Repubbliche dell'Unione Sovietica
Questa voce o sezione sull'argomento Unione Sovietica non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. |
Dal 1954, l'Unione Sovietica consisteva di 15 Repubbliche socialiste sovietiche (RSS); all'interno dell'URSS erano anche chiamate Repubbliche dell'Unione. Erano tutte repubbliche socialiste e tutte, con l'eccezione della RSSF Russa, avevano il proprio Partito comunista, facente parte del Partito Comunista dell'Unione Sovietica. Nel ventunesimo secolo sono tutti stati indipendenti; 10 di loro aderiscono alla Comunità degli Stati Indipendenti; non vi hanno adeirito Estonia, Lettonia e Lituania, mentre sono successivamente uscite dalla Comunità la Georgia (nel 2003, a seguito della Rivoluzione delle Rose) e l'Ucraina (nel 2014, parallelamente alle manifestazioni dell'Euromaidan, alla Crisi della Crimea del 2014 e alla Guerra dell'Ucraina orientale del 2014).
Indice
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Costituzionalmente, l'Unione Sovietica era una federazione. Secondo l'articolo 72 della Costituzione sovietica adottata nel 1977, ogni repubblica aveva il diritto di separarsi dall'URSS. Questo diritto non fu però mai esercitato fino al dicembre 1991, quando si verificò l'abbandono dei paesi baltici, della Georgia, dell'Armenia, dell'Azerbaigian, delle Repubbliche dell'Asia centrale, dell'Ucraina e della Bielorussia, con il conseguente crollo dell'URSS.
In realtà, l'URSS era un'entità fortemente centralizzata, sin dalla sua creazione nel 1922 fino alla metà degli anni ottanta, quando la politica di Michail Gorbačëv portò alla perdita del potere centrale e al collasso dell'Unione Sovietica. Con la costituzione adottata nel 1936 e modificata fino all'ottobre 1977, la fondazione politica dell'Unione era formata dai Consigli dei Soviet dei Deputati del Popolo. Questi esistevano a tutti i livelli della gerarchia amministrativa, e l'Unione Sovietica stessa era sotto il controllo del Soviet Supremo dell'URSS, situato a Mosca.
Insieme alla gerarchia statale amministrativa, esisteva una struttura parallela di organizzazione partitica, che permise al Politburo di esercitare un forte controllo sulle repubbliche. Era consuetudine nelle repubbliche al di fuori della Russia che il capo di Stato di una nazione fosse l'ufficiale locale quando il segretario generale del partito non si trovava nel territorio della repubblica.
Ogni repubblica aveva il proprio simbolo nazionale: una bandiera, uno stemma e, con l'eccezione della RSSF Russa, un inno nazionale.
Le Repubbliche e il collasso dell'Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]
Le repubbliche giocarono un ruolo importante nel collasso dell'Unione Sovietica. Con Michail Gorbačëv, la glasnost' e la perestrojka erano mirate riformare l'Unione Sovietica, ma gli effetti di queste riforme accrebbero il potere delle repubbliche. Dapprima, le liberalizzazioni politiche permisero ai governi di accrescere la loro legittimazione con la democrazia e il nazionalismo. In più, la liberalizzazione portò a fratture nella gerarchia dei partiti che ridusse il controllo dell'URSS sulle repubbliche. Infine, la perestroika permise ai governi delle repubbliche di controllare i propri assetti economici. Le repubbliche baltiche occupate, Estonia Lettonia e Lituania, di etnia non russa e forzatamente annesse all' Urss dopo la II guerra mondiale, furono le prime a dimostrare finalmente al mondo la loro volontà di ritornare libere ed indipendenti.
Verso la fine degli anni ottanta, il governo sovietico tentò di trovare una nuova struttura che potesse riflettere il potere crescente delle repubbliche. Questi sforzi si rivelarono inutili, e nel 1991 l'URSS cedette quando i governi delle repubbliche si separarono. Tutte le repubbliche divennero stati indipendenti, anche se i governi post-sovietici in molti casi rimasero quelli delle ex-repubbliche sovietiche, dando origine ai cosiddetti Stati post-sovietici.
