Quercus
Quercus L., 1753 è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Fagacee, comprendente gli alberi comunemente chiamati querce.
Indice
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
La parola latina quercus, conservata intatta nella lingua sarda (chercu)[1], risale a una radice indoeuropea *perkwu-[1], rappresentata anche nel gotico 𐍆𐌰𐌹𐍂𐌲𐌿𐌽𐌹 faírguni "montagne (a querceti)"[1] (cfr. antico alto tedesco faraha, da cui il tedesco Föhre, "pino", e fereh-eich "ippocastano")[1], nel gallico (silva p)ercynia[2] e forse nel lituano Perkūnas[1][2], "dio delle tempeste" L'italiano quercia (toscano querce) risale a una forma aggettivale (arbor) quercea[2], mentre molti dialetti italiani hanno una forma *cerqua[1][3] (presente anche in vari toponimi toscani). Il francese chêne risale invece al gallico cassǎnus[1][3], l'italiano meridionale ha il tipo carrillo[3]. Il greco presenta invece δρῦς drŷs "albero" e φήγος phḗgos "tipo di quercia", applicati anche ad altre specie botaniche[4].
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Il genere Quercus comprende molte specie di alberi spontanei in Italia. In molti casi il portamento è imponente anche se ci sono specie arbustive. Le foglie, alterne, sono talvolta lobate, talvolta dentate e sulla stessa pianta possono avere forme differenti, per la differenza del fogliame giovanile rispetto a quello adulto.
Le querce sono piante monoiche, ovvero la stessa pianta porta sia i fiori maschili che quelli femminili. I fiori maschili sono riuniti in amenti di colore giallo, quelli femminili sono di colore verde. Il frutto è la ghianda, formata da una cupola di squame che circonda la base della noce.
Al genere appartengono circa 450 specie di piante rustiche, a foglie decidue o sempreverdi. Le prime specie di querce comparvero sulla Terra nel periodo Cenozoico.
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
L'areale del genere Quercus comprende buona parte dell'emisfero settentrionale, estendosi dalla zona temperata a quella tropicale di America, Europa, Nord Africa e Asia.
In Europa durante l'ultima era glaciale le popolazioni di Quercus sono state confinate in tre zone rifugio situate in Spagna, in Italia e nei Balcani per poi ricolonizzare il territorio del continente europeo. Lo scienziato francese Antoine Kremer ha studiato, tramite il confronto dei dati genetici e dei dati palinologici dei pollini fossili delle due querce più diffuse in Europa, Quercus robur e Quercus petraea, le vie di colonizzazione intraprese dai vari lignaggi. I rilievi ed in particolare le Alpi hanno a volte rallentato o deviato l'avanzata ma la traiettoria sud-nord è resa costantemente visibile. In questo modo le querce rifugiatesi nella penisola iberica hanno colonizzato tutta la zona situata ad ovest lungo l'asse Tolosa-Colonia-Amsterdam, ed in maniera esclusiva le isole britanniche. Le querce rifugiatesi in Italia e nei Balcani sono progredite verso l'Europa orientale e la Russia. Dall'analisi palinologica è emerso un dato sorprendente che riguarda la velocità di questa progressione: in media le querce sono avanzate di 380 m all'anno, con delle punte massime di 500 m all'anno in certi periodi.[5]
Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]
L'inquadramento tassonomico delle specie del genere Quercus è assai difficoltoso, in quanto sono frequentissimi i fenomeni di ibridazione tra specie che condividono lo stesso territorio, dando luogo ad individui dalle caratteristiche intermedie (ma talvolta anche molto diverse), che alcuni studiosi tendono a considerare nuove specie, mentre altri li ascrivono come sottospecie o varietà di specie già esistenti.
Specie presenti in Italia[modifica | modifica wikitesto]
Sottogenere Quercus, sezione Quercus[modifica | modifica wikitesto]
Stili corti; ghiande mature in 6 mesi, dolci o leggermente amare; interno della cupola della ghianda glabro.
