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Isole Marshall

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Isole Marshall
Isole Marshall – Bandiera Isole Marshall - Stemma
(dettagli) (dettagli)
Isole Marshall - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Isole Marshall
Nome ufficiale Aolepān Aorōkin M̧ajeļ
Republic of the Marshall Islands
Lingue ufficiali marshallese, inglese, una piccola parte della popolazione parla anche il tedesco.
Capitale Majuro  (23.676 ab. / 1999)
Politica
Forma di governo Repubblica presidenziale
Capo di Stato Christopher Loeak
Indipendenza Dagli Stati Uniti nel 1986
Ingresso nell'ONU 17 settembre 1991
Superficie
Totale 181,42 km² (188º)
 % delle acque trascurabile
Popolazione
Totale 56.429 ab. (2003) (186º)
Densità 312 ab./km²
Tasso di crescita 1,874% (2012)[1]
Geografia
Continente Oceania
Confini Nessuno
Fuso orario UTC +12
Economia
Valuta Dollaro statunitense
PIL (nominale) 182[2] milioni di $ (2012) (187º)
PIL pro capite (nominale) 3 340 $ (2012) (119º)
PIL (PPA) 469 milioni di $ (2012) (186º)
PIL pro capite (PPA) 8 590 $ (2012) (98º)
Varie
Codici ISO 3166 MH, MHL, 584
TLD .mh
Prefisso tel. +692
Sigla autom. MH
Inno nazionale Forever Marshall Islands
Festa nazionale
Isole Marshall - Mappa
 

Coordinate: 7°07′N 171°04′E / 7.116667°N 171.066667°E7.116667; 171.066667

Le Isole Marshall (inglese: Marshall Islands; IPA: [ˈmɑrʃəl ˈaɪləndz, tedesco: Marschallinseln) sono uno stato insulare (181,42 km², 50.840 abitanti nel 1999, con capitale Majuro), dell'Oceania. La nazione (una repubblica presidenziale) è composta dagli arcipelaghi Ratak e Ralik situati fra gli Stati Federati di Micronesia a ovest e Kiribati a est.

Le lingue ufficiali sono il marshallese e l'inglese, il tedesco è parlato in minima parte dalla popolazione, ciò accade anche per il giapponese.

Dal 1884 al 1919 furono una colonia della Germania Imperiale, parte della Nuova Guinea Tedesca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene abitate dai micronesiani sin dal II millennio a.C., poco si conosce della storia delle isole prima dell'arrivo degli Europei.

La colonizzazione occidentale[modifica | modifica wikitesto]

Il primo ad avvistare le isole fu lo spagnolo Alonso de Salazar nel 1526. Dimenticate dagli Europei, le isole furono visitate dal capitano inglese John Marshall, al quale furono dedicate, nel 1788. Nel 1884 le isole divennero punto di scalo di una compagnia commerciale tedesca, per poi divenire parte del protettorato della Nuova Guinea tedesca del II Reich. Molti sono gli edifici che lasciano una traccia della chiara colonizzazione tedesca. Durante la prima guerra mondiale vennero conquistate facilmente dal Giappone: infatti le Schutztruppe che proteggevano le isole erano solo 123. L'occupazione nipponica tentò di modificare gli usi ed i costumi della popolazione. Con la seconda guerra mondiale le isole vennero occupate dagli Stati Uniti d'America in seguito alla campagna delle Isole Marshall ed entrarono a far parte del Territorio fiduciario delle Isole del Pacifico.

I test nucleari[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1946 ed il 1958 gli Stati Uniti testarono su quest'isola 66 armi nucleari, incluso il test nucleare più grande che gli Stati Uniti abbiano mai condotto, il Castle Bravo, detonato nell'atollo di Bikini. Inspiegabilmente gli abitanti degli atolli di Rongerik e Utirik, sottovento rispetto a Bikini, non furono evacuati come era stato fatto per i test precedenti. La popolazione raggiunta dal fallout radioattivo ne subì le conseguenze. Nel 1975 iniziò il processo in cui i tre atolli chiedevano agli Stati Uniti i danni del loro operato sul territorio delle Marshall. Non è stato ancora del tutto accertato se l'incidente avvenne in modo del tutto accidentale o se, come sostiene attualmente la Repubblica delle Isole Marshall, fosse stato programmato dagli Stati Uniti per studiare gli effetti che le radiazioni avrebbero avuto su ecosistema e persone. Effettivamente sembra che gli statunitensi sapessero già prima di detonare la bomba che i venti avrebbero portato le radiazioni sui due atolli, per mezzo degli stessi meteorologi americani che si trovavano su di essi e che furono esposti alle radiazioni. Immediatamente dopo la detonazione, quando le radiazioni si stavano dirigendo sui tre atolli, la nave antiradiazioni della marina americana avrebbe avuto il tempo di caricare a bordo la popolazione che vi abitava, ma ricevette ordine di allontanarsi immediatamente dal luogo. La vicenda è stata ricostruita nel documentario Half Life del regista australiano Dennis O'Rourke.

