Lituania

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Lituania
Lituania – Bandiera Lituania - Stemma
(dettagli) (dettagli)
Tautos jėga vienybėje
La forza del popolo è nell'unità'
Lituania - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica di Lituania
Nome ufficiale Lietuvos Respublika
Lingue ufficiali lituano
Capitale Vilnius  (553 232 ab. / 2003)
Politica
Forma di governo Repubblica parlamentare
Presidente Dalia Grybauskaitė
Primo Ministro Andrius Kubilius
Indipendenza 1918 - 1940, 6 settembre 1991
dall'occupazione Sovietica
Ingresso nell'ONU 17 settembre 1991
Ingresso nell'UE 1º maggio 2004
Superficie
Totale 65.200 km² (128º)
 % delle acque trascurabile
Popolazione
Totale 3.339.550[1] ab. (2003) (125º)
Densità 52,71 ab./km²
Geografia
Continente Europa
Fuso orario UTC+2
UTC+3 in ora legale
Economia
Valuta Lita lituano
PIL (PPA) 63.625 milioni di $  (81º)
PIL pro capite (PPA) 18.976 $  (2008)  (48º)
ISU (2007) 0,870 (alto) (46º)
Varie
TLD .lt, .eu
Prefisso tel. +370
Sigla autom. LT
Inno nazionale Tautiška Giesmė
Festa nazionale 16 febbraio
{{{nome}}} - Mappa
 

La Lituania, (in lituano: Lietuva), ufficialmente Repubblica di Lituania (in lituano Lietuvos Respublika) è uno Stato membro dell'Unione Europea (65.200 km², 3.339.550 abitanti, capitale Vilnius), culturalmente legato alla vicina Polonia.

Confina a nord con la Lettonia, ad est con la Bielorussia, a sud con la Polonia e a sudovest con l'exclave russa dell'Oblast' di Kaliningrad, mentre ad ovest è bagnata dal mar Baltico.

Indice

[modifica] Storia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Storia della Lituania.

Menzionata per la prima volta nel 1009, la Lituania crebbe fino a diventare un'importante nazione durante il periodo medioevale.

[modifica] Il Granducato di Lituania

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Granducato di Lituania.

Fu un granducato indipendente e multietnico che si estendeva per gran parte dell'Europa orientale. Spesso disgregandosi in vari principati, ebbe periodi di unificazione sotto Mindaugas (primo ed unico re di Lituania), Gediminas ed infine e definitivamente sotto Jogaila.

[modifica] La Confederazione Polacco-Lituana e la dominazione degli Zar di Russia

Nel XIV secolo fu cristianizzata in seguito al matrimonio del granduca Jogaila e della regina Edvige di Polonia e la conseguente unione personale delle due corone.

L'unione delle due corone si trasformò in confederazione con il trattato di Lublino nel 1569 assumendo il nome di Rzeczpospolita ("Repubblica") e successivamente quello di Rzeczpospolita Oboiga Narodow ("Repubblica dei Due Popoli") formando così la Confederazione polacco-lituana.

I due paesi rimasero uniti fino alla spartizione della Polonia nel 1795, quando la Lituania fu annessa all'Impero russo.

[modifica] L'indipendenza del 1918

Con il trattato di Brest-Litovsk, nel febbraio 1918, in seguito alla Rivoluzione Russa, su pressioni tedesche si dichiarò indipendente. Il 4 aprile 1919 dopo la fine della prima guerra mondiale si costituì in repubblica. Il nuovo stato rifiutò l'ipotesi di ristabilire l'unione con la Polonia. In seguito ci furono dispute territoriali in merito alla capitale Vilnius, che passò alla Polonia ed alla città di Klaipėda, che i nazisti ottennero nel 1938 dopo un ultimatum. Nel 1926 era salito al potere un regime dittatoriale.

[modifica] L'occupazione sovietica e la perdita dell'Indipendenza

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Occupazione delle Repubbliche baltiche e Occupazione delle Repubbliche baltiche.

