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Un libro che cambia la vita

Silo
Il Messaggio di Silo
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La morte non fermerą il tuo volo

Rito funebre Islamico

Rito funebre Islamico

 

Le tradizioni funerarie musulmane si sono sviluppate in usi e consuetudini differenti a seconda del gruppo di appartenenza, le Sacre Scritture del Corano non prescrivono molto a questo riguardo.

La morte è considerata come un momento di passaggio alla vera vita, quella che non avrà mai fine e consentirà allo spirito di progredire. È necessario avere profonda fede in questa verità non dimostrabile dalla mente umana. Senza la fede che la vita continua dopo la morte, Dio apparirebbe come ingiusto e indifferente, disinteressato alla sorte dell’uomo.

Nonostante la sofferenza che provoca, il momento della morte va vissuto con un atteggiamento dignitoso senza troppa esternazione del dolore, è consentito il pianto ma non manifestazioni più evidenti come gridare, battersi il corpo, strapparsi vestiti o capelli, distruggere oggetti, dire cose contrarie alla fede. La disperazione è segno di poca fede in Dio.

Nell'Islam si considera l’intenzione molto più importante delle azioni compiute. Dio si occupa di ricompensare ciascuna anima in base a come si è comportata in vita, Egli è considerato “misericordioso" ed accetta il pentimento prima della morte o le intercessioni che altri fanno per il defunto: più persone vengono ad omaggiarlo, più la sua anima sarà ricompensata. Quando una persona muore si lascia alle spalle tutte le questioni terrene e non ci sono più possibilità di compiere atti di giustizia e di fede.

Nell'Islam troviamo il Paradiso e l’Inferno ed è contemplato il Giorno del Giudizio quale momento in cui tutte le anime resusciteranno davanti a Dio e saranno distinte in base alle buone o cattive azioni compiute in vita.

Quando una persona sta per morire vengono avvertiti tutti i membri della famiglia e gli amici più intimi così che possano infondergli coraggio, aiutarlo nel pentimento e supportarlo nella fede in Allah. È importante che i parenti mantengano un atteggiamento gentile e paziente nel fare questo e non lascino mai solo il morente.

Quando la persona è definitivamente morta, vanno chiusi gli occhi e bloccate le mascelle.

Qualcuno si deve occupare di saldare immediatamente i debiti del defunto, utilizzando il denaro che ha lasciato o se non basta chiedendo ad ognuno dei parenti di contribuire.

Il morto viene lavato da familiari o amici intimi, o membri di fede della comunità se i familiari non sono presenti,  in base al sesso della persona, secondo il rituale prescritto. Il corpo va posizionato su un tavolo o qualcosa di simile, la testa e la parte superiore del corpo va leggermente sollevata per permettere all’acqua di scorrere verso il basso e non tornare indietro.

Chi compie il lavaggio con acqua e sapone, si occupa di togliere accuratamente ogni impurità, preme leggermente lo stomaco per espellere i liquami residui.

La pulizia del corpo procede dalla testa verso la parte superiore destra, poi quella superiore sinistra, dopo il lato inferiore destro poi quello inferiore sinistro.

Il lavaggio viene effettuato un numero dispari di volte, l’ultima volta si aggiunge canfora o qualche profumo.

Dopo il corpo viene profumato con incenso ed avvolto in un sudario bianco di stoffa semplice, fatto da tre lenzuoli per gli uomini e cinque per le donne.

La sepoltura dovrebbe avvenire il giorno stesso, per evitare l’imbalsamazione.

Quando la salma è pronta, inizia la preghiera collettiva, la Salatul Janazah, con cui si chiede perdono per i peccati del defunto, si chiede ad Allah di avere misericordia di lui e si coglie l’occasione per ricordare la breve esistenza sulla Terra. Si prega in genere fuori dalla moschea, in una piazza o in un cortile.

La Salatul Janazah è una preghiera per tutta la collettività, ogni musulmano dovrebbe prendervi parte, anche se non conosce il defunto. Per chi segue tutta la preghiera Janazah fino al termine della sepoltura, è prevista una ricompensa divina.

Dopo la preghiera funebre, il defunto viene trasportato al cimitero musulmano. I musulmani non possono essere sepolti nel cimitero di non musulmani, né chi non è di fede musulmana può essere sepolto in un cimitero musulmano.

Il defunto è posizionato sottoterra su un fianco, con la testa orientata verso la Città Santa della Mecca, è importante che il corpo sia deposto con cura affinché arrivi integro al momento del Giudizio. È preferibile che ogni musulmano sia sepolto vicino a dove è vissuto e non sia trasportato in un altro luogo o paese per evitare l’imbalsamazione del corpo. Nell’Islam è vietato cremare i morti o seppellirli sopra la terra.

La tradizione islamica richiede funerali semplici, umili, molto rispettosi, è rifiutata l’ostentazione, generalmente non si usano lapidi né mausolei, non si usa mettere la foto del defunto o fiori vicino al corpo. Generalmente non sono consentite le bare, se la legge locale lo permette, a meno che non ci siano motivi di danneggiamento del corpo o di malattie infettive del defunto. 

Il periodo di lutto per i familiari è di tre giorni ed è osservato con grande devozione, si ricevono visite di cordoglio e vanno evitati abiti decorativi o gioielli. Una vedova, invece,  rimane in lutto per  4 mesi e 10 giorni e durante questo periodo, non le è consentito risposarsi, uscire da casa,  indossare vestiti o gioielli decorativi.





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