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Europa

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Europa
Immagine satellitare dell'Europa
Immagine satellitare dell'Europa
Stati 45 + 2 in parte
Superficie 10 090 571[1] km²
Abitanti 711 984 510[1] (2014)
Densità 70,6 ab./km²
Lingue albanese, armeno, azero, bielorusso, bosniaco, bulgaro, ceco, croato, danese, estone, faroese, finlandese, francese, georgiano, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, macedone, maltese, olandese, polacco, portoghese, romancio, romeno, russo, serbo, slovacco, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco, ucraino, ungherese.
Fusi orari da UTC-1 a UTC+6
Nome abitanti Europei
Posizione dell'Europa nel mondo
Posizione dell'Europa nel mondo

L'Europa è una regione geografica della Terra, comunemente considerata un continente in base a fattori geopolitici e storico-culturali. Secondo il punto di vista fisico-geografico è l’estremità occidentale del continente euroasiatico, oppure una delle tre parti del continente Afro-Eurasia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'Europa comprende una parte continentale e una peninsulare, separate dall'istmo ponto-baltico (mar Nero-mar Baltico). Come continente è fra i più piccoli: la sua superficie infatti si estende per soli 10 091 000 km²[2], estensione poco superiore a quella dell'Oceania, il continente più piccolo della Terra; nonostante ciò il continente europeo è il terzo più popolato:[N 1] con i suoi 711 985 000[1] (2014) abitanti circa segue solo l'Asia e l'Africa. Il fatto si spiega notando che la stragrande maggioranza dei territori europei godono di clima temperato; altro fattore che favorisce il popolamento è l'assenza di zone inabitabili, come deserti o calotte glaciali, caratteristica unica tra tutti i continenti.

Il confine naturale d'Europa è in gran parte costituito da mare: essa è delimitata a nord dal mare Glaciale Artico, ad ovest dall'oceano Atlantico e a sud dal mar Mediterraneo e dal mar Nero. Ad est, invece, il concetto di Europa sfuma gradatamente nell'Asia ed è definito solo attraverso linee convenzionali; tutte ricadenti in territorio russo, la più seguita indica come confine europeo orientale la linea che segue la catena montuosa degli Urali, il fiume Ural che da essi nasce, la costa settentrionale del mar Caspio e la depressione del Kuma-Manyč[3].

La storia e la cultura europea hanno influenzato notevolmente quelle degli altri continenti, verso i quali, a partire dal XVI secolo, sono state frequenti e massicce le migrazioni, specialmente in America e in Oceania, dove, in alcune aree, gli europei hanno quasi sostituito le popolazioni locali.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Nella mitologia greca, Europa era la figlia di Agenore re di Tiro, antica città fenicia e colonia greca in area mediterraneo-mediorientale. Zeus, innamoratosi di questa, decise di rapirla e si trasformò in uno splendido toro bianco. Mentre coglieva i fiori in riva al mare Europa vide il toro che le si avvicinava. Era un po' spaventata ma il toro si sdraiò ai suoi piedi ed Europa si tranquillizzò. Vedendo che si lasciava accarezzare Europa salì sulla groppa del toro che si gettò in mare e la condusse fino a Creta. Zeus si ritrasformò in dio e le rivelò il suo amore. Ebbero tre figli: Minosse, Sarpedonte e Radamanto. Minosse divenne re di Creta e diede vita alla civiltà cretese, culla della civiltà europea. Il nome Europa, da quel momento, indicò le terre poste a nord del Mar Mediterraneo[4].

Nascita del concetto di Europa[modifica | modifica wikitesto]

In epoca greca e romana l'Europa era un termine geografico indefinito, indicante una terra a nord del Mediterraneo della quale non si conoscevano con esattezza i confini settentrionali. Nella ricostruzione del geografo greco Ecateo di Mileto (m. 480 a.C.) la Terra comprendeva due continenti divisi dal Mediterraneo, centro del mondo: da una parte l'Europa confinata a nord dalle sconosciute regioni iperboree; dall'altra l'Asia, nella quale erano compresi anche l'Egitto e la Libia. La civiltà greca è la base di tutta la cultura europea ed in particolare del suo pensiero, successivamente l'impero romano la diffonderà nel resto del continente introducendo la lingua latina, il diritto e delineando i confini dei futuri stati europei.

Assai raramente gli autori latini citano i termini "Europa" ed "europei". Il primo che usa il termine con un significato assai pertinente alla fine del VI secolo fu l'abate irlandese San Colombano, futuro fondatore dell'abbazia di Bobbio, che lo citò (tutus Europae) in una delle lettere al papa Gregorio Magno. Anche il monaco Isidoro Pacensis, usò il termine per indicare i soldati che sotto la guida di Carlo Martello, avevano combattuto a Poitiers (prospiciunt Europenses Arabum tentoria, nescientes cuncta esse pervacua). La battaglia aveva assunto infatti un grande valore simbolico: l'Occidente cristiano idealmente rappresentato dall'Europa, che aveva fermato l'espansione araba; e quindi Isidoro aveva usato l'aggettivo "europeo" per attribuire un'identità collettiva ai guerrieri che avevano fermato gli invasori musulmani.

L'Europa diviene per la prima volta una concreta e nuova realtà politica con l'impero di Carlo Magno. Tra la fine dell'VIII e l'inizio del IX secolo, alla fine di un trentennio di guerre contro Longobardi, Avari, Sassoni e Slavi, nasce una nuova entità nella quale convergono l'antica potenza di Roma, l'autorità spirituale del sommo pontefice e la forza dei giovani popoli germanici. Carlo, un giovane condottiero franco, fonda un grande Impero che comprende la gran parte dell'Europa occidentale, adotta il latino come lingua scritta ufficiale, usa una sola moneta e professa una sola religione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia d'Europa, Unificazione europea e Unione europea.

