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Le conseguenze dell'incendio sull'uomo e sull'ambiente PDF Stampa E-mail
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Le conseguenze dell'incendio sull'uomo e sull'ambiente
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Effetti sui Materiali
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PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE

I prodotti della combustione possono essere suddivisi in: gas di combustione, fiamme, calore e fumo che determinano talvolta la deficienza di ossigeno. Da non sottovalutare il comportamento delle persone di fronte ad una situazione di pericolo ed emergenza incendio che può sfociare ra-pidamente in panico.

GAS DI COMBUSTIONE

È opinione comune che durante un incendio la morte delle persone coinvolte sopraggiunga per esposizione al calore delle fiamme. Contrariamente a questa convinzione, l’espe-rienza insegna che la maggior parte delle vit-time in realtà muore per asfissia o intossicazione, per effetto dei gas di combustione, molto prima di essere esposta alle fiamme. Per gas di combustione si intendono quei pro-dotti della combustione che restano allo stato gassoso anche quando vengono raffreddati alla temperatura ambiente (15°C). La maggior parte dei combustibili contengono carbonio che bru-ciando forma anidride carbonica quando è pre-sente ossigeno in abbondanza; quando invece l’ossigeno è scarso si forma il pericolosissimo ossido di carbonio. Tra i gas di combustione non è compreso il va-pore d’acqua che alla temperatura ambiente è liquido. Gli altri gas che si formano in un in-cendio dipendono da molte variabili, ma prin-cipalmente dalla composizione chimica dei com-bustibili, dalla quantità di ossigeno disponibile e dalla temperatura che si raggiunge durante l’incendio. Tra i gas di combustione si possono incontrare, oltre l’anidride carbonica e l’ossido di carbonio, l’idrogeno solforato, l’anidride solfo-rosa, l’acido cianidrico, vapori nitrosi (ossido e perossido di azoto), fosgene, ammoniaca ed acroleina.

OSSIDO DI CARBONIO

È un gas tossico, è spesso presente in grandi quantità negli incendi generici e con combu-stione in difetto d’aria e costituisce di solito il pe-ricolo più grande. È sempre presente ed in no-tevoli quantità quando si tratta di fuochi covanti in ambienti chiusi con scarsa ventilazione ed in tutti i casi ove scarseggia l’ossigeno necessario alla combustione. L’azione tossica dell’ossido di carbonio è dovuta al fatto che esso altera la composizione del sangue. L’esposizione in am-biente con l’1,3% di ossido di carbonio produce incoscienza quasi istantaneamente (dopo due o tre inalazioni) e la morte dopo pochi minuti. La percentuale dello 0,15% per 1 ora o la per-centuale dello 0,05% per 3 ore può essere mor-tale. La percentuale dello 0,4% è fatale in meno di 1 ora.

ANIDRIDE CARBONICA

Si forma sempre in grandi quantità negli incendi generici. È un gas asfissiante che in forte con-centrazione provoca anche una accelerazione del ritmo respiratorio. L’aria che contiene il 3% di anidride carbonica provoca addirittura il rad-doppio del ritmo respiratorio, con la conse-guenza che se sono presenti gas tossici aumenta la quantità di sostanze tossiche immesse nel-l’organismo. Inoltre una percentuale di anidride carbonica del 5% nell’aria, la rende irrespira-bile per lunghi periodi, del 10% è letale.

IDROGENO SOLFORATO

Si sviluppa in tutti quegli incendi in cui bruciano materiali che contengono zolfo come, ad esem-pio, la lana, la gomma, le pelli, la carne ed i ca-pelli. L’idrogeno solforato ha odore caratteri-stico di uova marce, ma tale sensazione, che si ha alle prime inalazioni, sparisce subito dopo. Esposizioni ad aria che contiene percentuali fra lo 0,04% e lo 0,07% per più di mezz’ora pos-sono essere pericolose in quanto provocano ver-tigini e vomito. In percentuali maggiori diviene molto tossico ed attacca il sistema nervoso e può provocare dapprima l’affanno e successi-vamente addirittura il blocco della respirazione.

ANIDRIDE SOLFOROSA

Si può formare nella combustione di materiali che contengono zolfo, quando questa avviene con abbondanza di aria. In genere se ne for-mano quantità relativamente modeste, salvo che negli incendi di zolfo. Percentuali dell’ordine dello 0,05% sono da considerare pericolose anche per esposizioni di breve durata. È un gas irritante delle mucose degli occhi e delle vie re-spiratorie.

AMMONIACA

Si forma nella combustione di materiali che con-tengono azoto (lana, seta, materiali acrilici e fenolici e resine melamminiche). L’ammoniaca è impiegata in alcuni impianti di refrigerazione e costituisce un notevole rischio di intossica-zione in caso di fuga. Produce sensibile irrita-zione agli occhi, al naso, alla gola ed ai pol-moni. L’esposizione per mezz’ora ad aria con-tenente percentuali dello 0,25-0,65% può cau-sare seri danni all’organismo umano o addirit-tura la morte.

ACIDO CIANIDRICO

È un gas altamente tossico, ma per fortuna in genere si forma solo in modeste quantità negli incendi ordinari. Quantità relativamente ap-prezzabili se ne trovano nelle combustioni in-complete (con scarsità di ossigeno) della lana, della seta, delle resine acriliche, uretaniche e poliammidiche. È impiegato come fumigante per distruggere i parassiti. Occorre indossare l’autoprotettore quando si debba intervenire in locali ove sia im-piegato o depositato l’acido cianidrico. Ha odore caratteristico di mandorle amare ed una concentrazione dello 0,3% è già da conside-rare mortale.

ACIDO CLORIDRICO

È un prodotto della combustione di tutti quei ma-teriali che contengono cloro, come la grande maggioranza delle materie plastiche oggi così largamente impiegate. Una concentrazione dello 0,01% è fatale oltre i 30 minuti. La sua presenza viene facilmente avvertita a causa del suo odore pungente e del suo effetto irritante per le mu-cose. L’acido cloridrico ha inoltre la proprietà di corrodere i metalli, cosa che si è verificata in non pochi incendi.

PEROSSIDO DI AZOTO

È un gas di colore rosso-bruno altamente tos-sico; esposizioni ad aria con percentuali dallo 0,02 allo 0,07% possono essere mortali entro breve tempo. Esso si forma insieme ad altri va-pori nitrosi nella combustione della nitrocellu-losa, del nitrato di ammonio e di altri nitrati or-ganici.

ALDEIDE ACRILICA

È un gas altamente tossico ed irritante e si forma durante l’incendio di prodotti derivati dal pe-trolio, oli, grassi ed altri materiali comuni. Con-centrazioni superiori a 10 p.p.m. possono es-sere mortali.

FOSGENE

È un gas altamente tossico presente nelle com-bustioni di materiali che contengono cloro, come ad esempio alcuni materiali plastici. La presenza di tale gas è da temere particolarmente quando la combustione si verifica in un luogo chiuso. Una concentrazione dello 0,003% è letale dopo 30 minuti, mentre dello 0,005% è letale ed im-mediata.

TABELLA DEI PRODOTTI MAGGIORMENTE TOSSICI
 
HCI = Acido cloridrico - Classe BE = Caustico, dannoso agli occhi, provoca necrosi e congiungivite
HCN = Acido cianidrico - Classe B = Altamente tossico, provoca cefalea, convulsioni e vertigini
CO = Ossido di carbonio - Classe CO-Hg = Fortemente tossico, provoca nausea, cefalea, vertigini.