Nel 1940, durante la seconda guerra mondiale, il paese, in base al patto Molotov-Ribbentrop del 1939, fu assegnato alla sfera tedesca ma dopo pochi mesi, in cambio di una maggior porzione del territorio della Polonia occupata dall'Unione Sovietica, la Lituania fu assegnata all'Unione Sovietica, che occupò il paese, fondando la Repubblica socialista sovietica lituana. Furono istituite nuove strutture politiche ed economiche secondo il modello comunista, affidate a un partito comunista lituano sottoposto al ferreo controllo di Mosca. Vennero collettivizzate le terre coltivabili, mentre venivano fondati grandi complessi industriali e molti contadini venivano costretti a stabilirsi nei centri urbani. I Russi provvidero a una sistematica politica di spersonalizzazione del popolo lituano: ogni manifestazione esteriore dell'identità culturale lituana venne proibita, mentre il patrimonio artistico venne duramente depauperato (molte chiese, simbolo della devozione popolare lituana al cristianesimo cattolico, vennero chiuse o spogliate delle loro opere d'arte o distrutte). Inoltre si verificò una massiccia colonizzazione russa e i coloni russi inviati in Lituania, ovviamente, costituirono il nucleo dominante delle strutture politico–economiche comuniste lituane. Il popolo lituano, orgoglioso delle proprie secolari radici culturali e storiche e della propria forte fede cattolica, tentò di opporsi al dominio russo.

[modifica] L'invasione nazista

Il 22 giugno 1941 Adolf Hitler diede il via all'Operazione Barbarossa. La Lituania fu travolta dall'attacco tedesco, la regione comprendeva circa 2 milioni di abitanti di etnia autoctona e circa 250.000 persone di etnia ebraica, che nei secoli si erano integrati nel tessuto sociale ed economico del paese. Vilnius fu una delle prime città sovietiche ad essere conquistate: il 24 giugno 1941, le prime unità della Wehrmacht entrarono nella città.

Nello stesso giorno, i tedeschi entrarono anche a Kaunas, da cui l'Armata Rossa si era ritirata il giorno precedente. Appena giunti, i tedeschi scatenarono subito il proprio odio razziale nei confronti degli ebrei.

Sui muri delle case apparve questa ordinanza:

« Agli ebrei è vietato l'uso del telefono. Agli ebrei è proibito servirsi del treno. Agli ebrei è vietato l'accesso ai locali pubblici. Agli ebrei è fatto obbligo di consegnare i loro apparecchi radio. Gli ebrei sono banditi dall'università.[2] »

Ai tedeschi si unirono una sorta di partigiani lituani che rivendicavano l'autonomia del paese baltico dall'URSS, che si accanirono al pari dei tedeschi nei confronti degli ebrei guidati da Algirdas Jonas Klimaitis, tra il 25 e il 27 giugno i nazionalisti lituani si macchiarono a Kaunas di alcune delle azioni più violente e brutali di tutta della Shoah.A Ponary (oggi un quartiere occidentale di Vilnius\Vilna) dal luglio '41 sino al '44 le truppe ausiliarie lituane, reclutate tra i volontari collaborazionisti lituani - le Ypatingasis būrys (nome originale lituano della formazione), sotto sovrintendenza tedesca, massacrarono, in fucilazioni di massa, circa 100 mila persone, di cui 60 o 70 mila erano ebrei, circa 20 mila erano esponenti della classe dirigente polacca. Le rimanenti vittime finirono a Ponary in quanto accusate di comunismo. Viceversa molti lituani invece rischiarono la vita o furono uccisi nel tentativo di aiutare gli ebrei come la dottoressa Elena Kutorgene-Buivydaite (proclamata nel dopoguerra Giusto tra le Nazioni)che mise a repentaglio la sua stessa vita per salvare molti ebrei.[3]

Il 15 agosto 1941, i nazisti istituirono il ghetto di Kaunas: situato nel quartiere detto Slobodka, ospitava circa 32.000 prigionieri. Il 6 settembre 1941, venne istituito un ghetto anche a Vilnius. Inizialmente, gli ebrei furono dislocati in due quartieri, chiamati rispettivamente Ghetto I e Ghetto II. Il primo conteneva circa 30 000 persone, mentre il secondo ne racchiudeva circa 10.000.

