Crosta terrestre

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Spessore della crosta terrestre (in km)

La crosta terrestre (chiamata comunemente superficie terrestre), in geologia e in geofisica, è uno degli involucri concentrici di cui è costituita la Terra: per la precisione, si intende lo strato più esterno della Terra solida, limitata inferiormente dalla Discontinuità di Mohorovičić, avente uno spessore medio variabile fra 5 (crosta oceanica) e 70 chilometri (crosta continentale).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Limiti inferiore e superiore[modifica | modifica wikitesto]

Il nostro pianeta è formato da gusci concentrici di materiale diverso: la Crosta terrestre, suddivisibile in continentale e oceanica, costituisce lo strato più esterno; al di sotto c'è il mantello terrestre, che si estende fino a 2890 km di profondità; ancora al di sotto, e fino al centro della Terra (6371 km dalla superficie) è il nucleo. Il mantello litosferico, la parte più superficiale del mantello, è saldato alla crosta, e la crosta terrestre, unita al mantello litosferico, costituisce quella che viene definita litosfera. Fra la litosfera e il mantello inferiore (detto mesosfera) vi è l'astenosfera: uno strato sottile di mantello parzialmente fuso che permette alla litosfera sovrastante di muoversi, alla velocità di pochi cm l'anno.

Il limite superiore è dato dalla superficie terrestre che la mette in contatto con l'atmosfera o l'idrosfera.

Il limite inferiore della crosta terrestre è una superficie ben definita e marcata da cambiamenti sia fisici (cambiamenti di proprietà meccaniche) che chimici (cambiamenti nella composizione). L'interfaccia crosta-mantello viene definita, da un punto di vista petrografico, come il passaggio tra rocce che contengono feldspati (sopra) e quelle che non ne contengono (sotto). Il limite non è netto ma sfumato e in rocce di crosta oceanica è doppio, in quanto la seconda superficie è data dal passaggio tra cumuli ultramafici e hartzburgiti, osservabile direttamente in alcune ofioliti ad esempio, in Italia, nel complesso Ivrea-Verbano[non chiaro]. La crosta si distingue perciò dal mantello perché le sue rocce cristalline sono prevalentemente acide o basiche, mentre quelle del mantello sono ultrabasiche. La crosta è, ovviamente, l'unica parte della Terra a contenere rocce sedimentarie.

Esiste anche una discontinuità fisica che separa la crosta dal mantello: si tratta di una zona di transizione tra rocce a bassa velocità di propagazione delle onde sismiche (nella crosta) e rocce ad elevata velocità (nel mantello); tale discontinuità è denominata discontinuità di Mohorovičić, spesso abbreviata in Moho.

Crosta continentale e crosta oceanica[modifica | modifica wikitesto]

La crosta terrestre è l'unico strato del pianeta a possedere una marcata eterogeneità laterale. Fondamentale è la distinzione tra:

  • crosta continentale, con spessori che sono generalmente attorno ai 35 km (per la crosta stabile) ma che possono raggiungere anche 70 o addirittura 90 km in corrispondenza delle catene montuose. La sua caratteristica fondamentale dal punto di vista geodinamico è la sua bassa densità relativamente a quella del mantello sottostante in quanto le sue rocce cristalline sono prevalentemente granitiche;
  • una crosta oceanica con spessori che variano da zero a 10 km e con una densità uguale se non superiore a quella del mantello sottostante in quanto costituita prevalentemente di rocce ultrabasiche e basiche.

È da notare che l'estensione (areale) della crosta continentale è maggiore dell'estensione delle terre emerse, in quanto comprende anche tutti i territori sommersi a profondità inferiori ai 2500 metri. Il gradino morfologico che marca il passaggio tra crosta continentale e crosta oceanica è detto scarpata continentale.

Composizione chimica[modifica | modifica wikitesto]

La gran maggioranza delle rocce che compongono la crosta terrestre sono ossidi; le sole eccezioni rilevanti sono i cloruri, i solfuri e i fluoruri, in quantità che nella gran parte delle rocce non supera l'1 %. Il 47 % della crosta terrestre è costituita da ossigeno e silicio, presente sotto forma di ossidi, di cui i principali sono la silice (SiO2), l'ossido di alluminio (Al2O3), l'ossido di calcio (CaO), l'ossido di potassio (K2O), l'ossido di ferro (FeO) e l'ossido di sodio (Na2O).

Dopo aver analizzato 1.672 tipi di rocce e tenendo conto della loro diffusione, F. W. Clarke ha ottenuto per la crosta terrestre le seguenti percentuali in peso:

 Placche della crosta terrestre, secondo la teoria della
 tettonica delle placche
 Ossido  Percentuale
 SiO2 59,71
 Al2O3 15,41
 CaO 4,90
 MgO 4,36
 Na2O 3,55
 FeO 3,52
 K2O 2,80
 Fe2O3 2,63
 H2O 1,52
 TiO2 0,60
 P2O5 0,22
Totale 99,22

Tutti gli altri composti non raggiungono assieme l'1 %.

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