Papa Alessandro II

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
bussola Disambiguazione – "Anselmo da Baggio" rimanda qui. Se stai cercando invece l'omonimo e suo nipote Sant'Anselmo da Baggio divenuto patrono di Mantova, vedi Anselmo di Lucca.
Papa Alessandro II
Papa alessandro II.jpg
156º papa della Chiesa cattolica
Elezione 1º ottobre 1061
Insediamento 28 ottobre 1061
Fine pontificato 21 aprile 1073
Cardinali creati vedi categoria
Predecessore papa Niccolò II
Successore papa Gregorio VII
Nome Anselmo da Baggio
Nascita Milano, 1010/1015
Morte Roma, 21 aprile 1073
Sepoltura Basilica di San Giovanni in Laterano

Alessandro II, nato Anselmo da Baggio (Baggio, 1010/1015Roma, 21 aprile 1073), fu il 156º papa della Chiesa cattolica dal 1061 alla sua morte. Nella veste di papa si batté per il celibato del clero e contro la simonia, sgradevole pratica che faceva mercato delle cariche ecclesiastiche e delle indulgenze.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Gli inizi ed il vescovato[modifica | modifica sorgente]

Originario di Baggio, presso Milano, compì i suoi studi nella scuola cluniacense di Lanfranco di Pavia a Bec, fu ordinato sacerdote verso il 1055.[1]

Nel 1057 fu nominato vescovo di Lucca, carica che terrà anche durante il papato. Come vescovo di Lucca fece riedificare il Duomo. Durante il suo vescovado fu un energico coadiutore di Ildebrando nell'impresa di sopprimere la simonia e di rafforzare il celibato del clero. In un periodo di inquietudine all'interno della cristianità, capeggiò la pataria milanese, ossia un movimento popolare di protesta contro l'immoralità nel clero.

Il pontificato[modifica | modifica sorgente]

L'ascesa al soglio pontificio fu guidata da Ildebrando, che agì in conformità con i decreti del 1059[2], Alessandro II fu il primo pontefice ad essere eletto da un consesso di prìncipi della Chiesa senza l'intrusione del potere imperiale. Non rinunciò alla cattedra lucchese, che mantenne fino alla morte. Al momento della sua elezione non era cardinale.

La sua elezione non venne sancita dalla reggente del Sacro Romano Impero, Agnese di Poitou, vedova dell'imperatore Enrico III e madre del futuro imperatore Enrico IV, in Germania[3]. Agnese, fedele alla pratica osservata nelle elezioni precedenti, nominò un altro candidato, Cadalo, vescovo di Parma, che venne proclamato in un concilio a Basilea e che prese il nome di Onorio II. Questi marciò su Roma e per un lungo periodo compromise la posizione del rivale.
Tuttavia i contrasti fra Agnese e la nobiltà germanica si acuirono presto, fu convocato un concilio tenutosi a Mantova (1064) presieduto dall'arcivescovo di Colonia, Annone II, subentrato ad Agnese nella reggenza del futuro imperatore Enrico IV, che scagionò completamente Anselmo dalle accuse di aver conquistato il papato con le armi e la simonia. Da allora la posizione di Alessandro non venne più minacciata. Tuttavia papa Alessandro venne successivamente in contrasto con l'imperatore Enrico IV in quanto non volle accettare la sua richiesta di divorzio dalla consorte Berta, divorzio al quale l'imperatore dovette al momento rinunciare. I contrasti con l'imperatore si acuirono ulteriormente allorché quest'ultimo, nel 1070, volle imporre come vescovo di Milano, dopo la morte di Guido da Velate, Goffredo da Castiglione, mentre Alessandro nominò Attone; il conflitto con l'imperatore si protrasse oltre la morte di papa Alessandro, proseguendo con il suo successore papa Gregorio VII. Alessandro II fu il primo papa a riprendere il dialogo con la chiesa di Costantinopoli dopo la rottura avvenuta nel 1054 sotto il pontificato di papa Leone IX: nel 1071 egli inviò una delegazione presso l'imperatore bizantino Michele VII.[4]

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. ^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 407
  2. ^ Si veda Papa Niccolò II.
  3. ^ Vedi Privilegium Ottonianum.
  4. ^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 409

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Edizioni Piemme S.p.A., 1989, Casale Monferrato (AL), ISBN 88-384-1326-6

Altri progetti[modifica | modifica sorgente]

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

Successioni[modifica | modifica sorgente]

Predecessore Papa della Chiesa cattolica Successore Emblem of the Papacy SE.svg
Papa Niccolò II 1º ottobre 1061 - 21 aprile 1073 Papa Gregorio VII
Predecessore Vescovo di Lucca Successore BishopCoA PioM.svg
Giovanni II
1023-1056
1057 - 1073 Sant'Anselmo di Lucca
1073-1086

Controllo di autorità VIAF: 12330798 LCCN: nb2007019189