Ronda (Spagna)

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Ronda
comune
Ronda – Stemma
Ronda – Veduta
Localizzazione
Stato Spagna Spagna
Comunità autonoma Bandera de Andalucía.svg Andalusia
Provincia Flag Málaga Province.svg Malaga
Territorio
Coordinate 36°44′14″N 5°09′53″W / 36.737222°N 5.164722°W36.737222; -5.164722 (Ronda)Coordinate: 36°44′14″N 5°09′53″W / 36.737222°N 5.164722°W36.737222; -5.164722 (Ronda)
Altitudine 723 m s.l.m.
Superficie 481,31 km²
Abitanti 36 827 (2009)
Densità 76,51 ab./km²
Comuni confinanti Alcalá del Valle (CA), Alpandeire, Arriate, Benaoján, El Burgo, Cañete la Real, Cartajima, Cuevas del Becerro, El Gastor (CA), Grazalema (CA), Júzcar, Montejaque, Olvera (CA), Parauta, Setenil de las Bodegas (CA), Tolox, Torre Alháquime (CA), Yunquera
Altre informazioni
Cod. postale 29400
Prefisso (+34) 95287
Fuso orario UTC+1
Targa MA
Nome abitanti rondeño/a
Comarca Serranía de Ronda
Cartografia
Mappa di localizzazione: Spagna
Ronda
Ronda
Sito istituzionale
La Città e il Ponte Nuevo
Parte della Plaza de Toros di Ronda

Ronda è un comune spagnolo di 36.827 abitanti situato nella comunità autonoma dell'Andalusia. È una delle più antiche e belle cittadine andaluse che, in parte, conserva la sua antica struttura araba. È situata su un pianoro a strapiombo verso occidente elevato a 200 metri sulla sottostante pianura nella regione detta Serrania. Una profonda impressionante spaccatura (tajo) su una larghezza di 60-80 metri e con uno strapiombo di 160 metri sul torrente Guadalevín divide la città in due parti unite dal Puente Nuevo costruito nel 1784-88. Altri due ponti sono: uno di costruzione romana (Puente de San Miguel) e uno di origine araba (puente Viejo) ricostruito. La città confina ad est con il parco naturale della Sierra de las Nieves, a sud con la Valle del Genal, ad ovest con la Sierra de Grazalema ed a nord con delle pianure nella direzione di Campillos. Le comunicazioni con i territori confinanti è garantita da una rete stradale che attraversa numerosi valichi di montagna offrendo alla vista dei viaggiatori un meraviglioso paesaggio. Il trasporto su rotaia è effettuato con i treni Talgo che vanno verso Algeciras e Madrid.

La città antica conserva gli edifici di origine araba con strade strette e tortuose. La città è anche nota per avere la più antica Plaza de toros di Spagna per lo spettacolo della corrida, famosa anche per la sua rinomata scuola di equitazione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Intorno alla città sono stati ritrovati resti preistorici risalenti al Neolitico tra i quali le pitture rupestri della Cueva de la Pileta. Le origini di Ronda risalgono ai celti, che nel VI secolo a.C. la chiamarono Arunda. Successivamente i fenici s'insediarono in un vicino villaggio, che chiamarono Acinipo. Arunda, dopo essere stata conquistata dai greci, cambiò il proprio nome in Runda.

Ronda fu fondata come conseguenza della seconda guerra punica, durante la campagna che il generale romano Scipione comandò contro i cartaginesi che dominavano la Penisola Iberica alla fine del III secolo a.C.. Con la costruzione del castello di Laurus si favorì l'insediamento della popolazione tutto intorno; finché, al tempo di Giulio Cesare, venne riconosciuta come municipium e gli abitanti (insieme con quelli della vicina Acinipo) divennero cittadini romani.

Nel V secolo, con la fine dell'Impero Romano, la città fu presa per i suevos al comando di Rechila, passando successivamente per un periodo bizantino, nel quale Acinipo fu definitivamente abbandonata, finché Leovigildo la integrò nel regno visigoto.

Nel 711 ci fu l'invasione musulmana della penisola iberica e, nel 713, l'attuale Ronda aprì le porte, senza combattere, al capo berbero Zaide Ben Kesadi El Sebseki. La città cambiò nome in Izn-Rand Onda (la città del castello) diventando la capitale della provincia andalusa di Takurunna.

