Un Chimico

In questi giorni ero a Potenza, al Festival della Chimica organizzato dalla Società Chimica Italiana in occasione del suo centenario. Non ho avuto quindi occasione di preparare un post chimico-gastronomico (in compenso ho avuto modo di apprezzare l'Aglianico del Vulture :-D ). Il Festival era diretto principalmente agli studenti e alla popolazione, nel lodevole  intento di risollevare l'immagine della Chimica agli occhi dei non chimici. Tentativo impervio visto che siamo continuamente "bombardati" da servizi televisivi scientificamente sconclusionati come quelli recenti di Striscia la Notizia. Il festival prevedeva anche delle serate musicali e in una di queste ho avuto il piacere di ascoltare un gruppo femminile, Le voci di Sally, cantare alcuni brani del grande Fabrizio De Andrè. Due delle componenti del gruppo sono laureate in Chimica e quindi il concerto non poteva che iniziare con "Un Chimico" tratto dall'album Non al denaro non all'amore né al cielo, ispirato all'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. La canzone narra la storia di Trainor, un farmacista(Chemist in inglese), che non riesce a comprendere le unioni tra uomini e donne come invece capisce quelle  tra gli elementi chimici. Morì  in un esperimento sbagliato "proprio come gli idioti che muoion d'amore"

Nel caso non conosciate questo brano ve lo propongo (mentre io mi leggo tutti i commenti che avete lasciato mentre ero via ;-) )

Un Chimico (Fabrizio De Andrè)

Solo la morte m'ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.
Solo la morte m'ha portato in collina.

Da chimico un giorno avevo il potere
di sposare gli elementi e di farli reagire,
ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l'amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.

Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.

È strano andarsene senza soffrire,
senza un volto di donna da dover ricordare.
Ma è forse diverso il vostro morire
voi che uscite all'amore che cedete all'aprile.
Cosa c'è di diverso nel vostro morire.

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.

Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
guardate l'ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.

Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
Son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore.
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore.

58 commenti RSS

  • Una delle più belle canzoni di Faber, e di conseguenza una delle più belle canzoni mai scritte ;-)

  • Da non credere:

    Musical Chemistry: Integrating Chemistry and Music. A Nine-Part Tutorial for Generating Music from Chemical Processes
    Author: Mahadev Kumbar - Department of Chemistry, Nassau Community College, Garden City, NY 11530
    From: Journal of chemical education (December 2007, Vol. 84 No. 12, p. 1933)

    Abstract
    This paper synopsizes a series of nine tutorials investigating how various chemical processes can be shown to have musical aspects. Both chemistry and music share a common language: mathematics. Interesting music can be created as chemical reactions—mediated by instrumentation and mathematics (e.g., spectrometry and discrete Fourier transformation)—yield data that can be combined with principles of music theory to produce sounds. Sound files resulting from converting data to musical notation are then playable and manipulable on the computer; the sound data can also be represented on musical staves and played on musical instruments. A musical form of the periodic table of elements is provided, as well as supplemental sound files and text documents for each of the nine tutorials.

    Referring URL: http://jchemed.chem.wisc.edu/journal/issues/2007/dec/abs1933.html

  • A giudicare dagli ultimi ser-vizzi di Striscia sembra che abbiano capito di aver sbagliato, perche l'attenzione si e' rivolta tutta sulle guide gastronomiche.
    E assemblare le guide agli additivi ce ne vuole.......
    ...staremo un po a vedere che ci combinano ..
    viva la chimica.
    Comunque sono moltissimi a non sapere cosa sia un prodotto chimico, oggi un mio amico me lo chiedeva (riferendosi agli scoop di canale 5)
    la confondono con prodotti tipo acido muriatrico e detersivi.
    E non tra naturale e sintetico che comunque non significa nulla lo stesso.
    Ci vorrebbe una campagna di informazione, per fargli capire che senza la chimica non esisterebbe nemmeno le farmacie.

  • La canzone è splendida (come tutto l'album "Non al denaro, non all'amore nè al cielo")!!!!

  • Un paio di typos: "senza un volto di donna" (non un voto) "ma è forse diverso" (non è fosse).

    L'album è forse il migliore di tutti.

  • Ahem, scusa, un altro errorino: invece di "vuoi che uscite" è "voi che uscite"

  • Senza le reazioni chimiche non potremmo udire (nessuna musica).
    Senza le reazioni chimiche non potremmo pensare (a nessuna canzone).
    Senza le reazioni chimiche non potremmo emozionarci (con nessuna poesia).