Durante l'occupazione tedesca, perirono circa 200.000 ebrei in parte fucilati e in parte uccisi nelle camere a gas dei campi di concentramento. Alla liberazione dai nazisti da parte dell'Armata Rossa centomila residenti di Vilnius, un terzo della popolazione della capitale, per la maggior parte ebrei, erano stati uccisi. Vilnius prima della guerra era detta la «Gerusalemme di Lituania» e si era trasformata in uno dei più importanti centri di cultura ebraica nel mondo. Anche tra i lituani non ebrei furono migliaia le uccisioni e decine di migliaia di giovani furono deportati in Germania per lavorare.

[modifica] La Resistenza Baltica: i Fratelli della foresta e la repressione sovietica

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Fratelli della foresta.

Dal 1945 al 1956, nelle campagne e nei boschi, piccole bande armate di partigiani, aiutate dai contadini lituani, proseguirono un'accanita ed eroica guerriglia contro le truppe regolari russe che occupavano il loro paese. Ciò assunse l'aspetto di un autentico movimento di resistenza per l'indipendenza lituana contro la presenza straniera. Ma la repressione feroce dei sovietici stroncò questo disperato tentativo di resistenza, uccidendo e deportando migliaia di persone nei gulag siberiani. Il processo di “genocidio” culturale messo in atto dai russi sovietici proseguì senza sosta annientando ogni possibile opposizione.

[modifica] L'azione del KGB Sovietico: la decimazione dell'élite dirigente

In questo periodo ebbe un ruolo notevole il KGB, la polizia politica segreta sovietica, che continuò la sua attività fino al crollo dell'URSS nel 1991. Migliaia di cittadini lituani, sospetti alle autorità russe di voler l'indipendenza della Lituania, venivano schedati e controllati dalla polizia segreta che provvedeva ad arrestarli e ad internarli nelle sue prigioni segrete nel centro di Vilnius. In seguito alle torture, alle esecuzioni e alle deportazioni in Siberia inflitte ai sospetti anticomunisti dal KGB, centinaia di intellettuali, ecclesiastici cattolici, funzionari e giovani studenti lituani sparirono; i russi avevano in tal modo decimato l'élite dirigente lituana, facilitando la loro egemonia sul paese.

Atlante storico della Lituania

[modifica] Ritorno all'Indipendenza Lituana

Con l'avvento della glasnost l'11 marzo 1990, la RSS Lituana fu la prima repubblica sovietica a tornare indipendente. Le truppe sovietiche tentarono di reprimere la ribellione, ma alla fine dovettero cedere.

L'indipendenza lituana non venne ufficialmente riconosciuta sino al settembre 1991 (dopo il fallito colpo di stato di Mosca). L'ultimo battaglione sovietico lasciò il Paese nel 1993.

Il 29 marzo 2004 la Lituania è entrata a far parte della NATO.

[modifica] Relazioni con l'Unione Europea

[modifica] Geografia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Geografia della Lituania.

[modifica] Morfologia

La Lituania confina a ovest con il mar Baltico, dove si trova la città di Klaipeda. Lungo la costa si trovano spiagge sabbiose e dune di sabbia. Verso est il paese ha un aspetto collinare con estesi boschi; il patrimonio boschivo è però meno esteso di quello della Lettonia e della Estonia, essendo maggiore l'impegno per le attività agricole.

[modifica] Idrografia

Il fiume Nemunas (in tedesco Memel) nasce al confine sud con la Russia e dopo aver attraversato la parte meridionale del paese forma il confine con l'enclave russa di Kaliningrad, per gettarsi nella laguna di fronte all'istmo di Curlandia (Mar Baltico), anch'esso diviso politicamente tra la Lituania e la Russia.

La Lituania confina con la Polonia tra il lago di Vystitis e il luogo di cura Druskininkai.


[modifica] Popolazione

Densità: 53 per km²

[modifica] Demografia

Crescita demografica lituana dal 1992 al 2003

[modifica] Etnie

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Lituani.

L'84,6% della popolazione è di etnia lituana e parla lituano (una delle due lingue baltiche ancora esistenti) che è anche l'unica lingua ufficiale dello stato. Nonostante ciò, esistono numerose altre minoranze come quella russa (5,1%), quella polacca (6,3%) e quella bielorussa (1,1%), tutte parlanti le loro rispettive lingue[9]. La Lituania è lo stato baltico con la minor presenza di popolazione di etnia russa, rispetto a Estonia (14,29%) e Lettonia (29,6%).