Capitello nella casa del gigante a Ronda, età dei Nazarì.

Con la dissoluzione del califfato di Cordova, Ronda si convertì in un regno Taifa indipendente, retto da Abu Nur Hilal ben Abi Qurra: durante questo periodo venne costruita la maggior parte del patrimonio monumentale islamico di Ronda. Ad Abu Nur Hilal successe il figlio Abú Nasar la cui morte (per assassinio) portò Ronda a far parte del regno sivigliano di Abbad II al-Mu'tadid.

Il periodo islamico della città terminò quando, il 22 maggio 1485, il re Ferdinando il Cattolico riuscì a prenderla dopo un prolungato assedio, strappandola al Sultanato di Granada. Molti monumenti eretti dai musulmani furono rimodellati adeguandosi alla nuova situazione che viveva la città, che iniziò un nuovo periodo fiorente che la fece crescere estendendosi con nuovi quartieri come quelli di Mercadillo e San Francisco, mentre il vecchio nucleo arabo prese a conoscersi come La Ciudad (La Città).

Nel 1572 venne fondata la Real Maestranza di Cavalleria di Ronda con finalità di allenamenti per la difesa e le guerre del regno.

Nel XVIII secolo furono fatte importanti costruzioni tra i quali il Ponte Nuevo, che è diventato il simbolo della città, e la Plaza de toros.

Veduta panoramica di Ronda.

A partire da questa epoca si crearono i miti romantici dei bandoleri e dei toreri. Il Castello del Laurel, fortezza di Ronda, venne abbattuto dai francesi nella loro ritirata. Durante l'Ottocento e il Novecento l'attività economica di Ronda continuò ad essere prevalentemente rurale, essendo il punto centrale dei paesi della Serranìa ed avendo il momento di massimo splendore all'inizio del Novecento con l'avvento della ferrovia.

Nel 1918 si celebrò l'Assemblea di Ronda, nella quale venne deciso l'attuale disegno della bandiera, l'inno dell'Andalusia ed il suo stemma. In questa epoca iniziò a consolidarsi la Caja Ahorros di Ronda, che ha spinto fortemente l'economia della città fino alla sua fusione nel 1990 con altre entità bancarie in Unicaja.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Panoramica della vallata di Ronda, tutta innevata, vista dall'Alameda del Tajo nel gennaio 2006

Ad oggi, Ronda vive principalmente sul turismo culturale e rurale. Ci sono alcune industrie agroalimentari e mobilifici, ed una gran numero di piccole attività commerciali e ristoranti pensati per soddisfare la domanda dei turisti che arrivano ogni giorno in escursione lungo la Costa del Sol. È diventata la città più visitata dell'Andalusia, grazie al suo grande patrimonio monumentale. Tra gli altri interessi, negli ultimi anni, si stanno moltiplicando le cantine dove è possibile gustare vino di qualità.

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

Alminar di San Sebastian

Tra i monumenti cittadini c'è senz'altro il Ponte Nuevo situato sulla Garganta del Tajo insieme con il Ponte Viejo ed il Ponte arabo.

La piscina della sala fredda dei bagni arabi

Nella parte antica, conosciuta come La ciudad si trova la Chiesa Maggiore, la Chiesa dello Spirito Santo, il Municipio, il Museo del Vino di Ronda, il palazzo di Mondragone ed il palazzo del Marchese di Salvatierra, la Casa del re Moro dalla quale si più scendere nel fondo del burrone utilizzando le scale della miniera, la Casa del Gigante, il Manarete-Alminar di San Sebastian e molte case-palazzo, stradine e piazzette molto belle. Passando per il Pendio delle Immagini si trova il Quartiere di San Francisco nel quale è possibile ammirare la Porta di Almocabar e la muraglia araba che circondava Ronda e che arriva fino al Ponte Arabo uno dei ponti conservati meglio in Spagna.

A fianco del Ponte Arabo si possono visitare i resti, in ottimo stato di conservazione, dei bagni arabi. Tali bagni comprendevano una sala fredda (frigidarium) , una tiepida (tiepidarium) e una calda (caldarium). Il sistema di riscaldamento riutilizzava in parte quello dei bagni romani che sorgevano nel medesimo luogo. L'acqua necessaria alla creazione del vapore era recuperata dal vicino torrente grazie ad un sistema azionato da un mulo e ad un piccolo acquedotto.

