Cerchiara di
Calabria
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NOTIZIE
UTILI:
Abitanti: 3.106 Superficie: kmq 82.07 Altitudine centro capoluogo: m.s.l.m.
650 (min/max 2/2266) Distanza dal capoluogo di provincia: Km 90 (CS) Distanza
dal mare: Km 22.5 Villapiana CAP: 87070 Prefisso: 0981
CARTOGRAFIA:
Istituto geografico militare (IGM), carta d'Italia 1:25.000 (ultimo aggiornamento
1958), foglio 221, quadrante I, tavolette: SO Frascineto, SE Cerchiara
di Calabria; quadrante II tavoletta NE Francavilla Marittima.
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Il
rinvenimento di numerosi reperti archeologici fa pensare che i primi insediamenti
antropici risalgano al periodo paleolitico ed agli inizi dell'epoca ellenistico-romana. Si
identificò prima con Sibari e poi con Thurio. Alcuni storici considerano Cerchiara
l'erede di Arponium, antica città pre-ellenica, ma notizie certe della sua esistenza con
la denominazione di Circlarium si hanno nel periodo Bizantino, in cui compare al centro di
una zona monastica di grande importanza. Secondo alcuni storici il suo nome deriverebbe
dalla quercia che cresce spontanea nel territorio (Querciaia - Querciara - Cerchiara);
secondo altri deriverebbe dal vocabolo semita Kirkis = Bollente, per la presenza della
sorgente termale sulfurea, secondo altri ancora dal greco Kirkos o dal latino Circus, che
starebbe ad indicare la cerchia dei monti che la circondano o, più probabilmente il
cerchio di fortificazioni che la munivano contro l'invasione dei Saraceni. Durante il
periodo normanno vive sotto il potere della famiglia Clermont (Chiaromonte) quando molti
dei monasteri bizantini che insistevano sul territorio, per diverse ragioni decaddero e
furono ceduti ad abbazie latine del Mezzogiorno in seguito alla politica di latinizzazione
delle chiese attuata dai conquistatori normanni. Documenti medioevali greci menzionano
questo paese: khrklariou (anno 1106) astu Khrklariou (anno 1175). Troviamo Circlarium
registrato nel 1276 e in RDApLC (Cassano al Jonio) a. 1324 "In castro Circlarii"
n. 2301. NOTA: 39 Fonte ISTAT '91
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- Nella località Balze di Cristo vi è un ripostiglio di asce di
bronzo risalente probabilmente all'età del ferro, scoperto nel '51 da parte di cavatori
di pietra.
- In località Lupparello fu rinvenuto un altro ripostiglio
purtroppo disperso, simile a quello di Balze di Cristo, con accette bronzee dell'età del
ferro.
- Nelle località Tesauro e Scivola si sono avuti nell'ottobre 1981
ritrovamenti di probabile pertinenza a insediamenti Bruzi o Lucani; nella prima zona vi
era vasellame a vernice nera d'uso comune, nella seconda, materiale fittile e vasi a
figure rosse.
- Nel Palazzo Piana nel marzo del 1987 vi sono stati rinvenuti resti
di ceramica nera ed altro materiale.
- In località Grotte delle Ninfe - Grotte del Mulino, è stato
individuato uno strato di ceramica aretina liscia.
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Patrimonio
architettonico (religioso, civile e rurale) e artistico
- Il Santuario di S. Maria delle Armi40 rappresenta una
significativa testimonianza di arte rinascimentale. Antico edificio di culto testimoniato
già dal sec. X, come provano i resti delle grotte rupestri del monte Sellaro, ove si
insediarono nel X secolo i monaci anacoreti di origine greca. La sua costruzione - secondo
la tradizione locale - cominciò nel 1440 allorché nel medesimo sito vennero trovate in
una grotta alcune tavolette bizantine tra le più antiche mai rinvenute. L'edificio,
inizialmente una piccola cappella ricavata nella roccia, ben presto fu ampliato dalla
pietà dei fedeli in seguito ad un nuovo "ritrovamento" di un'immagine della
Vergine dipinta su una lastra di pietra. Il complesso degli edifici annessi fu fatto
costruire agli inizi del XVI sec. dal principe Pietro Antonio Sanseverino e nel secolo
successivo vennero aggiunti la casa del pellegrino e il palazzo Ducale per intervento del
ramo dei marchesi Pignatelli detti di Cerchiara. La Chiesa risulta alquanto asimmetrica
per l'adattamento della struttura alla parete della roccia. È composta di due navate
disposte a "L" delle quali quella cui si accede dal sagrato costituisce il corpo
principale. Presenta al suo interno notevoli opere lignee seicentesche, un dipinto su
tavola datato 1591 e un altare maggiore decorato con marmi policromi di scuola napoletana
del '700.
- Convento degli Osservanti, fondato nel 1650 ad opera di Fabrizio
Pignatelli III, venne soppresso per decreto ai primi dell'800.
- Ruderi del Monastero di S. Andrea di epoca bizantina. Edificato
intorno al '950 venne retto agli inizi dal monaco Pacomio e poi da Gregorio da Cassano.
