Cerigo

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Cerigo
comune
Κύθηρα
Cerigo – Veduta
Localizzazione
Stato Grecia Grecia
Periferia Attica
Unità periferica Isole
Territorio
Coordinate 36°15′N 23°00′E / 36.25°N 23°E36.25; 23 (Cerigo)Coordinate: 36°15′N 23°00′E / 36.25°N 23°E36.25; 23 (Cerigo)
Superficie 300 km²
Abitanti 3 571 (2001)
Densità 11,9 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale 801 00
Prefisso 2736
Fuso orario UTC+2
Targa Z
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Cerigo
Cerigo
Cerigo – Mappa
Sito istituzionale
Il porto principale dell'isola
Cerigo (in rosso)

Cerìgo (in italiano letterario, Citèra; in greco Κύθηρα) è un'isola della Grecia situata a sud del Peloponneso, nel Mar Ionio in prossimità del confine con il Mar Egeo.

Dalle acque di Citèra si narra sia nata Afrodite (Venere per i Romani), dea della bellezza e dell'amore.

L'isola, dalla fisionomia particolare, è apprezzata dai turisti per le sue bellezze naturali, unite ai villaggi pittoreschi, ai monumenti bizantini, alle fortezze veneziane, ai monasteri e alle chiese di campagna.

Dal punto di vista amministrativo è un comune della periferia dell'Attica (unità periferica delle Isole) con 3.571 abitanti al censimento 2001[1].

L'isola di Venere[modifica | modifica wikitesto]

Nella mitologia greca, l'antica Citèra veniva identificata, assieme all'isola di Cipro, come il luogo di nascita della dea Afrodite (Venere per i Romani). Da qui l'appellativo di "citerea" attribuito alla dea, e quello di "isola di Venere" passato all'isola.

Breve storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la caduta dell'impero romano-bizantino, l'isola fu spesso depredata dai pirati barbareschi, mentre siculo-normanni, turchi e veneziani lottavano per il suo possesso; infine essa rimase sotto il dominio veneziano. Era l'isola più meridionale della Repubblica Veneta nel 1797, alla sua caduta; dopo essere stata disputata da francesi, russi e turchi, cadde in mani britanniche nel 1807, per divenire parte degli Stati Uniti delle Isole Ionie.

Bandiera della Repubblica delle Sette Isole Unite (1800-1807)

Tra 1800 e 1807 fece parte della Repubblica delle Sette Isole Unite, sotto protettorato russo-ottomano ma a guida veneto-greca. Fu questa la prima esperienza di autogoverno greco, in cui ebbero un ruolo principale i Greco-veneti, tra i quali Giovanni Capodistria. Passò quindi al Regno Unito e poi alla Grecia (1864).

Da visitare[modifica | modifica wikitesto]

  • Chora, il capoluogo dell’isola.
  • Aghia Pelagia, porto che collega Citera con le coste della Laconia.
  • Diakofti, porto principale dell’isola.
  • Karavas, villaggio dell’entroterra.
  • Kapsali, località turistica costiera.
  • Livadi, località turistica vicino a Chora.
  • Milopotamos, villaggio tradizionale.
  • Potamos, borgo tradizionale di importante movimento commerciale

Monumenti e musei[modifica | modifica wikitesto]

  • La Fortezza Bizantina, a Chora.
  • Il Museo Archeologico, a Chora.
  • Le grotte di Aghia Sofia, ad Aghia Pelagia.
  • L'edificio del vecchio lazzaretto, a Kapsali.
  • Il Monastero di Panagia Mirtidiotissa, a Livadi.
  • Il Museo d’Arte Bizantina e Metabizantina, a Livadi
  • La Fortezza Veneziana, a Milopotamos.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Popolazione comuni greci. URL consultato il 16 aprile 2011.

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