Il 25 aprile 2014 hanno agito in giudizio davanti alla Corte Internazionale di Giustizia contro nove Stati (tra cui gli Stati Uniti) inadempienti agli obblighi di disarmo nucleare precedentemente assunti.

L'indipendenza[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1979 venne costituito il primo governo ed entrò in vigore la costituzione delle Isole Marshall. Nel 1986 è stato siglato un accordo con gli Stati Uniti Trattato di libera associazione (COFA) che prevedeva un risarcimento di 150 milioni di dollari per i test atomici effettuati nel passato e l'uso dell'atollo di Kwajalein per la base missilistica Ronald Reagan. Nel 2003 è stato rinnovato l'accordo con gli Stati Uniti: per controparte la Repubblica delle Isole Marshall otterrà circa 40 milioni di dollari fino al 2023, oltre a speciali diritti di immigrazione negli Stati Uniti per i suoi abitanti. Nel 2007 le elezioni politiche sono state vinte dal partito Aelon Kein Ad che rappresenta gli interessi dei proprietari delle terre degli atolli, favorevoli ad un ridimensionamento della base missilistica di Kwajalein. In particolare, il radar per la difesa antimissile sarà ricollocato nella nuova base in Repubblica Ceca.

Il 14 gennaio 2008 è stato eletto capo di Stato Litokwa Tomeing.

Il 7 agosto 2008 è ripreso il processo tra le Repubblica delle Isole Marshall e gli U.S.A. per i danni subiti dalla detonazione di Castle Bravo[3]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia delle Isole Marshall.

Geografia generale[modifica | modifica wikitesto]

Facente parte della Micronesia, le Isole Marshall sono un gruppo di atolli e Isole situate nel Pacifico, poco a nord dell'Equatore. La capitale, la città di Majuro, è situata a 3.438 chilometri a ovest dalla città Honolulu, il centro amministrativo dello Stato americano delle Hawaii, a 3.701 chilometri a sud-est di Tokyo, la capitale del Giappone, e a 3241 km a sud-est dalla città di Saipan, capoluogo delle Marianne settentrionali. Gli arcipelaghi circostanti sono: quello delle Isole Caroline, appartenente agli Stati Federati di Micronesia che si trovano a sud-ovest delle Isole Marshall, e quello delle Isole Gilbert, situato a sud-est, che appartiene alla Repubblica di Kiribati. La superficie delle Isole Marshall è di soli 181,3 km², mentre la superficie occupata dalle lagune è di 11 673 km². Il paese è situato in 29 atolli e 5 isole isolate, che sono suddivise in due gruppi: 18 isole facenti parte dell’arcipelago di Ralik (che in Marshallese significa: "Tramonto") e le restanti 16 isole facenti parte dell’arcipelago di Ratak (o Radak, tradotto dal Marshallese "Sunrise"). Entrambi gli arcipelaghi distano circa 250 km l'uno dall'altro e si estendono da nord-ovest a sud-est per circa 1200 km. Le isole più importanti sono gli atolli di Kwajalein e di Majuro. L'isola più grande della Repubblica delle Isole Marshall è Kwajalein, un atollo con la laguna più grande del mondo. Il punto più alto del paese, che raggiunge soli i 10 metri di altitudine, si trova nell'atollo di Likiep. L'isola più settentrionale della Repubblica delle Isole Marshall è un'isola di Bokak (o Taonga) nell’arcipelago di Ratak: si trova a 280 km a nord-ovest dell'atollo di Wake, ora sotto il controllo degli Stati Uniti. L'isola più meridionale delle Isole Marshall è l'atollo di Ebo, la più occidentale delle isole, Ujelang, è situata nell'arcipelago di Ralik, la più orientale, Knox, nell’arcipelago di Ratak.

