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mercoledì 15 gennaio 2014

Basta trovare la strada giusta

Oggi a scuola la classe di Edoardo inizierà a suonare il flauto.
Quando il maestro ha dato la notizia ai bambini Edo è tornato a casa entusiasta.
Naturalmente lui il problema delle dita non se l'è nemmeno posto.
Già da anni mi interrogavo su come avremmo risolto la questione delle lezioni di flauto durante gli anni della scuola media ma mi sono trovata ad affrontare il problema prima del previsto, in terza elementare...
Per fortuna il maestro di musica di mio figlio è una persona unica e meravigliosa e ha subito trovato una soluzione: Edo non suonerà il flauto dolce ma il flauto traverso.
Per la precisione questo flauto traverso, fatto apposta per i bambini perché più leggero e più corto.
Se poi ci saranno da effettuare ulteriori modifiche dello strumento si faranno.
Certo il costo non è quello di un flauto dolce ma a noi si è aperto un mondo, quello della musica, che temevamo esserci in gran parte precluso.
Edo è al settimo cielo.
Il maestro di musica mi ha anche mandato questo video...


Mai perdersi d'animo. Basta volerlo e una strada alternativa si trova...




martedì 15 ottobre 2013

Ricordi di un'estate...

Breve nota introduttiva:
per quelli di voi che hanno deciso di leggere questo post nella speranza che rievocasse atmosfere di vacanza, tranquillità e raggi caldi sulla pelle mentre la temperatura esterna invita ad accendere i termosifoni...sappiate che in questo post non troverete nulla del genere.



Infatti la mia non è stata una vacanza ma una reclusione e il sole l'ho visto solo da lontano...

Quest'estate che tanto attendevo e che prometteva di cancellare mesi bui e tristi mi ha subito tradita.

Poco prima della nostra consueta partenza per la Spagna, ci siamo concessi una scappata sul lago di Como, ad accompagnare "Marito vado dove mi porta il vento".

La giornata era splendida, il cielo e la spiaggia pieni di kitesurf colorati.

Io ed Edo ci siamo messi in disparte, lontano dal caos dei kite che si alzavano e si abbassavano.

Ci siamo goduti un pranzo con vista sul lago e abbiamo fatto amicizia con un bimbo che ha coinvolto Edo in una partita a calcio.

Da brava mogliettina premurosa ho deciso che forse era il caso di controllare che fine avesse fatto il mio disperso marito....

Proprio quando sono riuscita ad individuarlo tra la miriade di kite sparpagliati sulla sabbia sulle pietre e lui ha alzato il suo sguardo su di me, un kitesurfista ha perso il controllo del proprio kite ed è stato trascinato lungo la spiaggia.

Indovinate dov'è andato a finire il kite con kitesurfista incluso?

Ma addosso a me naturalmente!!!

Prima sono arrivate le corde del kite che mi sono finite in bocca ma un urlo di mio marito ha fatto sì che reagissi e me le togliessi, peccato che siano salite sul naso...Intanto è arrivato il kitesurfista trascinato dalla vela e mi si è schiantato addosso proiettandomi in aria per poi proseguire la sua corsa mentre io piombavo per terra come una bambola di pezza.

Ancora incapace di capire cosa fosse successo esattamente, ho cercato di rialzarmi ma il braccio su cui facevo leva faceva male. In men che non si dica mi sono ritrovata addosso mio marito che mi teneva una mano sul naso e urlando insulti in tutte le lingue a lui conosciute mi intimava di non muovermi.

Un capannello di gente si è rapidamente formato intorno a me. Da non so dove sono spuntate delle garze. Le mie richieste di spiegazioni a mio marito cadevano nel vuoto. A un certo punto ho pensato di essere rimasta senza naso e mi dicevo "toh guarda, non fa neanche così male e poi respiro bene!". Finalmente un'anima pia si è degnata di tranquillizzarmi dicendomi che avevo una piccola ferita sul naso; naturalmente ha rischiato di essere mangiata da mio marito che non concordava con il "piccola ferita"...

Poi è spuntato Lui, Il chirurgo plastico, che avendo assistito alla scena è corso in mio soccorso. Mi ha tranquillizzata, medicata come ha potuto e infilata su un'ambulanza con la raccomandazione "fatti mettere le garze grasse!!!"(Le garze grasse sono diventate il nostro incubo per i successivi 2 mesi...C'era chi diceva di metterle, chi di toglierle, chi di cambiarle ogni 3 giorni, chi ogni 10...insomma, il delirio...).

Fatto sta che mi hanno medicata in prontosoccorso, mi hanno legato un braccio al collo, mi hanno fatto qualche radiografia e mi hanno detto che non avevo più la glabella del naso quindi dovevo cercarmi un bravo chirurgo estetico.

Risultato, un'estate di bende, medicazioni e pareri medici contrastanti(operiamo ora/dopo, facciamo un inserto di pelle della fronte/sedere/orecchio, aspettiamo che cicatrizzi, mettiamo il cortisone, mettiamo l'acido ialuronico). Su una cosa sola concordavano tutti:  niente sole nemmeno con protezione totale, con cappello e ombrellone per i primi sei mesi e poi protezione totale per un anno.

Per due mesi mi sono trasformata in un vampiro. in Spagna uscivo solo al calar del sole...

I nostri programmi estivi sono sfumati in un attimo.

Ora però sto bene.
Devo solo tenere il cerotto per altri 6 mesi...
Almeno il mio naso ha deciso di cicatrizzare da solo, onde evitare operazioni, e il buco che mi era rimasto si è lentamente riempito. Le labbra sono sgonfiate e hanno espulso un pezzo della corda del kite che mi era rimasta dentro. Il braccio è andato a posto subito, ematomi e croste a parte.

