venerdì 7 febbraio 2014

Bibanesi con gli esuberi di lievito madre

La ricetta di questi deliziosi e scrocchiarelli bibanesi, me l'ha passata Graziella, che ho conosciuto al mio primo corso di panificazione di Paoletta ed Adriano.
Anche lei fa parte dell'ormai numerosissimo gruppo di "panificatori pastamadristi incalliti" come me!
Nel gruppo creato dai Meastri su FB, è un continuo sfornare ad ogni ora del giorno e della notte.
Sempre mille spunti di ricette che vorrei ripetere, insomma ad esser sinceri un vero e proprio "tormento" (positivo si intende!) da cui però ogni tanto sarebbe meglio tenersi alla larga, pena il veder lievitare non solo i pani, le focacce e ogni altro possibile lievitato, ma ahimè anche il giro vita...
Ecco, meglio non addentrarsi su terreni a dir poco scivolosi...
Direi: soprassediamo, e passiamo alla ricetta, che è meglio!
Questi bibanesi stavano lì già da un pò, nella mia sempre più lunga lista delle ricette da sperimentare.
Poco per volta ci riuscirò ad esaurirle tutte?
In ogni caso finalmente è arrivato anche il loro turno. 
Solo dopo averli fatti ho poi scoperto che ne esisteva una versione sperimentata da Paoletta con il lievito di birra, che quindi vi consiglio assolutamente di provare. La trovate qui.
Questa che vi presento oggi è la mia versione realizzata come dicevo, con la ricetta di Graziella che ho solo leggermente modificato, ricalibrandola alle mie dosi.
Ottima ricetta per smaltire gli esuberi di lievito madre. 

venerdì 31 gennaio 2014

Zuppa di cavolo nero

Ad essere sincera non amo troppo il freddo. 
Certo è che ogni stagione ha il suo fascino.
Una cosa che amo fare quando fa freddo a dire il vero c'è: sono le zuppe.
Credo sia davvero il migliore dei "comfort food" per me!
Se pensate che mangio zuppe, creme o minestre ogni sera anche d'estate... ecco credo di aver detto tutto.
Il cavolo nero non lo trovo spesso, ma se lo trovate vi consiglio di provare a farci questa zuppa e sono certa che non ve ne pentirete affatto!


lunedì 27 gennaio 2014

Baci di dama alle nocciole

Per anni ho fatto i baci di dama con la stessa ricetta, che prevede l'uso delle mandorle. 
E mi pareva perfetta.
Sebbene sia passato ormai tantissimo tempo, era stata una delle prime ricette pubblicate sul blog e la trovate qui
(ehm, ehm, ma che foto orribili facevo???)
A riprova del fatto che nella vita però non si smette mai di imparare, sono davvero contenta di potervi presentare oggi, una ricetta migliore della mia.
Provata e soddisfatta del risultato, sono ben felice di potermi smentire!
Un enorme grazie va ai miei cari amici Stefano e Cinzia, che me li hanno preparati e regalati per Natale, lasciandomi molto generosamente la loro ricetta, che oggi volentieri condivido anche con voi.



mercoledì 22 gennaio 2014

Canestrelli o margheritine come dice Lory ^__^

Le ricette di Lory sono tutte una garanzia, ogni volta che ne ho provata una il successo è stato assicurato! 
Come già sanno gli assidui lettori di questo blog, personalmente preferisco il salato al dolce, ma se devo prendere ispirazione per preparane qualcuno, bè allora il Blog di Lory è davvero una fonte attendibilissima e sicura!
Dopo i nocciolini che vi ho proposto da poco, le "ho rubato" anche la ricetta di queste Margheritine di Stresa.
E sono certa che non le dispiacerà....




Nella forma e nel gusto a me ricordano molto i canestrelli, so che si chiamano anche Margherite di Stresa, come ha scritto Lory.
Comunque vogliate chiamarli questi pasticcini sono deliziosi, e come tutta la frolla fatta con i tuorli d'uovo sodo, la loro friabilità è eccezionale!
Li ho serviti in un buffet e sono andati a ruba, ho ricevuto un sacco di complimenti.