I polacchi sono la minoranza più consistente e si concentrano nel sud-est (specialmente presso la regione di Vilnius). I russi si concentrano prevalentemente nelle città, in particolare a Vilnius, Klaipėda e Visaginas dove rappresentano rispettivamente il 14%, il 28% e il 52% della popolazione. In Lituania vivono anche circa 3.000 rom, specialmente nella capitale, a Kaunas e a Panevėžys.

Sono presenti anche i Caraimi, popolazione originaria della Crimea, ormai ridotta a poche centinaia di persone, che vive in caratteristiche case nella cittadina di Trakai, vicino all'omonimo lago.

Per quanto riguarda la lingua straniera, nella maggior parte delle scuole viene insegnato l'inglese come prima lingua straniera, ma è studiato anche tedesco e, talvolta, francese. Nelle aree dove si concentrano le minoranze russa e polacca, esistono scuole dove vengono insegnate i rispettivi idiomi come lingue madri.

[modifica] Religione

Ufficialmente si dichiarano cattolici il 79% dei lituani, atei e agnostici il 15%, ortodossi il 4%, protestanti il 2%.

La Lituania è stata l'ultimo paese europeo ad essersi convertito al Cristianesimo nel 1387 e sono tuttora vive alcune tradizioni che risalgono al paganesimo. Per esempio, dopo aver festeggiato la vigilia di Natale il tavolo non va sparecchiato (fatta eccezione per i coltelli), per lasciare cibo agli spiriti dei parenti deceduti, e appena finita la cena si dovrebbero fare tre giri intorno al tavolo prima di posare il cucchiaio.[10]

[modifica] Ordinamento dello stato

[modifica] Suddivisioni storiche e amministrative

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Suddivisioni della Lituania.

La Lituania è costituita da 10 contee (apskritys, singolare - apskritis), ognuna è chiamata con il nome del proprio capoluogo. Le contee sono a loro volta suddivise in 60 comuni. Questa suddivisione amministrativa fu introdotta nel 1994.

[modifica] Città principali

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Città della Lituania.

Le principali città sono: Vilnius, Klaipėda (in tedesco Memel), Kaunas, Panevėžys, Šiauliai ed Elektrėnai, gemellata con il comune italiano di Forlì.

[modifica] Istituzioni

Il capo di stato lituano è il presidente, che viene eletto direttamente con un mandato di cinque anni ed ha la responsabilità della politica estera e della sicurezza. Il presidente, con l'approvazione del parlamento, nomina il primo ministro e il resto del governo, come anche numerose altre alte cariche pubbliche e i giudici di tutte le corti inclusa quella costituzionale (Konstitucinis Teismas).

Il parlamento unicamerale lituano (Seimas), ha 141 membri che vengono eletti con un mandato di quattro anni. Circa metà di essi vengono eletti in collegi elettorali (71), mentre l'altra metà (70) viene eletta a livello nazionale con un sistema proporzionale. Un partito deve ricevere almeno il 5% di voti nazionali per essere rappresentato nella Seimas.


[modifica] Sistema sanitario

Secondo i dati del 2003 e del 2004, la Lituania aveva il peggiore sistema sanitario dei venticinque paesi membri dell'Unione Europea[11]

[modifica] Economia

Importanti settori economici sono i mobilifici, le industrie tessile e alimentare. Nel 2003 la Lituania ebbe il più alto tasso di crescita fra i paesi candidati all'ingresso nell'Unione Europea, arrivando a quota 8,8% nel terzo quadrimestre dell'anno. La valuta nazionale, la litas, ha un cambio fisso con l'euro dal 2 febbraio 2002 a un valore di EUR 1,00 = LTL 3,4528. La Lituania svolge inoltre un'importante funzione di paese di transito per gli oleodotti.

I settori produttivi della Lituania sono così divisi: primario 5,3%; secondario 35,3%; terziario 59,4%.

[modifica] Trasporti e Vie di Comunicazione

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Trasporti in Lituania.