- Chiesa di S. Antonio, venne costruita dal Marchese di Cerchiara,
principe Fabrizio Pignatelli, verso la metà del 1600, in stile barocco e annessa
all'antico convento degli Osservanti. Custodisce una croce processionale d'argento del
XVIII sec. proveniente dal Santuario della Madonna delle Armi; una croce reliquiaria
d'argento del XVII sec. e un cassone di sagrestia del XVII sec.
- Chiesa di S. Giacomo, eretta nel 1400 e rifatta in stile barocco
nel 1700. Da vedere: il bellissimo altare del Crocifisso scolpito da G. Cappellini nel
1878, artista toscano; quattro grandi tele: Gloria di S. Barbara del 1700, la
Presentazione al Tempio di Maria (di epoca incerta), la Visitazione (ignoto del 1600),
Madonna di Costantinopoli (di epoca bizantina). La chiesa inoltre custodisce in una teca
una reliquia della Santa Croce.
- Chiesa di S. Pietro. Edificio di antichissima data di stile
basilicale, ha subito parecchi rimaneggiamenti in epoche successive. L'interno si presenta
a tre navate d'impianto rinascimentale con un bell'altare con intarsi marmorei. Sono
conservati pregevoli dipinti di scuola napoletana del 1700 che raffigurano: la
Circoncisione di Nostro Signore, la Madonna con Bambino, S. Marco e S. Matteo e la cattura
dei Santi Pietro e Paolo.
- Chiesa di S. Francesco di Paola, ubicata presso il palazzo della
Piana, è stata costruita dai Pignatelli nel '600. Restaurata ed ingrandita nel 1978,
conserva all'interno il sepolcro di Fabrizio Pignatelli.
- Torre edificata nel 1547 da A. Capoccio, per volere di Carlo V, a
difesa ed avvistamento dalle incursioni dei Turchi.
- Ruderi del Castello, costruito nel '300 e rifatto nel '500. Il
castello nacque a completamento delle mura della rocca longobarda, come si può dedurre da
una delle torri di forma poligonale tipicamente normanna. La sua presenza ha influenzato
per molto il centro urbano per l'esigenza feudale di materializzare sia il potere del
signore sul territorio, sia il suo esercizio di pubblica giurisdizione sulla popolazione.
In tal modo il castello non costituì soltanto una struttura difensiva ma anche il centro
della vita amministrativa locale. Sotto la famiglia Chiaromonte esso fu ampliato e
restaurato, come lascia supporre la torre rettangolare di stile normanno, costruita a nord
sullo strapiombo della Gravina. Vi si sono succeduti i Della Marra, i Sanseverino, i
Borgia, i Carafa, i Chiaromonte e i Pignatelli.
- Palazzo della Piana, a pianta quadrilatera con cortile al centro,
venne fatto costruire nel 1600 dai Pignatelli quando abbandonarono il castello resosi
inabitabile. L'edificio inglobò una preesistente torre fatta edificare da Fabrizio
Pignatelli nel 1547 in ottemperanza all'ordine dell'imperatore Carlo V che richiedeva la
costruzione di torri di avvistamento e di presidio lungo tutti i litorali del regno. NOTA:
40 SANCINETO M., Il Santuario della Madonna delle Armi, in "Apollinea", anno II,
n. 3, maggio/giugno 1998, pp. 19-20
Le risorse naturalistiche
- Monte Sellaro (mt. 1439).
- I faggi serpente del Piano di Acquafredda41.
- Parco della Cessuta costituito per la maggior parte da cerri,
cipressi nani, ontani, roverella e macchia mediterranea.
- Bosco Cernostasi, Serra di Paola, S.Venere, Fagosa.
- Sorgenti Grotte delle Ninfe (Complesso Termale). Secondo l'antica
leggenda la Grotta delle Ninfe Lusiadi era l'antro nascosto che custodiva il talamo della
mitica Calipso. Le acque sulfuree di questa sorgente termale, note già agli antichi
Sibariti, vantano qualità terapeutiche.
- Abisso del Bifurto. Occupa il quarantesimo posto nella graduatoria
delle grotte più profonde del mondo (683 m. di dislivello).
- Grotta del Gufo. Famosa per le sue concrezioni è la grotta più
lunga del Parco (2.150 metri di lunghezza).
- Fontane: Acquarossa, Celio, S. Rosalia, Venaglie, Sciollarello, S.
Rosalia dei Sorci, Manca, Pantano della Madonna, Iorino.
- Gola del Caldanello.
- Punti panoramici: Castello Normanno, Calvario, Costa S. Marco,
Abisso del Bifurto, S. Maria delle Armi, Lacco, Abisso della Gravina.