Volete provarci anche voi?
Allora eccovi la ricetta.

mercoledì 15 gennaio 2014

Angelica salata con Lievito Madre

Caspiterina, sono incorreggibile!
Il primo post dell'anno e parto già in ritardo... 
Ridendo e scherzando siamo già alla seconda metà di gennaio ed io sono già al mio quinto anno di blogging! WOW!
Per prima cosa un doveroso e sincero grazie a tutti voi per i bellissimi auguri e messaggi che mi avete lasciato e mi lasciate sempre in questo mio piccolo spazio. Grazie davvero.  
Come avete iniziato questo 2014?
Spero con buoni auspici e con tante belle e stimolanti novità come vi avevo augurato nell'ultimo post del 2013.


Anche se la propongo solo ora, questa ricetta in realtà l'ho realizzata durante le feste natalizie.
Precisamente ad una cena di amici, dove ognuno portava qualcosa e devo dire che è stata davvero apprezzatissima.
Spero che piaccia anche a voi.
L'angelica salata è una sorta di panbrioches ma in versione rustica, che potete gustare come antipasto o servire come "pane importante" o ancora prepararla per un pic-nic nella bella stagione.
Insomma fatela e non ve ne pentirete.
E' versatile perché potete variare il ripieno secondo i vostri gusti, ed è molto gustosa.

Ingredienti:
400 gr di farina tipo 0
100 gr di farina di farro integrale macinata a pietra (direttamente dal Mulino della mia cara amica Oretta!)
100 gr di Lievito Madre già rinfrescato
(oppure 7-8 gr di lievito di birra fresco o 2-3 gr di lievito di birra secco/liofilizzato)
150-160 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino di sciroppo di malto, d'orzo
100 ml latte tiepido
2 cucchiaini di sale fino
1 uovo intero
60 gr di olio extra vergine di oliva

Per il ripieno:
60 gr di pistacchi sgusciati
100 gr di pancetta tagliata a cubetti (o altro salume a piacere)
100 gr di gruviera o sbrinz (o altro formaggio a vostro piacere)


Procedimento:
Spezzettate in una ciotola abbastanza capiente il Lievito madre e scioglietelo bene in 150 ml di acqua tiepida in cui avrete sciolto un cucchiaino di sciroppo di malto d'orzo. Aggiungete poco per volta le farine ben setacciate, mescolando sommariamente con una forchetta. Ora in un altro contenitore, sgusciate l'uovo sbattetelo bene e unitelo all'olio e al latte mescolando con cura. Versatelo sopra le farine ed il lievito e da ultimo unite il sale impastando bene prima con la forchetta e poi passate sulla spianatoia lavorando per una decina di minuti l'impasto fino a che sia ben liscio ed omogeneo.
Formate una palla e dopo aver ben oliato una ciotola, ponetevi l'impasto a lievitare in un luogo tiepido ben coperto e riparato da correnti d'aria fino al suo raddoppio. Trascorso questo tempo stendete l'impasto con un mattarello a formare un rettangolo, come la foto qui sotto e disponetevi sopra il ripieno. Arrotolatelo ben stretto nel senso della lunghezza a formare un salsicciotto e poi tagliatelo trasversalmente nel senso della lunghezza. Intrecciate le due metà con il taglio rivolto verso l'alto e ponete l'angelica in una tortiera a ciambella a ri-lievitare.


Spennellate ora la superficie dell'angelica con un tuorlo d'uovo sbattuto con un po' di latte oppure con un uovo intero ed infornate a 180°C per 35-40 minuti o comunque fino a quando l'angelica risulterà dorata così:


Tagliate, servite, gustate e buon appetito a voi e ai vostri commensali.

