Parla con lei

violsess117Ogni volta che leggiamo di notizie come questa, in sintesi di donne picchiate che non denunciano chi le ha massacrate di botte, ci viene in mente la totale mancanza di socialità e di solidarietà della quale una persona vittima di qualcosa e di qualcuno dovrebbe essere circondata, ma il fallimento delle relazioni sociali ci sembra ancora più marcato quando il coro intorno preme e si scandalizza per la mancanza della denuncia ai carabinieri; per non parlare poi dello stesso intorno di persone che scelgono la delazione piuttosto che la relazione.
Un tempo, cinquant’anni fa nelle nostre famiglie queste cose accadevano tanto frequentemente quanto oggi; allora il coro intorno premeva per il silenzio e l’omertà perchè la denuncia pubblica da parte delle donne avrebbe portato alla sfascio della famiglia.
Oggi si preme per la denuncia a qualsiasi costo, indipendentemente da quello che sceglie di fare la diretta interessata.
Dal silenzio forzato alla delega securitaria che peraltro deve invocare pene sempre più lunghe altrimenti dopo un po’ sei punto e accapo.
C’è qualcosa che non va evidentemente.
La forza e la determinazione sono cose che crescono piano, ma crescono; si apprende ad essere forti e ad autodeterminarsi, a sapere quello che si vuole e si apprende anche a contrastare chi ci vuole impedire di essere ciò che vogliamo essere.
Questa è la migliore difesa ed autodifesa.
Ma questo si fa con relazioni sociali sensibili, con l’appoggio di persone che ragionano … con la cultura insomma.
Ma chi la fa la cultura? Nè i violenti, né i carabinieri ovviamente.

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