Ken Annakin

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Kenneth Cooper Annakin (Beverley, 10 agosto 1914Beverly Hills, 22 aprile 2009) è stato un regista britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Educato alla Beverley grammar school, fece vari mestieri - assicuratore, agente di vendita, pubblicitario, giornalista - prima di approdare al cinema come comparsa.

Congedato per invalidità dalla Royal Air Force nel 1942, entrò alla Verity Films come assistente operatore, diventando via via operatore, aiuto-regista (di Carol Reed), sceneggiatore e regista di documentari. L'esordio nella regia avvenne con il cortometraggio London 1942, un documentario di pregevole fattura, cui ne seguono altri dieci. Il primo lungometraggio a soggetto è Holiday Camp (Campeggio festivo), che inaugura una carriera quanto mai prolifica contrassegnata da una solida routine che lo ha reso uno dei tipici artigiani del cinema commerciale britannico del secondo dopoguerra. Apprezzato in patria soprattutto per la trilogia (inedita in Italia) incentrata sulla famiglia Huggett - (Ecco gli Huggett 1948), (Votate per Huggett 1949) e (Gli Huggett all'estero 1949) - dirige nel 1952 il film che la critica britannica considera la sua opera migliore: (Sangue bianco 1952), con la celebre e spettacolare scena dell'attacco alla piantagione. Nel 1948 aveva suscitato consensi il malinconico e curioso Miranda, storia di una sirena che sconvolge una rispettabile famiglia della borghesia britannica. Predilige però i toni dell'avventura (Robin Hood e i compagni della foresta 1952) o quelli dell'ironia (Tre uomini in barca, 1956, sapido adattamento da Jerome K. Jerome). Negli anni '60 si fa notare con una modesta ma popolarissima produzione, (Robinson nell'isola dei corsari 1960), cui seguono pellicole di grande successo come (Il giorno più lungo 1962), il kolossal zanuckiano sullo sbarco alleato in Normandia - di cui dirige l'episodio inglese -, e soprattutto il frenetico e spassoso dittico farsesco (Quei temerari sulle macchine volanti 1965) e (Quei temerari sulle loro pazze, scatenate, scalcinate carriole 1969): i film, prodotti dalla Disney, esibivano un cast all stars con Alberto Sordi e Red Skelton per il primo (divertente rievocazione del rally Londra-Parigi agli esordi dell'aviazione), Bourvil, Tony Curtis e Walter Chiari per il secondo. Da citare anche l'imponente dramma bellico (La battaglia dei giganti 1965) considerato una delle migliori ricostruzioni delle battaglie della seconda guerra mondiale e (Il lungo duello 1967), con Yul Brynner e Charlotte Rampling. Nel 1972 adatta una delle più conosciute opere di Jack London, (Il richiamo della foresta), suscitando entusiasmi nella critica che considera il film migliore della precedente trasposizione di William A. Wellman. Del resto, l'avventura è uno dei generi in cui eccelle, assieme al film di guerra: qui il regista può dispiegare la sua immaginazione spettacolare e la sua abilità di illustratore. Si possono ancora ricordare l'australiano (Il film pirata 1982) e Genghis Khan, del 1990. Nella sua carriera (che alterna film narrativi con aderenza e partecipazione e opere dettate da esigenze di cassetta) ha quasi sempre conquistato vasti consensi, senza riuscire a fare emergere il suo nome dalla lista degli abili mestieranti di media levatura.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

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