NOTE:
Da quando ho il lievito madre ho quasi dimenticato l'uso di quello di birra, ma semplicemente perchè dovendolo rinfrescare ogni 4-5 giorni, mi viene assolutamente naturale usarlo ovviamente. 
In ogni caso chiedo scusa ai lettori che me lo segnalano, se spesso mi scordo di scrivere nelle mie ricette dei lievitati la correzione per chi utilizza il lievito di birra. 
Segnalo un link che penso sia utile non solo per le mie ricette, ma anche per altre ricette che usano il lievito madre. Se volete convertirlo in lievito di birra fresco o secco, basta inserire tutti i dati richiesti dalla ricetta a questo link.



Un caro saluto a tutti, e arrivederci alla prossima ricetta:


 




martedì 31 dicembre 2013

Alberelli di meringa

Ed eccoci arrivati all'ultimo post dell'anno.
Il 2013 sta per salutarci e un nuovo anno si presenta come ogni nuovo anno, pieno di aspettative, speranze, e desideri!
Credo che l'animo umano sia per sua natura sempre alla ricerca, di qualcosa che completi in qualche modo le nostre vite.
Spesso però rincorriamo i minuti, i giorni le ore, senza curarci che la vita è ADESSO, come cantava Baglioni.
Ogni singolo attimo è prezioso, ogni istante che viviamo è unico ed irripetibile, non ritorna, sebbene a volte lo ignoriamo dando per scontate, solo per la loro ovvietà, tante piccole cose meravigliose che ci passano accanto nella nostra vita quotidiana.
Oggi scrivo in verde, come la speranza che spero non venga mai meno.
E vi regalo degli alberelli, non verdi, è vero, ma di zucchero, perché possiamo imparare ad addolcire la vita con i nostri pensieri.
 

Oggi scrivo in verde.
Volutamente.
Verde speranza.
Come i pensieri che vorrei scaturissero nel nuovo anno che ci prepariamo ad affrontare.
Verde come il mondo che vorrei di nuovo nostro, perchè tanto verde non lo è più: lo abbiamo adulterato con il nostro consumismo, con la smania di possesso invece del paziente e intelligente utilizzo delle preziose risorse che il nostro pianeta Terra ci mette generosamente a disposizione.
Verde come gli spazi aperti che auguro a mio figlio di riuscire ad amare e rispettare.
In cui poter correre spensierato, ammirando ogni piccolo miracolo che la natura è in grado di offrire ai nostri sguardi diventati oramai ciechi.

martedì 24 dicembre 2013

Pane Babbo Natale con Lievito Madre

Ed eccomi qui, senza smentirmi mai come al solito all'ultimo minuto.
Sebbene in ritardo, anzi in ritardissimo, volevo però, come promesso passare un attimo per lasciarvi almeno qui sul blog i miei più cari e sinceri auguri di Buone Feste.
Anche in questo mio piccolo spazio, a tutti voi lettori, agli amici agli avventori casuali che passeranno di qui il mio abbraccio speciale!
Come promesso nel mio ultimo post vi lascio ancora un’idea per la vostra tavola delle feste: il Pane di Babbo Natale.
Idea non mia, ma rubata da qui.
Sarà che sono rimasta un po’ bambina dentro, ma mi è piaciuto subito. Carina l’idea di fare un pane un po’ speciale, almeno nella forma, che potesse stupire il mio bimbo e anche tutti gli adulti che hanno conservato nell'animo un po’ di quello stupore e quella meraviglia che crescendo si perde strada facendo.
Vi lascio dunque questo pane che potrete mangiare così com'è naturalmente, oppure potete far seccare come ho fatto io ed usarlo come centro tavola.
Insieme al pane aggiungo i miei auguri per un Natale di pace e serenità con le vostre famiglie e le persone che amate.

mercoledì 18 dicembre 2013

Nocciolini di Chivasso

Come tutti gli anni in questo periodo mi ritrovo a correre come una forsennata. 
Ad inseguire cose da fare, amici da salutare, cene e buffet da organizzare...
Insomma, niente da fare ogni anno ci provo a "giocare d'anticipo", ma poi gli ultimi giorni mi riduco allo stremo, aggiungo sempre qualcosa in più, infilo in mezzo ai miei già mille impegni, altri milioni di cose da fare, credendo di essere super-organizzatissima, di essermi già portata avanti coi lavori, ed avere ancora un sacco di tempo davanti e invece lui scorre imperterrito... 
Natale è alle porte e io continuo a correre!