L'Europa è caratterizzata da una lunga storia di grandi eventi culturali ed economici che hanno inizio nell'Età del bronzo. L'origine della cultura occidentale è attribuita agli antichi greci e all'Impero romano, che dominò il continente per molti secoli, spingendosi fino oltre il Reno e il Danubio; pur non essendo gli ebrei un popolo di origine europea, la cultura ebraica permeò indirettamente il continente attraverso il cristianesimo, al punto da essere generalmente considerata l'altro fondamento dell'identità europea.

Dopo l'avvento del cristianesimo e la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Europa entrò in un lungo periodo di stasi, riportato dai pensatori rinascimentali come l'età buia, e indicato dagli storici moderni come Medioevo. In questo periodo si ebbe l'Espansione del cristianesimo in Europa tra V e VIII secolo e molte comunità monastiche salvaguardarono le conoscenze accumulate precedentemente, trascrivendole; tra di esse quelle colombaniane e benedettine.

La fine del Medioevo si ha con l'inizio del Rinascimento che da Firenze si diffuse in tutta l'Europa e la nascita delle nuove monarchie nazionali che demarcarono l'inizio di un periodo di nuove scoperte, di esplorazioni e di sviluppo scientifico. Nel XV secolo il Portogallo aprì la strada delle scoperte, presto seguito dalla Spagna e da diverse altre nazioni europee, in particolare Francia e Gran Bretagna, che costruirono vasti imperi coloniali nei territori di Africa, America, Asia e Oceania.

Dopo l'età delle scoperte, l'idea della democrazia si fece strada in Europa. Ebbero inizio le battaglie progressiste borghesi, in particolare in Francia, nel periodo noto come la Rivoluzione francese, alla quale fecero eco molte altre rivoluzioni che si propagarono nel continente insieme alle idee che propugnavano. La nascita della democrazia accrebbe le tensioni già preesistenti, dovute alla competizione per la conquista del Nuovo Mondo. In particolare Napoleone Bonaparte riuscì a formare un nuovo impero francese egemone in Europa, che tuttavia non resse alle guerre contro le coalizioni formate dagli imperi russo e austriaco e dai regni d'Inghilterra e di Prussia appoggiati dal regno di Portogallo e dalla guerriglia messa in atto dalla popolazione spagnola. Successivamente, l'Europa si stabilizzò, anche se così non sarebbe stato per sempre.

Negli anni seguenti gli stati Europei stabilirono un dominio tecnologico, culturale, politico ed economico sul resto del mondo, conquistando o riducendo in colonie enormi estensioni territoriali in America, Africa, Asia e Oceania. In questo periodo cominciò a svilupparsi in Europa il sistema economico capitalistico, mentre Karl Marx e Friedrich Engels, a partire dall'analisi delle contraddizioni del nascente capitalismo, gettavano le basi del socialismo scientifico. L'avvento del romanticismo, soprattutto in Italia animò i cittadini di un forte sentimento nazionalista, che poi porterà all'unificazione dell'Italia e successivamente della Germania. Fu comunque un periodo di tensioni sociali caratterizzato dall'industrializzazione, dai moti rivoluzionari del 1848 e dalle politiche espansionistiche dei maggiori stati europei, tenuti in un precario stato di pace durante la fine del secolo dal cancelliere tedesco Otto Von Bismarck grazie ad alleanze che divisero in due il continente.

Da Stettino nel Baltico fino a Trieste nell'Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente, Winston Churchill, Fulton (Missouri), 5 marzo 1946. Nella foto sopra è di Stettino, Polonia

Nel 1914 tali tensioni sfociarono nella prima guerra mondiale che si concluse nel 1918 e vide sconfitti i due più grandi Imperi continentali, quello tedesco e quello austro-ungarico. Le tensioni sociali e quelle fra gli stati europei crebbero nuovamente, soprattutto in Germania, paese gravato dalle pesanti sanzioni post-belliche imposte dagli alleati su espressa richiesta della Francia, e sfociarono nella seconda guerra mondiale, la quale fu principalmente provocata dalla politica aggressiva messa in atto dai governi fascisti e nazionalsocialisti rispettivamente d'Italia e Germania, appoggiati in Asia dall'Impero Giapponese. Le due guerre prima incrinarono e poi spezzarono l'egemonia del continente sul resto del pianeta lasciando il posto di leader mondiale agli Stati Uniti contrastati solo dall'Unione Sovietica.

Dal 1945 al 1991 l'Europa si ritrovò attraversata dalla cosiddetta cortina di ferro, ovvero la linea di confine fra il blocco occidentale-capitalista e quello orientale-comunista, situazione finita con la dissoluzione dell'Unione Sovietica e che al momento è ancora in fase di assestamento, con la creazione dell'Unione europea, il problema dei rapporti con il mondo arabo nel bacino del mediterraneo e del confronto con il ruolo egemonico assunto dagli U.S.A. nel nuovo scacchiere internazionale. Il fenomeno della globalizzazione è un ulteriore stimolo al processo di unificazione europea, come ha sottolineato Romano Prodi: "L'Europa si trova in una condizione simile a quella dell'Italia del Rinascimento, che era prima in tutto: nell'economia, nell'arte, nella cultura, nella strategia militare. Poi è arrivata la prima globalizzazione (la scoperta dell'America), non ha saputo unirsi ed è sparita dalla carta geografica. Oggi di fronte alla seconda globalizzazione, l'Europa rischia di fare la stessa fine"[5].

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Confini naturali[modifica | modifica wikitesto]

Il confine orientale d'Europa in base ai vari criteri; quello prevalente è segnato dalla linea A tra Caspio e Mar Nero (depressione del Kuma-Manyc) e dalla linea B tra gli Urali e il Caspio (Urali e fiume Ural).
Confine orientale

Ad est l'Europa confina con l'Asia. Il confine tra i due continenti ricade quasi completamente in Russia; parte dal Mar Glaciale Artico, segue il margine orientale dei monti Urali, prosegue lungo il corso del fiume Ural, la costa nord-occidentale del mar Caspio, la depressione del Kuma-Manych e arriva alla foce del fiume Don, nel Mar d'Azov[3]. Nel tratto tra il mar Caspio e il mar d'Azov, questa linea di demarcazione fu così definita dallo zar di Russia fin dal 1730 sulla base dei lavori geografici del tedesco Philip Johan von Strahlenberg, appositamente incaricato dal regnante russo.