Marito kitesurfista non ha dormito per due mesi e ha ancora gli incubi su quello che è successo o che sarebbe potuto succedere, soprattutto se Edo fosse stato con me..

Per informazioni su come organizzare un'estate come la mia, non esitate a contattarmi!

mercoledì 11 settembre 2013

Nuove generazioni - Nuovi detti

Edo: "Mamma! Guarda quante nuvole!"

Sunshine: "Cielo a pecorelle..."

... (in attesa che lui completi la frase)

Edo: "...pioggia di polpette...?"



mercoledì 20 marzo 2013

Lacrime e risate

Quando amica A. mi ha dato la notizia ho sentito un tuffo al cuore e le lacrime che si facevano cammino giù per la guancia...

Lacrime di felicità per lei che finalmente avrà quel secondo figlio tanto desiderato, per suo marito che non ha mai smesso di sperare, per la loro bambina e compagna di Edo che sapevo sarebbe stata al settimo cielo.

 Ma anche lacrime d'infinita tristezza per me che di bambini non ne avrò più.

La mia reazione mi ha sorpresa perché il mio non avere più figli non è dovuto a un'impossibilità ma a una scelta razionale e a lungo ponderata: "il cuore ha ragioni che la ragione non conosce"...

Naturalmente amica A. ha dovuto dare la notizia alla primogenita che è l'amichetta del cuore di Edo, amichetta S.

Amichetta S. in preda all'entusiasmo e nonostante le raccomandazioni della mamma di mantenere la notizia il più segreta possibile (perché è ancora molto presto), ha deciso di confidarsi con alcune sue compagne, specificando che si trattava di un segreto segretissimo, una cosa intima e familiare.

Ma una delle compagne ha pensato bene di divulgare la notizia e in men che non si dica l'intera classe ne ha preso atto.

Amichetta S. è rimasta molto turbata dal fatto e ha pianto in classe, dispiaciuta perché sentiva di aver fatto un torto alla madre e ferita per la pugnalata alle spalle.

Curiosa della reazione di Edo alla notizia, cerco d'indagare, stando sul vago...

"Edo, è vero che oggi amichetta S. ha pianto in classe?"
"Sì mamma, perché ha detto un segreto alle sue amiche e una è andata a dirlo a tutti! È una cosa bruttissima, non si fa!"
"Oh, mi dispiace, amichetta S. ci sarà rimasta molto male...mah...che segreto era?"
"Ma boh, non ho capito bene, che sua mamma è in Cina..."
"????In Cina???!!!! In Cina nooo!!! Incinta!!!"



giovedì 14 febbraio 2013

San Valentino


La nostra giornata è iniziata così


A scuola Edo avrà trovato questo


                                                     Un pensiero per un'amichetta speciale

E uno per tutti i compagni
Per realizzarlo abbiamo preso spunto da questa idea di Martha Stewart e l'abbiamo personalizzata a modo nostro aggiungendo all'interno caramelle a forma di cuore.

Se siete ancora alla ricerca di un'idea per San Valentino fate un salto qui!

Un'idea carina è anche riempire un barattolo di vetro di dolcetti o altro e decorarlo a tema. Quello qui sotto, ad esempio, era un pensierino per un compleanno.


mercoledì 6 febbraio 2013

Sempre meglio mettere le cose in chiaro...



Biglietto di una compagna e grande amica ad Edo.

Lei gli scrive "Tu mi vuoi bene?" e lui fa la crocetta sul sì ma poi puntualizza: "Sì ma non ti amo, sei la mia migliore amica"

Ma tu guarda che fetente...

martedì 5 febbraio 2013

So cosa faremo oggi: il gioco dei mimi



L'intramontabile gioco dei mimi. Così semplice da poterne fare una versione casalinga.

Normalmente ci si divide in squadre e il gioco consiste nel far indovinare ai propri compagni di squadra delle parole limitandosi ai gesti e alla mimica: suoni e linguaggio parlato sono proibiti. Ancora più divertente è giocare con un tempo limite, aiutati da una clessidra o un cronometro: quante parole riusciremo a far indovinare alla nostra squadra prima che scada il tempo?

Il gioco è comunque adattabile a due soli giocatori ammesso che entrambi siano d'accordo sul facilitare il più possibile l'avversario e non cerchino di depistarlo per evitare che indovini e perda punti... Anche in questo caso vince chi indovina più parole nel tempo dato oppure chi per primo scopre le 5 parole misteriose.

Innanzitutto bisogna individuare le categorie che volete mimare, tenendo presente le capacità dei vostri figli (devono essere personaggi che conoscono bene, termini di uso quotidiano...) e scrivere le parole misteriose su strisce di carta che il mimo di turno pescherà di volta in volta nascondendole agli occhi degli altri.

 Io ho preparato i bigliettini insieme ad Edo e abbiamo scelto le seguenti categorie: animali (leone, cane, serpente, gatto, struzzo...), azioni (svitare, leggere, lavarsi, scrivere...), personaggi dei libri/cartoni (La Bella Addormentata, Pinocchio, Biancaneve, Robin Hood...) e lavori (contadino, cuoco, vigile...)..

A mano a mano che si diventa abili nel gioco si può aumentare la difficoltà e inserire nuove categorie o nuove parole misteriose. 

Per rendere il tutto più ufficiale e più divertente, noi abbiamo deciso di procurarci anche un contenitore per le parole misteriose. Abbiamo preso un barattolo di nutella vuoto e l'abbiamo decorato con la scritta "I MIMI" fatta con i colori per il vetro.

Ora non vi resta che fare pratica, buon divertimento!!!
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