Pistacia vera
Pistacchio |
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Drupe in via di maturazione |
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Stato di conservazione | |||
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Classificazione scientifica | |||
Dominio | Eukaryota | ||
Regno | Plantae | ||
Divisione | Magnoliophyta | ||
Classe | Magnoliopsida | ||
Ordine | Sapindales | ||
Famiglia | Anacardiaceae | ||
Genere | Pistacia | ||
Specie | P. vera | ||
Nomenclatura binomiale | |||
Pistacia vera L. |
Il pistacchio (Pistacia vera - L.) è un albero della famiglia delle Anacardiaceae. Può raggiungere un'altezza di circa 12 metri e un'età di 300 anni.
È originario del Medio Oriente, dove veniva coltivato già in età preistorica, particolarmente in Persia. Come riferisce nel suo celebre Deipnosophistai (I Deipnosofisti o I dotti a banchetto), Ateneo di Naucrati, scrittore e sofista greco vissuto nel II secolo, nell'Impero Romano, diversi autori greci ed ellenistici parlano del pistacchio, collocandone la coltivazione in Siria, Persia ed India, e chiamandolo "bistachion" o "pistakia" o "pistakion". Destituita di fondamento è, quindi, la tesi, propugnata soprattutto per recenti ragioni ideologiche, secondo la quale "pistacchio" derivi dall'arabo (fustuaq). [2]
Indice
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Il frutto è una drupa con un endocarpo ovale a guscio sottile e duro, contenente il seme, chiamato comunemente "pistacchio" che ha colore verde vivo sotto una buccia viola.
È una specie dioica: i fiori, unisessuali, sono presenti su individui separati. I fiori sono a petali e raccolti in cime. Un albero maschile può produrre abbastanza polline per fecondare fino a 10 piante femminili.
Il pistacchio fruttifica in un ciclo biennale, il che, insieme alle variazioni climatiche, causa grandi variazioni nelle rese e nei prezzi.
Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]
Zone di coltivazione a rilevanza internazionale si trovano in Medio Oriente (soprattutto Iran, ma anche Turchia e Siria, anche se quest'ultima in forte calo), in California e, negli ultimi anni, anche in Cina. In Italia vi è storicamente una coltivazione di nicchia: rinomati sono i pistacchi di Bronte ed Adrano alle pendici dell'Etna, tutelati dal marchio DOP "Pistacchio Verde di Bronte"[3]. L'Italia è passata da una produzione di 2400 tonnellate nel 2005 a 9170 tonnellate del 2010, diventando il sesto produttore al mondo. In Grecia, la cui produzione è in calo ma si attesta anch’essa attorno alle 9000 tonnellate, si coltiva un pistacchio dal guscio quasi bianco, con nucleo rosso-verde e con l'apertura del guscio simile alla varietà "Kerman", la varietà maggiormente utilizzata in California. La maggior parte della produzione in Grecia proviene dalla regione di Almyros.
Usi[modifica | modifica wikitesto]
I pistacchi vengono utilizzati sia sgusciati sia pelati, spesso tostati e salati, anche in pasticceria, per preparare gelati, creme, bevande e per la produzione di salumi (mortadella Bologna, ad esempio), o come condimenti per primi e secondi piatti.
Composizione alimentare e valori nutrizionali[modifica | modifica wikitesto]
L'alimento è formato per l'83% da lipidi, per il 12% da proteine e per il 5% da carboidrati.[4]
Pistacchi | |
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Valori nutrizionali per 100 g | |
Energia | 608 kcal (2 540 kJ) |
Proteine | 18,1 |
Carboidrati | |
Totali | 8,1 |
Zuccheri | 4,5 |
Amidi | 3,3 |
Fibre | 10,6 |
Grassi | |
Totali | 56,1 |
Saturi | 5,4 |
Monoinsaturi | 23,3 |
Polinsaturi | 13,5 |
Vitamine | |
Vitamina A | 43 |
Tiamina (Vit. B1) | 0,67 |
Riboflavina (Vit. B2) | 0,10 |
Niacina (Vit. B3) | 1,40 |
Vitamina C | 2 |
Vitamina E | 4 |
Minerali | |
Calcio | 131 |
Ferro | 7,3 |
Fosforo | 500 |
Magnesio | 121 |
Potassio | 972 |
I pistacchi, se coltivati in condizioni che espongono la pianta a grandi stress, possono soffrire di contaminazioni con la muffa Aspergillus flavus, che produce nei frutti la tossina insapore aflatossina. Come tutta la frutta a guscio la presenza del pistacchio negli alimenti va indicata per legge in etichetta, ciò al fine di prevenire il possibile scatenamento di una allergia alimentare.
Principali produttori[modifica | modifica wikitesto]
Paese | tonnellate prodotte (2012)[5][6] |
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Iran | 472 097 |
Stati Uniti | 231 000 |
Turchia | 150 000 |
Cina | 74 000 |
Siria | 57 195 |
Grecia | 10 000 |
Italia | 2 850 |
Afghanistan | 2 000 |
Australia | 1 792 |
Tunisia | 1 400 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Participants of the FFI/IUCN SSC Central Asian regional tree Red Listing workshop, Bishkek, Kyrgyzstan (11-13 July 2006) 2007, Pistacia vera su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2015.2, IUCN, 2015.
- ^ Ateneo (Atheneus), Δειπνοσοφισταί - The learned banqueters - Translated by S. Douglas Olson, Harvard, Loeb Classical Library, 2011.
- ^ BronteInsieme, Disciplinare di Produzione "Pistacchio Verde di Bronte".
- ^ Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, http://nut.entecra.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html?idalimento=008600&quant=100. URL consultato il 3 ottobre 2014.
- ^ Tabella con grafico indicativo di produzione. URL consultato il 21 novembre 2012.
- ^ Dati FAO. URL consultato il 3 dicembre 2014. NB: Per arrivare ai dati desiderati effettuare questi passaggi: selezionare a sinistra del grafico Countries by commodity successivamente sopra il grafico selezionale il tipo di prodotto, in questo caso "Pistachios". L'anno di riferimento è di base l'ultimo disponibile, ma può essere modificato.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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