Se questa è la convenzione sulla quale la maggior parte degli autori si trova d'accordo, non mancano altri modi di vedere; si segnalano i principali:

Le frontiere orientali d'Europa rappresentano dunque un'eccezione nel campo dei confini continentali, non coincidendo con mari od oceani e quindi mancando di quella precisa definizione che si accompagna quasi sempre ai confini continentali. I limiti tra Europa ed Asia si definiscono perciò con criteri politici e culturali, ai quali si affiancano considerazioni di geografia fisica. Le diversità di opinione in merito indicano che, in Russia, i caratteri europei sfumano gradatamente verso quelli asiatici[3].

I paesi caucasici dell'Armenia, della Georgia, dell'Azerbaigian sono considerati europei solo da una minoranza di autori[3]. Il Kazakistan e la Turchia sono quasi sempre esclusi, ricadendo solo per una minima parte del loro territorio all'interno dell'Europa, anche secondo i criteri che spostano più ad oriente i confini continentali[8].

Confine meridionale

Il mar Nero, il Bosforo, il mar di Marmara e i Dardanelli sono universalmente riconosciuti come confine meridionale tra Europa ed Asia. Il mar Mediterraneo separa l'Europa dall'Africa. Cipro e le isole greche situate nei pressi della costa turca, sono territori tradizionalmente considerati parte integrante d'Europa, anche se da un punto di vista strettamente geografico si potrebbero considerare asiatici.

Confine occidentale

Ad ovest il confine è dato dall'Oceano Atlantico, includendo l'Islanda all'interno dell'Europa.

Confine settentrionale

Il Mar Glaciale Artico è il limite settentrionale del continente europeo, nel quale sono incluse anche tutte le isole artiche situate tra la costa e il Polo Nord.

Punti estremi
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Punti estremi dell'Europa.
Punto cardinale Tradizionale Effettivo
(massa continentale)
Effettivo
(isole e territori annessi)
Nord Norvegia Capo Nord Norvegia Knivskjellodden[N 2] Russia Capo Fligely, Terra di Francesco Giuseppe[N 3]
Sud Spagna Punta de Tarifa Spagna Punta de Tarifa Grecia Capo Tripiti, Gavdos[N 4]
Est Russia Monti Urali Russia Repubblica di Komi Russia Capo Želanija
Ovest Irlanda Capo Slea[N 5] Portogallo Cabo da Roca Islanda Bjargtangar[N 6]

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia dell'Europa.

L'Europa è composta da un insieme di penisole connesse. Le più grandi tra queste sono la "terraferma" europea e la Scandinavia a nord, divise dal mar Baltico. Tre penisole minori, Iberia, Italia e Balcani, spuntano dal margine meridionale dell'entroterra nel mar Mediterraneo, che le separa dall'Africa.

I rilievi in Europa mostrano grandi dislivelli in aree relativamente piccole. Le regioni meridionali sono prevalentemente montuose, mentre, procedendo verso nord, il terreno scende da Alpi, Pirenei e Carpazi, verso altipiani collinosi e poi le ampie e basse pianure del nord, particolarmente vaste a oriente. La zona pianeggiante è conosciuta come la Grande Pianura Europea, e ha il suo centro nella Pianura Tedesca del Nord. Un arco montano esiste anche sulla costa nord-occidentale, comincia ad ovest con le Isole Britanniche e continua lungo l'asse montagnoso, tagliato dai fiordi, della Norvegia.

Questa è una descrizione semplificata. Sotto regioni come l'Iberia e l'Italia contengono le loro proprie complesse caratteristiche, come la terraferma europea stessa, dove i rilievi contengono molti altopiani, valli dei fiumi e bacini che complicano la struttura generale. L'Islanda e le Isole Britanniche sono casi speciali. Si credeva che fossero terre a sé nell'oceano settentrionale che viene considerato come una parte dell'Europa, mentre adesso si pensa che siano aree montagnose un tempo unite alla terraferma finché l'innalzamento del livello del mare non le ha tagliate fuori.

A causa delle poche generalizzazioni che si possono fare riguardo ai rilievi dell'Europa, non è sorprendente che tante regioni separate abbiano ospitato altrettante nazioni indipendenti durante la sua storia.

Roma

La distribuzione delle risorse idriche in Europa è irregolare. L'Europa, dopo le Americhe e l'Oceania, è tuttavia il continente con maggiore disponibilità di risorse idriche in rapporto alla popolazione.

Esiste un dibattito riguardante la localizzazione del centro geografico dell'Europa.

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione dell'Europa, comprendendo le regioni del versante settentrionale del Caucaso, conta circa 711.985.000 abitanti, distribuiti su 10.091.000 km². La densità media è pari a circa 70,6 abitanti/km². Se si esclude la zona situata a Sud della depressione del Kuma-Manyc tali cifre devono essere ridotte di circa 15.440.000 abitanti e 254.000 km² rispettivamente.[9]

L'Europa, se da un lato è uno dei continenti più piccoli, dall'altro ha un'elevata densità di popolazione, seconda solo a quella dell'Asia. Le cause di tale concentrazione sono da ricercarsi in molteplici fattori, in primo luogo la posizione geografica: l'Europa è infatti quasi del tutto compresa nella fascia temperata e l'80% del territorio è utilizzabile per l'agricoltura e le attività umane.