[modifica] Strade

Il paese ha una rete stradale sviluppata e svolge un importante ruolo come paese di transito tra l'Europa centrale e il Nordeuropa e tra l'enclave russa di Kaliningrad e la Russia, nonché tra la Bielorussia e i paesi scandinavi.

Viene attraversata dall'autostrada E67 "Via Baltica" che collega Varsavia con Helsinki via Kaunas, Riga e Tallinn, e dall'autostrada Vilnius-Kaunas-Klaipeda.

[modifica] Ferrovie

La rete ferroviaria è gestita dalla Lietuvos geležinkeliai, compagnia nazionale di proprietà statale.

Il sistema ferroviario lituano adotta lo scartamento largo russo di 1520 mm, in analogia con le altre repubbliche baltiche. Nel periodo 2007-2013 è prevista la costruzione di una "ferrovia baltica" che interesserebbe le tre repubbliche baltiche. Per coprire le lunghe distanze le ferrovie rappresentano uno dei più importanti mezzi di trasporto in Lituania.

La rete ferroviaria con scartamento largo russo permette il collegamento con la Russia e la Bielorussia. La principale linea di collegamento tra la Russia e l'exclave russa di Kaliningrad passa in territorio lituano.

La lunghezza totale della linea è di 1905 km, la densità è di 29,2 km per 1000 km².

Nel 1993, grazie all'adattamento alle normative comunitarie delle ferrovie lituane, al confine polacco presso la città di Sestokai è stato aperto uno snodo di interscambio e cambio di scartamento con quello a scartamento standard da 1435 mm delle ferrovie polacche, e quindi con il resto dell'Europa. Quindi la Lituania ora conta 334 km di ferrovia sul cosiddetto "Corridoio di Creta" (Varsavia-Mockava-Sestokai-Kaunas-Riga-Tallinn-Helsinki).

Questo punto di transito sta acquistando importanza, anche grazie all'entrata di Polonia e Lituania nell'UE, rispetto alle rotte alternative che passano per la Bielorussia.

Le ferrovie lituane sono percorse da treni merci e passeggeri lettoni, estoni, russi, bielorussi e ucraini. La Lituania è collegata direttamente con la Russia, la Bielorussia, la Lettonia, la Polonia e la Germania.

[modifica] Arte

[modifica] Cultura Letteratura e poesia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Letteratura lituana.

La pubblicazione del primo libro in lingua lituana risale al 1547 quando Martynas Mažvydas scrisse e pubblicò nell'attuale Kaliningrad un catechismo (Catechismus prasti žadei). Nei secoli seguenti la letteratura lituana è soprattutto di carattere religioso.

Nel 1818 apparvero il poema Metai (Le stagioni) di Kristijonas Donelaitis e alcune liriche e poemi di Antanas Strazdas, divenuti in seguito canti popolari.

Nell'epoca della dominazione russa Zarista fu chiusa l'università di Vilnius e lo zar Alessandro II proibì la pubblicazione di opere in caratteri latini. Ciò diede vita al fenomeno dei "portalibri", che importavano opere in lituano pubblicate nella vicina Prussia o negli Stati Uniti.

Il principale poeta dell'epoca del risorgimento lituano fu Jonas Mačiulis, più noto come Maironis, e vicino allo stesso movimento fu anche il poeta lituano-polacco Adam Mickiewicz, aderente a gruppi irredentisti e autore di diverse opere dedicate alla causa lituana. Sempre alla stessa corrente apparteneva Jonas Basanavičius. Contemporaneamente vi fu anche un movimento realista, il cui esponente più noto fu Vincas Kudirka, l'autore dell'inno nazionale.

Nell'epoca dell'indipendenza gli autori lituani si avvicinarono alle tendenze delle avanguardie europea (simbolismo, futurismo ed espressionismo) e Il fulcro della vita culturale si spostò a Kaunas. A questo periodo appartengono il poeta e traduttore Jurgis Baltrušaitis, che fu ambasciatore lituano a Mosca, il poeta Oskar Miłosz e il romanziere e drammaturgo Vincas Mickevičius, autore di diversi drammi storici.