- Quercus ilex (leccio o elce), albero sempreverde maestoso, tipico delle zone submediterranee o mediterranee meno torride. Può raggiungere in condizioni ottimali i 20–30 m di altezza e si può trovare dalle macchie costiere fino in montagna (sull'Etna fino a 1800 m).
- Quercus petraea (rovere), grande specie decidua, dal portamento regolare e chioma assai folta. Comune in tutte le regioni d'Italia (eccetto in Sardegna).
- Quercus pubescens (roverella), è la specie più diffusa in Italia, assente solo in Pianura padana e altre pianure alluvionali. Specie molto rustica, nelle zone settentrionali preferisce comunque zone protette dal freddo. Quercia decidua (ma spesso mantiene le foglie marroni anche d'inverno) di medie dimensioni a crescita è molto lenta, vive in genere 200-300 anni ed è tipica dell’Europa centroccidentale. Alcuni esemplari possono raggiungere età molto più avanzate: la roverella che vegeta a Tricarico, in località Grottone, ha un'età stimata di 614 anni, un tronco di 6,43 metri di circonferenza ed un'altezza di circa 20 metri; è inserita nell'elenco dei monumenti naturali (alberi padri) della regione Basilicata[6].
- Quercus robur (farnia), grande quercia decidua, più frequente nelle zone settentrionali e più rara nel Sud, si differenzia dalla rovere soprattutto per i lunghi peduncoli delle ghiande, le foglie sessili e il portamento più irregolare. Alcuni autori consideravano Q. petraea, Q robur e Q. pubescens come tre sottospecie o varietà di un'unica specie.
- Quercus palustris (quercia palustre), varietà idonea ai terreni umidi o soggetti a rischio di allagamento.
Sottogenere Quercus, sezione Mesobalanus[modifica | modifica wikitesto]
Simile al precedente: stili lunghi, ghiande mature in 6 mesi, dolci o leggermente amare; interno della cupola della ghianda glabro.
- Quercus frainetto (it.: farnetto), specie decidua a rapido accrescimento, comune al Centro-Sud, ha foglie più grandi delle altre querce italiane, lobi più profondi e margini paralleli.
- Quercus pyrenaica (it: quercia dei Pirenei), specie decidua con foglie dal colore verde intenso e lobi profondi e stretti; si trova nelle zone più miti del Piemonte.
Sottogenere Quercus, sezione Cerris[modifica | modifica wikitesto]
Stili lunghi, ghiande mature in 18 mesi, molto amare; interno della cupola della ghianda glabro o leggermente peloso.
- Quercus cerris (cerro), specie decidua e a rapida crescita, originaria delle regioni sudorientali dell’Europa ma molto diffusa anche in Italia; è una pianta maestosa dalla chioma ovoidale, molto decorativa; il legname non è particolarmente pregiato.
- Quercus coccifera (quercia spinosa), diffusa solo in Liguria occidentale, in Sicilia e Sardegna, sempreverde, a portamento arbustivo (non supera i 2 m d'altezza).
- Quercus gussonei (cerro di Gussone), endemismo della Sicilia, diffuso sul versante tirrenico dei Nebrodi e nel bosco della Ficuzza.
- Quercus suber (sughera), specie sempreverde dall'aspetto simile al leccio, è invece botanicamente più vicina al cerro. Poco tollerante verso il freddo preferice le coste tirreniche e soprattutto la Sardegna; la corteccia è caratteristica e ricopre sia il tronco sia le maggiori ramificazioni; scortecciando periodicamente il tronco, si ricava il sughero che si riforma dopo qualche tempo.
- Quercus trojana (fragno), specie semi-sempreverde e arbustiva diffusa solo nella Murgia barese, nel Salento e in Basilicata.
