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DIRETTIVEModalità per il regolamento dei prestiti di materiali archeologici in conformità del Memorandum di intesa tra il governo degli Stati Uniti d'America ed il governo della Repubblica italiana del 2001 |
Il 19 gennaio 2001 il governo degli Stati Uniti d'America ed
il governo della Repubblica Italiana hanno firmato un accordo diretto a proteggere
certe categorie di materiali archeologici databili ai periodi italiani pre-classico,
classico e della Roma imperiale. Gli Stati Uniti hanno preso queste decisioni
in risposta ad una richiesta del governo italiano inoltrata in base all'Articolo
9 della Convenzione UNESCO del 1970 concernente le misure da adottare per
interdire ed impedire l'importazione, esportazione e trasferimento illeciti
di proprietà di beni culturali. L'accordo governa inoltre i prestiti
fatti a lunga scadenza di materiali archeologici in conformità degli
accordi esistenti con musei ed istituti accademici statunitensi di ricerca
e simili altre istituzioni a fini culturali, educativi, storici ed umanistici.
Memorandum d'intesa fra il governo degli
Stati Uniti d'America ed il governo della Repubblica italiana 2001:
Provvedimenti per prestiti a lunga scadenzaArticolo II. E
"Il Governo degli Stati Uniti d'America prende atto che il Governo della Repubblica italiana permette l'interscambio di materiali archeologici a fini culturali, espositivi, educativi e scientifici per consentire un'ampia fruizione pubblica e un approccio legittimo al ricco patrimonio culturale italiano. Il Governo della Repubblica italiana accetta di fare quanto in suo potere per incoraggiare ulteriormente l'interscambio:1. promuovendo accordi per prestiti a lungo termine di reperti archeologici o di beni di interesse artistico per il periodo necessario a scopi di ricerca e di educazione pubblica, concordati, caso per caso, da musei o Istituzioni similari italiane e statunitensi, che potranno includere: analisi scientifiche e tecnologiche sui materiali e la loro conservazione; confronti a fini di studio, nel campo della storia dell'arte e di altre discipline umanistiche e accademiche, con materiali già conservati in musei o Istituzioni americani; oppure presentazioni a fini educativi di speciali tematiche fra più Istituzioni museali o universitarie;
2. incoraggiando i musei e le Università americane a proporre congiuntamente e a partecipare a progetti di scavo autorizzati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell'intesa che una parte dei manufatti scavati scientificamente in tali progetti potrebbe essere concessa in prestito alla controparte americana a seguito di accordi specifici con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali; e
3. promuovendo accordi per scambi accademici e specifici programmi di studio concordati tra istituzioni italiane ed americane."
1. Gli istituti impegnati in simili prestiti svilupperanno i propri progetti. Informazioni sui vari musei e siti archeologici in Italia sono disponibili al seguente sito Internet: http://www.beniculturali.it/ and http://www.archeologia.beniculturali.it/.
2. Opere prescelte per determinati prestiti devono corrispondere alle varie categorie facenti parte della lista edita presso il bollettino del 23 gennaio 2001 del Federal Register, vale a dire l'albo ufficiale delle disponibilità. (http://exchanges.state.gov/culprop/it01fr01.html)
3. I fondi per i progetti di ricerca, di formazione, e di esibizioni che faranno parte del suddetto Memorandum di intesa rimarranno la responsabilità delle istituzioni statunitensi ed italiane interessate.
4. I materiali in prestito verranno considerati eleggibili ad una licenza temporanea di esportazione a secondo dei meriti dei singoli casi.
Limiti sui prestiti per le ricerche, la formazione e le esibizioni
Secondo le leggi italiane gli oggetti artistici destinati esclusivamente
a far parte di mostre continuano ad essere soggetti ai limiti di un periodo
di un anno di prestito. Secondo i provvedimenti ora in atto negli accordi
del Memorandum di intesa, i prestiti della durata di più di un anno
sono permessi laddove è evidente nel valore di ricerca o nella componente
educativa della mostra un'importanza particolare che potrà essere messa
in evidenza dagli esempi che seguono.
