Presentazione in anteprima del progetto oggi a Roma

Berlino, il nuovo aeroporto decollerà nel 2011. In lizza le imprese italiane

ultimo aggiornamento: 24 marzo, ore 19:21
Roma - (Adnkronos) - Lo scalo in costruzione si trova a sudest della capitale, avrà una capacità iniziale di 27 milioni di passeggeri e potrà essere potenziato fino ad accoglierne 45 milioni e 360 mila movimenti di volo. Il volume di investimenti è di circa 2,5 miliardi di euro (FOTO)
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Roma, 24 mar. - (Adnkronos) - Berlino prepara il decollo del suo nuovo aeroporto internazionale e chiama anche le imprese italiane. L'apertura dello scalo Berlino-Brandeburgo Bbi, prevista per il 30 ottobre del 2011, oltre a rappresentare un vero e proprio motore per il rilancio dell'economia del Land tedesco, partito praticamente da zero, venti anni fa, con la riunificazione della Germania, offre anche opportunità di business alle aziende italiane.

E, non a caso, è stata proprio Roma ad ospitare la presentazione in anteprima europea del nuovo fiore all'occhiello della capitale tedesca, organizzata dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania e dalla Promex, la società consortile partecipata da Fiera di Roma, dall'Agenzia Sviluppo Lazio e Uniocamere Lazio. Per il nuovo aeroporto, è, dunque, partito il conto alla rovescia. I cantieri si sono aperti nel settembre del 2006 a seguito della decisione di realizzare un unico hub della regione Berlino - Brandeburgo, ampliando Berlino Schonefeld, lo scalo aperto al traffico civile nel 1947 e che e' stato l'aeroporto di Berlino Est fino al 1990, e chiudendo, prima nel 2008, lo storico aeroporto di Berlino Tempelhof e, il prossimo anno, quello di Tegel.

E dal 2011, è nel Bbi (Flughafen Berlin Brandeburg International), che si trova a sudest della capitale, che verra' concentrato tutto il traffico aereo della regione. Inizialmente, e' prevista una capacita' iniziale di 27 milioni di passeggeri e potra' essere potenziato fino ad accogliere fino a 45 milioni di passeggeri e 360 mila movimenti di volo. Il volume di investimenti e' di circa 2,5 miliardi di euro. A questi si aggiungono i costi per i collegamenti stradali e su rotaia nonché altri investimenti per parcheggi, hotel e centri congressi.

Il progetto Bbi prevede un aeroporto moderno, con tragitti brevi e con un terminal tra le due piste di decollo e di atterraggio disposte parallelamente. Nel corso della sua trasformazione in Bbi, Schonfeld viene ampliato di 970 ettari. Il nuovo aeroporto avra' una superficie di 1.470 ettari. I passeggeri troveranno tutti i voli, sia nazionali che europei e intercontinentali, nel terminal centrale, secondo la concezione 'one roof'. In una tipica ora di punta, potranno decollare o atterrare fino a 6.500 persone. Nel 2009, anno di crisi nera per il trasporto aereo, Berlino ha mostrato una buona tenuta, registrando poco meno di 21 milioni di passeggeri ovvero quasi il numero record del 2008. Con un calo del 2%, gli aeroporti berlinesi hanno fatto meglio della media degli scali internazionali tedeschi (-4,6% rispetto al 2008). A Schonfeld, aeroporto dove si concentra traffico turistico, sono arrivati 6,78 milioni di passeggeri, con un aumento del 2,4% mentre il business airport Tegel ha registrato un traffico di 14,18 milioni di passeggeri. Gli aeroporti berlinesi sono stati serviti da 77 compagnie aeree. Il nuovo hub Bbi, nel cuore del Brandeburgo, in considerazione dell'allargamento dell'Unione europea a Est, diventa così un crocevia strategico tra Europa Occidentale ed Europea Orientale. Da qui, come è stato illustrato nell'incontro romano dai rappresentanti delle istituzioni del Land tedesco, dal ministero dell'Economia alla Zab (l'agenzia per la promozione economica del Brandeburgo), si possono raggiungere 200 milioni di consumatori dei nuovi mercati dell'Est.

Nella regione operano multinazionali come Daimler. Goodyear Dunlop, Rolls-Royce e altre 345 aziende hanno creato su questi terrioti una loro sede. Negli ultimi anni, si e' assistito anche all'insiediamento di aziende italiane quali il gruppo Riva, Iris Ceramica, Zuegg e il gruppo Menarini. Dal 1990 i nuovi Lander tedeschi, tra i quali Berlino- Brandeburgo, fanno parte dell'Obiettivo 1 dei finanziamenti Ue. Per le aziende che impiegano più di 250 collaboratori fuatturando più di 50 milioni di euro, sono previsti finanziamenti europei fino al 30% mentre per le piccole e medie imprese si raggiunge anche la soglia del 50%. Con le nuove leggi del 2008 sono stati previsti anche vantaggi fiscali. Molti i settori che offrono notevoli opportunità per le aziende estere che intendono investire nel Brandeburgo: la ricerca scientifica nei settori delle biotecnologie, tecniche mediche e farmaceutiche, tecnologia delle tlc e media, energie rinnovabili, ingegneria del traffico, metallurgia, ottica ed aeronautica.

Se Berlino e il Brandeburgo aprono le porte, le imprese italiane e romane sono pronte a collaborare. Per Sergio Marchi, assessore alla mobilità del Comune di Roma, ''occorre sviluppare le sinergie tra Roma e il Lazio e il Brandeburgo nel turismo, nell'alta tecnologia, nel cinema e nelal cultura: così si creano grandi opportunità per uscire prima dalla crisi''. Anche per il presidente di Promex, Renato Astrologo, ''in un momento di crisi è fondamentale creare i presupposti di svoluppo e cooperazione''. A pensarla così è il presidente di Confcommercio Roma e della Fiera di Roma, Cesare Pambianchi. ''Tra Italia e Germania c'è uno scambio di grandissimo valore. Come Fiera di Roma -ha detto- abbiamo notevoli rapporti con la Fiera di Stoccarda e di Francoforte. Siamo impegnati al massimo per rafforzare questa cooperazione per contribuire alla ripresa dell'economia''.

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