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Pregevole è il dipinto del soffitto, pittura a tempera opera di Luigi Cochetti (Roma 1802-1884), allievo del Minardi, raffigurante i Numi dell'Olimpo, con Giove, Giunone, le tre Grazie e le sei Ore notturne danzanti, intenti ad ascoltare il canto di Apollo.
Al centro splende il lampadario a 56 bracci in ferro dorato e foglie lignee, alimentato originariamente a carburo ordinato a Parigi nel 1830.
Notevole anche il sipario, anch'esso opera del pittore Luigi Cochetti, raffigurante Armonia che consegna la cetra al genio fermano.
In occasione della solenne riapertura nel 1830 lo scenografo scaligero Alessandro Sanquirico (Milano1777-1849), il maggiore del tempo, dipinse per il Teatro alcuni suggestivi fondali, quattro dei quali ancora conservati nei magazzini.
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