Questi nocciolini volevo provare a farli già lo scorso anno, non appena li avevo visti sul blog della dolcissima Lory.
Avrei voluto, appunto, e come potete ben constatare nel frattempo è passato un anno! 
Qui in Piemonte sono famosi questi nocciolini, quelli di Bonfante in particolare, ma volete mettere la soddisfazione di farseli da sè?
Con santa santissima pazienza, si intende. 
Una sorta di esercizio zen, che mi sono regalata in questi giorni di frenesia pura.
E gli amici che li riceveranno dovranno apprezzarli moltissimo, chein mezzo alle corse forsennate di questi giorni, mi sono fermata per un bel paio di ore per realizzare queste bellissime perline. Dedicate a loro dunque e a tutti voi che mi leggete naturalmente... 
A me così paiono: perline di zucchero e nocciole, no?
Da mangiare però, per cui ancora più carine!



Che ne dite sono carini questi nocciolini di Chivasso?
Così piccini da far tenerezza... 
Questi nel cuoricino, li voglio dedicare a Lory, dolcissima amica, con un grazie specialissimo per questa sua ricetta che ho cercato a lungo senza successo. 
Vediamo come si fanno.

lunedì 9 dicembre 2013

Scarola alla napoletana, alla moda di mia nonna Anna

Ci sono piatti della mia tradizione di famiglia che sono una vera e propria istituzione in certi periodi dell'anno. E in inverno la scarola così preparata si può tranquillamente annoverare tra questi piatti.
Mia nonna era solita prepararla in questo modo, e talvolta con l'impasto della pizza, ne faceva anche una pizza ripiena: la famosa pizza di scarola, davvero deliziosa. 
Faceva spesso anche l'indivia "ripiena" allo stesso modo, la legava nascondendo al suo interno tutto il buon ripieno. L'indivia però rimane un pochino più amara, mentre la scarola è dolcissima, tant'è che preparata così, l'ha divorata anche il mio piccino di casa.
Una ricetta tipica napoletana, molto semplice da fare eppure trovo sia davvero squisita, per cui voglio suggerirvi la ricetta.
La verdura sulla nostra tavola non manca mai, ma mi accorgo che non la considero quasi mai degna di nota qui sul blog. 
Forse perchè non è certo così scenografica e fotogenica come tanti altri piatti, ma non importa, la bontà in questo caso supera di gran lunga la bellezza, per cui oggi faccio un'eccezione e la pubblico, perchè vi assicuro che vale davvero la pena di provarla.


venerdì 29 novembre 2013

Gelatine di frutta con la cotognata

Questa ricetta voglio dedicarla ad una persona davvero speciale.
Una piccola (ma solo di statura eh) grande donna, Oretta.
Signora meravigliosa con una tempra e una vivacità di spirito d'altri tempi a dir poco invidiabili. Insomma un concentrato di energia pura, che nonostante tutto il suo immenso sapere non è stanca di mettersi in gioco ed imparare ancora, tanto che si laurerà tra pochi giorni per la seconda volta: grandiosa Oretta! 
Ho avuto l'immensa fortuna di conoscerla esattamente un anno fa qui, sebbene per puro caso e l'empatia con lei è stata da subito prorompente e contagiosa.
Mi incanto ogni volta a sentirla parlare sempre con tanto entusiasmo passione e competenza. Eh sì ogni volta, perchè le cose che sa e come le racconta sono una ventata di aria fresca in un mondo sempre più costernato di luoghi comuni e pressapochismo. E invece, credetemi non è sempre così per fortuna.
Oggi infatti vorrei spezzare una lancia in favore dell'amicizia, perchè è possibile e non ha età. In favore dell'ONESTA', della gratuità, della genuinità, della condivisione vera di una passione comune, della diffusione della cultura del cibo e non solo, della gioia di essere se stessi e di aver trovato un'amica che ti stima sinceramente per come sei! 
Sebbene doti rare, esistono ancora.
Grazie Oretta, non solo per le cotogne di Babbo Carlo che mi hai regalato e hanno reso concretamente possibile la realizzazione di questa ricetta, ma per tutto quanto di bello hai condiviso con me e mi hai regalato fino ad oggi: preziosissimi consigli inclusi.
Sinceramente e pubblicamente: grazie!
E una scatolina di queste gelatine, direi che per Natale ti spetterà di diritto: 