Nel corso dei secoli, il continente ha subito forti incrementi e decrementi di popolazione, legati agli avvenimenti storici. I primi dati attendibili risalgono all'era cristiana, quando si ritiene che in Europa vivessero 40 milioni di persone, concentrate sulle sponde del mar Mediterraneo. In seguito alle invasioni barbariche provenienti da oriente ci fu un forte calo dovuto alle guerre continue, alle carestie e alle epidemie. Intorno all'anno 1000, grazie alla rinascita dell'agricoltura e alla conseguente ripresa economica, la popolazione si era nuovamente assestata sulle cifre dei secoli precedenti. A partire dall'XI secolo e fino agli inizi del XIV ci fu un costante aumento: dai circa 35 milioni di abitanti nell'anno 1000, si arrivò a 80 milioni nel 1330. Poco più tardi, però, questa crescita subì una battuta d'arresto a causa di diverse epidemie di peste, la più terribile quella del 1347, che fecero 20 milioni di vittime.

Nel Quattrocento la popolazione tornò ad aumentare e tale tendenza continuò ininterrottamente con la sola eccezione di una fase di stagnazione nella prima metà del XVII secolo.

Agli inizi del Settecento la popolazione era salita a 110[10]-125 milioni. A permettere tale incremento era stato il forte calo della mortalità infantile, conseguenza a sua volta del miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie di gran parte della popolazione e del progresso economico conseguente alla rivoluzione industriale e alla rivoluzione agricola.

Da quella data in poi l'incremento demografico fu continuo nonostante l'emigrazione in altri continenti[10] in seguito al quale, già nel 1800, avevano lasciato l'Europa 180 milioni di persone che divennero 390 milioni nel 1900, 500 milioni nel 1930[10], 540 milioni nel 1950[10] e 700 milioni nel 2000[senza fonte].

Dopo una fase di crescita zero, dal 2000 in poi in Europa è iniziato un declino demografico causato dalla diminuzione della natalità, caso unico al mondo in quanto tutti gli altri continenti registrano ritmi di crescita decisamente elevati.

Superficie, popolazione e densità degli Stati europei[modifica | modifica wikitesto]

Stato Superficie,
km²[11]
Popolazione,
abitanti
(2014)[12]
Densità,
abitanti
per km²[13]
Capitale[14]
1 Albania Albania 28 748 3 020 209 105,1 Tirana
2 Andorra Andorra 468 85 458 182,6 Andorra la Vella
3 Austria Austria 83 874 8 223 062 98,1 Vienna
4 Belgio Belgio 30 528 10 449 361 342,5 Bruxelles
5 Bielorussia Bielorussia 207 600 9 608 058 46,3 Minsk
6 Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 51 205 3 871 643 75,7 Sarajevo
7 Bulgaria Bulgaria 110 927 6 924 716 62,4 Sofia
8 Rep. Ceca Rep. Ceca 78 866 10 627 448 134,8 Praga
9 Croazia Croazia 56 594 4 470 534 79,1 Zagabria
10 Danimarca Danimarca[15] 43 028 5 569 077 129,3 Copenaghen
10/a Fær Øer Fær Øer 1 395 49 947 35,9 Thorshavn
11 Estonia Estonia 45 227 1 257 921 27,8 Tallinn
12 Finlandia Finlandia[16] 336 756 5 240 297 15,6 Helsinki
12/a Isole Åland Isole Åland[17] 1 580 28 502 18,0 Mariehamn
13 Francia Francia[18] 551 500 62 814 233 115,5 Parigi
14 Germania Germania 357 093 80 996 685 226,9 Berlino
15 Grecia Grecia[19] 131 957 10 775 557 81,7 Atene
16 Irlanda Irlanda 70 124 4 832 765 68,8 Dublino
17 Islanda Islanda 103 000 317 351 3,1 Reykjavík
18 Italia Italia[20] 301 340 61 680 122 204,7 Roma
19 Lettonia Lettonia 64 571 2 165 165 33,5 Riga
20 Liechtenstein Liechtenstein 160 37 313 233,2 Vaduz
21 Lituania Lituania 65 300 3 505 738 53,8 Vilnius
22 Lussemburgo Lussemburgo 2 586 520 672 201,3 Lussemburgo
23 Macedonia Macedonia 25 713 2 091 719 82,6 Skopje
24 Malta Malta 316 412 655 1 306 La Valletta
25 Moldavia Moldavia[21] 33 850 3 583 288 105,9 Chișinău
25/a Transnistria Transnistria[22] 4 163 505 153 121,3 Tiraspol
26 Monaco Monaco 2,0 30 508 15 645 Monaco
27 Montenegro Montenegro 13 812 650 036 47,1 Podgorica
28 Norvegia Norvegia[23] 323 792 5 147 792 15,9 Oslo
28/a Svalbard e Jan Mayen Svalbard e Jan Mayen 62 081 1 872 0,03 Longyearbyen
29 Paesi Bassi Paesi Bassi[24] 41 540 16 877 351 420,4 Amsterdam
30 Polonia Polonia 312 417 38 346 279 122,6 Varsavia
31 Portogallo Portogallo[25] 91 370 10 545 959 118,1 Lisbona
32 Regno Unito Regno Unito[26] 242 873 63 742 977 260,4 Londra
32/a Gibilterra Gibilterra 6,5 29 185 4 490 Gibilterra
32/b Guernsey Guernsey 78,0 65 849 844 Saint Peter Port
32/c Jersey Jersey 116,0 96 513 832 Saint Helier
32/d Isola di Man Isola di Man 572 86 866 151,9 Douglas
33 Romania Romania 238 391 21 729 871 91,2 Bucarest
34 Russia Russia (parte europea)[27] 3 965 463 105 913 327 26,7 Mosca
35 San Marino San Marino 61 32 742 537 San Marino
36 Serbia Serbia[28] 77 472 7 209 764 93,1 Belgrado
36/a Kosovo Kosovo[29] 10 894 1 859 203 170,8 Pristina
37 Slovacchia Slovacchia 49 036 5 443 583 111,0 Bratislava
38 Slovenia Slovenia 20 273 1 988 292 98,1 Lubiana
39 Spagna Spagna[30] 498 284 45 474 261 94,6 Madrid
40 Svezia Svezia 450 295 9 723 809 21,6 Stoccolma
41 Svizzera Svizzera 41 282 8 061 516 195,2 Berna
42 Ucraina Ucraina[31] 603 517 44 291 413 73,4 Kiev
42/a Flag of Crimea.svg Crimea e Sebastopoli[32] 26 944 2 342 086 86,9 Sinferopoli
43 Ungheria Ungheria 93 027 9 919 128 106,6 Budapest
44 Città del Vaticano Città del Vaticano 0,44 842 1 914 Città del Vaticano
45 Kazakistan Kazakistan (parte europea)[33] 145 908 715 600 4,9 (Oral/Atyrau)
46 Turchia Turchia (parte europea)[34] 23 703 10 840 476 457,3 (Istanbul)
TOTALE 10 090 571 711 984 510 70,6

