Da un Atlante della documentazione comunale italiana ci si attende, innanzitutto, il disegno di una mappa antologica dei fac-simili e delle tipologie documentarie elaborate da quella (lunga) esperienza politica, istituzionale e culturale, intese come esiti multiformi di una progressiva complessità di procedure e di esigenze (esigenze di 'governo' in senso ampio, e dunque esigenze di documentazione). Il rinvenimento e l'individuazione di taluni, riconoscibili, modelli potrà anche essere uno degli esiti del lavoro che qui si propone. Tuttavia questo Atlante intende in primo luogo attirare l'attenzione degli studiosi e dei lettori sui processi e sulle dinamiche, sempre più integrate nel maturare dell'esperienza politica comunale, che portano grosso modo ovunque, nel pieno XIII secolo, a costruire un vero e proprio sistema di documentazione specificamente comunale: un sistema che comporta anzitutto l'integrazione fra culture e tecniche documentarie di matrice notarile e strategie di documentazione, riproduzione documentaria e conservazione di acta proprie delle istanze istituzionali.

Questi processi e queste dinamiche sono, nel materiale che qui si propone, esaminati attraverso l'esempio di alcuni contesti regionali; e resta aperto il campo per future integrazioni ed ulteriori esemplificazioni. Sono pertanto illustrati:

  • i meccanismi redazionali e le scelte che informano la produzione di documenti sciolti (sentenze, 'lodi', trattati) nella prima fase comunale in area subalpina, lombarda, e a Genova;
  • le dinamiche e le procedure che precedono, accompagnano e definiscono la produzione di documenti-libro (o in libro) nell'età podestarile e popolare (libri iurium, statuti, registri d'ufficio e documentazione di varia natura - giudiziaria, amministrativa), con particolare attenzione alle esperienze liguri e toscane;
  • le ricadute sul sistema documentario comunale delle nuove esigenze (pratiche e ideologiche) dei regimi signorili, con la comparsa di meccanismi di formalizzazione e validazione documentaria estranei alla prassi e alla cultura notarile (con esempi, per ora, riferiti a Verona e Mantova).

Naturalmente, i processi e le dinamiche cui si è fatto cenno non possono che essere illustrati mediante il diretto apporto della documentazione. Il nucleo dell'Atlante, perciò, sarà costituito soprattutto da una serie di schede (a struttura omogenea), definite da edizione, traduzione, commento e riproduzione digitale (quando possibile) dei documenti oggetto di analisi.

Al progetto collaborano, nell'ambito del PRIN Culture politiche e pratiche documentarie nell'Italia comunale e signorile (secoli XII-XIV), unità di ricerca delle università di Verona, Torino, Genova e Firenze. Responsabile scientifico del progetto è il professor Gian Maria Varanini. Per maggiori informazioni sulle responsabilità del sito vedi la pagina Credits.