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07 gennaio 2008  PASSEGGERI E FATTURATO IN CRESCITA AL CATULLO

Superati tre milioni e mezzo di viaggiatori e 65 milioni di risultato economicoSono stati tre milioni 510.259 i passeggeri che nel corso del 2007 hanno usato l’aeroporto di Verona-Villafranca per turismo e viaggi di lavoro. Si tratta di una crescita di quasi il 17 per cento rispetto al 2006 e di un salto in avanti del 32 e mezzo per cento in rapporto al 2005, con un maggiore afflusso di quasi 900 mila persone.
“Queste cifre - afferma il presidente del Catullo, Fulvio Cavalleri - rappresentano la definitiva conferma dell’esistenza di un’ importante domanda proveniente dal bacino del Garda, dal Veneto occidentale e da parte della Lombardia: Verona si trova al centro di tutto questo, utile a quanti chiedono uno scalo vicino, di facile accesso e utilizzo, in grado di portarli direttamente verso le mete nazionali e internazionali. Tre milioni e mezzo di persone hanno sfruttato l’offerta, in una crescita continua di anno in anno, a dimostrazione della validità della scelta di fare di questo scalo un servizio di riferimento insostituibile per i nostri territori”.
I dati positivi di afflusso dei passeggeri vanno di pari passo con i risultati economici raggiunti dalla società aeroportuale. Il bilancio previsionale del 2007 registra infatti una crescita del fatturato del gruppo di circa il 16 per cento, per un totale di 66 milioni di euro e un utile ante imposte pari a quattro milioni. In crescita anche il margine operativo lordo che al Catullo supera i 13 milioni, con uno sviluppo dell’otto per cento rispetto al 2006.
Nel corso del 2007, i passeggeri hanno premiato in particolare i voli di linea che sono saliti del 24 per cento con un totale di circa due milioni 200 mila presenze, mentre un altro milione 300 mila è andato ai charter. Complessivamente, i voli verso mete internazionali sono cresciuti in un anno del 18,39 per cento, del 14 e mezzo per cento nelle tratte nazionali. Lo sviluppo più vistoso è raggiunto dai collegamenti di linea verso aeroporti internazionali, con un’impennata del 58 e mezzo per cento nel giro di due anni.
Il direttore commerciale Umberto Solimeno fa notare come queste cifre presentino “un andamento superiore alla media italiana che si ferma al 10 per cento. Con il suo 17 per cento, l’aeroporto di Verona sorpassa anche i risultati degli scali vicini come Bologna (9 per cento a tutto novembre), Venezia (12 per cento), Bergamo (9 per cento). I tre milioni e mezzo che hanno scelto il Catullo – afferma la direzione commerciale – rappresentano un numero importante non solo dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo: i passeggeri sono stati accolti con un buono standard di servizio, grazie ai numerosi interventi infrastrutturali su parcheggi, viabilità interna, spazi a disposizione delle stazioni di arrivo e partenza”. Oltre a questo, “l’85 per cento dei voli è partito in orario, con qualche disservizio concentrato nei giorni di massimo afflusso natalizio, quando l’aeroporto si è trovato a dover compensare la difficoltà di alcune compagnie aeree di tenere il ritmo con una domanda eccezionale e fuori standard”.
Nel solo mese di dicembre, dal Catullo sono passati 182.500 passeggeri (30 mila in più dell’anno scorso), distribuiti in pari misura tra voli nazionali e internazionali. Nelle settimane tra il 20 e il 31 dicembre, la meta preferita è stata l’Egitto, con 5.600 passeggeri distribuiti tra il Cairo e le spiagge del Mar Rosso. Al secondo posto ci sono le Canarie che salgono quasi del 42 per cento rispetto al 2006, seguite da Djerba e Monastir in Tunisia, con un gradimento in crescita attorno al 69 per cento. Buona anche la risposta alla linea diretta con il Brasile, la cui domanda si è ampliata in un anno del 133 per cento.