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Cosimo
De Giorgi
Lizzanello ha il vanto di aver dato i natali ad
Arcangelo Cosimo De Giorgi, nato il 19 gennaio 1842.
Cosimo De Giorgi, dopo aver trascorso gli anni dell'
infanzia presso gli zii Marcucci a Martano (LE), nel 1852 entrò nel Real
Collegio dei Gesuiti in Lecce. Condusse gli studi di medicina prima a Pisa
e poi a Firenze da dove fu costretto a tornare nel paese natio nel 1867 in
seguito alla morte del padre colpito dal colera che allora infieriva a
Lizzanello.
Subito dopo si trasferì a Lecce con la mamma e i
fratelli. Oltre che alla medicina, dopo aver imparato il francese, l'
inglese e il tedesco, si dedicò allo studio delle scienze naturali e diede
vita in Lecce ad un osservatorio sulla torre campanara della chiesa di S.
Francesco annessa al R. Liceo Convitto Palmieri. Dal 1874 ebbero inizio le
osservazioni che si protrassero per 39 anni sulla pressione, sulla
temperatura, sull' umidità, sui movimenti dell'atmosfera, sulla pioggia,
sui temporali e su tutti gli altri fenomeni
atmosferici.
Il De Giorgi
insegnò prima storia naturale e cosmografia nella scuola tecnico-normale
di Lecce dotandola di un ricco gabinetto e poi scienze fisiche e naturali
nell'educatorio femminile " Vittorio Emanuele II" sempre a Lecce.
Condusse inoltre studi litologici, geologici e idrografici sulla provincia
di Lecce raccogliendo rocce, fossili e profili stratigrafici, nonché studi
di sismografia in terra d'Otranto. Nel 1868 entrò a far parte del Comizio
Agrario del Circondario di Lecce, nel 1885 del Comitato Forestale,
mentre nel 1898 fu nominato socio dell'Accademia Pontificia dei Nuovi
Lincei.
Attraversò in lungo e in largo la Terra d'Otranto
studiandone non soltanto l'aspetto naturale, ma anche le opere d'arte, le
chiese, le torri, le masserie, i casali. La biblioteca provinciale di
Lecce conserva centinai di suoi testi, opuscoli ed articoli. Si ricordano
qui solo alcune delle sue opere tratte dall'enorme mole dei suoi scritti:
"Lecce e il suo territorio", "La provincia di Lecce-Bozzetti di
Viaggio", "Note di climatologia agraria salentina", "La
produzione agraria e lìesportazione nella provincia di Lecce".
"L'irrigazione della Puglia", "Geografia fisica e descrittiva
della Provincia di Lecce", "Calendario per floricoltore in terra
d'Otranto", "Cenni ". C. De Giorgi morì a Lecce il 2 dicembre
1922 nell'abitazione che si era fatta costruire presso l' Arco di
Prato.
Uomo di grande ingegno, instancabile nella ricerca,
famoso scienziato, illustre umanista, C.De Giorgi si distinse anche per la
sua grande umanità e modestia. Infatti spesso amava conversare con i
contadini della sua terra dando loro utili consigli durante le sue lunghe
passeggiate in campagna.
In caso di malattia curava i suoi compaesani senza
percepire da loro alcun onorario recandosi nelle loro abitazioni in
qualsiasi ora del giorno e della notte. Ebbe in grande considerazione i
più alti valori della vita infatti nei suoi "Cenni autobiografici"
rivolgendosi alle figlie così scriveva: "La vera gloria, mie care, è
quella della virtù; è quella che noi proviamo nella propria coscienza
quando, esaminando noi stessi, riconosciamo di aver adempito, nel miglior
modo possibile i nostri doveri"ed ancora "Ed ora, figlie mie dilettissime,
in questo giorno di Pasqua di Resurrezione, prostratevi umilmente con me
dinanzi al Signore che illumina la nostra intelligenza e dà energia alla
nostra volontà".
Lizzanello ha dedicato a questo suo illustre
concittadino la via in cui c' è la sua casa natale e la Scuola media,
mentre un'erma in bronzo è situata al centro dei giardini pubblici in
piazza della Libertà su di essa si legge: Lizzanello al suo concittadino
Cosimo De Giorgi insigne scienziato e
umanista. |