Esempi di progetti che meritano prestiti a lunga scadenza (pluriennale)
Programmi di ricerca e/o presentazioni educative in cui gli oggetti archeologici
presi in prestito da istituzioni italiane rappresentano l'opera centrale di
un prestito a lunga scadenza. Quelli che seguono sono esempi teoretici di
tipi di progetti che potrebbero essere eleggibili alla disponibilità
di prestiti a lunga scadenza. Gli esempi non costituiscono l'intera gamma
di attività culturali interessate e pertinenti. Le idee di specifiche
attività e progetti di ricerche e di prestiti andranno discusse con
le particolari istituzioni interessate.
Esempio 1.
Prestiti di un gruppo di oggetti archeologici diretti ad un istituto statunitense fornito di un laboratorio di conservazione dove potranno essere effettuati specifici studi tecnici i cui risultati verranno pubblicati in rapporti scientifici, e risultanti in una mostra allestita per l'educazione pubblica. I tipi di studi potranno includere (ma non si limiteranno esclusivamente a) le analisi delle fonti degli oggetti di pietra o di ceramica; lo studio tecnico delle tecniche di produzione; ed analisi chimiche dei contenuti dei vasi. I materiali che necessiteranno particolari analisi scientifiche potranno essere selezionati sulla base di progetti ideati dalle competenti Superintendenze Archeologiche.
Esempio 2.
Materiali di prestito provenienti da istituzioni italiane potrebbero qualificarsi per studi più approfonditi se si prestano ad essere paragonati con similari oggetti in musei statunitensi. Gli studi comparati potranno figurare nel campo della storia dell'arte, sia esso tipologico, antropologico o contestuale. A secondo del tipo di ricerca, i risultati potrebbero essere pubblicati in riviste specializzate o come parte di cataloghi per esibizioni pubbliche.
Esempio 3.
Prestiti di materiali archeologici di scavi non pubblicati o parzialmente pubblicati. Detti materiali potrebbero essere archiviati, conservati, analizzati e pubblicati come parte di un programma di studi per studenti universitari o candidati ai programmi di dottorati di ricerca ed esibizioni montate per la specifica formazione dei partecipanti e per divulgare i loro risultati al pubblico in generale.
Esempio 4.
Prestiti di materiali archeologici provenienti da scavi concessi ad una missione statunitense in Italia, per essere analizzati, pubblicati e esibiti in istituti statunitensi. Simili materiali potrebbero essere organizzati per esibizioni, ad esempio, in un più vasto contesto storico del sito.
Esempio 5.
Prestiti di materiali archeologici provenienti da più di un istituto adatti alla corretta investigazione storica del commercio, la produzione artistica, lo sviluppo sociale o politico, le connessioni regionali, o altre simili problematiche che possono essere esaminate attraverso esibizioni di materiali archeologici. Una volta completate le ricerche (sia che siano state condotte da studenti universitari, candidati al dottorato di ricerca, o studiosi di professione), i risultati potranno essere pubblicati ed esibiti in una o più sedi allo scopo di avanzare l'educazione pubblica nonché la loro dimestichezza con simile tematiche.
Esempio 6.
Prestiti di materiali archeologici provenienti da scavi abusivi o da saccheggiatori. Articoli confiscati potrebbero essere utilizzati come materiali in programmi di studi comparativi ed educativi; la loro identificazione ed i potenziali prestiti andranno coordinati con il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio artistico prima che i materiali potranno essere inviati alle competenti Superintendenze archeologiche territoriali. Detti materiali confiscati potrebbero essere aggiunti ad ulteriori reperti di singoli siti scientificamente esplorati, il che permetterà l'opportunità di riportare oggetti saccheggiati nell'ambito di un più vasto contesto archeologico.
Dott.ssa Rosanna Binacchi
Direzione Generale per i Beni Archeologici
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Via di S. Michele, 22
00153 Roma
Tel: 39 06 5843 4627
Fax: 39 06 5843 4751
Email: r.binacchi@archeologia.beniculturali.itCultural Property Office
U.S. Department of State
301 4th St., SW, Room 334
Washington, DC 20547
Tel: (202) 619-6612
Fax: (202) 260-4893
Email: culprop@pd.state.gov
URL: http://exchanges.state.gov/culprop