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- Riti della Settimana Santa;
- Il 24 aprile fuochi pirotecnici alla località Lacco e veglia in
onore della Madonna delle Armi;
- Il 25 aprile festa della Madonna delle Armi con S. Messa e
processione religiosa alla località Lacco, esiste la tradizione dei penitenti scalzi per
un voto alla SS. Vergine;
- Prima domenica dopo Pasqua, festa di S. Francesco di Paola in c/da
Piana con processione religiosa, serata canora con fuochi pirotecnici e riffa;
- Il 14 maggio festa del Santo Patrono S. Bonifacio con processione
religiosa per le vie del paese, serata canora con riffa;
- Pentecoste, inizi di giugno, S. Messa al Santuario S. Maria delle
Armi, con processione in località Lupparello, fuochi pirotecnici;
- 1-13 giugno, tredicina in onore di S. Antonio;
- Il 12 giugno, fiera-mercato con serata musicale;
- Il 13 giugno, S. Antonio, processione per le vie del paese, serata
musicale con riffa e fuochi pirotecnici;
- Terza domenica di settembre, festa della Madonna dell'Addolorata,
processione con banda musicale, serata canora con riffa;
- La seconda domenica di ottobre, festa Madonna del Rosario, con
processione con banda musicale, serata canora con riffa;
- Carnevale Cerchiarese, con sfilata di carri allegorici per le vie
del paese;
- Estate Cerchiarese con varie sagre, mostre fotografiche, pittura,
scultura artigianale, proiezioni di diapositive soprattutto sul Pollino, proiezione di
film, serate canore e danzanti con discoteche all'aperto e balli tradizionali e popolari;
- Il 14 agosto "Festa dell'Emigrante" al Santuario di S.
Maria delle Armi con fiaccolata;
- Giochi tradizionali: ruppa pignate, tiro alla fune, gara di
pastasciutta, corsa coi sacchi, caccia al tesoro;
- In tutte le feste è tradizione suonare la zampogna, soprattutto
nel periodo natalizio;
- Continua la tradizione del ballo della "tarantella" che
si danza nelle feste popolari e nelle ricorrenze familiari;
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NOTA: 41 cfr. AVOLIO S., I faggi serpente del Piano di Acquafredda, in "Pollino - il
mensile del Parco", anno I n. 0, dicembre 1992, pp. 4-6.
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- Parco Giochi, Campo di Calcio, di Calcetto, da Tennis, di Bocce e
aree pic-nic.
- È prevista la realizzazione del Museo del Pino Loricato.
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- Piatti locali: frizuli (pasta fatta in casa con sugo di pomodoro),
carne di caprettone e pecorino; lagane e latte (in occasione dell'Ascensione); lagane e
ciciri e cotica di maiale; rascatelli con ricotta stagionale e sugo al pomodoro fresco;
peperoni fritti con patate, melanzane e salsiccia casareccia; stigliula di capretto
(interiora) fritta con peperoni piccanti; filatelli con trippa; licurda di uova e cipolla
o asparagi; frittata con uova e asparagi e salsiccia; frittura di asparagi uova e
pallaccio, cavolo cappuccio con osso di prosciutto stagionato; minestra di cicoria;
soffritto di maiale con peperoni secchi; pasta con mollica di pane e acciughe (in
occasione della Vigilia di Natale e Venerdì Santo); salame casereccio; pane casereccio e
pitta;
- Dolci locali: chillura e pizziculluvo (dolce pasquale); canalette;
cicirata; giurgiulina; sanguinaccio; grispelle.
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- Produzione privata di oggetti artigianali in ferro battuto.
- Produzione privata di oggetti artigianali in legno e restauro.
- Bottega artigianale di ceramica artistica.
- Produzione privata di ricami e merletti, pizzi al tombolo,
chiacchierino, uncinetto e lavori ai ferri a livello amatoriale.
- Produzione privata in vimini, giunco e canna.
- Produzione privata di vini, formaggi, sott'aceti, miele, grano e
olio extravergine.
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Hanno scritto su Cerchiara di Calabria:
- BARONE V., S. Maria delle Armi - Cerchiara,
ed. Perri, Cosenza 1982.
- BARONE V., Storia Società e Cultura di Calabria:
Cerchiara, II ed., Cosenza 1982.
- CAPUTO R., Il Santuario di S. Maria delle Armi
in Cerchiara, ed. il coscile, Castrovillari.
- DE LEO P., Cerchiara di Calabria, in "Il
Pollino, storia, arte, costume", ed. Editalia, Roma 1984, pp. 128-131.
- FRANZESE P., La chiesa di Santa Maria delle
Armi - dal Monastero al Santuario - presso Cerchiara di Calabria ed. Il
Coscile, Castrovillari 1999 .
- LEONE G., La chiesa di S. Pietro in Cerchiara
di Calabria, ed. Galasso, Trebisacce.
- LICURSI M., Cerchiara di Calabria in "Pollino
- Cuore verde del Mezzogiorno", ed. il coscile, Castrovillari 1992,
pp. 47-49.
- PROCOPIO G., Cerchiara di Calabria: ripostiglio
di accette bronzee della età del ferro in "Bollettino Paletnografia
Italiana", n.s., vol. 65.
- RUSSO F., Il Santuario della Madonna delle Armi
presso Cerchiara, Tip. Oreste Rossi, Roma 1951.
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