    Senza le reazioni chimiche non potremmo cuocere nemmeno un uovo sodo nè tantomeno accendere un fuocherello ;-)

    Senza le reazioni chimiche non potremmo affatto muovere un dito, respirare, esistere...

    La chimica è la scienza che studia come e perchè avvengono le reazioni chimiche. Utilizzarle per produrre farmaci salvavita, rendere potabili le acque contaminate dai batteri (e mille altri usi vantaggiosi) o per produrre esplosivi e farsi saltare in aria su di un autobus cittadino (e cento altri modi vergognosi) NON dipende dalla chimica.
    Quando le persone si renderanno conto che il MALE dipende da loro stesse, da come utilizzano la chimica, la meccanica,l' elettronica o qualunque tipo di tecnologia e non è per nulla insito nella conoscenza di queste?

  • Interessante la meditazione di De Andrè (forse poeta prima ancora che musicista) sulla passione del chimico per la scienza che somiglia all'amore romantico.

    Trovo invece un po' triste il trito luogo comune (che forse proviene da Edgar Lee Masters, non ho letto l'antologia e mi dichiaro ignorante) dello scienziato che capisce il mondo fisico ma non quello degli esseri umani.

  • un saluto da una "blasfema".
    :)

  • Mi avete fatto venire in mente un mio compagno di liceo che diceva sempre: la chimica è tutto.lia

  • sono off topic ma è da un po' che volevo chiedertelo: perchè non scrivi la tua opinione sulle cosiddette "strie chimiche" ? non c'entra con la cucina lo so...ma con la chimica sì! e anche con l'ambiente...

  • Serena: ma perché anche Dario fa parte del gomblotto! ;-)

  • @Dario
    Sarà stato il "Festival della Chimica", ma con te che hai parlato di cucina e ben altri due interventi incentrati sul vino, mi pare che non vi siete fatti mancare niente.
    Che buontemponi, questi chimici...

  • @Serena

    Leggeti il blog di Attivissimo

    http://attivissimo.blogspot.com/2007/02/scie-chimiche.html

    e lascia a Dario quel che è di Dario. :smile:

  • bacillus: mi aspettavo qualche commento sull'Aglianico :-)
    Comunque, sia il seminario sul caffè che quello sul lievito per il vino sono stati molto interessanti. la docente microbiologa ha fatto vedere una serie di esperimenti di vinificazione di mosti diversi e con ceppi "selvatici" di cervisiae diversi; quali prodotti aromatici si formano, il perchè l'utilizzo di starter enzimatici industriali ha appiattito il sapore di molti vini diversi etc..
    hanno una collezione imponente di ceppi di lieviti presi dalle vigne di tutta italia in molti anni di ricerche.
    Abbiamo anche chiacchierato un po' sulla fermentazione malolattica :-)

    serena: perchè quell'argomento è trattato (e sbugiardato egregiamente) in una serie di blog e siti in giro per la rete, per cui mi limito all'agroalimentare :)

    popinga: tu scherzi, sai che "loro" mi hanno messo nella "rete degli occultatori" ? cerca occultatori+bressanini con google ;-) credo di essere stato inserito da quando ho parlato del glutammato e degli ogm :p
    grazie per il link musicale. lo recupero (e se lo vuoi fammi un fischio :-) )

  • @Dario mi hai fatto ricordare del mio prof. di Chimica al quarto Liceo Scientifico: rimandate a settembre se non conoscevamo le valenze a memoria entro dicembre. Eravamo disperate, studiavamo da un testo universitario per riuscire a tenergli dietro, ma la chimica era appassionante.......
    @ tutti : e a proposito di vino Aglianico: se non lo avete ancora letto: Gaetano Cappelli "Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo" è fenomenale, estremamente divertente, descrive la vita e le aspirazioni di un ricercatore a vita frustrato e dei suoi coinvolgimenti con vecchi compagni di scuola realizzatisi e arricchitisi non si sa bene come...... e non da meno è "Parenti lontani".
    Poi, quanto al cibo: mica provato "fave e fogghie", cioè purè di fave e cicoria lessa conditi solo con olio extravergine? piatto poverissimo, ma completo (se non si soffre di favismo, beninteso).