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

La formazione delle isole e degli atolli si è verificata a seguito dell’immersione di alcune isole vulcaniche, sulle cui superfici crebbero numerose colonie di coralli. Come risultato si ha l’atollo, sui cui poi si sedimenta della terra. La crescita dei coralli e delle alghe è stata più attiva nei settori della scogliera di fronte all'oceano, a seguito di ciò il bordo esterno della scogliera si contrappone al cedimento di isole vulcaniche. Nelle zone interne dell’isole sommerse, dove i coralli crescono più lentamente, si creano così le lagune. Nella parte superiore della scogliera gradualmente si accumula sabbia, formatasi sotto l'influenza delle onde e delle correnti, specialmente durante le forti correnti. Nella zona intertidale, tuttavia, la spiaggia si forma uno strato obliquo di pietre. Il risultato è che le piante terrestri trovano il supporto su cui potevano crescere. La formazione di minerali, che possono essere utilizzati su scala industriale, è avvenuta sia in superficie che in profondità nelle Isole Marshall. Tuttavia, durante gli studi preliminari su alcune isole sono state trovate fosfati. Nelle acque territoriali del paese si sono accumulati così noduli di ferro, manganese e cobalto.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima è tropicale, attenuato dagli alisei e dai forti venti che spazzano le isole e gli atolli nord-orientali. La temperatura media oscilla tra i 14 °C in inverno ai 27 °C in estate. La temperatura media delle acque oscilla generalmente tra i 19 °C ed i 24 °C, ma, tuttavia, le acque possono raggiungere anche i 28 °C, generando i tifoni, molto frequenti nelle isole più settentrionali. Le precipitazioni medie annue superano anche i 2500 mm, mentre le isole centrali sono più secche, per via di una corrente oceanica fredda, fondamentalmente sono inferiori a 1000 mm.

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]

Demografia[modifica | modifica wikitesto]

Le Isole Marshall hanno una popolazione di 56.429 (1999) abitanti per una densità di popolazione pari a 312 abitanti per km².

Evoluzione demografica dal 1961 al 2003. Popolazione in migliaia di abitanti. Fonte FAO, 2005.
Struttura per età (2000 stima)
  • 0-14 anni: 50% (uomini 17,204/donne 16,521)
  • 15-64 anni: 48% (uomini 16,826/donne 16,111)
  • oltre i 65 anni: 2% (uomini 693/donne 771)
Tasso di crescita della popolazione

2,25% (2006 stima)

Natalità

45.17 nati/1,000 abitanti (2000 stima)

Mortalità

6.4 morti/1,000 abitanti (2000 stima)

Tasso di migrazione netta

0 immigranti/1,000 abitanti (2000 stima)

Mortalità infantile

40.95 morti/1,000 nati vivi (2000 stima)

Aspettativa di vita

totale: 65 anni maschi: 63 anni femmine: 67 anni (2000 stima)

Tasso di fertilità

6,61 nati/donna (2000 stima)

Religione[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione è in maggioranza cristiana, suddivisa fra diverse denominazioni[4]:

  • Protestanti (Congregazionisti, 54.8%; Assemblee di Dio, 25.8%; Avventisti del Settimo giorno, 0.9%; Pieno Vangelo, 0.7%).
  • Cattolici 8.4%.
  • Bukot Non Jesus 2.8%.
  • Mormoni 2.1%.
  • Baha'i 0.6%

Lingue[modifica | modifica wikitesto]

Lingue ufficiali sono l'inglese, largamente utilizzato dalla popolazione, e il marshallese, impiegato in ambito governativo. Il marshallese è una lingua della famiglia austronesiana, sottogruppo micronesiano (detto anche maleo-polinesiano). Si distinguono due dialetti: il ratak e il ralik, corrispondenti ai due principali arcipelaghi. Il giapponese è d'uso in alcune aree dell'arcipelago e per alcune attività economiche, inoltre è anche raramente parlato il tedesco.

Ordinamento dello stato[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Bandiera delle Isole Marshall.

La Bandiera delle Isole Marshall è stata adottata il 23 aprile 1979; la parte blu rappresenta l'oceano, la fascia arancio simboleggia la ricchezza e quella bianca la pace. I 24 raggi del sole bianco stanno a sottolineare le municipalità.

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Municipalità delle Marshall.

Le Marshall sono divise in 33 municipalità corrispondenti ai vari atolli più le tre isole. Di queste suddivisioni soltanto 24 sono abitate.

Rivendicazioni territoriali[modifica | modifica wikitesto]

Gli ideatori del Dominion of Melchizedek, una micronazione immaginaria usata per truffe internazionali, hanno dichiarato la sovranità sull'atollo Taongi[5].

Città principali[modifica | modifica wikitesto]

In base al census 1999[6], i principali centri abitati sono:

  • Rita (o Dalap-Uliga-Darrit), 16.960 abitanti (atollo Majuro);
  • Ebeye, 9.345 abitanti (atollo Kwajalein);
  • Laura, 2.256 abitanti (atollo Majuro);
  • Ajeltake, 1.170 abitanti (atollo Majuro).

Istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

Capitol Building, la sede del Governo.
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti delle Isole Marshall.

Le Isole Marshall sono una repubblica presidenziale in libera associazione con gli Stati Uniti d'America. In base alla Costituzione[7], gli organi sono tre, durano in carica quattro anni e sono: il Presidente, eletto ogni quattro anni, il Nitijela (parlamento), composto da 33 membri e il Consiglio degli Iroij, un organo collegiale di tipo consultivo.

Ordinamento scolastico[modifica | modifica wikitesto]

Il Ministero della Pubblica Istruzione gestisce le scuole di Stato nelle Isole Marshall. Ci sono due importanti scuole operanti nelle Isole Marshall: il collegio delle Isole Marshall (CMI) e l'Università del Pacifico del Sud.

Sistema sanitario[modifica | modifica wikitesto]

Una grande piaga di questo paese è la lebbra, infatti le Isole Marshall hanno il più alto tasso di lebbra di tutto il mondo.

Le isole Marshall hanno un esercito.

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Per quel che riguarda la politica interna, nelle Isole Marshall esistono tre partiti politici: Aelon Kein Ad (AKA), Partito United People's (UPP), e Partito Democratico Unito (UDP). In politica esterna i rapporti con tutte le nazioni sono pacifici. La nazione ha aderito alle seguenti organizzazioni internazionali: ADB, IBRD, G-77, Sparteca, OPCW, IMF, ITU, IDA, IFC, ICAO, ONU, UNCTAD, UNESCO, OMS

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia delle isole Marshall è basata prevalentemente sul turismo, sull'artigianato locale e sulla pesca. Il periodo migliore per visitarle va da giugno ad ottobre, periodo in cui le piogge sono scarse ed è possibile effettuare escursioni. Ogni atollo è dotato di strutture alberghiere ma il turismo, principale fonte di denaro, è diffuso soprattutto nella capitale, dove la maggior parte dei turisti è attirata dall'artigianato o dal mare che la circonda.

L'altra fonte economica è la pesca, utilizzata sia come sostentamento che per esportazione.

Un'altra importante fonte di reddito è costituita dagli insediamenti militari degli Stati Uniti, che impiegano circa 1200 addetti come camerieri, cuochi, giardinieri e operai.

Per la bassa imposizione fiscale attuata ed, in particolare, per l'assenza di norme e misure restrittive di controllo sul versante delle transazioni finanziarie, le Isole Marshall sono annoverate tra i cosiddetti "paradisi fiscali". Infatti sono una delle 14 giurisdizioni che figurano nella cosiddetta "lista grigia" nel rapporto del giugno 2010 dell'OCSE[8]. Anche il sistema fiscale italiano, col Decreto Ministeriale 04/05/1999, l'ha inserita tra gli Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, cosiddetta Black List o lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico-commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane ed i soggetti ubicati in tale territorio.

Esportazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • $28 milioni (1997 stima)

Importazioni[modifica | modifica wikitesto]

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Aeroporti
15 di cui quello internazionale di Majuro
Strade
64.5 km
Porti
Majuro

Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Sono state istituite tre aree naturali[9]:

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Tradizioni[modifica | modifica wikitesto]

Anche se le competenze in questo settore sono ormai in declino, gli abitanti delle isole Marshall erano grandi navigatori e un tempo erano in grado di navigare e di conoscere la propria posizione con relativa facilità, utilizzando le stelle e un bastone con delle conchiglie. Gli abitanti sono tra l'altro esperti nella costruzione di canoe, infatti si organizzano ancora concorsi annuali che coinvolgono costruttori della canoa oceanica a vela unica, che è chiamata Proa.

Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]

La cucina si basa naturalmente su piatti a base di pesce fresco cucinato in maniera semplice ed accompagnato da riso o da salse piccanti o a base di cocco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Population growth rate su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
  2. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
  3. ^ Alessandra Baldini, Test nucleari anni quaranta a Bikini, ripartono cause in Ansa, 7 agosto 2008. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  4. ^ Marshall Islands
  5. ^ Ministry of Foreign Affairs, Republic of the Marshall Islands, Circular Note 01-98
  6. ^ http://archive.is/20130412045033/http://www.world-gazetteer.com/wg.php?x=1229188515&men=gcis&lng=en&des=gamelan&geo=-138&srt=npan&col=abcdefghinoq&msz=1500 Census
  7. ^ Costituzione delle Isole Marshall
  8. ^ Ocse: a zero la black list, due le new entry nella white FiscoOggi.it
  9. ^ WDPA: Advanced Search

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autorità VIAF: (EN122588295 · GND: (DE4037700-3
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