Scritto Venerdì 11 Settembre 2009 da Lucia Cocozza
Con l’inizio dell’anno scolastico ritorna anche l’incubo del caro-scuola. Ma quest’anno potrebbe esserci una soluzione al tradizionale “salasso”.
Una mano giunge come sempre dalla Rete, che offre una bella alternativa ai tradizionali mercatini dell’usato.
Sono infatti piu’ di 8mila le inserzioni legate al mondo della scuola pubblicate su eBay, primo sito di compravendita online in Italia. La maggior parte riguardano libri e dizionari.
E’ sempre piu’ diffusa infatti l’abitudine di rivendere i propri testi scolastici per poterne acquistare altri. Tra le offerte, il libro “Leggere la storia” a 50 centesimi, oppure il dizionario di Latino “IL- Castiglioni e Mariotti” in asta a partire da 99 centesimi.
Un nuovo modo di acquisto che riuscira’ ad abbassare la spesa per i libri di testo che quest’anno ammontera’ a circa 440/450 euro all’anno (con un aumento del 3-5% rispetto allo scorso anno).
Ma ci sono anche zaini, astucci e diari. Prodotti che secondo
Un boom, quello che si registrera’ sul fronte degli acquisti on line, che deve essere comunque accompagnato dalle solite raccomandazione utili da ricordare quando si utilizzano le preziose tesserine su Internet.
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Tag:associazione dei consumatori, ebay, famiglie, internet, libri, rincari, scuola
Scritto Domenica 6 Settembre 2009 da Lucia Cocozza
Si stanno per riaprire le scuole e torna per i genitori l’incubo del caro-libri.
Per cercare di far fronte a questa onerosa spesa per le famiglie italiane è sceso in campo il Codacons, il quale ha lanciato l’iniziativa Libri Gratis. Da qualche giorno, infatti, è attivo il sito www.codacons.net/librigratis un punto d’incontro sul web attraverso il quale studenti e cittadini potranno scambiare o regalare libri di testo usati.
Pertanto chiunque decida di aderire all’iniziativa potrà donare o scambiare libri, semplicemente accedendo in maniera gratuita al servizio, dove sarà possibile pubblicare i propri annunci, specificando il testo che si intende cedere (titolo, autore, edizione, ecc.) eventuali libri ricercati per scambio, e lasciando i propri riferimenti. In tal modo sarà possibile creare una rete dove i cittadini autonomamente potranno contattarsi e scambiare libri di testo, risparmiando notevolmente in vista del nuovo anno scolastico.
Non solo. Grazie a questo servizio sarà possibile reperire velocemente quei siti internet che consentono di scaricare gratuitamente libri di testo, sulla base dell’art 15 della legge n. 112 del 25 giugno 2008 varata dall’attuale Governo, che consente di scaricare gratuitamente libri di testo dal web, e che afferma: ”A partire dall’anno scolastico 2008/2009, nel rispetto della normativa vigente e fatta salva l’autonomia didattica nell’adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado, tenuto conto dell’organizzazione didattica esistente, i competenti organi individuano preferibilmente i libri di testo disponibili, in tutto o in parte, nella rete internet.
Gli studenti accedono ai testi disponibili tramite internet, gratuitamente o dietro pagamento a seconda dei casi previsti dalla normativa vigente”. L’associazione informa inoltre di aver inviato un’istanza d’accesso al Ministero dell’istruzione relativamente al tetto massimo sui libri nelle scuole, voluto dallo stesso dicastero. “Vogliamo sapere – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – a cosa serve questo tetto se puntualmente ogni anno viene sforato da migliaia di classi, e quali provvedimento il Ministero abbia preso nei confronti di coloro che si sono resi responsabili dello sforamento, ed in particolare contro gli editori che continuano ad aumentare di anno in anno il prezzo dei libri di testo’.
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Tag:codacons, crisi economica, internet, libri, rincari, scuola
Scritto Mercoledì 26 Agosto 2009 da Lucia Cocozza
L’inizio dell’anno scolastico comporta sempre molte spese, tra tasse, libri e “corredo” completo.
Come se questo non bastasse molto spesso ci sono anche dei contributi “volontari” che poi tanto volontari non sono.
A segnalarlo l’Adiconsum secondo cui esiste una vera e propria tassa occulta che grava sul diritto allo studio per una spesa pari a circa 100-150 euro. Si tratta appunto del “contributo volontario” che gli istituti scolastici richiedono all’atto di iscrizione, ovvero “un erogazione liberale a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado e che deve essere finalizzata all’innovazione tecnologica e all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa”.
“Il contributo volontario – continuano – non può pertanto essere considerato obbligatorio ai fini dell’iscrizione alla scuola pubblica, ma le scuole lo richiedono comunque”.
In tal modo questa cifra finisce con l’appesantire il bilancio familiare, tanto è che tale contributo è detraibile dalla dichiarazione dei redditi per circa il 19%.
Tutto ciò senza contare che nonostante il Ministero abbia fissato i tetti di spesa per quanto concerne i testi scolastici, vera spino nel fianco di mamme e papà, le scuole continuano ad aggirare la norma con i cosiddetti testi consigliati che poi diventano obbligatori.
Per cercare di far fronte a questi aumenti ingiustificati l’Adiconsum da una serie di consigli alle famiglie, come ad esempio quello di ricordarsi che esistono delle agevolazioni per le famiglie con reddito fino a 15mila euro annui, grazie ai quali è possibile acquistare i libri risparmiando fino al 50%.