Ad essere sincera l'idea di fare le gelatine di frutta per regalarle agli amici a Natale mi era balenata già dall'anno scorso. Ci avevo anche provato, ma il risultato non mi aveva soddisfatta pienamente, soprattutto per il fatto che avevo usato addensanti chimici, che non sono tanto nelle mie corde. 

lunedì 25 novembre 2013

Vellutata di carote nere

In questa stagione uno dei miei comfort food preferiti sono le vellutate. Adoro le vellutate, ma anche le zuppe di legumi, i passati di verdura, le creme, insomma in qualsivoglia modo sia declinato, mi piace gustare un bel piatto di minestra calda in autunno, perchè per me è davvero sinonimo di benessere: un gran piacere!
Sulla nostra tavola non mancano davvero mai una zuppa o una minestra calda, la sera soprattutto, ma confesso che la mangio senza problemi anche a pranzo e cena rinunciando tranquillamente alla pasta!
Questa vellutata di carote viola è di rapidissima esecuzione, l'ho preparata con il Bimby, che rende la preparazione davvero un'inezia. Se però non l'avete potete tranquillamente cuocerla in una pentola qualsiasi e poi passarla con il minipimer.
Ho pensato di servirla in un modo un pò originale, dentro un pane alla zucca a forma di zucca. La ricetta del pane la trovate qui.


La mia zucchetta di pane con lievito madre!

E no, ma che avete capito, non parlavo mica della mia testa sapete, ma di una zucchetta di pane! ^___^
E sì appena ho visto questa idea qui, ho pensato subito che dovevo replicarla. 
In realtà più che altro ho copiato la forma del pane, per la ricetta sono andata a sentimento, l'ho adattata alle mie esigenze perchè ovviamente volevo utilizzare il mio lievito madre, copiando solo la zucchetta, che mi è sembrata un'idea carinissima. 
Come al solito le cose da fare sono mille, i giorni volano senza che ce ne accorgiamo (incredibile: ma siamo già quasi a fine novembre???) e il mio pane alla zucca rimaneva lì a mezz'aria, soltanto un'idea balzana nella mia testa (ehmmm... ok, ok diciamo le cose come stanno: UN TARLO!!
E così l'altra sera, mi sono detta: 
"Ma senti un pò, tempo a disposizione o no si deve fare questo pane alla zucca, eh, trova il modo" 
Che poi voi non lo sapete, ma a proposito di zucche qui, la mia sapeste quanto è dura... e se mi metto in testa una cosa io...
Insomma, di buona lena, mi sono decisa ad impastare questo pane. 
Per gestire meglio i tempi di lievitazione, ho fatto una biga la sera prima ed il giorno dopo, eccole qui servite le mie zucchette di pane:

martedì 12 novembre 2013

Panzerotti con lievito madre al prosciutto e gruyère con il mio impasto passepartout per la SWISS CHEESE PARADE!

