Ultimo aggiornamento martedi 26.06.2007 ore 11.32

Tre giorni dopo "N" l'attrice porta alla Festa di Roma "Il consiglio di pietra"
Nel film è irriconoscibile: magra, coi capelli corti, nei panni di una madre adottiva

L'altra faccia di Monica Bellucci
"Ma quella sono proprio io?"

Parole di cordoglio per l'incidente nella metropolitana di Roma
"Mi sento stupida a parlare di cinema in un momento come questo"
di CLAUDIA MORGOGLIONE

<B>L'altra faccia di Monica Bellucci<br>"Ma quella sono proprio io?"</B>
ROMA - L'avevamo lasciata, tre giorni fa, nelle vesti di baronessa prosperosa, ironica e godereccia, in "N (Io e Napoleone)" di Paolo Virzì. Settantadue ore dopo - stesso schermo, Sala Santa Cecilia dell'Auditorium, stessa manifestazione, la Festa del cinema - la ritroviamo che più diversa non si può: magra, volto scarnificato, capelli corti con sfumature chiare, recitazione drammatica. Nel ruolo di madre adottiva-coraggio, disposta a tutto per proteggere suo figlio, nel thriller con sfumature sovrannaturali Il consiglio di Pietra, regia di Guillaume Nicloux. "Se temo l'effetto stanchezza, la sovraesposizione? - si chiede Monica Bellucci - direi di no, in questo lavoro tutto si brucia molto in fretta... e poi magari da adesso, e per i prossimi sei mesi, in giro non mi vedete più!".

Le sue prime parole, però, non riguardano la sua carriera, il look, o la pellicola che presenta oggi. Ma la tragedia che oggi ha sconvolto la capitale, l'incidente in metropolitana. E' alle vittime infatti, che va il pensiero della Bellucci. Che aggiunge: "Mi sento molto stupida a parlare di film, in un momento come questo".

Anche se poi lo spettacolo deve continuare. E allora di cinema si finisce per parlare. In particolare, di questo Consiglio di pietra: opera di genere, tratta dal bestseller dello scrittore francese Jean-Christophe Grangé, di cui l'attrice italiana è protagonista assoluta. Interpreta infatti Laura, madre del figlio adottivo Liu-San, ossessionata da incubi e premonizioni di ogni genere. Sogni che condivide col figlio, in una sorta di super-empatia. Così, quando il ragazzino viene rapito, lei si lancia in una disperata ricerca. In cui scoprirà che praticamente tutti cospirano contro di loro.

"Io finora non ho mai pensato ad adottare un bambino - racconta Monica, madre naturale della figlia Deva, avuta col marito Vincent Cassel - ma non escludo di farlo, in futuro. Credo che nelle adozioni ci siano le leggi, ma non la giusizia: tanti bambini giacciono abbandonati negli orfanotrofi. Ho letto che Madonna è stata molto criticata per il modo 'veloce' con cui ha adottato un bimbo: è vero, l'ha preso in modo magari un po' irriverente; forse ha avuto un atteggiamento non giusto; ma è giusto forse che la gente aspetti anni?". Come a dire: il vero problema è la burocrazia, non il gesto isolato di una popstar.

Ma Il Consiglio di pietra, oltre al tema della maternità, ha anche un versante esoterico: in particolare, le premonizioni. "Io ho avuto un'educazione cattolica - ricorda la Bellucci - ma ora non lo sono più, diciamo che sono agnostica. Ma credo nell'energia, nella spiritualità della vita. Anche perché il nostro cervello è capace di captare più cose di quante ne sappiamo usare. Mi è anche capitato di aver sogni, diciamo così, premonitori, cioè segni di qualcos'altro". Del resto, prosegue, è il mondo di oggi, "col progresso tecnologico e scientifico ma non umano", a favorire la ricerca di qualcosa di spirituale. "Anche se questo può degenerare in una piaga terribile come le sette": come accade nel film.

E c'è poi un terzo elemento di curiosità, per i fan della diva: l'aspetto irriconoscibile, tormentato, che sfoggia nella pellicola. "Non mi ero mai mostrata così - ammette Monica - ma io sul set sono molto geisha, cerco di accontentare il regista. Stavolta, quando mi sono rivista, ho pensato: 'Ammazza, quella sono io'...". Detto da una star come lei, simbolo internazionale di bellezza, ci si può credere. Il risultato, comunque, l'ha soddisfatta: "Il concentrarsi meno sul corpo permette di valorizzare di più la recitazione".

A Roma, però, c'è la Bellucci bruna e prosperosa che tutti conosciamo. Pronta a varcare la sua seconda passerella, qui alla Festa. Manifestazione che, peraltro, lei difende a spada tratta, alla faccia delle mille polemiche di questi giorni: "La mia impressione è molto bella - sostiene - soprattutto per la meravigliosa organizzazione. Riesce bene a mischiare la cultura, il cinema, col glamour: il che non guasta. Proprio come a Cannes o agli Oscar". Parole che, unite alla doppia presenza per i due film, fanno di lei la vera Signora della kermesse.
(17 ottobre 2006)
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