L’intelligence

sicurezza-condivisa

L’intelligence è lo strumento di cui lo Stato si serve per raccogliere, custodire e diffondere ai soggetti interessati, siano essi pubblici o privati, le informazioni rilevanti per la tutela della sicurezza delle Istituzioni, dei cittadini e delle imprese.

L’intelligence svolge, pertanto, un ruolo fondamentale e imprescindibile per il quale si serve di professionalità provenienti da ambienti diversi che agiscono secondo peculiari procedure volte a salvaguardare la riservatezza degli operatori e delle loro attività.

Nel nostro Paese tale compito, con la legge 124/2007, è stato affidato al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), il cui Direttore generale è nominato direttamente dal Presidente del Consiglio dei ministri, e alle due agenzie operative che si occupano delle dimensioni interna (AISI) ed esterna (AISE) della sicurezza nazionale. Tali Organismi informativi per la sicurezza sono chiamati a garantire l’indipendenza della Repubblica, la salvaguardia delle istituzioni democratiche, la protezione degli interessi politici, economici, industriali, militari e scientifici e la sicurezza cibernetica.

Dal punto di vista della funzione, l’intelligence può essere descritta come processo informativo definito da un ciclo di azioni articolato su tre fasi e finalizzato agli obiettivi generali individuati dalle Autorità di governo:

  • acquisizione della notizia, attraverso la ricerca, la raccolta e la valutazione dei dati acquisibili da un’ampia gamma di fonti, che vanno dal singolo individuo all’uso di sofisticate apparecchiature elettroniche. In questa fase particolare rilievo assumono le fonti aperte, come i mezzi di comunicazione di massa e la rete
  • gestione dell’informazione, in cui attraverso l’analisi trasforma l’elemento informativo grezzo in un articolato contributo conoscitivo. Questa fase rappresenta il passaggio distintivo dell’intelligence
  • comunicazione all’Autorità di governo sia di semplici informazioni, sia di rapporti, analisi e punti di situazione, utili per le decisioni da assumere o per le attività da intraprendere. L’estensione del concetto di sicurezza nazionale fa sì che vengano oggi inclusi, tra i destinatari dei prodotti di intelligence, anche amministrazioni ed enti pubblici

In considerazione delle nuove sfide, della sempre maggiore complessità e della rapidità di evoluzione del contesto, interno ed esterno, in cui l’intelligence si muove si identificano oggi diverse tipologie di raccolta ed elaborazione delle informazioni. Tra queste,  in base alla tipologia di fonte informativa, si possono trovare:

  • Osint (Open Source intelligence – attività di raccolta delle informazioni mediante l’analisi di fonti aperte)
  • Imint (Imagery intelligence – attività di raccolta delle informazioni mediante l’analisi di fotografie aeree o satellitari)
  • Humint (Human intelligence – attività di raccolta delle informazioni mediante contatti interpersonali)
  • Sigint (Signal intelligence – attività di raccolta delle informazioni mediante l’intercettazione e analisi di segnali, sia tra persone sia tra macchine)
  • Techint (Technical intelligence – riguardante armi ed equipaggiamenti militari)
  • Masint (Measurement and Signature intelligence – attività di raccolta delle informazioni non classificabili nelle precedenti categorie) 
Su