Historisches Lexikon der Schweiz (HLS) Dictionnaire historique de la Suisse (DHS) Dizionario storico della Svizzera (DSS)

1 - Inizi e sviluppo del sistema di alleanze

Un primo trattato tra la Francia e gli otto vecchi cant. fu concluso nel 1444 a Ensisheim (Alsazia) dopo la battaglia di S. Giacomo sulla Birsa. Fu di fatto un trattato pionieristico in quanto, prevedendo l'impegno reciproco a garantire relazioni amichevoli, un traffico sicuro di persone e merci nonché liberi scambi commerciali, anticipò le future alleanze. Nel 1452 seguì una prima pace perpetua, ratificata l'anno seguente dal re Carlo VII, che regolò contrattualmente anche il Servizio mercenario in Francia. I rapporti reciproci vennero ulteriormente rafforzati dall'alleanza del 1474/75, che garantì ai Conf. la protezione nella guerra contro Carlo il Temerario, duca di Borgogna. Lo storico Hans Conrad Peyer associa lo sviluppo di un "sistema straordinariamente complesso e costantemente mutevole di alleanze durature e accordi a breve termine con i vicini e le potenze europee più importanti" al solo processo di distaccamento della Conf. dall'Impero, in quanto i primi patti di grande portata con l'Austria e la Francia risalgono ai pochi anni che precedettero e seguirono il rifiuto della riforma imperiale (1495). Come con la Francia, però, anche con l'Austria i primi patti furono firmati soprattutto per motivi difensivi ed economici, senza che vi fossero particolari rapporti con il futuro distacco dall'Impero: è il caso della Pace perpetua del 1474, rinnovata nel 1477 da un'alleanza ereditaria, fra i primi otto vecchi cant., Soletta e l'arciduca austriaco Sigismondo d'Asburgo. Nel 1511, 12 anni dopo la fine della guerra di Svevia, fu stipulata una seconda alleanza ereditaria, questa volta fra i 12 cant., Appenzello, il principato abbaziale e la città di San Gallo da un lato, e Massimiliano d'Austria (Massimiliano I) dall'altro. L'accordo sancì la reciproca libertà di commercio e di circolazione, il soccorso in caso di attacchi militari da parte di terzi e garantiva i territori statali; i cant. conf., inoltre, si impegnarono a proteggere la Franca Contea, passata all'Austria nel 1493. L'alleanza ereditaria, dichiarata vincolante anche per i successori delle parti contraenti, regolò per lungo tempo i rapporti politici tra Conf. e Austria.

Nell'arco di tempo che intercorse tra le guerre di Borgogna (1474-77) e d'Italia (1499-1516) i cant. conf. conclusero, nell'ottica di regolare l'impiego di truppe sviz. all'estero, alleanze a breve termine anche con altri Stati o principi regnanti (Savoia, Milano, Venezia, Santa Sede). Il servizio mercenario ebbe conseguenze devastanti sulla politica interna della vecchia Conf. che nemmeno la politica delle intese sulle pensioni attuata dai Conf. a partire dal 1503 (trattato sulle Pensioni ) riuscì a limitare. Dopo la battaglia di Marignano (1515), fu perciò necessario regolare anche il rapporto con la Francia su basi nuove; da questa esigenza nacquero la Pace perpetua del 1516 e l'ulteriore, complesso trattato del 1521 in materia di aiuto militare e di servizio mercenario. Quel trattato portò alla Francia e agli Svizzeri (Conf. e Paesi alleati) così tanti vantaggi politici ed economici che i re franc., da Francesco I a Luigi XIV (1663), lo rinnovarono senza apportarvi importanti modifiche.

Autore: Martin Körner / vfe