O ancora, Adiconsum ricorda che il Ministero prevede la possibilità dei libri in comodato d’uso, una forma di “affitto” dei libri agli studenti che in questo caso si devono rivolgere alle scuole.
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Tag:adiconsum, agevolazioni, anno scolastico, famiglie, libri, rincari
Scritto Sabato 22 Agosto 2009 da Lucia Cocozza
In barba alla crisi e alla “filosofia” dello stringere la cinghia esiste un oggetto al quale gli italiani non sembrano proprio capaci di rinunciare. Si tratta del cellulare che ha registrato, a fronte di un notevole restringimento dei consumi delle famiglie, un incremento di circa il 15,4%.
Il dato è emerso dal Rapporto sul Terziario 2009 elaborato dall’Ufficio Studi di Confcommercio che scatta una fotografia dei consumi delle famiglie italiane tra il 2002 e il 2008.
Un vero e proprio boom si è registrato soprattutto negli ultimi sette anni, periodo nel corso del quale l’acquisto dei cellulari ha registrato un incremento di ben il 189%.
Se i telefonini sono amati, forte disaffezione esiste invece per i libri e i giornali le cui vendite sono scese tra il 2002 e il 2008 di ben l’11,3%. Forte la flessione anche per la spesa relativa per auto e moto (-15,1%), servizi di trasporto (-7,4%), elettrodomestici (-7,1%) e alcuni prodotti alimentari tra cui i prodotti ittici (-5,4%). Bene, invece, oltre al settore della telefonia, in cui l’innovazione determina un sensibile effetto sostituzione, specie tra le fasce più giovani della popolazione, anche le attrezzature per la casa e il giardino (+14,3%) e i tessuti per la casa (+4,7%).
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Tag:cellulari, consumi, crisi, famiglie, giornali, libri, spesa familiare, telefonia
Scritto Giovedì 30 Aprile 2009 da Lucia Cocozza
Si complicano le cose per Google Books. Dopo lo scorso ottobre, quando si era riusciti a trovare un accordo tra il più noto motore di ricerca e gli scrittori statunitensi presentando un piano di transizione che tra l’altro fissava al 5 maggio il termine entro il quale gli editori potevano far valere i propri diritti, la situazione è nuovamente degenerata.
Un giudice federale ha, infatti, accolto la richiesta di un gruppo di editori americani di prorogare il termine di altri 4 mesi, mentre Google era disposto ad accordare una proroga di soli due. Il giudice ha però dato ragione agli editori i quali, quindi, avranno a disposizione un tempo molto più lungo per far valere i propri diritti.
Nel frattempo il Dipartimento di Giustizia statunitense ha aperto un’indagine per accertare se con l’accordo di transizione si pongono le basi per la creazione di una posizione dominante per l’editoria negli USA.
Accuse di questo tipo erano già state sollevate, sebbene questo non dia garanzia che l’inchiesta si chiuda a sfavore di Google.
Ma nelle trattative non sono coinvolti solo gli scrittori americani, ma anche quelli stranieri, visto che Google ha indicizzato le opere delle biblioteche statunitensi che nei loro cataloghi contengono anche volumi stranieri.
Gli editori italiani dal canto loro si dicono soddisfatti della proroga di 4 mesi concessa, annunciando tra l’altro la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico nei rapporti tra Google, il Book Right Registry e gli editori europei, coordinato proprio da un rappresentante dell’AIE, Piero Attanasio, che ha spiegato: “AIE ha prodotto una serie di studi tecnici e documenti assunti dalla Federazione degli Editori Europei come posizione comune, che rilevano i problemi presenti nel database del Settlement e le possibili soluzioni. Si è creato un buon clima di collaborazione che speriamo porti i suoi frutti”. Un po’ tutti, quindi, restano ancora molto prudenti sul da farsi.
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Tag:antitrust, editoria, europa, Federazione degli editori europei, google, Google Books, libri, usa
Scritto Lunedì 2 Febbraio 2009 da Lucia Cocozza
Niente crisi per Amazon.com, la più grande compagnia di commercio elettronico degli Stati Uniti. In controtendenza con la recessione che si sta affrontando nel mondo, la nota compagnia con sede a Seeatle, sembra aver quest’anno notevolmente incrementato il proprio fatturato.
Stando ai dati forniti per il 2008, infatti, la compagnia ha registrato un incremento del 35%, ovvero circa 645 milioni di dollari, rispetto al 2007.
Nel momento in cui l’economia americana soffre ed arranca, Amazon è quindi riuscito a guadagnare 225 milioni di dollari, ovvero il 6,7% in più rispetto all’anno precedente, con un volume di vendita annuale che ha raggiunto quota 19,166 milioni di dollari, circa il 29,2% in più rispetto al 2007.
A trainare gli affari di Amazon sarebbe stata l’ultimissima novità nel campo dell’informatica. Stiamo parlando di Kindle, una sorta di I-pod, ma dedicato ai libri e non alla musica. Grazie a questo piccolo ma potentissimo “strumento” sarà possibile contenere in un palmo di mano circa 8.000 volumi, che potranno essere letti in qualsiasi momento, servendosi di uno schermo di media grandezza ed ovviamente ad altissima definizione.
Kindle, le cui vendite sono schizzate alle stelle, costa circa 350 dollari e sta diventando il nuovo oggetto di culto negli USA. Di certo si tratta di un oggetto interessante e tecnologico che, in sostanza, permette di crearsi una enorme biblioteca grazie ad una minuscola scheda di memoria.
Ma che fine fa il fascino di sfogliare le pagine di un libro?
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Tag:amazon, crisi economica, economia, kindle, libri, Stati Uniti, vendite