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Pubblicato da Leonardo Basile il 31 marzo 2017 Triumphs and Laments, la fine ?
L'artista lancia un appello dopo che il suo fregio sul Lungotevere è stato imbrattato dai writer "NON POSSO dire di essere sorpreso, certo avrei sperato di no. Ma adesso mi auguro che qualcuno ripari il danno". William Kentridge risponde da Johannesburg, la sua città, mentre lavora a nuovi progetti. Fa la spola tra casa e lo studio. Intanto, guarda le immagin...
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Pubblicato da Lorenzo Paci il 25 maggio 2016 Tutte le street art portano a Roma...
Luca Beatrice per “il Giornale”   «Guerra, capitalismo e libertà». Sono questi i temi su cui è impostata la mostra-evento di Banksy, che apre oggi al Palazzo Cipolla di Roma, curata da Stefano Antonelli, Francesca Mezzano e Acoris Andipa, il dealer che detiene il maggior numero di opere del misterioso artista di Bristol. Si tratta della pr...
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Pubblicato da Leonardo Basile il 14 marzo 2016 Banksy & Co.
Si inaugura a giorni a Bologna una grande ed importante mostra sulla street art con l’obiettivo di recuperare e conservare i murales per salvarli dalla demolizione e preservarli dall’ingiuria del tempo. Poi... chi c'è, c'è e chi non ha voluto esserci - ma comunque c'è - se ne farà una ragione. "Sul finire degli anni Sessanta nuove pra...
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Pubblicato da Lorenzo Paci il 14 marzo 2016 Rimpianti sì ma in ogni caso nessun rimorso
"Rimpianti sì ma in ogni caso nessun rimorso". Il giorno dopo la cancellazione delle opere di Blu dai muri della città, su una delle pareti-simbolo, adesso completamente grigia, spunta un estratto del libro di Pino Cacucci, "In ogni caso nessun rimorso", che narra la storia di Jules Bonnot, nemico pubblico della Parigi del secolo scorso che fu a capo di una ban...
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Pubblicato da Lorenzo Paci il 12 marzo 2016 Blu cancella tutti i suoi murales
Il museo non mi avrà. Nel corso di una notte frenetica di vernice e spray, Blu, il Banksy italiano, ha cancellato i suoi celebri, splendidi graffiti dai muri di Bologna, dove una potente istituzione culturale, Genus Bononiae, sostenuta dalla fondazione bancaria e presieduta dall'ex rettore Fabio Roversi Monaco, sta staccando dai muri le opere dei writer più quotati per esibirl...
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Pubblicato da Leonardo Basile il 24 febbraio 2016 Daido Moriyama in Color
Esattamente sei anni fa Fondazione Fotografia Modena dedicò a Daido Moriyama, importante firma della street photography di tutti i tempi e luoghi, un'abbondante retrospettiva sulla sua produzione in bianco e nero. Dal 6 marzo all'8 maggio la FFM riproporrà il maestro giapponese con una mostra... ' a colori' : Attraverso un percorso segnato da 130 fotografie verr&ag...;
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Pubblicato da Leonardo Basile il 13 dicembre 2015 Figlio di un migrante siriano.
E' in questo modo che Banksy, uno dei maggiori esponenti della street art, presenta sul suo sito ufficiale ( Banksy.co.uk , da cui ho tratto le immagini) il nuovo murales realizzato nel campo profughi di Calais, in Francia. Il riferimento è chiaro: il padre biologico di Steve Jobs, che fu adottato da una coppia di armeni-americani, è infatti Abdulfattah John Jandali, giunt...
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Pubblicato da Lorenzo Paci il 13 ottobre 2015 Zio Ziegler, dalla Silicon Valley alle Marche
In provincia di Ancona, nelle centralissime Marche, quest’anno è sbarcato l’enfant prodige della street art californiana: che ci faceva Zio Ziegler ad Arcevia, quando a contenderselo ci pensano già i miliardari della Silicon Valley e persino il MOMA di New York? La risposta è nel terzo episodio di Muro, la nuova serie curata da David &lsq...;
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Pubblicato da Domenico Olivero il 02 agosto 2015 L'arte sulla città
Non si dice sempre che l'arte colora la vita e allora più che legittimo che colori anche la città! In Messico il collettivo giovanile Germen Crew, ha realizzato un grande intervento pubblico su una collina nel quartiere Palimitas a Pachuca. L'iniziativa è stata coordinata con l'amministrazione pubblica e ha coinvolto tutti gli abitati del luogo, pi&ugrav...;
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Pubblicato da Lorenzo Paci il 27 aprile 2015 Outings Project - l'arte sconosciuta
Mentre visitava il Louvre lo scorso anno, l'artista e regista Julien de Casabianca è stato colpito da un dipinto di Ingres di una prigioniera, nascosto senza tante cerimonie in un angolo del museo. Improvvisamente gli venne un'idea: e se si potesse in qualche modo liberarla, sia in senso figurato che letterale, riproducendo la sua figura in una strada pubblica...
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