  • Pare tu sia in ottima compagnia, Dario, e anzi: se quella è una lista di persone da mandare all'inferno, questo mi conferma nella convinzione di voler andare all'inferno prima o poi, per quanto abbia ancora alcune cose da fare e anche se la Vita mi sta frapponendo grossi ostacoli di fronte, per giungere a quell'obbiettivo :? ...
    Per il resto, non ho capito nulla, se non che se è fantascienza è cattiva fantascienza e non mi meraviglio sia messa com'è messa, visto che nessuno a suo tempo riconobbe Eric Frank Russel (i Vitoni... ;) )
    Anyway... restiamo sull'Aglianico del Vulture, antico massiccio vulcanico quiesciente... (ossignur signur signur... cos'ho scritto... lo lascio? lo tolgo? lo lascio... Stella sii clemente...)

  • Che c'è zeb, che cosa ti preoccupa? non vedo niente che non va.

  • Volevo appunto esser rassicurato su questo ;)

  • Dario: ho fatto la ricerca che mi hai suggerito. Cose e'pazz. In pratica tutto il mondo fa parte dei disinformatori (anche se certi nomi sono ripetuti fino a tre volte), tranne il tenutario del blog. Altro che gomblotto! C'è persino Beppe Grillo accanto a te e Piero Angela. L'unico che gli dà retta sembra essere Fabio Volo.
    Anch'io voglio denunciare una verità che la disinformazione totale globale vuol tenere nascosta: la salama da sugo è radioattiva, quasi quanto il vino di Bacillus.

  • ...infatti, Popinga, comincio a pensare, viste le vendite sempre stentate, che ci siano strane voci in giro. Ma è pur vero che la radioattività del mio Tocai non l'ho mai misurata...

  • @Popinga e bacillus

    L'importante è che la radiottività della salama e del Tocai sia biologica, ovvero di origine naturale, perchè allora fa bene alla salute :smile:

    Unico rischio è perdere un po' di clienti "Affectionados" con il tempo. :lol:

  • Ti seguo da quando, non avendo compreso bene la reazione di Maillard a lezione, google non mi ha consigliato te. Ho parlato molto del tuo blog con dei miei compagni di corso, visto che per me sei un punto di riferimento, ed è bellissimo trovare ora Un Chimico, dato che è nell'album che mi sta accompagnando questa settimana!

  • Grazie di avere rispolverato questa stupenda canzone

  • Strano, chissà perchè associavo i gusti musicali di Dario a quello dei rave-party, apripista i Chemical Brothers... :roll: A proposito, c'è un gruppo che considera le parole "cuoco" e "chimico" esatti sinonimi: le band americane di spacciatori.
    Oh, non voglio dire che chi balla tutta la notte faccia giocoforza uso di sostanze proibite, però mi sono sempre chiesto come fa un ragazzo che si sveglia alle 6 o 7 di mattina di un venerdì, a restare sveglio 24 ore di fila.

  • meravigliosa come ogni sua creatura!!!

  • "gli uomini mai mi riuscì di capire
    perché si combinassero attraverso l’amore." Il chimico era anosmico: amore e' riconoscersi dall'odore. In quel caso patologico, puo' essere d'aiuto il naso elettronico. Oppure scambiarsi e-mail: gli elettroni di username affini vibrano se si incontrano. L'unica verita' e' amare.

  • Danilo: diamo a Eugenio Finardi quel che è suo: "E l'amore non e' nel cuore ma è riconoscersi dall'odore" (Non è nel cuore, da "Diesel", 1977). Ciao.

  • ...a me, comunque, questa canzone non sembra proprio un granché. Bello il testo, o meglio, diciamo insolito nel panorama del cantautorato nostrano. Ma se posso aggiungere, le parole sono l'ultima cosa che noto in una canzone. Opinioni personali, tanto per dire qualcosa...

  • Sai, Bacillus, quasi quasi son d'accordo con te: meglio una bella rissa fra amanti del Rock e amanti della Lirica, con tutto quel che ci sta in mezzo incursioni poetiche incluse, piuttosto che quel che sta per succedere qui (altrove)...
    Però, tu non sei tipo da dire qualcosa per dire niente... opinione personale per opinione personale... ma sputa fuori!

