Vanessa da Mata

"Sim" - Sony Bmg 2007 – ****

Il terzo album della Da Mata è il salto definitivo verso le luci della ribalta internazionale, una produzione levigata e luminosa che si avvale dei migliori produttori in circolazione (Caldato e l'ormai onnipresente Kassin, che vanno a sostituire il veterano Liminha). Non che i lavori precedenti mostrassero carenza di perfezionismo da studio di registrazione, ma "Sim" per certi versi li batte tutti e due: la musica fluisce convincente, con ottimi arrangiamenti, acuti intonatissimi e liriche ormai di mano più che esperta, ospitando qua e là le dovute superstar del caso, dal bluesman-rocker Ben Harper a Joao Donato, Wilson da Neves e Pupilo batterista della Naçao Zumbi. I ritmi sono variegatissimi e in grado di soddisfare molti gusti; attraversano il reggae, il carimbò, la bossa, il pop, il bolero, la dance, concedendo il solito, limitato pizzico di samba. Vanessa confeziona così un prodotto di sicura presa radiofonica senza tradire il buon gusto delle origini né le sue ottime doti di interprete e di compositrice. In una parola si candida sempre più autorevolmente al ruolo di primadonna canora della nuova generazione della MPB. E fin qui nessun dubbio, ma le perplessità cominciano a nascere all'ascolto ripetuto, quando alla gradevolezza iniziale si sovrappone una certa sensazione di uniformità, per nulla attutita dalle indubbie qualità e dalla riconoscibilità dello stile della artista. Troppa perfezione e troppo calcolo sembrano uccidere la spontaneità e la freschezza della cantora, allontanarla dal calore del primo album omonimo e dalla successiva piacevolezza più commerciale di "Essa Boneca Tem Manual". Solo una sensazione, forse, solo la traccia di aspettative assai esigenti (incontentabili? ingenerose? Comunque del tutto personali ed opinabili) nei confronti di una grande promessa che abbiamo seguito affettuosamente fin dagli esordi, ma sufficienti comunque a tenere a distanza le agognate cinque stelle. Per questa volta, Vanessa, siamo sicuri solo per questa volta.