Flora e fauna europea[modifica | modifica wikitesto]

Avendo vissuto fianco a fianco con la civiltà agricola e industriale per millenni, animali e piante europei sono profondamente segnati dalla presenza e attività dell'uomo. Con l'eccezione della Scandinavia e della Russia, si possono trovare poche aree incontaminate e selvatiche in Europa, eccetto i parchi naturali.

La principale vegetazione naturale che ricopre l'Europa è la foresta. Le condizioni per la sua crescita sono molto favorevoli. A nord, la Corrente del Golfo e la Corrente del Nord Atlantico riscaldano il continente, a sud il clima è mediterraneo, e ci sono frequenti siccità estive in questa regione. Le creste delle montagne hanno spesso molta influenza sulle condizioni climatiche, alcune (Alpi, Pirenei), sono orientate dall'est all'ovest e permettono al vento di portare grandi masse d'acqua dall'oceano verso l'interno. Altre sono orientate da sud a nord (Montagne Scandinave, Alpi Dinariche, Carpazi, Appennini) e siccome la pioggia cade prima dal lato delle montagne orientato verso il mare, le foreste crescono meglio da questa parte, mentre dall'altro lato, le condizioni sono molto meno favorevoli. Pochi sono i luoghi del continente sui quali nei millenni non ha pascolato il bestiame e a ciò si aggiunge la massiccia deforestazione che ha causato danni incalcolabili all'ecosistema originario.

Un tempo l'Europa era coperta tra l'80% e il 90% dalle foreste, che si estendevano dal Mediterraneo all'Artico. Sebbene più della metà delle foreste originarie siano scomparse nei secoli di colonizzazione, l'Europa ha ancora più di un quarto delle foreste mondiali, abeti nelle foreste della Scandinavia, vaste foreste di pini in Russia, castagno nel Caucaso, e la quercia nel Mediterraneo. Recentemente, la deforestazione si è arrestata e sono stati piantati molti alberi. Tuttavia, spesso, le conifere sono state preferite agli originali alberi decidui per via della loro rapidità di crescita. Le piantagioni e le monocolture coprono oggi vaste aree di terra e ciò lascia pochi habitat alle specie animali originarie delle foreste europee. L'estensione delle foreste originarie è ormai ridotta al 2-3% nell'Europa Occidentale e al 5-10% nella Russia europea. Il paese meno coperto da foreste è l'Irlanda (8%), quello più coperto è la Finlandia (72%).

Nella terraferma, prevalgono le foreste decidue. Le specie più importanti sono il faggio, la betulla e la quercia. Nel nord, dove cresce la taiga, la betulla è molto comune. Nell'area mediterranea sono stati piantati un gran numero di ulivi che si adattano molto bene all'arido clima estivo. Un'altra specie comune nell'Europa Meridionale sono i cipressi. Le foreste di conifere prevalgono ad altitudini elevate, sopra il confine delle foreste, mentre nel nord della Russia e in Scandinavia, all'avvicinarsi dell'Artico, predomina la tundra. Le regioni semi-aride del mediterraneo ospitano anche piante del sottobosco. Una stretta lingua della prateria euroasiatica, la steppa, si estende dalla Russia meridionale e dall'Ucraina verso l'Ungheria nonché, attraverso la taiga, nel nord.

Sono endemiche europee due Specie di palme, la Chamaerops humilis, detta anche palma nana o di San Pietro del Mediterraneo meridionale, e la Phoenix theophrasti o dattero di Creta, dell'isola omonima.

La più recente glaciazione e la presenza dell'uomo, hanno influenzato la distribuzione della fauna europea. In molte parti dell'Europa, predatori e grandi animali sono stati cacciati fino all'estinzione. Il mammut e l'uro si sono estinti, e oggi, lupi (carnivori) e orsi (onnivori), un tempo diffusi ovunque nel continente, sono a rischio di estinzione anche a causa della deforestazione che li ha costretti a ritirarsi sempre di più. Già nel Medioevo l'habitat degli orsi era limitato a montagne più o meno inaccessibili con sufficiente copertura boschiva. Oggi l'orso bruno vive principalmente nella penisola balcanica, nel nord e in Russia; altre regioni (Austria, Pirenei ecc.) sono ancora abitate da un numero minore di esemplari ma in queste aree la presenza è frammentaria e gli esemplari vivono emarginati a causa della distruzione del loro habitat. Nell'estremo nord dell'Europa si può trovare l'orso polare. Il lupo, il secondo più grande predatore in Europa dopo l'orso bruno, si può trovare principalmente nell'Europa Orientale e nei Balcani.

Altri carnivori importanti sono la lince eurasiatica, il gatto selvatico, le volpi (specialmente la volpe rossa), gli sciacalli, le martore. Diffusi sono anche ricci, serpenti (vipere, bisce, ecc.), diversi uccelli e mammiferi, come roditori, cervi, caprioli e cinghiali. Le zone montuose sono popolate, tra gli altri, da marmotte, stambecchi e camosci.

