Nike (azienda)

Nike, Inc.

Stato	Stati Uniti
Borse valori	NYSE: NKE
Fondazione	1967
Fondata da	Philip Knight, presidente Bill Bowerman
Sede principale	Beaverton, OR, USA
Persone chiave	Mark Parker, CEO e presidente
Settore	abbigliamento
Prodotti	scarpe/sneaker vestiti equipaggiamento sportivo accessori di moda
Fatturato	24,12 miliardi $^[1] (2012)
Risultato operativo	2,98 miliardi $^[1] (2012)
Utile netto	2,22 miliardi $^[1] (2012)
Dipendenti	44.000^[2] (2012)
Slogan	Just do it
Sito web	www.nike.com

La Nike è un'azienda produttrice di abbigliamento e accessori sportivi.

Storia[modifica | modifica sorgente]

La Nike Inc. nasce il 25 gennaio 1967^[3], quando Bill Bowerman (allenatore della Oregon University) e Phil Knight (studente della facoltà di Economia) creano un marchio per importare scarpe sportive dal Giappone (Blue Ribbon, che importava le scarpe dalla giapponese Onitsuka Tiger, in seguito divenuta Asics). Scelsero il nome "Nike" fra le tante proposte fatte dai 45 collaboratori dell'epoca, perché nella mitologia greca l'omonima dea simboleggiava la vittoria. Il nome venne consigliato da Jeff Johnson, uno dei collaboratori di Knight. Il logo dell'azienda è invece da sempre il cosiddetto Swoosh (creato nel 1971 e costato 35$ in sole 17 ore di ideazione).

Negli anni, Nike è diventato il primo produttore mondiale di accessori e abbigliamento sportivo, soprattutto per il calcio, il basket, il tennis e molte altre discipline sportive.

L'azienda produce anche orologi da polso, occhiali, ecc..

Nike Football[modifica | modifica sorgente]

La Nike è fornitore ufficiale di palloni per la Liga e la FA Premier League dal 2000 e per la Serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana dal 2007. Nel quinquennio 2007-2012, ha fornito i palloni anche alla Serie B. Diverse squadre di calcio, tra club e nazionali hanno scelto Nike come sponsor tecnico. Tra i maggiori club europei spiccano gli spagnoli FC Barcelona, Atlético Madrid, Athletic Bilbao, Real Sociedad e Malaga, gli inglesi Arsenal, Manchester United e Manchester City, gli italiani Inter, Juventus, Hellas Verona, Roma e Atalanta, i francesi Paris Saint Germain, LOSC Lille e Montpellier HSC, il FC Porto, il PSV Eindhoven, il Werder Brema, i romeni Steaua Bucarest e Dinamo Bucarest, gli ucraini Shakhtar Donetsk e Dnipro, i russi Zenit San Pietroburgo, Spartak Mosca e Anzhi e i turchi Galatasaray e Trabzonspor . I maggiori club sudamericani griffati Nike sono gli argentini Boca Juniors e Racing Avellaneda e i brasiliani Corinthians e Santos FC. Tra le nazionali spiccano il Brasile, l'Inghilterra, la Francia, l'Olanda, il Portogallo, gli USA, la Croazia e la Serbia.

Società acquisite[modifica | modifica sorgente]

Cole Haan, azienda di abbigliamento (1988);
Hurley International, azienda di abbigliamento^[4] (2002);
Converse, azienda di calzature e abbigliamento sportivo^[5] (2003);

Controversie[modifica | modifica sorgente]

I Nike Store di Londra e di Osaka

La Nike è stata criticata per le condizioni di lavoro ed i metodi di produzione nelle fabbriche d'oltremare con cui ha contratti commerciali. Come riportato dai più importanti media internazionali,^[6] si è scoperto che l'azienda per anni ha sfruttato il lavoro di bambini, dai 5 anni di età, per cucire i propri palloni e vestiti. Tali bambini venivano impiegati per 14-16 ore al giorno in condizioni igieniche pessime, per portare avanti lavori massacranti, in fabbriche buie e malsane.^[7]

Nel luglio 2002 la Nike annuncia che i suoi stabilimenti saranno controllati dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro per salvaguardare e impedire lo sfruttamento minorile.^[8] Nell'aprile 2007 in 20.000 sfilano contro la multinazionale nel più grosso sciopero della storia del Vietnam. Gli operai denunciano uno stipendio inferiore al valore di un paio di scarpe.^[9]