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Arcipelago di Mergui

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Arcipelago di Mergui
မြိတ်ကျွန်းစု
Myeik Kyunzu
Geografia fisica
Localizzazione Mar delle Andamane
Coordinate 12°00′N 98°00′E / 12°N 98°E12; 98Coordinate: 12°00′N 98°00′E / 12°N 98°E12; 98
Numero isole più di 800
Geografia politica
Stato Birmania Birmania
Demografia
Gruppi etnici Moken
Cartografia
MerguiArchipelagoMap.png
Mappa di localizzazione: Birmania
Arcipelago di Mergui
Arcipelago di Mergui

[senza fonte]

voci di isole della Birmania presenti su Wikipedia

L'arcipelago di Mergui (anche detto arcipelago di Myeik) si estende sul mar delle Andamane al largo della costa ovest della penisola di Malacca nel sud della Birmania (Myanmar). Consiste in più di 800 isole, che variano in grandezza da quelle molto piccole ad altre estese per diverse centinaia di chilometri quadrati.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

L'area fu aperta ai turisti stranieri solo nel 1997, dopo negoziati fra la Birmania e i tour operator di immersioni subacquee di Phuket, in Thailandia, vista la ricchezza della fauna marina presente. È ora possibile effettuare escursioni giornaliere durante le crociere per le immersioni offerte da agenzie di Phuket e Ranong. La stagione migliore per tali immersioni va da dicembre ad aprile. L'isolamento dell'arcipelago è tale che gran parte delle isole non è ancora stata esplorata. Nell'ambito dello sviluppo del turismo il governo birmano ha dato in concessione l'isola Thathai Kyun, che è vicino a Ranong, all'Andaman club, una società thailandese che vi ha costruito sopra un casinò e un campo da golf.

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Moken.

L'arcipelago è abitato principalmente dai moken, detti anche "zingari di mare" a causa dei loro continui spostamenti da un'isola all'altra attraverso lunghe e strette barche dette kabang. Di solito passano la maggior parte del tempo in mare e si fermano nelle loro abitazioni sulle isole solo durante i mesi del monsone. La principale occupazione è la pesca, ma sono anche dediti alla caccia e alla raccolta di frutti di mare. Lo sfruttamento e le restrizioni imposte all'etnia da parte del governo birmano hanno contribuito al calo demografico della popolazione, una parte della quale si è trasferita nelle isole o lungo le coste della Thailandia.

Controllo di autorità VIAF: (EN315526257