Amori e note |
Quando Pupi Avati aveva vent'anni, coltivava con tenacia, nella sua Bologna, un unico sogno: quello di diventare un grande musicista jazz, il Benny Goodman di casa nostra. Dovette ben presto ricredersi: il talento non gli bastava a supportare tanta ambizione, il coetaneo Lucio Dalla era così bravo da far ancor più risaltare la sua inadeguatezza. Quest'esperienza torna, trasfigurata, nella vicenda di "Ma quando arrivano le ragazze?", come di consueto scritto e diretto dal cineasta emiliano. Vi si narrano dieci anni nella vita di Gianca e Nick, due ventenni bolognesi incontratisi nel 1994 ad uno stage per giovani musicisti di Umbria jazz. Il primo, figlio di un jazzista mancato, ha in mente soltanto il sax; l’altro, proveniente da un difficile ambiente famigliare, cerca nella tromba un possibile riscatto. La passione accomuna il loro tragitto, sino al momento in cui risulta evidente che Gianca possiede esclusivamente quella, mentre Nick ha anche un vero talento: divisi inoltre dall’amore per una ragazza, Francesca, finiranno per allontanarsi e disperdere la propria amicizia. Divenuto commercialista di successo sulle orme paterne, Gianca tempo dopo assisterà, seduto in platea, al concerto tenuto dal suo sodale d’una volta: ed il bis sarà proprio "Ma quando arrivano le ragazze?", il brano che egli aveva composto quando suonava nel Joy Spring Quintet. Elegiaco e malinconico, il film è tra i più riusciti in assoluto del Nostro: sulla sua abituale tastiera tematica (la giovinezza vista come esperienza sospesa tra esaltazione e ripiegamento, la difficoltà di accedere all’età adulta, l’amicizia maschile infranta dall’irruzione della donna), egli intesse variazioni alla maniera d’una libera improvvisazione conferendo al racconto un andamento struggente e intenerito, ritmato dal passaggio delle comete. Alla felice riuscita dell’opera, concorre il terzetto degli attori principali, perfetti nei rispettivi ruoli: nei panni del padre - speranzoso e tuttavia pessimista - di Gianca, Johnny Dorelli è straordinario. Un nuovo capitolo, in definitiva, del piccolo mondo antico - pur se l’ambientazione è contemporanea - di Avati: il suo restar fedele a se medesimo, nulla concedendo alla volgarità imperante, è qualcosa di cui mai abbastanza gli saremo grati.
F.T.
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Ma quando arrivano le ragazze?
di Pupi Avati
con Paolo Briguglia, Vittoria Puccini, Claudio Santamaria
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Intervista a Pupi Avati
Ma quando arrivano le ragazze?: cast
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