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L'Acciarino Magico
Mercoledì 17 novembre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 10.00

La presentazione di L'Acciarino Magico rientra nell'omaggio ad Hans Christian Andersen in programma a Gender Bender 2004.

Cinema Lumiére, via Azzo gardino 65, Bologna

ll primo film d'animazione danese realizzato a colori porta sullo schermo il mondo fantastico dell'omonima fiaba di Hans Christian Andersen.

Mentre tutta la città dorme, l'astronomo di corte scruta il cielo col suo telescopio. Quella notte gli astri sono portatori di cattive notizie: sembra che molto presto la principessa, unica erede dell'intero regno, si sposerà, ma non con l'uomo più adatto per la conduzione del reame, ma con un povero soldato semplice.
Preoccupato, l'astrologo corre subito dal re per avvisarlo di quello che sembra essere un pericolo inevitabile. Il sovrano, per evitare che la profezia si compia, fa rinchiudere la figlia dentro una torre inespugnabile.

Alle porte della città, nel frattempo, un soldato incrocia sulla sua strada una vecchia strega, travestita da mendicante. La donna gli chiede di entrare nell'albero sotto al quale è seduta, dove troverà tre cani enormi che custodiscono altrettante casse piene di monete: potrà prendere ciò che vuole ma deve darle in cambio un acciarino.
Il soldato scende all'interno dell'albero, si carica di monete d'oro e trova l'acciarino che consegna alla vecchia, la quale però si rifiuta di rivelargli a cosa serva.
In collera e spaventato dalla strega, il soldato, improvvisamente, decide di ucciderla.

[continua]

D.E.B.S.
Venerdì 29 ottobre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 22.30

L’altra faccia delle Charlie’s Angels, ovvero che cosa si nasconde dietro l’efficienza di giovani ragazze assoldate come agenti segreti dal governo degli Stati Uniti: le D.E.B.S. sono le più versatili, pericolose, meglio allenate e, probabilmente, più belle agenti segrete del mondo. A prima vista sembrano delle innocue adolescenti: divisa da collegiali, gonnelline a quadri e calze bianche. In realtà sono delle temibili guerriere che lottano in prima linea contro il crimine.
[continua]

Scarpette Rosse
Sabato 30 ottobre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 20.30

cinema_scarpette_rosse.jpg Cinema Lumiére, via Azzo gardino 65, Bologna

La presentazione di Scarpette Rosse rientra nell'omaggio ad Hans Christian Andersen in programma a Gender Bender 2004.

Settimo film in coppia degli arcieri (Archers era il nome della loro casa di produzione) Michael Powell e Emeric Pressburger, Scarpette rosse è uno dei melodrammi più famosi della storia del cinema.
Tratta dall'omonima fiaba di Andersen, questa sfarzosa pellicola coniuga perfettamente il kolossal con le più ardite sperimentazioni stilistiche. Quando il film uscì, nel 1948, fu chiaro a tutti che la qualità dei talenti inglesi degli studi cinematografici Pinewood avevano raggiunto, se non superato, quella delle major hollywoodiane. [continua]

Immediate Boarding
Mercoledì 3 novembre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 20.30

baloonsGB.jpg Gli undicenni Martin e Julia si incontrano per la prima volta nella sala partenze di un aereoporto mentre aspettano che vengano chiamati i loro voli.
Non solo i bambini hanno un aspetto tutto sommato identico, ma ad aspettarli c’è anche un destino comune: i genitori di entrambi vivono separati e, come molte altre volte, i bambini si trovano ad essere spediti in visita dal padre o dalla madre. Sia Martin che Julia sono stufi di essere sempre in movimento, anche perchè questi fine settimana portano sempre a dei litigi: Julia, la cui madre intende sposare un uomo che ha già un’altra figlia, é convinta che lei non le voglia piú bene; e Martin litiga sempre con il padre, che a quanto pare preferirebbe avere per figlio un teppista che un timido suonatore di piano come lui. I due bambini decidono di scambiarsi vestiti e biglietti e - detto fatto - Julia diviene Martin e Martin si trasforma in Julia.

[continua]

Goldfish memory
Mercoledì 3 novembre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 22.30

cinema_goldfish01.jpg Riferimento esplicito alla memoria dei pesci rossi, la cui durata non andrebbe oltre i tre secondi ("La memoria dei pesci rossi dura solo tre secondi: quando due si incontrano in una boccia è come se fosse la prima volta" dice una delle protagoniste) Goldfish memory è una commedia brillante, mai melensa né sopra le righe, che mette in scena le complicate vicende sentimentali di un eterogeneo gruppo di personaggi, sullo sfondo di una luminosa Dublino, suggestivamente virata in ocra pallido.