Legname[modifica | modifica wikitesto]
I legnami più pregiati di quercia sono generalmente chiamati rovere senza distinguere tra le specie botaniche. In enologia si preferiscono le seguenti varietà:
- rovere di Francia (Q. petraea) con produzioni ad Allier, Argonne, Borgogna, Nevers, Alvernia (Tronçais) e sui Vosgi, con caratteristiche differenti da zona a zona ma comunque ben bilanciato in tannini e aromi;
- rovere del Caucaso (Q. petraea), del tutto simile a quello di produzione francese ma dal prezzo leggermente più basso;
- rovere di Slavonia (Q. robur), grana del legno media, medio livello di tannini e pochi aromi;
- rovere del Limosino (Q. robur), grana del legno grossa, molti tannini e pochi aromi; usato per lo Chardonnay e il brandy;
- rovere del Portogallo (Q. garryana, d'origine americana); media grana del legno, buon aroma e prezzo molto economico.
Usi terapeutici[modifica | modifica wikitesto]
La quercia possiede proprietà astringenti, emostatiche, antinfiammatorie, analgesiche del cavo orale. Utilizzato come decotto o infuso per lavarsi, diminuisce la sudorazione.[7]
La quercia e la letteratura[modifica | modifica wikitesto]
È celebre la quercia sotto cui Torquato Tasso si riposava e leggeva durante il suo soggiorno a Roma. A questo proposito l'umorista Achille Campanile scrisse un gustoso raccontino La quercia del Tasso, nella raccolta Manuale di conversazione.[8]
Simbolismo[modifica | modifica wikitesto]
- Il ramo di quercia era per i romani simbolo di virtù, forza, coraggio, dignità e perseveranza. Esso è sempre stato il simbolo della forza, della virilità e del valore in campo militare, come il ramo d'ulivo è simbolo della pace (entrambi compaiono nell'emblema della Repubblica Italiana).
- La quercia è stato il simbolo del Partito Democratico della Sinistra e poi dei Democratici di Sinistra.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g Alfred Ernout, Antoine Meillet, Dictionnaire étimologique de la langue latine – Histoire de mots, Parigi, Klincksieck, 1979.
- ^ a b c Giacomo Devoto, Avviamento all'etimologia italiana, Milano, Mondadori, 1979.
- ^ a b c Carlo Battisti, Giovanni Alessio, Dizionario etimologico italiano, Firenze, Barbera, 1950–57.
- ^ Franco Montanari, Vocabolario della lingua greca, Torino, Loescher, 1995.
- ^ Antoine Kremer, L'épopée des chênes européens (The long and short of European oaks), Paris, Société d'éditions scientifiques, 2001.
- ^ R. Spicciarelli, Alberi Padri, Quaderni di Basilicata Regione, 1996.
- ^ Roberto Michele Suozzi, Le piante medicinali, Newton&Compton, Roma, 1994, pag.40
- ^ Achille Campanile, Manuale di Conversazione in: Opere - Romanzi e scritti stravaganti - 1932-1974, a cura di Oreste del Buono, Ed. Bompiani, Milano, 1994 ISBN 88-452-2048-6
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Gian Lupo Osti, La macchia mediterranea, Milano, Mursia, 1986.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Arboricoltura da legno
- Binchōtan
- Giardinaggio
- Silvicoltura
- Pianta ornamentale
- Pianta medicinale
- Specie botaniche in Italia
- Specie botaniche spontanee
- Thaumetopoea processionea (Processionaria della quercia)
- Ceratocystis fagacearum
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikiquote contiene citazioni sulla quercia
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «quercia»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Quercus
- Wikispecies contiene informazioni su Quercus
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Oaks of the World Description of all species, subspecies and varieties of oaks in the world.
- Elenco delle principali specie di quercia
- (EN) Oaks in Bialovieza
- (EN) Choose the most impressive oak in Europe
- Le botti di legno e il vino
- Quercus in Tesauro del Nuovo soggettario, BNCF, marzo 2013.