Lesotho

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Lesotho
Lesotho – Bandiera Lesotho - Stemma
(dettagli)
Pace, Pioggia, Prosperità
Lesotho - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Regno del Lesotho
Nome ufficiale (ST) Muso oa Lesotho
(EN) Kingdom of Lesotho
Lingue ufficiali sotho del sud
inglese[1]
Capitale Maseru  (180 000 ab. / 2004)
Politica
Forma di governo Monarchia parlamentare
Re Letsie III del Lesotho
Primo ministro Pakalitha Mosisili
Indipendenza dal Regno Unito 4 ottobre 1966
Ingresso nell'ONU 17 ottobre 1966
Superficie
Totale 30 355 km² (137º)
 % delle acque trascurabile
Popolazione
Totale 2.171.318 ab. (2012) (140º)
Densità 64 ab./km²
Tasso di crescita 0,332% (2012)[2]
Geografia
Continente Africa
Confini Sudafrica
Fuso orario UTC +2
Economia
Valuta Loti lesothiano
PIL (nominale) 2 461[3] milioni di $ (2012) (161º)
PIL pro capite (nominale) 1 294 $ (2012) (147º)
PIL (PPA) 4 041 milioni di $ (2012) (162º)
PIL pro capite (PPA) 2 126 $ (2012) (151º)
ISU (2011) 0,450 (basso) (160º)
Fecondità 3,1 (2011)[4]
Varie
Codici ISO 3166 LS, LSO, 426
TLD .ls
Prefisso tel. +266
Sigla autom. LS
Inno nazionale Lesotho Fatse La Bontat'a Rona
Festa nazionale 4 ottobre
Lesotho - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedente Lesoto flag 1884.gif Basotholand
 

Coordinate: 29°33′S 28°15′E / 29.55°S 28.25°E-29.55; 28.25

Il Regno del Lesotho (Muso oa Lesotho in sotho del sud, Kingdom of Lesotho in inglese, in passato noto anche come Basotholand o Basutoland) è uno stato dell'Africa del Sud, membro del Commonwealth delle nazioni. È una enclave all'interno del territorio della Repubblica del Sudafrica ed è pertanto uno stato senza sbocco al mare.

Il nome "Lesotho" è costruito (secondo uno schema tipico delle lingue bantu) dal prefisso le- anteposto alla radice sotho, e significa "la terra del popolo che parla sotho"; l'etnia principale del paese è quella basotho o basuto (ba-sotho, "coloro che parlano sotho"). Circa il 40% della popolazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I più antichi abitanti della regione dell'odierno Lesotho, come di gran parte dell'Africa del Sud, furono popolazioni di cacciatori-raccoglitori khoisan. L'etnia oggi numericamente predominante, quella oggi nota come basotho o basuto, giunse nell'area in tempi relativamente recenti (primi anni del XIX secolo); si trattava di popolazioni bantu del gruppo ngoni provenienti dai drakensberg, che si ritirarono verso l'interno per sfuggire all'espansione zulu (o alla tratta degli schiavi) durante il periodo di sconvolgimenti politici dell'Africa meridionale noto come Mfecane.

Solo molto più tardi il paese diventò un protettorato della Colonia del Capo (e quindi della Gran Bretagna) e dopo il 1910 del Dominion del Sudafrica, in cui la colonia venne inclusa. Il Lesotho comunque non divenne mai parte del Sudafrica, anche grazie alla sua compattezza territoriale ed etnica.

Nel 1966 il Lesotho divenne membro indipendente del Commonwealth, costituendosi come monarchia costituzionale. Il primo re dopo l'indipendenza, Moshoeshoe II, ebbe notevoli difficoltà a conservare il potere contrastando i movimenti golpisti in seno all'esercito. Nel 1970 venne deposto per un breve periodo, e nel 1990 dovette abdicare. Il figlio Letsie III, succedutogli, tentò a sua volta di arginare le pretese dei militari, tanto che nel 1995 egli stesso venne deposto e suo padre venne restaurato al potere.

Nel 1996 Letsie III tornò sul trono in seguito alla morte di suo padre. Da allora i rapporti fra il re, l'esercito e le forze partitiche, pur fragili, sono rimasti sostanzialmente stabili.

Nel Lesotho nacque l'African National Congress, partito che proprio in questo paese addestrò i guerriglieri per la lotta anti-Apartheid.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Qiloane, Lesotho
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia del Lesotho.

Il Lesotho è una enclave del Sudafrica, collocata in mezzo al sistema montuoso dei Drakensberg, la principale catena montuosa dell'Africa meridionale. È l'unico stato indipendente nel mondo a trovarsi interamente sopra quota 1000 m s.l.m. (il punto meno elevato è a 1.400 m). Il clima è temperato.

Popolazioni[modifica | modifica wikitesto]

Demografia[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione storica della popolazione del Lesotho, Fonte FAO, anno 2005; Numero di abitanti in migliaia.


Etnie[modifica | modifica wikitesto]

L'etnia predominante del paese è di gran lunga quella dei Basotho, etnia del gruppo bantu-ngoni, suddivisa in due gruppi principali: Basotho del nord e Basotho del sud. Essi, insieme, costituiscono l'80% della popolazione. La seconda etnia del paese è quella zulu (anch'essa del gruppo bantu), che comprende circa il 18% della popolazione. Il rimanente 2% è costituito da piccole comunità di altre etnie (bantu, inglesi, boeri, indiani e gruppi di origine mista inglese-bantu e inglese-indiana).

