Sannio

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Il Sannio secondo l'Historical Atlas di William R. Shepherd (1911)

Il Sannio era una regione storico-geografica dell’Italia centro-meridionale, abitata dal popolo dei Sanniti (in osco Safineis[1]) tra il VII-VI secolo a.C. e i primi secoli del I millennio d.C.

Territorio[modifica | modifica sorgente]

Il territorio dei Sanniti era in massima parte nella zona appenninica, fra l'Abruzzo, il Molise, la Campania, la Lucania e la Puglia. I confini precisi non furono mai ben definiti, per quanto si tenda a identificarli[senza fonte] con le valli dei fiumi Sangro, Volturno, Biferno e Trigno. Confinava a nord con le terre dei Marsi (Abruzzo centrale) e dei Peligni (Abruzzo centrale–Maiella); a sud con i territori dei Messapi (Lucania e Puglia) e delle colonie greche; ad est con i territori dei Frentani (zone costiere dell'Abruzzo, del Molise e della Puglia) e degli Apuli (Puglia settentrionale); ad ovest con le terre dei Latini (Lazio centro-meridionale), dei Volsci (Lazio meridionale) e di Aurunci, Sidicini e Campani.

Per la maggior parte della loro storia, i Sanniti non ebbero uno sbocco sul mare, che era impedito loro dai popoli confinanti, anche se per un breve periodo riuscirono ad affacciarsi su entrambi i litorali della penisola italiana; presso la costa tirrenica posero anche le basi della città di Pompei.

Tribù[modifica | modifica sorgente]

I Sanniti erano formati da almeno quattro tribù, stanziate in aree distinte:

Successivamente a questi gruppi si unirono i Frentani, che occupavano la zona della costa adriatica a nord del Gargano, con capitale Larinum (l'odierna Larino).

Storia[modifica | modifica sorgente]

L'Italia nel 400 a.C. Periodo della massima espansione della Lega Sannitica

La Lega sannitica[modifica | modifica sorgente]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Lega sannitica.

Le varie tribù del Sannio costituirono una lega. Capitale fu Bovianum, tranne un breve periodo fra il IV e il III secolo a.C. in cui la capitale fu Aquilonia, distrutta dai Romani nel 293 a.C. Battaglia di Aquilonia.

Il Samnium romano[modifica | modifica sorgente]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Regio IV Samnium.

Intorno al 7 a.C., agli inizi del periodo imperiale, nel riordinamento dei territori effettuato da Augusto, con cui la penisola fu divisa in 11 regiones, il Sannio, unito ai territori di Frentani, Marrucini, Vestini, Marsi, Peligni, Sabini ed Equi, costituì la Regio IV Samnium. I suoi confini non cambiarono quando Adriano portò il numero delle regioni a 17; fu compreso nel 3° dei 4 Consulares in cui Adriano divise la penisola, insieme alla Campania.

L'imperatore Costantino I conservò le regioni di Adriano, solo che pose quelle del nord, sotto la direzione del Vicario d'Italia e quelle del sud sotto il Vicario della città di Roma.

I centri principali del Samnium, oltre ai già citati Bovianum e Beneventum, erano:

Medioevo[modifica | modifica sorgente]

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente il Sannio, dopo essere stato conteso fra Goti e Bizantini, fu conquistato nel 570 dai Longobardi che vi istituirono il Ducato di Benevento. Il ducato si dimostrò politicamente molto stabile, tanto che si mantenne indipendente anche dopo la presa del Regno longobardo del Nord Italia da parte di Carlo Magno nel 774.

Intorno al X secolo, il territorio del Sannio venne assorbito dal Regno dei Normanni. Nel 1077, a seguiti di accordi fra il Papa Leone IX e l'Imperatore Enrico III, Benevento e i dintorni passarono allo Stato Pontificio.

Età moderna e contemporanea[modifica | modifica sorgente]

Gran parte del Sannio fece parte del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie, ad eccezione di Benevento che fu pontificia, salvo brevi interruzioni, sino al 1860, quando, a seguito delle imprese garibaldine passò sotto lo Stato sabaudo (3 settembre). Dopo la costituzione del Regno d’Italia, si creò un movimento di pensiero che sosteneva la causa della ricostituzione, all’interno del regno, di una entità politico-amministrativa del Sannio. La sua capitale avrebbe dovuto essere Benevento. Sotto la spinta di questa iniziativa locale, anche il Parlamento del Regno si interessò alla questione fino al punto che, durante il governo Crispi, la decisione sembrò presa. Tanto la cosa sembrava fatta che il Consiglio provinciale di Benevento stanziò nel 1890 la somma, per i tempi considerevole, di due milioni di lire per realizzare il Palazzo del Governo, che avrebbe dovuto ospitare gli uffici della Regione Sannio, che si sarebbe dovuta costituire con l'annessione delle province di Avellino e Campobasso.[2] Con il governo di Crispi cadde, però, anche il progetto. Rimase così la Provincia di Benevento, costituita dopo l'unità. Questa aveva acquisito il mandamento di Airola dalla Provincia di Caserta ma non quelli di Alife e Piedimonte Matese (sempre in provincia di Caserta), Cervinara e Ariano (entrambi in provincia di Avellino).

