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Caratteristiche

Un aspetto particolarmente interessante è la caratterizzazione commerciale del biodiesel. Attualmente le caratteristiche tecniche del metilestere sono definite dalla normativa UNI, ma un notevole impegno è stato profuso a livello europeo (CEN) al fine di individuare quali siano effettivamente le caratteristiche del Biodiesel tenendo anche conto che il prodotto utilizzato in centrali termiche (riscaldamento) può avere caratteristiche leggermente differenti da quello utilizzato nei motori diesel (autotrazione).

Le caratteristiche del metilestere di olio vegetale sono sensibilmente differenti da quelle dell'olio grezzo di partenza in quanto il processo di transesterificazione modifica profondamente le proprietà del prodotto.

Entrando nel dettaglio:

Acidità totale:
i metilesteri hanno una acidità totale di circa 0,5 mg KOH/g.

Analisi elementare:
la composizione media del biodiesel di soia, raffrontata con quella media del gasolio, è indicata in tabella.

Combustibile

Carbonio

Idrogeno
Ossigeno
Metilestere di olio di soia
77
12
11

Gasolio 2D

87
13
0

Come si può osservare il metilestere ha un elevato contenuto di ossigeno, questo ovviamente favorisce la combustione.

Contenuto di fosforo: il biodiesel contiene meno di 10 ppm di fosforo, perciò l'unico problema può presentarsi nel caso di impieghi in turbine a gas.

Distillazione: la curva di distillazione migliora sensibilmente rispetto all'olio. Il punto iniziale è sempre più alto in confronto con il gasolio (280-320 °C), mentre il punto finale non supera i 400 °C, perciò i problemi di craking sono sensibilmente ridotti.

Massa volumica:
la massa volumica di qualsiasi metilestere dipende dalla massa volumica dell'olio grezzo di origine. Il valore medio si aggira attorno a 0.88 kg/dm3.

Numero di cetano:
il valore si aggira da 46 a 51 in funzione dell'olio di partenza. Il tipico valore del numero di cetano per un gasolio normale va da 40 a 55 (N°2 D), mediamente 49 nei climi temperati (secondo le specifiche EN 590) e leggermente più basso, 45-47, per i climi artici. Nella tabella sono riportati i numeri di cetano per alcuni metilesteri.

Combustibile

Numero di cetano

Metilestere di olio di soia (valori medi)
46-51
Metilestere di olio di colza
54
Metilestere di olio di girasole
49
Metilestere di olio di palma
62
Metilestere di olio di cotone
51
Etilestere di olio di soia
48-50

Gasolio 2D (valore medio)

48

Dipende, oltre che dalla specie oleaginosa di partenza, anche dalle condizioni climatiche della zona in cui cresce la coltura, in quanto climi diversi determinano una diversa composizione chimica dei semi. Il numero di cetano dipende anche dalla miscela di acidi grassi presenti nel metilestere, ogni acido grasso infatti ha un proprio numero di cetano come si può vedere nella tabella allegata.
Per maggiori dettagli sul numero di cetano in relazione al biodiesel consultare anche (Van Gerpen J, 1996)

Numero di iodio:
Il numero di iodio fornisce informazioni sulla qualità del biodiesel. Valori elevati compromettono la stabilità mentre valori troppo bassi, indicativi di un alto contenuto di acidi saturi, influenzano il comportamento a basse temperature (CFPP).
Ad esempio l'acido erucico libero dell'olio di colza ha un valore di iodio variabile da 105 a 126, mentre per il biodiesel la tendenza attuale è per valori inferiori a 120 g I2/100 g (Norma UNI 10946).

Combustibile

Numero di iodio

Metilestere di olio di soia (Valore medio)
133
Metilestere di olio di colza
91,9
Metilestere di olio di girasole
125,5
Metilestere di olio di cotone
105,7
Etilestere di olio di colza
96,7
Etilestere di olio di soia
123,0

Gasolio 2D

8,6

Poiché il numero di iodio non varia con la raffinazione e la esterificazione dell'olio grezzo, gli oli e i relativi metilesteri possono essere classificati anche in base al grado di saturazione e alla lunghezza della catena degli acidi grassi che maggiormente li contraddistinguono:

Classe di oli
Esempi di oli

Numero di iodio

Laurici
5-30
Palmitici
palma africana
45-58
Stearici
cacao
50-60
Oleici
oliva, arachide, colza
80-100
Linoleici
girasole, soia, mais, cotone
>110
Altamente insaturi
tabacco, lino

Per ulteriori informazioni sul numero di iodio consultare Prankl, Worgetter 1996.