  • Ma no, zeb, sospettoso che non sei altro. Se uno dice "che bella questa canzone", io mi permetto di dire "a me non piace". Semplicemente guardo sempre di traverso chi sbava dietro ad una canzone perchè "sono belle le parole". Se non c'è la musica, la cosa non mi interessa. Per me la musica è tautologica, non ha bisogno di esprimere niente oltre a se stessa e non ha bisogno di inutili orpelli per esprimersi al meglio (N.B. concetto, quest'ultimo formulato da altri, non certo da me, io mi limito a sottoscrivere essendo l'espressione di una sensazione che ho sempre avuto) Amen.

  • Quindi, la Lirica indipendentemente dal Libretto?

  • Mah, quasi quasi sì. "Le nozze di Figaro" senza Da Ponte mi sa che sarebbe comunque un capolavoro. Ed il divino Amadeus resterebbe un genio.

  • In effetti certi libretti sono delle ciofeche :p

    Fatto a tempo a vedere un pezzo di Report. Ma perchè mi consigliate le trasmissioni che poi mi mettono di cattivo umore? :p Pecore curate con l'omeopatia, il solito del Consiglio dei Diritti Genetici che tira in ballo (a sproposito) gli OGM, e il solito "spottone" per i GAS e il biologico, come se fosse un tipo di agricoltura trasferibile su larga scala.....

  • Sai, son nato e cresciuto sulla Sinfonica, per quanto Sherazade e Spartacus siano entrambi balletti, ma le sgallettate continuo a preferirle in altro senso.
    Così per la Lirica: mio padre c'è arrivato tardi, più o meno quando io accedevo al Rock, e la competizione era messa su binari impari ("La Tua musica non durerà, la Mia sì!" Ipse dixit, come quelli che dicono che non arriveremo mai a cent'anni come i nostri nonni perché mangiamo troppa roba chimica, giusto per dire qualcosa IT...) e quindi divergenti.
    Quindi raccatto qua e là, a seconda di musica e testi: per esempio mi sembra che ci siano inebrianti coppe nella "Cavalleria Rusticana"...

  • ...aspetta, aspetta, Dario. Completa l'opera guardandoti questo video!
    http://tv.repubblica.it/copertina/quale-futuro-energia/32871?video
    Ciliegina sulla torta!

  • Esatto!
    Ottimo Bacillus, questi sono i Grandi Divulgatori che si ha da combattere.
    Una volta, almeno, certe cose le dicevano in altri toni e in punta di piedi in modo da trattenere la panza, non stravaccati in stato etilicamente sospetto...
    O tempora! O Mores!
    Sopravviveremo ai Tempi...?

  • @bacillus e zeb

    grazie del video. i primi commenti "a freddo":

    1) sono rimasto impressionato dal girovita, come si concilia con la fame nel mondo?

    2) la piante fanno la fotosintesi, ma se non si fosse introdotta la genetica, la chimica e la meccanica (ovvero energia dall'esterno) col cavolo che avremmo tutto questo cibo a disposizione e devo anche dire tutta questa "bella gente" che parla parla e non sta nei campi con la schiena bassa a coltivare la buona terra.

    3) i commerci globali funzionano con l'energia. Se vuoi far sapere all'Americano quanto è buono il tuo formaggio IGP con le Perine Slow devi o portarli tu in America o far venire gli Americani qui. Ergo serve l'energia del combustibile da "bruciare" negli aerei di linea.

    4) Il modello "casetta nelle langhe" funziona bene fin quando ci sono i cittadini di Milano, Roma, Firenze, Torino ben "stipati" nelle loro città. Guai al povero campagnolo se questi un giorno di riversassero a fiumi in campagna con i loro "SUV modello sbarco in Normandia" per installare lì la loro casetta prefabbricata certificata e BioComaptibile.

    5) A parte tanta bella demagogia di soluzioni ne ho viste ben poche.

    Fine della storia.

  • Dario...quale report??che si sono inventati ora??

  • Report nel senso della trasmissione (che a dire il vero ha detto anche cose condivisibili, come che si deve ridurre il consumo di carne). Trovi il link alla trasmissione nel post sugli OGM http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/03/25/ogm-le-ragioni-di-chi-dice-no/

  • Dalla canzone di De Andrè mi sembra di capire che non era uno "dei vostri" la chimica è senza anima non dà le risposte all'emotività che lui cercava.