Anche le creature marine sono importanti per la flora e la fauna europee. La flora marina è principalmente costituita da fitoplancton mentre tra le specie animali che popolano i mari europei vanno ricordati lo zooplancton, i molluschi, gli echinodermi, i crostacei, i calamari, i polpi, i pesci, i delfini e le balene.

Alcuni animali, come i protei e i pipistrelli, vivono in grotte.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Economia d'Europa.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

La cultura dell'Europa potrebbe essere meglio descritta come una serie di molteplici culture, spesso in competizione; regioni geografiche opposte l'un l'altro, Ortodossia in contrapposizione al cattolicesimo al protestantesimo in contrapposizione rispetto al giudaismo al contrario di laicità in contrasto con l'Islam, molti hanno affermato di individuare le linee di faglie culturali in tutto il continente. Andreas Kaplan descrive Europa come un continente che "possiede una massima diversità culturale in distanze geografiche minime".[35] Ci sono molte innovazioni culturali e movimenti, spesso in contrasto tra loro, come ad esempio proselitismo cristiano o Umanesimo. Così la questione della "cultura comune" o "valori comuni" è molto più complessa di quanto sembra essere.

Dopo le culture pagane di aborigeni in Europa, le fondamenta delle moderne culture europee sono state poste dai Greci, rafforzate in seguito dai Romani, stabilizzate dal cristianesimo, aggiunte dal resto d'Europa, rinnovate e modernizzate verso il XIV secolo da rinascimento, umanesimo e protestantesimo e in seguito, nel XVIII secolo, dall'illuminismo, e globalizzata dai successivi imperi europei tra il XVI e il XX secolo. Così la cultura europea trasformata in un fenomeno molto complesso di una più ampia gamma di filosofia, l'umanesimo giudaico-cristiana e laica, modi razionali di vita e di pensiero logico sviluppata attraverso una lunga età di cambiamento e di formazione con gli esperimenti di illuminismo, naturalismo, romanticismo; la scienza, la democrazia, il fascismo, il comunismo, e il socialismo. A causa della sua connessione globale, la cultura europea è cresciuta con un'urgenza di adottare, adattare e, in definitiva influenzare altre tendenze della cultura. È un dato di fatto, quindi, a partire dalla metà del XIX secolo con l'espansione dell'istruzione europea e la diffusione del colonialismo, la cultura europea e il modo di vita, in gran parte, si è trasformata in cultura globale, se così si può chiamare.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Il turismo è uno dei settori più sviluppati dell'economia del continente. L'Europa è infatti il continente che concentra le più svariate e visitate attrazioni turistiche al mondo, potendo contare sui suoi millenni di storia che le hanno tramandato innumerevoli vestigia monumentali, città d'arte, ma vanta anche attrazioni paesaggistiche, naturalistiche, parchi divertimento.

Stati europei[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stati dell'Europa.

Regioni dell'Europa[modifica | modifica wikitesto]

Le suddivisioni dell'Europa in regioni sono sempre convenzionali e dunque variano in base ai criteri adottati dai vari autori in base alla scelta di dare la prevalenza a fattori di geografia fisica, o economici, o storici o antropologici o politici. Le due mappe a fianco rappresentano quindi solo due esempi dei criteri in uso; entrambi dividono l'Europa in base ai punti cardinali in Occidentale, Orientale, Settentrionale, Meridionale, Centrale. Altri criteri sono diversi anche nel numero e nella denominazione delle regioni.

Uno dei criteri di suddivisione dell'Europa in regioni[36]
L'Europa secondo la suddivisione ONU:

██ Europa settentrionale

██ Europa occidentale

██ Europa orientale

██ Europa meridionale

Europa occidentale[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Europa occidentale.

In senso più ampio, il concetto di Europa occidentale si riferisce all'intera metà occidentale dell'Europa, includendo dunque in essa la penisola iberica (Spagna, Portogallo, Andorra), la penisola italiana (Italia, San Marino, Città del Vaticano), i paesi nordici (Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda, Danimarca), i paesi alpini (Svizzera, Liechtenstein, Austria), le isole Britanniche (Regno Unito ed Irlanda), la Germania, la Francia, il principato di Monaco, i Paesi Bassi, il Belgio, il Lussemburgo.

Usato in senso storico o politico (riferendosi alle divisioni della Guerra Fredda), il termine può includere anche la Grecia e la Turchia europea.

Secondo il criterio più ristretto rappresentato nella prima mappa[36], l'Europa Occidentale (indicata con il colore rosso) include Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Svizzera.

Secondo il criterio adottato dall'ONU, fanno parte dell'Europa occidentale Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania, Austria, Svizzera (in colore celeste nella seconda mappa).

Europa orientale[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Europa orientale.

Secondo il senso più ampio, l'Europa orientale comprende le repubbliche europee dell'ex Unione Sovietica (Bielorussia, Moldavia, Russia, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, la parte europea del Kazakistan), i paesi i cui territori ricadevano dell'ex Patto di Varsavia (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria[37], Bulgaria, Romania), i paesi dell'ex Jugoslavia (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Macedonia, Serbia, Montenegro) e i rimanenti paesi della penisola Balcanica (Albania, Grecia e la parte europea della Turchia).

Durante la Guerra Fredda, l'espressione "Europa orientale" era molto usata ed era sinonimo di Blocco comunista.

Secondo gli autori anglosassoni l'Europa orientale include anche i territori del Caucaso e i paesi Transcaucasiani: Armenia, Azerbaigian, Georgia, che in genere non sono neanche considerati paesi europei, ma asiatici[3].

Secondo il criterio più ristretto rappresentato nella prima mappa[36] l'Europa orientale (indicata con il colore arancione) include Russia, Lituania, Lettonia, Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Romania e la parte europea del Kazakistan.

