Momenti del Cinema Italiano
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Roma a mano armata
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Informazioni
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Umberto Lenzi
Soggetto e sceneggiatura: Umberto Lenzi, Dardano Sacchetti
Scenografia: Giorgio Bertolini 
Musica: Franco Micalizzi
Montaggio: Daniele Alabiso
(Italia, 1976)
Durata: 95
Prodotto da: Mino Loy, Luciano Martino

PERSONAGGI E INTERPRETI
Commissario Tanzi: Maurizio Merli
Commissario Caputo: Giampiero Albertini
Il Gobbo: Tomas Milian
Savelli: Biagio Pelligra
Il commissario Tanzi, dopo aver ricevuto una soffiata, si reca in una bisca clandestina aperta dai marsigliesi di Ferender. Fatta irruzione con i suoi agenti, Tanzi si rende conto che il posto non ha nulla d'illegale. Fuori dal locale, però, il commissario riconosce Savelli, scagnozzo di Ferender, e lo arresta. La permanenza di Savelli in commissariato è breve, giusto il tempo di essere pestato da Tanzi e l'avvocato lo fa rilasciare con un cavillo. Il giorno dopo, durante una rapina, Savelli ed i suoi uccidono una guardia. Tanzi si mette in caccia dell'omicida e si reca al mattatoio da Moretto detto il Gobbo, cognato di Savelli, che però non ha intenzione di parlare. Tanzi, allora, lo incastra e lo trascina dentro, per poi dargli una buona dose di botte. Ma il Gobbo in bagno finge il suicidio, viene liberato e mette in cattiva luce il commissario, svelando i suoi metodi. Il vice questore, infatti, lo declassa all'ufficio Licenze Pubblici Servizi. Il Gobbo, intanto, organizza il sequestro della compagna di Tanzi, che lavora come magistrato. Tanzi riesce a salvare Anna, che è stata rinchiusa in una macchina e quasi stritolata dallo sfascia carrozze. Intanto, un gruppo di ragazzi rapisce una coppia e violenta la ragazza: ma il fidanzato s'imbatte in Tanzi che, in un rocambolesco inseguimento, provoca la morte di uno dei malviventi. Il giorno successivo, il vice commissario Caputo scagiona Tanzi da qualsiasi colpa. Poco dopo, una donna chiede a Tanzi aiuto per sua figlia Marta, eroinomane soggiogata dallo spacciatore Tony Parenzo. Il commissario si mette sulle tracce della ragazza, ma al suo arrivo in casa, lo spacciatore ha già iniettato una dose letale a Marta e si è dato alla fuga. Quando Tanzi lo riacciuffa, lo minaccia di morte se non gli darà informazioni su Ferender. Ma, proprio sul punto di parlare, Parenzo viene ucciso da un colpo esploso dall'interno di un'auto. Nel frattempo è in corso un'altra rapina: questa volta, però, Tanzi è pronto ad intervenire; entra, spara e libera gli ostaggi. Il Gobbo, intanto, viene identificato da un benzinaio: è la seconda volta che sfugge a Tanzi, ma non succederà più. All'improvviso, il commissario si trova tra le mani un dossier su Ferdinando Gerace, personaggio intravisto sia durante la retata nella bisca sia nei dintorni di casa di Tony Parenzo: Gerace è, infatti, l'intestatario del capannone dove il Gobbo si riunisce con i suoi. Tanzi va sul posto, fuori trova parcheggiata la macchina usata nell'omicidio di Parenzo, entra, ma viene subito sopraffatto: il Gobbo lo immobilizza e gli confessa d'aver ucciso Ferender. Caputo, che sta appostato fuori dal capanno, sopraggiunge ed intima al Gobbo di arrendersi. Il Gobbo uccide Caputo, ma Tanzi riesce a sua volta ad eliminarlo.
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