  • Ehm... Luca.S: la fame nel mondo si affronta mangiando poco ma spesso, e non spesso ma tanto come l'allegra armata Brancaleone dei nostri simpatici amici, o frequentemente niente come molti (di sicuro non loro) si troverebbero in contingenza se venisse applicato su larga scala il loro vagheggiato sistema, impossibile del resto da compenetrare se non in stato abbondantemente etilico.
    Che a te non è dato, percui cosa vuoi cercar di capire: sbronzati, prima di parlar di Petrini!

  • Quello su Spoon River è il disco di De Andrè che mi piace di meno. In versione originale o nella sua, quel testo in particolare mostra solo una serie di pregiudizi che, senza dubbio, sono alimentati anche da noi chimici. Ma già ai tempi di Masters c'erano state generazioni di chimici simpatici, popolari ed entusiasmanti anche nella divulgazione, da Davy a Faraday a Lewis.
    Quanto al disco... credo che sia quello in cui compare al massimo uno dei principali difetti di De Andrè, il suo guardare le cose dal di fuori o dal di sopra, con quel vago ma sempre presente filo di puzza sotto il naso...

    p.s.: e siccome so che su questi giudizi mi arriveranno i pomodori, mi preparo a fare l'insalata

  • Spal:
    A causa della mia natura ciclotimica
    a volte odio, a volte amo la chimica.
    Ma questa bella pensata
    dei pomodori da insalata
    provoca il sorriso e mi cambia la mimica. ;-)

  • Popinga, vate che incedi aulico e maestoso, tollera questo mendico che ti si aggrappa alla veste e ti molesta sovente coi suoi lamenti :)

    cantiam in coro!
    lode al pomodoro!
    coincidenza fortunata
    era quello da insalata
    sol la mimica è alterata:
    si trattasse dei pelati
    lor ti cambian
    i connotati
    se lanciati
    inscatolati.

  • Insomma, Spal, qui preparano proiettili di grosso calibro. E ti va bene che il nostro insostituibile e lungamente atteso bidello sia in Iberia. Se gli tocchi De André, lui usa la Dicke Bertha.
    Lamberto, di anima della chimica si discuterà quando avrai portato prove dell'esistenza dell'anima. Intanto leggiti, se posso consigliarti, Il sistema periodico di Primo Levi, un chimico, al quale Auschwitz portò via la credenza nell'anima ma non la dignità di uomo.

  • Popinga, Bacillus, Stella, Zeb et altri: salve a tutti e ben ritrovati.
    Reduce dalla solatìa ed operosa Spagna, ritransitato alle amate sponde (ohibò!), ancora una volta, come d’uso, vengo sfiorato da strascichi di depressione: dum Romae consulitur… ecc. ecc. :-)

    Vengo però al dunque per correggere l’erronea impressione del mio dotto collega Popinga: si tranquillizzi, giammai ricorrerei alla cicciosa figlia di Krupp per confutare Spal: giammai!
    Io fui (anche se transitorio) amico di Fabrizio: non cieco e osannante innamorato.
    Anzi, vi dico, non solo condivido buona parte della critica spalliana alla canzone di De André (ed all’album relativo, entrambi troppo enfatizzati dal "combinato disposto" (bello, eh... :-) ) della bolsa e mielosa retorica antiguerrafondaia e della debordante presenza, anche televisiva, di Fernanda Pivano), ma anzi ne sottolineo criticamente il sottile, seducente, insinuante e fuorviante messaggio: “date retta a me che son chimico: se amate le emozioni, lasciate perdere la chimica!”. (Rilievo critico che, non senza ragione, ha sollevato anche l’onesto Lamberto).

    Mi trovo pure a comprendere, pur con riserve, la posizione scettica di Bacillus. Il mio vecchio cavallo di razza non perde mai il gusto acre ed il sapore forte della provocazione; cui fa seguire un ghigno malefico di soddisfazione!
    Però, in linea di massima, il nostro friulano non ha torto: la musica dev’essere accettata “per la musica stessa”, non per le parole (e i concetti) con cui è esternata! Diavolo, come non condividere?

    Del tutto casualmente, a me capita di avere ancora in vita una lontana madre, pianista, ex-insegnante di musica, nata e cresciuta (quasi) esclusivamente per e dalla musica. Vicina ai novanta, è drammaticamente assai sorda. Come Beethoven, celia.
    Beh, quando le faccio ascoltare le canzoni di Fabrizio, lei non ne intende, non ne decifra alcuna parola; ne riceve solo la musica. E, ahimé… storce un po’ il naso: “non è granché”, sentenzia lapidaria.