L'Unione Sovietica negli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]
Repubbliche sovietiche | Stati indipendenti | ||
---|---|---|---|
1 | RSS Armena | Armenia | |
2 | RSS Azera | Azerbaigian | |
3 | RSS Bielorussa | Bielorussia | |
4 | RSS Estone | Estonia | |
5 | RSS Georgiana | Georgia | |
6 | RSS Kazaka | Kazakistan | |
7 | RSS Kirghiza | Kirghizistan | |
8 | RSS Lettone | Lettonia | |
9 | RSS Lituana | Lituania | |
10 | RSS Moldava | Moldavia | |
11 | RSSF Russa | Russia | |
12 | RSS Tagika | Tagikistan | |
13 | RSS Turkmena | Turkmenistan | |
14 | RSS Ucraina | Ucraina | |
15 | RSS Uzbeka | Uzbekistan |
Divise per regione[modifica | modifica wikitesto]
- Gli Stati baltici, (occupati e forzatamente annessi, solo dal dopoguerra),
- Il Caucaso (Repubbliche Transcaucasiche)
(queste tre repubbliche furono unite nella RSSF Transcaucasica fino al 1936)
- Occidente
Per estensione[modifica | modifica wikitesto]
Posizione | (nel mondo) | Repubblica | Area (km²) | % |
---|---|---|---|---|
1 | 1 | RSSF Russa | 17 075 400 | 76,62% |
2 | 9 | RSS Kazaka | 2 727 300 | 12,24% |
3 | 44 | RSS Ucraina | 603 700 | 2,71% |
4 | 52 | RSS Turkmena | 488 100 | 2,19% |
5 | 56 | RSS Uzbeka | 447 400 | 2,01% |
6 | 84 | RSS Bielorussa | 207 600 | 0,93% |
7 | 85 | RSS Kirghiza | 198 500 | 0,89% |
- | - | RSS Carelo-Finlandese | 172 400 | 0,77% |
8 | 93 | RSS Tagika | 143 100 | 0,64% |
9 | 112 | RSS Azera | 86 600 | 0,39% |
10 | 119 | RSS Georgiana | 69 700 | 0,31% |
11 | 121 | RSS Lituana | 65 200 | 0,29% |
12 | 122 | RSS Lettone | 64 589 | 0,29% |
13 | 130 | RSS Estone | 45 226 | 0,20% |
14 | 135 | RSS Moldava | 33 843 | 0,15% |
15 | 138 | RSS Armena | 29 800 | 0,13% |
Per popolazione e densità[modifica | modifica wikitesto]
Secondo il censimento sovietico del 1989:
|
|
Altre repubbliche sovietiche[modifica | modifica wikitesto]
- L'Armenia, l'Azerbaigian e la Georgia furono unite dal 1922 al 1936 nella RSSF Transcaucasica.
- La RSS Carelo-Finlandese esistette tra il 31 marzo 1940 e il 16 luglio 1956.
- Con il pericolo di intervento militare, la formalmente indipendente Repubblica dell'Estremo Oriente si staccò dalla Russia il 6 aprile 1920 per divenire uno stato cuscinetto, ma ritornò nell'URSS il 15 novembre 1922. La capitale era Verkhneudinsk (ora Ulan-Ude) prima dell'ottobre 1920, e in seguito Chita.
- Ci fu un tentativo di dichiarare una RSS Polacca durante la Guerra polacco-sovietica del 1919-1922, dal Governo Provvisorio Rivoluzionario diretto da Julian Marchlewski a Bialystok.
- Estonia Lettonia e Lituania pur essendo nazioni con popolazioni non russe, vengono occupate dai sovietici tra il 1940 e il 1941, dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale 1941 - 1944, quando poi ritornano ad essere occupate dai sovietici fino al 1991, perdendo di fatto la loro indipendenza internazionale durante quel periodo.
Cronologia[modifica | modifica wikitesto]
- 1922 - Si forma l'Unione Sovietica dalla RSSF Russa, RSSF Transcaucasica, RSS Ucraina e RSS Bielorussa
- 1924 - Si formano la RSS Uzbeka e la RSS Turkmena.
- 1929 - La RSS Tagika si separa dalla RSS Uzbeka
- 1936 - Secondo la Costituzione Sovietica del 1936, la RSSA Kazaka e la RSSA Kirghiza si separano dalla RSSF Russa e si trasformano nella RSS Kazaka e la RSS Kirghiza
- 1936 - La RSSF Transcaucasica si divide in RSS Georgiana, RSS Armena e RSS Azera
- 1939 - Parte della Polonia (conosciuta come Kresy) è annessa alla RSS Bielorussa e alla RSS Ucraina
- 1940 - La Estonia, la Lettonia e la Lituania sono occupate, forzatamente annesse e trasformate in RSS Estone, RSS Lettone e RSS Lituana
- 1940 - Viene creata la RSS Carelo-Finlandese dalla RSSA di Carelia di Russia
- 1940 - Parte della RSSA Moldava diventa la RSS Moldava, insieme al territorio annesso dalla Romania
- 1941 - La Lituania si rivolta e dichiara l'indipendenza, ma è subito occupata dalla Germania
- 1944 - L'URSS si annette la Repubblica Popolare di Tuvinia, annessa alla RSSF Russa
- 1944 - Gli stati baltici sono rioccupati dall'Unione Sovietica
- 1944 - Repressioni nel Caucaso e nella Crimea
- 1945 - Parte della Prussia Orientale viene strappata alla Germania e annessa alla RSSF Russa, come exclave (oblast di Kaliningrad)
- 1945 - La RSSA Crimea diventa Oblast' di Crimea, restando nella RSSF Russa
- 1945 - Le Isole Curili e la parte meridionale di Sakhalin sono annesse alla RSSF Russa dal Giappone
- 1945 - La Rutenia subcarpatica è ceduta dalla Cecoslovacchia e integrata nella RSS Ucraina
- 1954 - Crimea trasferita dalla RSSF Russa alla RSS Ucraina
- 1956 - La RSS Carelo-Finnica diventa RSSA di Carelia
- 1990 - La Lituania e la Lettonia dichiarano di tornare all'indipendenza
- 1991 - Tentativo militare sovietico di abbattere il restauro dell'indipendenza della Lituania
- 1991 - L'Estonia dichiara il restauro dell'indipendenza, perduta nel 1944
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autorità | GND: (DE) 4284121-5 |
---|