I resti del sistema di pescaggio, azionato da un mulo. Sullo sfondo è visibile l'acquedotto che trasportava l'acqua verso la caldaia
Veduta dai Giardini di Cuenca della Casa del Re Moro

Nella zona moderna si trova il Parador de Turismo, costruito al posto del vecchio municipio ed il mercato di Abastos; la Plaza de toros, proprietà della Real Maestranza, la plaza de toros più antica di Spagna e con il raggio più grande del mondo; il parco della Alemada, che si affaccia sullo strapiombo, molta vegetazione ed il nuovo Teatro Espinel; Chiese del Socorro, La Merced e gli Scalzi nelle altre. La strada Carrera Espinel, un chilometro di lunghezza e pedonale con nuovi tratti, popolarmente conosciuta come Calle de la Bola (Strada della Palla), perché, secondo la tradizione, alcuni bambini formarono una grande palla di neve (utilizzando il suo lieve pendio in uno di quei rari anni di neve in Andalusia); in essa si trovano molti negozi di tutti i generi ed è lì che si sviluppa l'attività commerciale cittadina. Continuando, in direzione nord si estendono molti quartieri moderni di Ronda. È possibile visitare il Museo del Vino di Ronda, aperto in un'emblematica casa-palazzo e antica cantina.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ronda è bagnata dal torrente Guadalevín. Nel territorio comunale nascono altri due fiumi, il Guadiaro ed il Corbones. Per un breve tratto il confine è segnato dal fiume Guadalete.

Persone legate a Ronda[modifica | modifica wikitesto]

  • Abbas Ibn Firnas, scienziato dell'VIII secolo d.C. che inventò una macchina per volare sette secoli prima di Leonardo Da Vinci e la sperimentò con un breve volo dalla collina di Cordova.
  • Pedro Agustín Ahumada de las Casas, primo Marchese di Moctezuma, ministro e membro del Consejo de Regencia finché Isabella II non divenne maggiorenne.
  • Vicente Gómez Martínez Espinel, poeta e musicista XVI secolo
  • Aniya La Gitana, cantante di Flamenco.
  • Cristóbal Palmero Tobalo el Polo, cantante di flamenco.
  • Fernando de los Ríos Urruti, politico repubblicano, nativo di Ronda.
  • Pedro Romero, torero, nativo di Ronda.
  • Cayetado Ordóñez y Aguilera, Il Niño de la Palma, torero.[1]
  • Antonio Ordónez Araujo, torero, nativo di Ronda.[1]
  • Francisco Rivera Ordoñez, torero, debuttò a Ronda[1]
  • Cayetano Rivera Ordoñez, torero, fratello minore di Francisco, toreò a Ronda nella corrida goyesca di Ronda[2][1]
  • Francisco Giner de los Ríos, pedagogo e scrittore, nativo di Ronda.
  • Antonio de los Ríos Rosas, politico, nativo di Ronda.
  • Pasos Largos, bandolero (bandito), compì alcune delle sue gesta nella zona di Ronda.
  • Joaquín Peinado, pittore cubista, nativo di Ronda.
  • Pedro Pérez-Clotet, poeta e scrittore della generazione del '27, deceduto a Ronda
  • José Rodríguez Delgado, medico, professore ed investigatore, nativo di Ronda.
  • Rainer Maria Rilke, scrittore austriaco, scrisse a Ronda parte della sua Spanische Trilogie
  • Orson Welles, le cui ceneri riposano qui, nella hacienda (fattoria) che fu residenza del torero Antonio Ordoñez e dove il diciannovenne Welles trascorse qualche mese durante i suoi vagabondaggi giovanili.[3]

Galleria fotografica[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Si tenga presente che alcuni dei personaggi della famiglia Ordóñez citati come persone legate a Ronda, non sono nativi della città, ma hanno importanti attività economiche nella città e la visitano sporadicamente.
  2. ^ Si tratta di una corrida in costume, nella quale i vari "attori" (torero, banderilleros, picadores.) sono vestiti alla moda che si usava ai tempi del grande pittore spagnolo Francisco Goya
  3. ^ (EN) Orson Welles (1915 - 1985), Find A Grave. URL consultato il 28 aprile 2014.

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