Mi rendo conto di non essere per nulla una "foodblogger" modello, mi perdonerete, ma sono così e mi sa che non cambierò facilmente, per cui sappiatelo: prendere o lasciare!
Sono sempre in ritardo con la pubblicazione dei miei post, con sempre troppe idee per la testa e troppo poco tempo per realizzarle! 
Come si può rimediare? Si accettano suggerimenti: fatevi avanti.
La sfida del contest che vi presento oggi in collaborazione col blog di Teresa, era quella di pensare ad una ricetta per un cibo da strada, utilizzando i formaggi svizzeri: Sbrinz e Gruyère.
E anche questa volta per SWISS CHEESE PARADE purtroppo arrivo sul fil di lama! 
Ditemi come si combatte la pignoleria cronica e la perenne mania di perfezionismo ad ogni costo?
Forse il ritardo cronico è da annoverarsi tra i motivi che mi frenano, che se una cosa non è fatta come dico io piuttosto lascio perdere! 
Ecco io ci litigo sempre tra me e me con le mie manie di perfezionismo, ma questa è tutt'altra storia, ora meglio passare alla ricetta! 
Pensate un pò, questa ricetta l'ho tenuta in serbo da luglio, e va bè, meglio tardi che mai. Complice un’estate passata in montagna senza un forno a disposizione, le meningi si sono dovute spremere a dovere. Da brava arietina testarda però, la soluzione alla fine è arrivata. Che mica si rinuncia a fare il pane con il lievito madre, solo perché non si ha un forno a disposizione, giammai! 
Avrò anche tanti difetti io, ma di certo non sono una rinunciataria, non abbandono alla prima difficoltà, anzi in queste situazioni “la capa tosta” viene fuori più vivida che mai!
Dunque l’impasto che ho pensato di fare è stato quello del pane veloce al formaggio, che avevo già proposto qui
Velocissimo da fare, si cuoce in padella, un minuto per lato e mangerete un pane profumato e saporitissimo, mi era subito sembrato perfetto per l'occasione. 
Il pane mangiato caldo poi per me è una coccola speciale: un vero spettacolo! 
Ho adattato quindi la ricetta di quel pane veloce al mio Lievito Madre, ottenendo un impasto che, sebbene inizialmente dettato da "pigrite vacanziera acuta", si è poi rivelato un vero passpartout. 
Non mi sono limitata a farci il pane con questo impasto, l'ho provato in diverse varianti, tra cui anche questi panzerotti, che noi abbiamo trovato deliziosi, sia cotti in padella come le piade, che fritti. 
Non so proprio decidere quale sia la versione migliore e così ve le propongo entrambe, sceglierete voi la cottura che gradite di più. 
Volete provarci? 


martedì 5 novembre 2013

Torta di pere al vino rosso

Spesso trovo ispirazione in ricette anche un pò datate, per questo ogni tanto mi piace risfogliare i miei vecchi numeri della rivista Sale & Pepe!
La ricetta che propongo oggi infatti, proviene proprio da un vecchio numero della rivista, a cui sono abbonata da più di dieci anni! 
Trovo sempre qualche spunto interessante, anche nei vecchi numeri.
Questa torta è piaciuta molto ai miei commensali ed anche a me che non amo troppo i dolci, perchè non è per nulla stucchevole. 
Il guscio che la avvolge non è di frolla, ma molto più delicato nel sapore, è una sorta di pasta matta. 
Il ripieno di pere cotte nel vino poi, la rende particolarmente adatta a chiudere degnamente una cena, come perfetto dessert. 
Insomma una torta chic semplice e gustosa, assolutamente da provare.
E secondo il consorte, (forse per via delle stelline??), ha anche una vaga "aria natalizia", voi che dite?




 Intanto provatela...