[continua]

The Raspberry Reich
Sabato 30 ottobre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 22.30

cinema_raspberry.jpg Cinema Lumiére, via Azzo gardino 65, Bologna

Ambientato a Berlino, Raspberry Reich racconta le speranze e le contraddizioni di un gruppo terroristico berlinese, chiamato appunto Raspberry Reich, che teorizza la liberazione delle masse dall'oppio dei popoli dando vita ad un'intifada prettamente queer, guidata dalla bionda (ed eterosessuale) Gudrun. Anima politica dell'organizzazione, ispirata nei suoi slogan dagli scritti di Wilhelm Reich ed Herbert Marcuse, la disinibita leader rivoluzionaria sogna la fine della monogamia, ostacolo borghese cui ironicamente sarà la prima a non rinunciare.

Ispirandosi alle istanze del movimento di liberazione sessuale degli anni '70 ed alla storia del terrorismo di estrema sinistra, La Bruce riconquista e aggiorna il potenziale sovversivo di quella visione: E' vero che sono molto affascinato dalle idee di quegli anni, forse proprio perchè la sensazione è che oggi tutto sia ripiombato in un clima di estremo proibizionismo. [continua]

Erwin Olaf: retrospettiva video
Sabato 30 ottobre, ore 18.30
Cinema Lumière, via AzzoGardino 65

Meno nota rispetto alla produzione fotografica ma altrettanto rilevante, la serie di lavori video di Erwin Olaf offre delle straordinarie prove d’autore in cui l’artista si misura ogni volta con linguaggi visivi differenti, tra cui videoclip per musicisti olandesi (Mathilde Santing, La Pat, Volumia, Paul de Leeuw), spot educativi (ad esempio per la Animal Protection Society), e documentari (sulla compagnia di teatro-danza Grip, sulla cantante/attrice Karin Bloemen e Het Begin).

Gender Bender presenta una selezione di cortometraggi in massima parte sconosciuta al pubblico italiano: Oh la la! (1992, 3’52’’), prodotto dalla NOS Television per celebrare il 60° compleanno del coreografo olandese Hans van Manen; National Ballet (1994, 3’24’’), uno dei due video creati da Olaf per la compagnia nazionale di danza olandese, I baci più belli (De moiste koussen, 1998, 4’41’’) un bellissimo video girato per l’Aids Foundation di Amsterdam in occasione dei Gay Games del 1998; Dancing With You, (1999, 3’00’’) videoclip commissionato dalla tv olandese da mandare in onda la notte di Capodanno del nuovo Millennio, e Spanking Clowns (2000, 3’11”), un cortometraggio realizzato appositamente per Fucque les Balles, il party annuale che Olaf organizza al Paradiso di Amsterdam dal 1998.
[continua]

Nienasycenie
Domeincia 31 ottobre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 18.30

Nienasycenie (Insaziabilità) è tratto da un romanzo semi autobiografico dello scrittore polacco Stanilslaw Ignacy Witkiewicz (1885–1939).
Ambientato in Europa in un futuro molto prossimo, il film racconta la scoperta e la costruzione della propria identità da parte del giovane ufficiale Genezip, impegnato a difendere, con la sua armata, l’identità nazionale europea dalla minaccia cinese.

[continua]

Tokyo Godfathers
Domenica 31 ottobre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 22.30

Ispirato ad un film di John Ford del 1948 (Three Godfathers, in cui John Wayne era il capo di tre fuorilegge che si prendono cura di un orfano trovato per caso) ambientato nella Tokyo immensa e frenetica dei nostri giorni, Tokyo Godfathers racconta la storia di tre senzatetto che, facendo di necessità virtù, si improvvisano godfathers (letteralmente spiriti protettori o, più correttamente, padrini) di una neonata trovata accidentalmente dentro ad un mucchio di spazzatura.

Il fatto che sia la notte della vigilia di Natale non può essere un caso: la bambina è forse un dono divino, e sarebbe ingiusto farle passare il suo primo Natale in un commissariato di polizia.
Hana, Gin e Kiyuki, rispettivamente un'ex drag queen, un alcolista e un'adolescente in fuga da casa, decidono allora di mettersi loro stessi sulle tracce dei genitori di Kiyoko (così è stata provvisoriamente chiamata la piccola) utilizzando le tracce che trovano dentro la culla: una foto e un biglietto da visita.

