Lituani

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Lituani
Lituani
Alcuni lituani famosi (dall'alto, da sinistra a destra): Re Mindaugas; Gediminas, Kęstutis, Vytautas il Grande, Jogaila; Barbara Radziwiłł, Mikolaj Radziwiłł, Luarynas Gucevičius, Simonas Daukantas; Motiejus Valančius, Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, Antanas Baranauskas, Vydūnas; Jonas Basanavičius.
Luogo d'origine bandiera Lituania
Popolazione 4-5 milioni circa
Lingua Lituano
Religione Cattolicesimo
Gruppi correlati Lettoni, Prusso-lituani
Distribuzione
bandiera Lituania ~ 3 000 000
bandiera Stati Uniti d'America[1] 722 879
bandiera Brasile[2] 200 000
bandiera Regno Unito 100 000
bandiera Russia 76 000
bandiera Irlanda[3] 50 000
bandiera Canada[4] 46 690
bandiera Germania 40 000
bandiera Lettonia 25 693
bandiera Polonia 25 000
bandiera Spagna[5] 15 144
bandiera Australia[6] 12 317
bandiera Ucraina 11 000
bandiera Bielorussia 9 900
bandiera Francia 4 000
bandiera Islanda 1 300

I Lituani sono il gruppo etnico di maggioranza, di origine baltica, della Lituania, dove superano i 3 milioni di individui,[1] mentre altre consistenti comunità possono essere trovate negli Stati Uniti ed in Brasile.

I Lituani parlano la lingua lituana, una delle due lingue sopravvissute componenti la famiglia linguistica baltica. Sono per lo più fedeli alla Chiesa Cattolica Romana.

Indice

[modifica] Storia

Il territorio dell'odierna Lituania era in passato abitato da svariati gruppi tribali (Sudoviani, Curoniani, Seloniani, Samogizi, Nadruviani e altri), come attestato da numerose fonti storiche e da ritrovamenti di era preistorica. Con il passare dei secoli, soprattutto nel periodo del Granducato di Lituania, molte di queste tribù si unirono principalmente per difendersi dagli attacchi dei Russi e delle tribù teutoniche. Durante il processo di unificazione, dal quale poi nacque l'attuale nazione lituana, si convertirono al Cristianesimo. I Lituani furono l'ultima nazione europea ad abbandonare il paganesimo.

Sin dal tempo del Granducato di Lituania, il territorio lituano è andato progressivamente diminuendo - un tempo i lituani costituivano la maggioranza della popolazione non solo in quella che oggi è l'odierna Lituania, ma anche nella Bielorussia nord-occidentale, in vaste aree del territorio dell'attuale Oblast' di Kaliningrad della Russia, ed in alcune regioni dell'attuale territorio della Lettonia e della Polonia.

Inoltre, a causa di una visione tardo-medioevale secondo la quale la lingua lituano fosse poco prestigioso, in favore della lingua polacca nei territori della Confederazione Polacco-Lituana, così come della lingua germanica nei territori della Prussia orientale (l'attuale Oblast' di Kaliningrad russo), il numero degli individui di lingua madre lituana è notevolmente diminuito. La successiva occupazione da parte dell'Impero Russo ha accelerato ulteriormente questo processo a causa di una politica di "russificazione", che comprendeva la proibizione di pubblicare libri in lituano. A quel tempo in molti nutrirono la convinzione che la stessa nazione lituana, insieme alla sua lingua, si sarebbero estinte nell'arco di poche generazioni.

Alla fine del XIX secolo la cultura e la lingua lituane iniziarono a rifiorire. Un gran numero di lituani di lingua polacca e bielorussa si affiliarono alla nazione lituana. La Lituania dichiarò l'indipendenza dopo la Prima guerra mondiale, e venne approvato uno standard linguistico lituano. Anche se questo aiutò ad accelerare il consolidamento nazionale, la parte orientale della Lituania, compresa la regione di Vilnius, rimaneva occupata dalla Polonia, mentre alcune regioni occidentali erano sotto il controllo della Germania. Nel 1940, la Lituania venne invasa ed occupata dall'Unione Sovietica, e forzata ad unirsi ad essa con il nome di RSS Lituana. I tedeschi ed i loro alleati attaccarono l'URSS nel giugno del 1941 e nel periodo 1941-44 la Lituania fu territorio occupato dalla Germania. I tedeschi si ritirarono nel 1944, ma l'invasore venne subito soppiantato da un altro, e la Lituani finì sotto il giogo sovietico. Le comunità lituane presenti da lungo tempo nell'Oblast di Kaliningrad ("Lituania minore"), e in Bielorussia, vennero completamente distrutte.