martedì 29 ottobre 2013

Millefoglie di zucca con baccalà mantecato e crema di ceci al coriandolo

Ogni volta che abbiamo amici a cena la scena si ripete puntuale...
Mille idee per stuzzichini da aperitivo e antipasti a sazietà!
La mia passione nella scelta, nella predilezione e nella preparazione degli antipasti per le mie cene è oramai proverbiale. 
Gli amici lo sanno e il consorte si lagna.
Gli ospiti arrivano al primo e sono già sazi!
Una mia pecca lo ammetto, il bello è che lo so, ma non riesco proprio ad evitarlo, non so trattenermi, sono sempre troppi quelli che vorrei provare e che mi fanno capitolare.
Questa volta, essendo periodo di zucca ed avendone acquistata una dolcissima, la mia scelta è ricaduta su un delizioso antipasto, la millefoglie di zucca con baccalà mantecato e crema di ceci al coriandolo.
Un'idea della mia cara amica Silvia, oramai chef a tempo pienissimo
La sua ricetta la trovate qui.
L'aveva presentata al Taste and Match lo scorso anno in cui avevo avuto il piacere di degustarla e mi aveva da subito colpita molto.
Un connubio perfetto al palato, a mio avviso davvero elegante nella presentazione e anche molto delicata nell'accostamento di sapori.
Un pesce dal gusto così importante come il baccalà, preparato in questo modo diventa raffinato e davvero piacevolissimo da degustare. 
Provateci.


Rispetto alla ricetta originale, ho fatto solo qualche mia piccolissima variazione. 
Vi trascrivo tutto qui di seguito, anche per vostra comodità di lettura.

giovedì 10 ottobre 2013

Muffin con toma e prosciutto su crema di taleggio alle carote per la Fiera della Toma di Condove

Avviso a tutti i naviganti-lettori del blog:
la ricetta che vi propongo oggi si può anche degustare ^__^
No, no, non è uno scherzo, avete capito proprio bene!
Anche quest’anno come l’anno passato, parteciperò insieme ad Alessia, Lia e Silvia, alla Fiera della Toma di Condove edizione 2013. 
Le ricette che ognuna di noi preparerà, verranno servite agli astanti. 
Prepareremo una trentina di assaggi per ciascuna ricetta. 
Quindi chi fosse curioso di assaggiare questa e le altre ricette proposte, potrà farlo domenica prossima 13 ottobre a Condove appunto, a patto ovviamente di passare da queste parti!
Dopo aver degustato alcune delle moltissime tome che potrete trovare in Fiera, mi sono lasciata ispirare e seguendo l’istinto dettato dalle mie papille golose...
sono venuti fuori questi muffin, che sono decisamente i miei peccati di gola preferiti:



venerdì 4 ottobre 2013

Vortici al cioccolato con Lievito Madre

Non ricordo più dove leggevo che un tribunale in un contenzioso tra carta stampata e web, ha stabilito che il valore di una ricetta, non è dato solo dallo sterile elenco di ingredienti in essa contenuti o dal procedimento attuato per realizzarla, ma anche da come viene raccontata, reinterpretata. 
"La storia che c'è dietro" ad ogni ricetta le conferisce un valore aggiunto che può renderla speciale ed unica. 
Lo penso da sempre. 
Un pò come nella vita, mi vien da dire, in cui il contributo di ogni singola persona che incrociamo, ci arricchisce regalandoci sempre qualcosa in più.
Che viaggiare da soli non è mai bello come farlo in compagnia...
Ecco i vortici al cioccolato che vi presento oggi sono un bell’esempio di quanto tutto questo sia vero!


 

martedì 1 ottobre 2013

Grissini con pomodori secchi e olive nere con gli esuberi di Lievito Madre

Che le ricette di antipasti e sfiziosità salate siano la passione di questo blog, dopo 4 anni di blogging, ormai credo sia chiaro anche ai muri! 
Basta dare un colpo d'occhio alle ricette per rendersene conto.
Da quando ho il Lievito Madre poi, ogni scusa è buona per rincarare la dose. 
Come la ricetta di questi grissini, nati dall'esigenza di non buttare via l'eccesso di Lievito Madre, non utilizzato, tra un rinfresco e l'altro. 
Parlo dell'esubero. Quindi, quella parte di Lievito Madre, che non rinfreschiamo, ma ci dispiace buttare via. 
Ecco, se capita anche a voi, oggi ve ne suggerisco un bell'utilizzo. 
Dopo l'idea di riciclo dei cracker al limone e rosmarino, che vi avevo proposto tempo fa, anche questi grissini pomodori secchi e olive nere sono una valida alternativa. 
Attenzione però, perchè durano poco! 
Potete anche tenerli presenti come idea per un appetizer in un buffet, o come aperitivo, sono davvero ottimi.
Unico mio cruccio quando preparo i grissini è che non riesco mai a farli sottili sottili, come piacerebbe a me, alla fine diventano sempre dei bei "grissinoni". 
Che dite, forse perchè sanno già che finiranno in pancia di una golosona? 
E più cicciotti sono meglio è? 
Tanto mi sono quasi rassegnata oramai, anche se li stendo sottilissimi in forno poi mi crescono un sacco. 
D'altronde ho notato che non posso non farli rilievitare dopo la formatura, pena poi ottenere un grissino con una durezza spaccadenti e perchè mai? 
E voi avete qualche suggerimento da offrirmi in proposito?
In attesa di un vostro aiuto, me li tengo così, preferisco un'estetica più ruspante, ma almeno mangio un grissino friabile.
La ricetta è tratta dal libro delle Sorelle Simili, liberamente modificata da me e riadattata al Lievito Madre.

