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Se il benvenuto in una città fosse affidato alla stazione ferroviaria, come accadeva in fondo un tempo, quando le caldaie riempivano di vapore le banchine e lungo le valli sferragliavano i treni, Teramo sarebbe considerata una delle città più accoglienti d'Italia. Costretta dalla riorganizzazione ferroviaria a considerare la Teramo-Giulianova una 'tratta minore', la citta non ha rinunciato alla sua piccola stazione, ma ne ha fatto un centro del sapore, affidandone la gestione ad una famiglia di ristoratori che, quando anche la biglietteria ha ceduto il posto all'automazione, ha fatto della banchina uno spazio del gusto. La ferrovia, nel senso dei binari, è invece al centro di un progetto di trasformazione che mira a farne una metropolitana leggera di superficie, prolungandone il tracciato fino a Montorio, per realizzare un collegamento tra il mare e il parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.