[continua]

Je t’aime moi non plus
Lunedi 1 novembre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 20.30

Ispirato all'omonima canzone scritta e interpretata da Serge Gainsbourg, prima con Brigitte Bardot (1967) poi con Jane Birkin (1969), Je t'aime moi non plus racconta la storia, ambientata sullo sfondo di un accecante paesaggio rurale, di Krassky (Dallesandro) e Padovan (Quester), due camionisti gay che, durante una sosta, incontrano la sexy e androgina Johnny (Birkin), chiamata cosí perché, come ammette lei stessa, non ho tette e un grande culo. Johnny vive e lavora per Boris (Rene Kolledhof), al bar di un remoto self service, in un luogo quasi da incubo, in rovina e semi rurale, che ricorda il Sud Est americano.
La desolata provincia suburbana, popolata solo da donne triviali, machi aggressivi e montagne di spazzatura marcescente, fa da scenario alla vicenda di Krassky e Johnny, che iniziano una relazione tanto intensa quanto particolare, basata su rapporti anali, l'unico modello sessuale sperimentato dal camionista con il suo precedente amante.
[continua]

Tiresia
Lunedi 1 novembre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 22.30

Cinema Lumiére, via Azzo gardino 65, Bologna

Il mito di Tiresia, storia del veggente greco che prima fu uomo e poi, per vendetta divina, donna e ancora uomo, è la trama da cui prende spunto l'ultimo lavoro di Bertrand Bonello, regista del Pornografo e di Quelque chose d'organique, quest'ultimo inedito in Italia.
Già in concorso al 56° Festival del Cinema di Cannes, è stato uno dei lavori più discussi della manifestazione, amatodiato dalla critica e capace di dividere a metà l'opinione del pubblico.

Nel film la figura dell'antico indovino è reincarnata nei panni di Tiresia, una bellissima transessuale brasiliana che vive alla periferia di Parigi. Di lei si innamorerà, di un amore malsano ed ossessivo, Terranova, che, in un estremo tentativo di possessione, la rapirà rinchiudendola in casa con sé. Ma senza la quotidiana dose di ormoni l'aspetto della donna sfiorirà presto, lasciando posto ad un essere androgino, a metà tra sembianze maschili e il femminili. L'amore che provava nei suoi confronti fa presto a sparire e, dopo averla accecata, l'uomo se ne libera, abbandonandola priva di sensi in mezzo ad un bosco. Qui viene ritrovato da Anna, che finirà per occuparsi di lui e prendersene cura. Sarà durante la guarigione che Tiresia, senza più la vista per colpa del suo rapitore, scoprirà di aver acquisito il dono della veggenza.
[continua]

Motus - Splendid's
Martedi 2 novembre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 20.30

cinema_splendids001.jpg Cinema Lumiére, via Azzo gardino 65, Bologna

Genet non sopportava di vivere in una casa propria, in un appartamento ammobiliato, e, sino alla morte, ha preferito le camere d'albergo. Rifiutava il concetto stesso di nido, ogni immagine di appartenenza.

L'opera, scritta nel 1948 e rappresentata solo postuma, è ambientata interamente nella hall di un grande e lussuoso hotel, lo Splendid's appunto, ed è interpretata da sette attori/gangster che, circondati e assediati dalla polizia, tengono in ostaggio una ricca ereditiera con la complicità di un poliziotto; durante l'assedio finale esplodono lotte intestine e debolezze, secondo una dialettica da rovesciare a piacere, conforme all'anarchia su cui ruota l'impeccabile confezione di Splendid's. E dietro al valzer dei tradimenti, Genet ride, da gran prestigiatore. [continua]

Petra
Martedi 2 novembre
Cinema Lumière, via Azzogardino 65
ore 22.30

cinema_petra.jpg Hangover Ltd è la sigla di un collettivo formato da cinque artiste tedesche (Uta Schall, Christine Gross, Sophie Huber, Claudia Splitt e Tatjana Turanskyj) che ha dato vita ad un genere cinematografico da loro stesse definito science & fiction, traducibile approssimativamente con scienza della finzione.

Dopo il successo del loro primo lavoro, Hangover, film sexy, irritante e ironico, ricco di citazioni da cult movie degli anni '60 e '70 (Volti, La moglie di Cassavetes, Anni di piombo di Margarethe Von Trotta), il collettivo di artiste torna con Petra, tributo dissacrante e sfrenato a Le lacrime amare di Petra Von Kant.
Girato nell'arco di 24 ore all'interno di un appartamento berlinese, Petra rimanda chiaramente al capolavoro di Fassbinder, ma in maniera ancora più esplicita all'opera di Cassavetes e Genet (Le Serve). Nel film le protagoniste si lanciano in una serie di messe in scena vertiginose guidate da una regista nevrotica, dando vita a un immaginario onirico centrato sulla rappresentazione ossessiva, e allo stesso tempo ironica, del corpo femminile. I quadri visivi allestiti nell'appartamento berlinese dalle cinque donne tributano il loro omaggio alla produzione fotografica e artistica degli ultimi anni, da Cindy Sherman a Nan Goldin, dal fotografo David Hamilton al regista Harmoni Korine.
[continua]

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