mercoledì 25 settembre 2013

Focaccine con farina di mais e rosmarino con lievito madre

Non so se capita anche a voi, o meglio a quelli tra voi che come me sono appassionati di lievitati e ricette in generale. 
Le ispirazioni per me arrivano da ogni parte: dalla rete, dalle riviste, dai consigli delle amiche, dalla TV o come questa ricetta che oggi vi propongo, da un ritaglio di giornale conservato e lasciato lì in attesa di una propensa ispirazione per realizzarla. 
A dire il vero era un di quei giornaletti piuttosto futili, che arrivano per posta, quasi esclusivamente zeppi di pubblicità e notizie inutili, ma con quelle due o tre ricette che vado sempre a sbirciare e una volta avevo strappato e conservato il ritaglio con sopra questa ricetta, in attesa di provare a farla.
Ed eccola qui, vediamo cosa occorre:



venerdì 13 settembre 2013

Gnocchi di pane alle ortiche ed una piccola Rivelazione...

La prima ad essere attonita ed incredula vi assicuro sono io...
Qualcuno deve essersi sbagliato, ma non potevo non cominciare questo post con una nota di "spocchiosa vanagloria" proprio qui in cima al post ^__^
Ecco l'ho detto, sapete che c'è? 
Sono finita tra i dieci finalisti candidati in nomination:
come Miglior Rivelazione Foodblogger del Macchianera Food Awards 2013 (alla sezione numero 3) e non chiedetemi come, perchè lo giuro non lo so. 
Mica lo sapevo eh, che io sono "l'antisocial" fatta persona, parlando di SOCIAL-NETWORK ovviamente, perchè nella "vita vera" invece sono molto sociale, anzi forse pure troppo! 
Insomma è da un pò pare che sono uscite queste nomination, ma io non ne sapevo proprio niente. Sapete come l'ho scoperto? 
Ehm, ehm, Shhhhhhhhhh... 
...Ho avuto una soffiata! :P
Già, dalla dolcissima calimerina della rete, sì sì proprio lei, la mia sisterina!
Sono subito corsa a controllare... 
Miglior rivelazione?? Ne siete proprio sicuri? Bah...
Misericordia, mi sono detta, sembra incredibile vero? 
Che in mezzo a tanti nomi famosissimi della rete ci sia anche il mio piccolo blogghino! 
Eppure è tutto vero potete leggerlo qui
Insomma concedetemela un pò di vanagloria, come potrei non esserne orgogliosa?  
E siccome sono stata nominata, adesso "mi allargo pure" e vi chiedo anche il voto! Ecco, volete mandarmi in finale?
A questo punto, potrei anche vincere??? 



Se volete fino a giovedì 19 settembre avete ancora un pò di tempo per votare
Dovrete compilare la scheda ed esprimere le vostre preferenze in almeno 4 delle sezioni presenti alle varie nomination.
Tutte le istruzioni comunque le potete trovarle qui.
E adesso torniamo con i piedini per terra, che oggi devo raccontarvi di una ricetta assai curiosa.

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