Nel secondo dopoguerra e con l'occupazione sovietica e l'avvento del realismo socialista, diversi scrittori e letterati emigrarono al fine di allontanarsi dagli argomenti dell'ortodossia sovietica. Destinazione principale furono gli Stati Uniti, e a Chicago venne costituita una società letteraria e diversi giornali. Tra gli esponenti più noti vi sono lo storico dell'arte Jurgis Baltrusaitis, figlio dell'omonimo poeta, il semiologo Algirdas Greimas, il drammaturgo Jonas Grinius e i poeti Tomas Venclova e Jonas Aistis.

[modifica] Musica

Come anche gli altri stati baltici la Lituania ha una ricca tradizione di musiche popolari, la cui manifestazione più nota sono i dainos, canti popolari di diverso argomento, tradizionalmente cantati dalle donne, che sono il fulcro dei numerosi festival di canti tradizionali.

La Lituania, insieme agli altri paesi baltici è considerata la patria mondiale del canto corale, in quanto vi si trovano numerosissimi cori polifonici di altissima levatura tecnico artistica[senza fonte][12].

Il compositore lituano classico più noto è Mikalojus Konstantinas Čiurlionis (1875 - 1911), autore di oltre duecento opere musicali nonché pittore. Il paese ha dato i natali al gruppo rock Biplan. Da non dimenticare la nascita di uno dei più grandi interpreti violinisti del Novecento: Jascha Heifetz

[modifica] Sport

Lo sport nazionale lituano è normalmente considerato il basket (krepšinis), che è popolare in Lituania tanto quanto nelle comunità lituane all'estero. Questo sport arrivò in Lituania attraverso le comunità lituano-americane negli anni trenta. Le squadre di basket lituane sono state medaglia di bronzo alle olimpiadi del 1992, 1996, e 2000 (quando la squadra lituana arrivò vicinissima a battere in semifinale gli Stati Uniti, fallendo il sorpasso all'ultimo secondo per un errore su un tiro da tre punti di Šarūnas Jasikevičius).

Campionesse del ciclismo femminile lituano sono Edita Pucinskaite, Diana Ziliute e la giovane Rasa Leleivyte.

[modifica] Folklore

La festività di Joninės (conosciuta anche come Rasos) è una festa nazionale tradizionale che si tiene il giorno del solstizio d'estate, ed ha origini pagane.

Il Martedì Grasso (Užgavėnės) si festeggia il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri, e ha lo scopo di sollecitare l'Inverno ad andarsene.

Ci sono tradizioni nazionali pagane anche per feste di origine cristiana come la Pasqua e il Natale.

[modifica] Cucina lituana

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Cucina lituana.

La cucina lituana prevede l'uso dei prodotti offerti dal suo clima settentrionale, fresco e umido: vengono coltivati orzo, patate, segale, barbabietole, ortaggi e funghi. I prodotti caseari sono una delle specialità del paese.

Poiché condivide lo stesso clima e le stesse pratiche agricole dell'Europa orientale, la cucina lituana ha molto in comune con le cucine di questi paesi e con quella ebraica; tuttavia possiede proprie caratteristiche peculiari che hanno avuto origine da una grande varietà di influenze durante la sua storia. Avendo condiviso un lungo periodo con la Polonia, sono simili numerosi piatti e bevande: esistono versioni lituane e polacche simili di tortelli (pierogi o koldūnai), ciambelle (pączki o spurgos), e crêpe (blini o blynai).

Anche le tradizioni tedesche hanno influenzato la cucina lituana, introducendo pietanze a base di maiale e patate, come lo sformato di patate (kugelis) e le salsicce di patate (vėdarai), così come la torta conosciuta come šakotis.

Sono inoltre presenti influenze dalla cucina orientale (karaite), e i piatti kibinai e čeburekai sono piuttosto popolari in Lituania. La torta Napoleone fu introdotta durante il passaggio di Napoleone attraverso la Lituania nel XIX secolo.[13]

L'occupazione sovietica ha sensibilmente alterato la cucina lituana. Come in qualsiasi altra zona dell'Unione Sovietica, per fortuna, alla popolazione fu concesso di mantenere i propri piccoli orti, che erano, e sono tuttora, amorevolmente curati. Dopo il riottenimento dell'indipendenza nel 1990, la valorizzazione dei cibi e della cucina tradizionale lituana è diventata uno dei modi di celebrare l'identità lituana.

