Benché di impiego più limitato
rispetto alle superleghe a base nichel o nichel-ferro, le superleghe a base
cobalto ricoprono un importante ruolo nell’industria delle turbine a gas. Esse
presentano infatti resistenza meccanica superiore alle temperature più elevate,
maggiore resistenza alla corrosione (alle alte temperature e in presenza di
solfuri), maggiore resistenza alla fatica termica e migliore saldabilità
rispetto alle superleghe a base nichel.
Il principale elemento di lega è
costituito dal cromo, presente in tenore compreso tra il 20 e il 30% peso: esso
conferisce soprattutto un’elevata resistenza alla corrosione, e in misura
minore un indurimento per soluzione solida.
Il principale meccanismo di
indurimento è la precipitazione di carburi (cubici, incoerenti rispetto alla
matrice), sfruttata anche per il controllo della dimensione dei grani. Non si
tratta di carburi di Co, bensì di carburi di altri elementi di lega,
soprattutto del tipo M23C6, in seguito alla presenza di
Cr, Mo e W. Un esempio ne è il carburo Cr17Co4W2C6.
Ti, Zr,Ta, Nb e Hf generano invece
carburi di tipo MC.
Carburi di tipo M7C3
possono decomporsi (via trattamento termico) in una fine dispersione di M23C6
secondo lo schema
23
Cr7C3 = 7 Cr23C6 + 27 C
6 C + 23 Cr = Cr23C6
In generale la struttura finale che
si mira ad ottenere è una fine dispersione di carburi all’interno della matrice
di Co, tale da conferire la migliore resistenza a creep. I trattamenti termici
sono generalmente complessi; il più semplice consiste nella precipitazione di M23C6
per invecchiamento ad una temperatura compresa tra 700 e 870°C.
La similitudine tra la matrice di Ni
e quella di Co potrebbe suggerire anche per quest’ultimo un meccanismo di
indurimento per formazione di fasi intermetalliche γ’ analoghe a Ni3(Al,
Ti). Ciò però non avviene in quanto l’esistenza di un intermetallico Co3Al
è negata dal diagramma di stato Co-Al, mentre l’intermetallico Co3Ti
scompare già alla temperatura di 760°C.
L’assenza di fase γ’ giustifica
le inferiori caratteristiche delle superleghe base Co rispetto a quelle base Ni
fino alla temperatura a cui γ’ inizia a scomparire (circa 900°C); al di
sopra infatti la maggiore stabilità dei carburi in matrice di Co rende queste
superleghe concorrenziali o addirittura migliori (vedi grafico seguente).
Altri intermetallici Co-Cr-(Ni,Mo,W)
(detti TCP, topologically close packed) sono le fasi σ, μ e di
Laves, che si presentano quando sono superati i limiti di solubilità degli
elementi di lega. Sono da evitare in quanto fragili e possibili iniziatori di cricche.
Effetto di indurimento per soluzione
solida hanno le alligazioni con W, Ta, Nb e Mo.
La presenza di nichel ha come scopo principale quello di stabilizzare la struttura fcc.
A questo punto si riportano a titolo
di esempio le composizioni e le caratteristiche meccaniche di alcune tra le più
diffuse superleghe a base Co.
Lega |
Cr |
W |
C |
Fe (max) |
Ni |
Si |
Mn |
altro |
Co |
Haynes 25 (L605) |
20 |
15 |
0.10 |
3 |
10 |
1 |
1.5 |
|
resto |
Haynes 188 |
22 |
14 |
0.10 |
3 |
22 |
0.35 |
1.25 |
0.05 La |
resto |
MAR-M 509 |
22.5 |
7 |
0.60 |
1.5 |
10 |
0.4 |
0.1 |
3.5 Ta 0.2 Ti 0.5 Zr |
resto |
|
Haynes 25 (L605) |
Haynes 188 |
MAR-M 509 |
Resistenza a snervamento a 21°C [MPa] |
445 |
464 |
585 |
Resistenza a snervamento a 540°C [MPa] |
|
305 |
400 |
Resistenza a rottura a 21°C [MPa] |
970 |
945 |
780 |
Resistenza a rottura a 540°C [MPa] |
800 |
740 |
570 |
Tensione a rottura dopo 1000h a 870°C [MPa] |
75 |
70 |
140 |
Tensione a rottura dopo 1000h a 980°C [MPa] |
30 |
30 |
90 |
Haynes 25, 200x
Haynes 188,
200x
MAR M-509, 400x
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applicazioni]
[Superleghe] [Leghe resistenti ad usura] [Leghe
resistenti a corrosione]