Secondo il criterio adottato dall'ONU, nell'Europa orientale, (in colore rosa scuro nella seconda mappa), sono compresi la Russia e tutti i paesi dell'ex patto di Varsavia tranne i paesi baltici

Europa centrale[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Europa centrale.

Il criterio di Europa centrale è uno dei più variabili, in base ai criteri adottati.

Secondo il criterio rappresentato nella prima mappa [36] si includono nell'Europa centrale (indicata con il colore azzurro) Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Liechtenstein, Austria, Slovenia, Germania.

Il criterio adottato dall'ONU non prevede la regione dell'Europa centrale.

Europa settentrionale[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Europa settentrionale.

L'Europa settentrionale comprende i paesi nordici, ossia la Scandinavia nel suo senso più ampio: Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda e Danimarca.

Secondo il criterio rappresentato nella prima mappa (dove è indicata con il colore viola)[36] anche l'Estonia è considerata come un paese dell'Europa settentrionale, per la sua localizzazione e per i forti legami culturali con la Finlandia.

Secondo il criterio adottato dall'ONU, l'Europa settentrionale comprende, oltre ai paesi nordici, anche i paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), Irlanda e Regno Unito (in azzurro scuro nella seconda mappa).

Europa meridionale[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Europa meridionale.

Secondo il senso più ampio, sono compresi nell'Europa meridionale tutti i territori del bacino mediterraneo; essa include quindi la penisola iberica (Spagna, Portogallo, Gibilterra e Andorra), la penisola italiana (Italia, San Marino, Città del Vaticano), la Penisola Balcanica (Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Macedonia, Serbia, Montenegro e Kosovo), Malta, la Turchia europea e Cipro. A volte sono inclusi nell'Europa meridionale anche la Romania, il sud della Francia (con la Corsica) e il principato di Monaco.

Secondo il criterio più restrittivo rappresentato nella prima mappa[36] l'Europa meridionale (indicata con i colore verde) comprende solo gli stati delle penisole iberica, italiana e balcanica.

Secondo il criterio adottato dall'ONU, l'Europa meridionale include gli stati delle penisole iberica, italiana e balcanica, esclusa la Bulgaria e compresa la Turchia europea (nella seconda mappa in colore verde intenso).

A cavallo tra Europa ed Asia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Paese transcontinentale § Europa e Asia.

Alcuni stati si estendono, oltre che in Europa, anche in Asia (nella prima mappa i territori asiatici di questi paesi sono indicati con il colore rosa chiaro); essi sono: Russia, Kazakistan, Turchia.

In base ai criteri della prima mappa[36], anche l'Azerbaigian e la Georgia, altrimenti considerati paesi totalmente asiatici, rientrano in questa categoria, ed anche per essi i loro territori asiatici (compresa l'exclave dell'Azerbaigian di Nakhchivan) sono stati indicati nella prima mappa con il colore rosa chiaro.