L'identità lituana ancora rimane in Lituania, ed in pochi villaggi della Polonia e della Lettonia, così come nell'animo e nel cuore di molti emigranti. Alcuni lituani indigeni vivono ancora in Bielorussia e nell'Oblast di Kaliningrad, ma il loro numero è davvero insignificante se comparato a quello del passato.

[modifica] Composizione etnica della Lituania

Fra tutti gli Stati baltici, la Lituania ha la popolazione più omogenea. Secondo il censimento condotto nel 2001, l'83,45% della popolazione si identifica come lituano, il 6,74% come polacco, il 6,31% come russo, l'1,23% come bielorusso e il 2,27% come appartenente ad altri gruppi etnici.

I polacchi sono concentrati nella Contea di Vilnius, l'area controllata dalla Polonia durante il periodo fra le due guerre mondiali. Comunità polacche piuttosto grandi sono localizzate nel distretto municipale di Vilnius (61,3% della popolazione) e in quello di Šalčininkai (79,,5%). Questa concentrazione permette ad un partito politico basato sulla minoranza polacca di esercitare una certa influenza. Questo partito ha mantenuto 1 o 2 seggi al parlamento lituano nella passata decade ed è maggiormente attivo nell'ambito delle politiche locali; inoltre forma la maggioranza in diversi consigli comunali.

I russi, pur essendo numerosi quasi quanto i polacchi, sono molto più sparpagliati nel territorio e non hanno un forte partito politico. La comunità più rilevante vive nel comune di Visaginas, dove compone il 52% della popolazione. Molti di essi sono scienziati che si sono trasferiti dalla Russia per lavorare nell'Impianto nucleare di Ignalina. La Lituania è altresì nota per il suo successo nel limitare l'immigrazione di manodopera russa durante l'occupazione sovietica (1945-1990). Un discreto numero di russi ha lasciato la Lituania dopo la dichiarazione d'indipendenza di quest'ultima nel 1990.

In passato, la composizione etnica del paese è variata drammaticamente. Il cambiamento più evidente fu lo sterminio della popolazione ebraica durante l'Olocausto. Prima della Seconda guerra mondiale, circa il 7,5% della popolazione era ebrea; questa era concentrata soprattutto nelle città e aveva un'influenza significativa sull'artigianato e sull'economia. Erano chiamati "Litvaks" e avevano una cultura molto forte. La popolazione di Vilnius, che veniva soprannominata a volte "La Gerusalemme del Nord", era per circa il 30% ebrea. All'incirca tutti i suoi ebrei vennero uccisi durante l'occupazione della Germania nazista o emigrarono negli Stati Uniti e in Israele. Al giorno d'oggi, in Lituania vivono solamente circa 4.000 ebrei.

[modifica] Sottogruppi culturali

A parte i vari gruppi etnici e religiosi attualmente residenti in Lituania, i lituani stessi sono solitamente divisi in 5 sottogruppi: Samogiziani, Sudoviani, Aukštaiziani, Dzūkiani e Lietuvininkai (estinti). Gli abitanti delle città sono normalmente considerati "solo lituani", specialmente quelli delle città più grandi, come Vilnius o Kaunas.

I 5 gruppi sono delineati secondo alcune specifiche tradizioni regionali, dialetti e divisioni storiche. Esistono alcuni stereotipi usati nelle barzellette riguardo questi sottogruppi, per esempio i Sudoviani sarebbero parsimoniosi, mentre i Samogiziani, testardi.

[modifica] Genetica

I lituani sono fra le popolazioni più alte nel mondo. L'altezza media degli uomini è di 181,3 cm e quella delle donne è di 167,5 cm. Si è avuto un rapido aumento nell'altezza media duranti il XX secolo, nonostante il ritmo di crescita sia diminuito. Alla fine del XIX secolo l'altezza media degli uomini era di 163,5 cm e quella delle donne di 153,3 cm.[7]

Attualmente, un basso tasso di natalità e un aumento dell'emigrazione dopo l'ingresso nell'Unione Europea stanno minacciando il futuro della nazione.

[modifica] Distribuzione

Oltre a essere presente in Lituania e nelle regioni limitrofe, la popolazione lituana è emigrata in tutti i continenti del globo tra il XIX secolo e il XXI secolo.

[modifica] Note

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

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