Gli cepelinai, un piatto a base di patate grattugiate e poi cotte, è il più famoso piatto nazionale; è popolare fra i lituani in tutto il mondo. Altri piatti nazionali includono il pane nero di segale e la zuppa fredda di barbabietole (borscht o šaltibarščiai). La cucina lituana è generalmente sconosciuta al di fuori delle comunità lituane; la maggior parte dei ristoranti lituani al di fuori della Lituania è presente in aeree con una consistente minoranza lituana.

I lituani, grazie alla loro dieta tradizionale, sono fra le popolazioni meno oppresse da problemi di obesità, e dalle complicazioni correlate, tra i paesi sviluppati del mondo.[14]

La birra prodotta localmente, la vodka e il gira (una sorta di kvass), sono le bevande più popolari nel paese. La starka (acquavite di segale) è parte del patrimonio culturale lituano, ma non viene di fatto più prodotta.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Note

  1. ^ Banca Mondiale, 2009
  2. ^ Vedi Vassili Grossman, Il'ja Grigor'evic Erenburg, Il libro nero. Il genocidio nazista nei territori sovietici 1941-1945, Milano, Mondadori, 1999, pp. 353-354. (Traduzione di L. Vanni)
  3. ^ Vedi Vassili Grossman, Il'ja Grigor'evic Erenburg, Il libro nero. Il genocidio nazista nei territori sovietici 1941-1945, Milano, Mondadori, 1999. Traduzione di L. Vanni)
  4. ^ Decisione del Consiglio dell'Unione europea del 14 aprile 2003 relativa all'ammissione della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca all'Unione ((PDF)) GU UE L 236 del 23.9.2003.
  5. ^ Trattato tra il Regno del Belgio, il Regno di Danimarca, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, l'Irlanda, la Repubblica italiana, il Granducato di Lussemburgo, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d'Austria, la Repubblica portoghese, la Repubblica di Finlandia, il Regno di Svezia, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (Stati membri dell'Unione europea) e la Repubblica ceca, la Repubblica di Estonia, la Repubblica di Cipro, la Repubblica di Lettonia, la Repubblica di Lituania, la Repubblica di Ungheria, la Repubblica di Malta, la Repubblica di Polonia, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca relativo all'adesione della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca all'Unione europea PDF).
  6. ^ Rapporto sulla convergenza maggio 2006 PDF)
  7. ^ COM (2006) 0223 Relazione della Commissione- Relazione sulla convergenza 2006 relativa alla Lituania (predisposta ai sensi dell'articolo 122, paragrafo 2, del trattato, su richiesta della Lituania) {SEC(2006) 615} PDF)
  8. ^ 2007/801/CE Decisione del Consiglio, del 6 dicembre 2007, sulla piena applicazione delle disposizioni dell'acquis di Schengen nella Repubblica ceca, nella Repubblica di Estonia, nella Repubblica di Lettonia, nella Repubblica di Lituania, nella Repubblica di Ungheria, nella Repubblica di Malta, nella Repubblica di Polonia, nella Repubblica di Slovenia e nella Repubblica slovacca ((PDF) GU UE dell'8.12.2007).
  9. ^ (LT) Dipartimento di statistica della Repubblica Lituana. Censimento della popolazione per etnia. Aggiornato nel 2007.
  10. ^ Chi Ha Festeggiato Vigilia Di Natale In Modo Lituano?, da italietuva.com.
  11. ^ Baltic Times, Lithuanian health care worst in EU (Abstract), lithuania's health care system received the worst rating among the European Union's 25 members, 2006 Jun 28;
  12. ^ Tre cori lituani, tutti provenienti da Vilnius si sono aggiudicati i piazzamenti nel gradino più alto del podio al Gran premio europeo di canto corale[senza fonte].
  13. ^ http://www.balticsww.com/napoleon_graves.htm.
  14. ^ Lissau, I., et al., Body mass index and overweight in adolescents in 13 European countries, Israel, and the United States (Abstract), Archives of pediatrics & adolescent medicine, 2004 Jan; 158(1):27-33.

[modifica] Altri progetti

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