Territorio[modifica | modifica sorgente]

Campania[modifica | modifica sorgente]

Provincia di Avellino[modifica | modifica sorgente]

Bonito, Casalbore, Cervinara, Montefusco, Pietradefusi, Roccabascerana, Rotondi, San Martino Valle Caudina.

Provincia di Benevento[modifica | modifica sorgente]

Airola, Amorosi, Apice, Apollosa, Arpaia, Arpaise, Baselice, Benevento, Bonea, Bucciano, Buonalbergo, Calvi, Campolattaro, Campoli del Monte Taburno, Casalduni, Castelfranco in Miscano, Castelpagano, Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere in Val Fortore, Cautano, Ceppaloni, Cerreto Sannita, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Dugenta, Durazzano, Faicchio, Foglianise, Foiano di Val Fortore, Forchia, Fragneto l'Abate, Fragneto Monforte, Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Guardia Sanframondi, Limatola, Melizzano, Moiano, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Montesarchio, Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paolisi, Paupisi, Pesco Sannita, Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, Pontelandolfo, Puglianello, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio la Molara, San Giorgio del Sannio, San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Martino Sannita, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, San Salvatore Telesino, Sant'Agata de' Goti, Sant'Angelo a Cupolo, Sant'Arcangelo Trimonte, Santa Croce del Sannio, Sassinoro, Solopaca, Telese Terme, Tocco Caudio, Torrecuso, Vitulano.

Provincia di Caserta[modifica | modifica sorgente]

Ailano, Alife, Capriati a Volturno, Castello del Matese, Ciorlano, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Fontegreca, Letino, Piedimonte Matese, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Sant'Angelo d'Alife, Valle Agricola.

Molise[modifica | modifica sorgente]

Provincia di Campobasso[modifica | modifica sorgente]

Acquaviva Collecroce, Baranello, Bojano, Bonefro, Busso, Campobasso, Campochiaro, Campodipietra, Campolieto, Campomarino, Casacalenda, Casalciprano, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Castelmauro, Castropignano, Cercemaggiore, Cercepiccola, Civitacampomarano, Colle d'Anchise, Colletorto, Duronia, Ferrazzano, Fossalto, Gambatesa, Gildone, Guardialfiera, Guardiaregia, Guglionesi, Jelsi, Larino, Limosano, Lucito, Lupara, Macchia Valfortore, Mafalda, Matrice, Mirabello Sannitico, Molise, Monacilioni, Montagano, Montecilfone, Montefalcone nel Sannio, Montelongo, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Oratino, Palata, Petacciato, Petrella Tifernina, Pietracatella, Pietracupa, Portocannone, Provvidenti, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Roccavivara, Rotello, Salcito, San Biase, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giovanni in Galdo, San Giuliano del Sannio, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, San Massimo, San Polo Matese, Sant'Angelo Limosano, Sant'Elia a Pianisi, Santa Croce di Magliano, Sepino, Spinete, Tavenna, Termoli, Torella del Sannio, Toro, Trivento, Tufara, Ururi, Vinchiaturo

Provincia di Isernia[modifica | modifica sorgente]

Acquaviva d'Isernia, Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Cantalupo nel Sannio, Capracotta, Carovilli, Carpinone, Castel San Vincenzo, Castel del Giudice, Castelpetroso, Castelpizzuto, Castelverrino, Cerro al Volturno, Chiauci, Civitanova del Sannio, Colli a Volturno, Conca Casale, Filignano, Forlì del Sannio, Fornelli, Frosolone, Isernia, Longano, Macchia d'Isernia, Macchiagodena, Miranda, Montaquila, Montenero Val Cocchiara, Monteroduni, Pesche, Pescolanciano, Pescopennataro, Pettoranello del Molise, Pietrabbondante, Pizzone, Poggio Sannita, Pozzilli, Rionero Sannitico, Roccamandolfi, Roccasicura, Rocchetta a Volturno, San Pietro Avellana, Sant'Agapito, Sant'Angelo del Pesco, Sant'Elena Sannita, Santa Maria del Molise, Scapoli, Sessano del Molise, Sesto Campano, Vastogirardi, Venafro

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. ^ Antonio Manzo, Dall’etnico safīno ai samnītes, in Annuario ASMV 2001, pp. 193-197, 2002. [1].
  2. ^ Prefettura di Benevento

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]

Popolazioni[modifica | modifica sorgente]

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]