morendo”
Lo scrittore e giornalista Christopher Hitchens è in cura per un cancro e si era raccontato già nelle settimane scorse. Ieri il sito dell’Atlantic ha messo online un’altra intervista con “Hitch” a cui ha partecipato anche Martin Amis, altro celebre giornalista e scrittore inglese
La decadenza dell’impero americano
Venerdì Lady Gaga ha cantato al popolare festival americano di Lollapalooza, a Chicago: un evento più ruspante e rock dell’immagine da star del pop che Lady Gaga ha guadagnato negli ultimi anni, e quindi lei ha ritenuto che fosse il caso di riguadagnarsi un’aggressiva rispettabilità conciandosi come una punkabbestia che sia stata rapinata da un gruppo di punkabbestia e cimentandosi -- dal palco di un concerto minore -- nella pratica del crowdsurfing, il nuoto a corpo libero sopra la folla osannante ed eccitata.
I dilemmi di Wikipedia
Il sito Information is Beautiful ha raccolto e disposto in una lenzuolata grafica molti dei dilemmi linguistico-classificatori più dibattuti nella compilazione delle voci dell’edizione inglese di Wikipedia.
Books contro E-Books
Newsweek presenta con questa infografica (che si ingrandisce con un click) alcune cifre sulla battaglia fra libri cartacei ed elettronici:
La piena dell’Indo dal satellite
Lo Earth Observatory della NASA ha messo online due foto satellitari della stessa zona intorno al corso dell’Indo in Pakistan, vicino a Sukkur, in prossimità della costa: una scattata ieri e una scattata 18 luglio.
La forza del tornado
Sabato scorso almeno sette tornado hanno colpito gli stati del Nord Dakota e del Minnesota negli Stati Uniti. Fortunatamente non si sono registrate vittime o feriti, ma in compenso le violente trombe d’aria hanno distrutto alcuni edifici.
Il video qui sopra mostra la forza devastante del tornado che ha interessato la contea di Wilkin nel Minnesota. In un attimo, la tromba d’aria distrugge una intera fattoria, facendo volare i detriti per alcune decine di metri. Il proprietario della fattoria, Al Kosel di 76 anni, e la sua famiglia non si trovavano in casa.
Noi e John e George…
Il rapporto celebrities di oggi è questo: Clooney sta dentro al ristorante con una simpa compa e quando escono è tutto uno sghignazzare assieme e caracollare siamo-i-re-del-mondo che pare Ocean’s eleven. Malkovich invece si piazza a un tavolino fuori con il suo Mac e poi lo raggiunge una signora che lo intervista, assai più discretamente. Pare che stiano per andarsene, ci mancano già.
Il Post, il sito delle superstar
Stamattina qua sotto è arrivato John Malkovich, e alcuni della redazione del Post stanno cercando di imbucarsi al catering.
Il Post, il sito delle star
C’è una certa concitazione stamattina qua sotto, visto che la strada milanese dove si trova la redazione del Post è stata scelta per uno spot di Nespresso con George Nientepopodimeno Clooney. La nostra sezione celebrities ci sarebbe andata a nozze, avessimo avuto una sezione celebrities: bisognerà occuparsene, per casi come questo.
Post test
Al suono di “Pull up to the bumper” di Grace Jones, la commissione del Post si prepara ad esaminare severamente il nuovo iPhone 4.
La prima pagina del Riformista
Sembra una buffonata, o una trovata creativa. Ma la prima pagina del Riformista contiene la vera analisi politica di quello che è successo ieri.
Un nome da finiani
Dice il Corriere che sui siti web berlusconiani li chiamano “finistei”, ma se dovranno costruire una loro identità politica anche formale – un partito, insomma – i dissidenti finiani dovranno trovarle un nome. “Alleanza nazionale” sarebbe l’ipotesi più sensata, ma i professionisti della comunicazione avrebbero da ridire sulla scelta di retroguardia. E quindi scartando tutte le battute da bar che circolano – “Tipini Fini”, “Orgoglio Granata”, e fermiamoci qui – ci sarà da fare uno sforzo serio. Il caso dei fuoriusciti rutelliani non fa ben sperare – in tutti i sensi – ché “Alleanza per l’Italia” suonava un fallimento ancora prima di cominciare. Ci si deve mettere la “Destra” dentro? O “Nazionale”? Insomma, questo nome deve avere qualcosa di destra? Non sarà facile, anche se poi gli elettori digeriscono tutto. Guardate che nome ha il partito di maggioranza in Italia (e come sta andando a finire, però).
Teddy, you can drive my car
Il fastidio per il capitolo “animali che fanno strane cose” del boxino morboso conosce ovvie deroghe quando l’animale – piuttosto che un gattino che cade da un comò – è un balena che schiaccia una barca a vela saltandoci sopra e la foto è spettacolare. Oppure quando la foto è di un orso rimasto intrappolato in una Toyota, nel Colorado.
Pare che sia stato attratto nell’auto da un panino sul sedile, e poi agitandosi per uscirne l’ha messa in folle e avviata giù per una discesa (suonando il clascon e con le doppie frecce, riferisce la BBC). L’hanno fatto uscire aprendogli la portiera con una fune, da lontano.
Dicono che capiti spesso.
Mai gridare alla balena
Abituati da anni di malaffare giornalistico intorno a noi, il dubbio ci è venuto: ma la foto sensazionale della balena che salta sulla barca nei mari sudafricani, siamo sicuri che è vera? Cioè, è chiaro dalle altre foto che alla barca è successo qualcosa, e magari è stata pure una balena: ma quella foto lì, quella incredibile, siamo sicuri sicuri?
C’è un dibattito, in giro, e i complottardi sospettano soprattutto dell’indifferenza dell’uomo al timone , che guarda da un’altra parte come se niente fosse (chissà cos’era successo prima, però: si dice che se la sia cercata). Naturalmente, facciamo il tifo che la foto sia vera.