Sempre in base ai criteri della prima mappa[36], altri territori (indicati con il colore rosa scuro) sono considerati appartenenti fisicamente al continente asiatico, ma sono considerati ugualmente parte dell'Europa per motivi storici e culturali: essi sono l'Armenia e Cipro. Secondo altri criteri l'Armenia e l'exclave azera di Nakhchivan (di cui si è riferito prima) rientrano pienamente nell'Asia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Note
  1. ^ Utilizzando il modello a sette continenti
  2. ^ In realtà Knivskjellodden è situato su un'isola, anche se vicinissima e non considerata tale. Il punto sulla terra ferma è il sempre norvegese Capo Nordkinn
  3. ^ In realtà la Terra di Francesco Giuseppe, isola russa, è molto più settentrionale, ma non è considerata geograficamente parte dell'Europa
  4. ^ Se si considerassero le Isole Madeira o le Canarie come territori europei, dato che geograficamente associate all'Africa ma politicamente dipendenti da Portogallo e Spagna, sarebbero il punto più meridionale
  5. ^ Da molti, specialmente irlandesi, questo punto viene considerato come il più occidentale d'Europa. Ciò è inesatto dato che l'Islanda è decisamente più ad ovest, anche se comprensibile data la lontananza dell'isola nordica dalla massa continentale europea rispetto all'Irlanda. La convinzione deriva dal fatto che anticamente l'Islanda non era del tutto considerata una terra europea quanto artica. Ma il fatto curioso è che non si considerino le Isole Blasket, situate proprio davanti al promontorio: a quel punto Tearaght Island dovrebbe essere il punto più ad ovest d'Europa, cosa che comunque non è.
  6. ^ Se si considerassero tutte le varie dipendenze politiche europee, le Isole Azzorre dovrebbero essere il punto più occidentale, o addirittura le Isole Cayman. Sulle Azzorre c'è anche un rilievo geologico da fare, dato che sono disposte su due placche terrestri distinte: considerando l'interno arcipelago il primato spetterebbe a Flores, altrimenti considerando solo la placca eurasiatica sarebbe Faial la più occidentale
Fonti
  1. ^ a b c Vedi tabella Superficie, popolazione e densità degli stati europei, §4.4 in questa voce
  2. ^ Fino allo spartiacque del Caucaso, linea F nella figura relativa al confine orientale, §4.1 in questa voce
  3. ^ a b c d e Questa linea di demarcazione è quella sulla quale si trovano d'accordo la maggior parte degli autori; vedi:
    • AA. VV. Atlante Geografico Mondiale, edito da Istituto Geografico De Agostini, Novara nel 1995 (vece Europa). In particolare, si precisa che gli Urali sono compresi tutti in Europa, sino al loro margine orientale;
    • AA. VV. Calendario Atlante De Agostini 2013, edito da De Agostini, 2012, ISBN 978-88-511-1705-4 (consultabile su Google ricerca libri: vedi pagina 80).
  4. ^ Per tutto il mito di Europa: Donatella Puliga e Silvia Panichi, Un'altra Grecia: le colonie d'Occidente tra mito, arte e memoria, Torino, Einaudi, 2005, p. 76, ISBN 978-88-06-17539-9.
  5. ^ Romano Prodi, Discorso alla Fiera di Forlì, 14 giugno 2012 [1]
  6. ^ Porre il confine Europa-Asia tra monti Urali e mar Caspio lungo il corso del fiume Emba e non lungo quello del fiume Ural è parte della proposta originaria di Philip Johan von Strahlenberg. Normalmente si preferisce il fiume Ural perché esso nasce direttamente dai monti Urali, mentre il fiume Emba nasce sulle colline Mugodzhar in Kazakistan; porre il confine sull'Emba è dunque problematico, perché rende necessario tracciare la linea di demarcazione continentale fra le ultimi pendici dei monti Urali e le colline Mugodzhar fino alle sorgenti del fiume Emba. La questione non è sostanziale, in quanto le foci dei due fiumi distano poco più di cento chilometri.
  7. ^ Cartina fisica dell'Europa sul sito dell'Enciclopedia Britannica
  8. ^ AA.VV. Calendario atlante De Agoatini 20132, De Agostini, 2012, consultabile su Google ricerca libri; vedi l'elenco degli stati europei a pagina 84
  9. ^ vedere alla voce Russia Europea consultata il 2 ottobre 2014
  10. ^ a b c d Il Milione, p. 10.
  11. ^ media dei dati desunti da
    www.cia.gov "CIA The World Factbook", consultato il 20 settembre 2014
    www.un.org "UN Demografic Yearbook 2013"
    http://books.google.it "Calendario Atlante De Agostini 2014"
    salvo dove diversamente convenuto.
    In alcuni casi (es. Paesi Bassi e Francia) vi sono sensibili differenze tra le diverse fonti dovute al diverso criteri di valutazione delle acque interne (vedasi (FR) Brun Christophe,"Comment l'usage de la mesure de la superficie de la France s'est-il imposé au XVIIIe siècle ? Quelques remarques", in Histoire & Mesure, vol. 8 n°3-4 "La mesure de la terre", pp. 417-440 (1993) url :www.persee.fr consultato il 26 settembre 2014)
  12. ^ stima al 1º luglio 2014,
    fonte (EN) CIA, www.cia.gov "The World Factbook". URL consultato l'8 settembre 2014.
  13. ^ risultati grezzi, la superficie include le acque interne e le terre polari
  14. ^ capoluogo per i territori dipendenti, città principale (tra parentesi) per gli stati transcontinentali con capitale extraeuropea
  15. ^ escluse le Isole Fær Øer
  16. ^ escluse la provincia autonoma delle Isole Aland
  17. ^ dati aggiornati al 1/01/2013 www.norden.org/facts-about-aaland
  18. ^ Francia metropolitana
  19. ^ incluse le isole del Dodecanneso e dell'Egeo settentrionale più vicine alla Turchia e quindi geograficamente asiatiche
  20. ^ incluse le isole Pelagie e Pantelleria, geograficamente appartenenti all'Africa
  21. ^ inclusa Transnistria
  22. ^ Paese con riconoscimento minoritario, stima pop. 1/01/2014
  23. ^ escluse le isole Svalbard e Jan Maien
  24. ^ escluse le province caraibiche (isole BES)
  25. ^ incluse le Azzorre, esclusa Madeira (801 km², 267875 ab , stima 2011)
  26. ^ escluse le dipendenze
  27. ^ Computo dei distretti federali della Russia europea, incluso il D. F. del Caucaso settentrionale, l'Adighezia e il territorio di Krasnodar, incluse anche le terre artiche (Novaja Zemlja, Terra di Francesco Giuseppe e Isola Vittoria).
    Stima popolazione al 1/01/2014, fonte (RU) Servizio di statistica dello Stato federale, www.gks.ru "Popolazione 2014". URL consultato il 10 settembre 2014.
  28. ^ escluso Kosovo
  29. ^ territorio sotto l'amministrazione dell'ONU
  30. ^ escluse Canarie (7447 km² 2118344 ab, stima al 1/01/2012), Ceuta e Melilla (33 km², ab. 145336 al 1/01/2012)
  31. ^ incluse la Repubblica di Crimea e la città autonoma di Sebastopoli,de facto sotto l'amministrazione della Russia
  32. ^ Dal 21/03/2014 distretto federale della Russia; stima popolazione al 01/01/2013
  33. ^ distretti delle province del Kazakistan Occidentale e di Atyrau a ovest del fiume Ural al 1/01/2014 - Computo del territorio in (EN) wiki/Transcontinental countries e in http://books.google.it "Calendario Atlante De Agostini 2014" (valore medio),
    dati da Agency of the Republic of Kazakhstan on Statistics,(RU) www.stat.gov.kz "Popolazione all'inizio del periodo 2014", consultati il 10 settembre 2014
  34. ^ regione di Marmara a Ovest del Bosforo, Mar di Marmara e Dardanelli (Tracia orientale) - Computo del territorio in (EN) wiki/East Thrace, Enciclopedia Treccani App. VI alla voce "Europa" e http://books.google.it "Calendario Atlante De Agostini 2014" (valore medio),
    dati da Turkish Statistical Institute, www.tuik.gov.tr "Population of provinces/districts/2013", consultati il 10 settembre 2014
  35. ^ Andreas Kaplan: European Management and European Business Schools: Insights from the History of Business Schools, European Management Journal, 2014.
  36. ^ a b c d e f g h Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (CCRE)
  37. ^ Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria hanno costituito nel 1991 il Gruppo di Visegrad

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stanislaw Grygiel, Dove nasce l'Europa?, ne Il Nuovo Areopago, n. 2/2004, pp. 10–18.
  • Il Milione - Enciclopedia di tutti i Paesi del mondo, vol. 1, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1974.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Liste e tavole[modifica | modifica wikitesto]

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