Lingue[modifica | modifica wikitesto]

Le lingue ufficiali sono il sotho del sud e l'inglese.[1] Abbastanza comuni sono anche lo zulu e l'afrikaans.

Religioni[modifica | modifica wikitesto]

Principali religioni: Protestanti 42%, cattolici 38%, animisti 15%, musulmani 5%.

Ordinamento dello Stato[modifica | modifica wikitesto]

Il Lesotho è una monarchia parlamentare. Il re esercita il potere esecutivo attraverso un governo guidato dal primo ministro ma soggetto all'autorità del parlamento. Nel parlamento siedono membri elettivi (in partiti riconosciuti dallo Stato), alti gradi militari, capi tribali e rappresentanti delle minoranze etniche. Il re è anche a capo del sistema giudiziario.

Suddivisione amministrativa[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Distretti del Lesotho.

Il Lesotho è amministrativamente suddiviso in 10 distretti, a loro volta suddivisi in 80 circoscrizioni divise in 129 comunità locali.

Città principali[modifica | modifica wikitesto]

Istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Dalla sua incoronazione nel 1996, re Letsie III è riuscito gradualmente a consolidare un certo equilibrio tra i vari poteri dello stato, anche attraverso prese di posizione forti (come lo scioglimento improvviso del parlamento nel 2006). In politica estera il Lesotho è sostanzialmente allineato alle iniziative del Sudafrica e della Gran Bretagna.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Il Lesotho, con un PIL (PPA) di 4 041 milioni di dollari USA, pari a 2 126 dollari USA pro capite (2012[3]), è uno dei paesi meno sviluppati del mondo e la sua economia dipende in larga misura da quella del Sudafrica.

Circa il 40% della forza lavoro non emigrante è impiegata nel settore agricolo. La terra coltivabile supera di poco il 10% di quella totale e la coltura dominante è quella del mais. L'agricoltura ha la sola funzione di sussistenza e non riesce a soddisfare il fabbisogno interno mentre l'allevamento, molto diffuso, è in buone condizioni e può contare sull'ingente presenza di bovini e ovini; la presenza di ottimi prati e pascoli favoriscono questo settore economico.

Il settore secondario può contare quasi solo sull'attività estrattiva, vista la presenza di miniere di diamanti. Va detto, tuttavia, che l'attività estrattiva è sottodimensionata nonostante la presenza di diamanti, uranio e altri metalli. Questo a causa della misera paga destinata ai minatori, che preferiscono lavorare oltreconfine per poi mandare a casa rimesse consistenti. Del settore tessile si sono, invece, impadroniti i cinesi. Il Lesotho ha già raggiunto completamente la autosufficienza idrica ed energetica, ed è in condizione di poter vendere acqua ed energia elettrica alla Repubblica Sudafricana. Nel 1986 nacque il Lesotho High-lands Water Project in seguito al quale il paese approvvigiona d'acqua il Sudafrica, dietro pagamento di royalties. In meno di dieci anni, dal 1994 al 2004 le acque di alcuni affluenti dell'Orange furono irregimentate da dighe. Si parla addirittura di costruirne altre tre. L'Indice di Sviluppo Umano è basso ed è in continuo calo da qualche anno. I lavoratori emigrati in Sudafrica forniscono buone rimesse, che rappresentano una discreta voce nel PIL del Lesotho anche perché questi emigranti hanno superato ormai le 140 000 unità.

Il turismo potrebbe cavalcare il rilancio nazionale: parchi nazionali, canyon, highlands con migliaia di specie di piante rare, pitture rupestri, il villaggio di Kome, con le tipiche abitazioni ricavate nella roccia, impianti sciistici all'avanguardia (Afriski).

La situazione sociale è precaria: vengono a testimonianza di questo dato l'elevatissima mortalità infantile, che raggiunse il 7,9% nel 2003, e la speranza di vita che si attesta a 52 anni. L'emergenza sanitaria è aggravata dalla diffusissima denutrizione. L'analfabetismo è sceso molto, infatti è diminuito di ben dieci punti negli ultimi due anni[Da contestualizzare meglio], ma è comunque alto e nel 2005, ultima stima disponibile, era pari al 19,6%.

Uno su tre, adulti e bambini, è stato contagiato dall'HIV: il tasso di propagazione del morbo è tra i più alti del pianeta. Nel 2005 il governo organizzò una giornata di screening obbligatorio per tutti gli abitanti al di sopra dei 12 anni, ma il fenomeno è ancora in espansione.

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1999 il Lesotho disponeva di una rete stradale di 5 940 km, di cui solamente il 18% era asfaltato.
  • Maseru è dotata di un aeroporto internazionale ultimato negli anni ottanta.
  • Il Lesotho (Maseru) è collegato da una linea ferroviaria col Sudafrica (Bloemfontein), e quindi con la rete sudafricana.

Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Il Lesotho è un piccolo paese prevalentemente montuoso (costituisce la parte più elevata dell'Africa Meridionale), ed è completamente circondato dal territorio del Sudafrica.

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Tradizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Lesotho su The World Factbook, Central Intelligence Agency.
  2. ^ (EN) Population growth rate su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
  3. ^ a b Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
  4. ^ Tasso di fertilità nel 2011. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  5. ^ Human Development Reports

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autorità VIAF: (EN145998720 · GND: (DE4074183-7 · BNF: (FRcb11941643v (data)
africa Portale Africa: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di africa