    In effetti, Fabrizio stesso lo riconosceva; e senza false reticenze ammetteva che solo negli ultimi anni, con l’aiuto determinante del figlio Cristiano (che aveva studiato composizione al Conservatorio), la sua musica, “in sé” , si era elevata al di sopra di una certa monotona e ripetitiva banalità. Chi s’intende di musica, capirà.

    Bacillus ha totalmente ragione, quindi? Sommessamente, non credo.
    Io penso che le liriche “deandréiane” vadano prese, ascoltate, interiorizzate, come un tutt’uno: musica “e” parole; parole “e” musica, inscindibili. Alcune (mi viene in mente, ad esempio, “Il sogno di Maria” ne “La Buona Novella”, testo quasi coevo a quello del “Chimico”) di trascinante bellezza, su entrambi i versanti!

    Si ritorna qui, però, all’eterna questione: Fabrizio, fu “di più” cantante o poeta? Io non so, mi taccio.
    Popinga, forse, spero, no: ha più mezzi, lui, per giudicare la poesia, di quanti non ne abbia io, umile ed incolto bidello.
    Su, in classe, Zeb! La ricreazione è finita!

  • Ehilà! bentornato Franco! E che ritorno scoppiettante! Tutt'altro che banale... A presto!

  • Bentornato Franco, mancavi.

  • Ah Franco, bentornato nel bel paese dove risuona sempre il no ;-)
    Sul rapporto parole-musica nelle canzoni beccati questa Santa Lucia poliglotta
    http://www.carasantalucia.it/tradizioni/mondo/Svezia/DanimarcaSvezia.htm

    Anche se è troppo facile dire che la magia poetica a volte nasce proprio dall' incontro unico tra parole (che lette dicono poco) e musica (che ascoltata non vale molto).

  • Albertone, grazie! Simpaticissimo il link!
    Ciao, F

  • Bentornato, Frank, e... beh, sai: non ho nessuno che mi scriva le giustificazioni, per cui dovrei spiegare con parole mie perché mi è andata a fuoco la cappa che ha carbonizzato il tetto, e non ne ho tanta voglia... ma in classe ci sto lo stesso, come posso...

    Quanto a "Faber" (se posso...), penso che il problema (se problema c'è...) stia nella percezione che abbiamo degli "Artisti": hanno un percorso umano intersecante con la propria Arte, ma questo prende importanza quando si analizza e approfondisce quel percorso e quell'Arte con occhio (o orecchio) razionale.
    Però, alla fine, comanda sempre il cuore, per cui se inizi ad amare l'Artista, ami incondizionatamente qualsiasi sua cosa, anche se un testo emozionante su una musica monotona, anche se una musica impregnante sotto un testo discutibile, anche se testo e musica tristi e fastidiosi, oppure melensi e cupi, a seconda dello stato d'animo... pure se è Picasso, tanto per dire, magari te l'attacchi al muro invece di metterlo in cassetta di sicurezza e venderlo quando il mercato tira al meglio...
    Anyway, io a volte posso preferire direttamente Leonard Cohen proprio perché il testo non mi entra direttamente in contatto razionale e mantiene la voce assemblata alla musica come uno strumento; a volte posso voler cantare a squarciagola qualcosa di "significante" ben ritmato, a volte può darmi fastidio il solo suono di una voce umana, magari mentre faccio "mh mh" precedendo la melodia...
    A volte certe cose vengon meglio lette, a volte cantate, a volte non dette (m'è scappata e l'ho lasciata scappare... ;) )

  • a proposito di chimico e "naturale", come mi commenti il servizio della gabanelli sulla carne di domenica scorsa?

  • Enrico: ne ho visto un pezzo (e ne discutevano nei commenti dell'ultimo post sugli OGM). Condivisibile il messaggio di consumare meno carne. I polli allevati "ruspanti" sono sicuramente piu' saporiti di quelli degli allevamenti industriali (i muscoli si muovono di piu', producono piu' fibre rosse, piu' sostanze aromatiche etc...). Meno d'accordo per quel che mi riguarda il solito messaggio di Report che "LA soluzione" sia il biologico, come se questa pratica potesse essere estesa al 100% della produzione.

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