Berlusconi: “provvedimenti o dimissioni”, l’appello delle assicurazioni

Le dimissioni di Berlusconi sono ormai chieste a gran voce non solo da molti italiani ma anche da diverse istituzioni economiche, tra cui le assicurazioni. L’Ania (Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici) ha sottoscritto una nota in collaborazione con Confindustria, Rete Imprese Italia, Abi ed alleanza delle cooperative, in cui si rivolgono al Presidente del Consiglio al fine di verificare se esiste la possibilità di prendere misure per ripristinare la fiducia dei mercati finanziari nell’Italia, diversamente di rassegnare le proprie dimissioni.

Berlusconi dimissioni

Berlusconi deve dimettersi per una questione di fiducia internazionale.

L’appello esula da considerazioni personali sulla figura di Silvio Berlusconi, e in un certo senso anche da scelte direttamente politiche (non si può certo dare all’Ania dei comunisti …); il motivo per cui viene richiesto un passo indietro al magnate di Arcore è semplicemente il volere evitare che la sfiducia travolga le imprese italiane. La situazione finanziaria dell’Italia è indubbiamente critica, ma un’iniezione di fiducia potrebbe derivare da un nuovo Governo, tecnico o meno che sia.

Berlusconi: non mi ricandido, elezioni a febbraio

Attualmente la linea di pensiero di Silvio Berlusconi non prevede di ricandidarsi  e prevede le elezioni anticipate a febbraio (previo dimissioni dopo l’approvazione del patto di stabilità), questo si suppone possa accontentare l’Ania e le assicurazioni in genere, anche perché significherebbe dimissioni tra un paio di settimane e governo tecnico per circa 3 mesi.

Angelo Alfano candidato: piace alle assicurazioni?

Stando a quanto si apprende oggi dalle dichiarazioni di Berlusconi, il candidato del centrodestra dovrebbe essere Angelino Alfano, il che dovrebbe abbassare esponenzialmente le possibilità di vedere Enrico Letta alla guida della coalizione in tempo di elezioni. Personalmente sono convinto che alle compagnie di assicurazione sarebbe piaciuto di più Letta come papabile, ma sicuramente anche il Ministro della Giustizia Alfano verrebbe preferito all’eventualità di una vittoria di Pierluigi Bersani, rimasto inviso al mondo assicurativo a causa della famosa legge n. 248 del 4 agosto 2006.

Gli interessi di Berlusconi nelle assicurazioni non sono bastati

Evidentemente di fronte ad una situazione così drammatica in questo finale di 2011, non sono bastati gli interessi di Silvio Berlusconi nel mondo assicurativo a risparmiargli la richiesta di dimissioni da parte dell’Ania (ricordiamo che oltre alla collaborazione con Ennio Doris in Mediolanum, la sua famiglia ed in particolare Eleonora hanno forti interessi nel marchio online assicurazione.it)

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