Potere calorifico inferiore:
gli esteri hanno un PCI attorno a 33 MJ/dm3, mentre il gasolio ha un potere calorifico medio di 35,4 MJ/dm3. I valori in peso sono indicati nella tabella:

Unità

Biodiesel puro

Gasolio

Potere calorifico inferiore

MJ/kg

37-38

42,0

Densità

kg/dm3

0,874

0,852

Punti di infiammabilità - Flash point:
è molto vicino ai valori osservabili per il gasolio per il biodiesel da colza, mentre per gli altri metiesteri è nettamente superiore. Tale caratteristica dipende dal contenuto di alcoli residui nel metilestere.

Combustibile

Punto di infiammabilità

Metilestere di olio di soia (valore medio)
155 °C
Metilestere di olio di girasole
182 °C
Metilestere di olio di cotone
110 °C
Metilestere di olio di colza
160 °C
Etilestere di olio di soia
160 °C

Gasolio 2D (valore medio)

72 °C

La normativa tecnica europea fissa a 120 °C il valore minimo per il biodiesel.

Punto di intasamento a freddo dei filtri - CFPP:
Esistono in commercio additivi che migliorano le caratteristiche a freddo del biodiesel. Il biodiesel da colza prodotto in Austria ha un CFPP compreso tra 10 °C e -15 °C, mentre il biodiesel da soia ha un CFPP di circa -4 °C.

Punto di intorbidimento e di scorrimento:
le caratteristiche a freddo migliorano considerevolmente rispetto all'olio grezzo, anche se qualche cautela è d'obbligo quando si utilizza il biodiesel in condizioni invernali. Anche in questo caso l'utilizzo di miscele risolve parzialmente il problema. Normalmente i valori per il biodiesel sono più alti rispetto a quelli del gasolio. (Peterson et Al, 1997).

Combustibile
Punto di Intorbidimento
Punto di Scorrimento
Metilestere di olio di soia (valore medio)
-1 °C
-3 °C
Metilestere di olio di colza
-2 °C
-9 °C
Metilestere di olio di girasole
-
-7 °C
Metilestere di olio di cotone
-
2 °C
Etilestere di olio di soia
-1 °C
-4 °C

Gasolio 2D (valore medio)

-17 °C
-26 °C

Stabilità all'ossidazione: poiché il biodiesel è un prodotto altamente biodegradabile, la sua stabilità ne risente. Il metil estere è più stabile del corrispondente etilestere. Comunque la semplice aggiunta (0,1 - 0,3%) di anti ossidanti sintetici può aumentare considerevolmente (6,5-12 volte) la stabilità. Ovviamente le miscele risentono molto meno di questo problema.
Uno studio americano (Thompson J.C. 1996) ha evidenziato i cambiamenti del metil-estere e dell'etil-estere dell'olio di colza dopo due anni di stoccaggio e i risultati sono riportati in tabella:

Olio di coza
Parametro
Metil estere
Etil estere
Densità
+1,22 %
0,88%
Viscosità
+23,1%
+16,9%
Potere calorifico
-1,5%
-1,3%
Numero di cetano
+12%
+12%
Thompson, 1996

Lo stesso studio ha evidenziato che non esistono sostanziali variazioni nelle prestazioni di un motore alimentato con biodiesel stoccato per due anni, rispetto all'utilizzo dello stesso combustibile appena prodotto.

Viscosità:
il processo di esterificazione modifica molto la viscosità dell'olio di partenza tanto da renderla più simile a quella del gasolio; durante la reazione la molecola di trigliceride si "rompe" e forma tre molecole di metilesteri, più piccole e quindi meno viscose. (Peterson et Al, 1997). Il metil-estere di olio di soia sembra avere la viscosità più bassa (4 cSt), mentre il metilestere di olio di colza sembra essere il più viscoso con circa 6 cSt, mediamente comunque la viscosità di un metilestere supera di 1,3 - 2,1 volte quella del gasolio americano D2. (Peterson et Al, 1997 ;
US DOE-NREL 1998; Clements D.L., 1996).

Combustibile

Punto di infiammabilità

Metilestere di olio di soia (valore medio)
4,01 cSt
Metilestere di olio di girasole
4,6 cSt
Metilestere di olio di palma
5,7 cSt
Metilestere di olio di colza
6 cSt
Etilestere di olio di soia
4,41 cSt

Gasolio 2D (valore medio)

2,6 cSt

I valori normali di viscosità per un metilestere di olio vegetale si aggirano attorno a 4,5 - 5 cSt (centiStokes).
La presenza di glicerolo determina un aumento della viscosità, ma tale parametro è ovviamente influenzato anche dalla composizione in esteri della miscela del biocombustibile.