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CinemaCHIEDI ALLA POLVERE. Dal capolavoro di John Fante un film con Salma Hayek e Colin Farell

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Il capolavoro di John Fante, uno dei grandi libri della letteratura americana del Novecento,  diventa un film per la regia di Robert Towne che fu amico dello scrittore e vincitore di due Oscar per le sceneggiature di "Chinatown" e "Tequila connection". Il film è interpretato da Salma Hayek, Colin Farell e Donald Sutherland. Prodotto da Tom Cruise, è distribuito nelle sale da Moviemax in oltre 200 copie.

Nella Los Angeles polverosa della Grande Depressione si incontrano lo scrittore italo-americano Arturo Bandini e la cameriera messicana Camilla Lopez. Lui sogna di scrivere il romanzo della vita, di vestire come William Holden e di amare bionde platinate, lei, più modestamente, di sposare un WASP (White Anglo-Saxon Protestant), di sostituire le huarachas (sandali) coi tacchi e di “correggere” il cognome Lopez in Parker o in Smith. Diversi per estrazione etnica e culturale, davanti alle discriminazione della città californiana finiranno per corrispondersi e per innamorarsi. Bandini, ispirato dalla sua musa, scriverà il romanzo che lo consacrerà al successo.

Da trent’anni il regista Robert Towne, sceneggiatore di Chinatown, sognava di trasporre per lo schermo il romanzo di John Fante Chiedi alla polvere. Un progetto nato dall’amore per la sua città, Los Angeles, e per il suo cantore abruzzese, Fante, vissuto in Colorado e cresciuto come artista nella polvere dell’Est e del Middle West, soffiata sul quartiere di Bunker Hill. Ma se l’amore di Bandini per Camilla fu capace di trasformarsi in uno dei romanzi più intensi della letteratura americana del Novecento, quello del regista per Fante e la sua arte non riesce ad andare oltre a un melodramma ben fatto e ben recitato, in cui a mancare è soprattutto Los Angeles, il terzo “personaggio” che Fante pensò, per le sue barriere ideologiche, come tragico ostacolo alla passione di Arturo e Camilla. La Los Angeles di Towne, ricostruita in Sudafrica e privata di tutte le interferenze della sua storia economica e politica finisce per vivere nella mente del pubblico come una leggenda favolosa perdendo la sua dimensione reale. Lontana, troppo lontana, dalla città percorsa dalle pagine polverose di Fante ed ereditata da quelle alcoliche di Bukowski, incessantemente bagnata dal sole in cui si diffonde e si disperde il sogno americano di Arturo e Camilla. Il loro amore melodrammatico e impossibile, verdiano nel film (la tisi di Camilla) e donizettiano per Fante (la follia e la fuga), mantiene intatta anche nella trasposizione cinematografica la denuncia sociale del romanzo: il pregiudizio odioso contro il diverso da sé. Salma Hayek è coraggiosa e selvaggia come la sua terra, Colin Farrell appassionato e sconfitto come John Garfield.

Regia: Robert Towne
Cast: Colin Farrel, Salma Hayek
Produttori: Tom Cruise, Paula Wagner
Distribuzione: Moviemax
Anno: 2006

Mercoledì 26 aprile 2006 : incontro stampa con Salma Hayek e con il direttore - assieme a Severino Cesari - della Collana Stile Libero Einaudi Paolo Repetti (in questi giorni in libreria con una una nuova edizione di Chiedi alla polvere e con la raccolta di racconti Dago Red) ed Emanuele Trevi critico letterario. 

Giovedì 27 aprile 2007 : anteprima del film al Cinema Adriano


Ufficio stampa : Biancamano - Vailati per Intesa & C.P.


NELLE SALE 'CHIEDI ALLA POLVERE' DA CAPOLAVORO SCRITTORE USA  -  (ANSA) ROMA, 26 apr

Arriva nelle sale venerdì distribuito in 150 copie dalla Moviemax il capolavoro di John Fante 'Chiedi alla polvere', lo scrittore definito da Bukowski "il narratore più maledetto d'America". Prodotto da Tom Cruise e Paula Wagner e diretto e scritto dal premio Oscar per la sceneggiatura Robert Towne (Chinatown), il film mette mano con protagonisti Colin Farrel e Salma Hayek, a un materiale incandescente e di difficile riduzione cinematografica. Ovvero alla storia molto letteraria, molto vissuta in prima persona, dei tormenti di Arturo Bandini (alter ego di Fante) aspirante scrittore di origine italiana, cattolico quando occorre, impacciato quanto ambizioso. Per lui che vuole vivere il suo sogno americano, quello di sfondare nel mondo letterario avendo dalla sua un solo racconto pubblicato, l'arrivo nella Los Angeles degli anni Trenta. Una città, per Arturo, che quando è in buona pensa di essere "un uomo che ama allo stesso modo uomini e animali, che invece diffida di italiani, ebrei e messicani. Trovata una pensione (molto più bella di quella descritta da Fante) e con un solo abito a disposizione (anche questo troppo in ordine) l'aspirante scrittore vive, tra la richiesta di prestiti del suo vicino alcolizzato (Donald Sutherland), una dieta coatta di aranci (l'unico cibo che si può permettere) e l'attesa della pubblicazione di qualche suo racconto. Ma al centro del romanzo come del film c'é soprattutto la storia del difficile e contrastato amore di Arturo per la bella Camilla Lopez (Hayek). Una cameriera messicana selvatica e che sogna come ideale riscatto di diventare moglie con un più appetibile cognome americano. E qui la storia tra libro e film sbanda pericolosamente. Nel lavoro di Robert Towne i due ragazzi, alla fine una storia d'amore, seppur con un finale tragico, l'avranno. Mentre nel plumbeo libro di Fante tra i due l'amore avrà contorni meno definiti anche se un finale altrettanto tragico.

"All'inizio - ha detto Salma Hayek oggi a Roma -, esattamente otto anni fa, avevo letto la sceneggiatura di Towne, ma non mi aveva convinto. Poi, con gli anni, sono cambiata e, rileggendola, l'ho trovata molto sexy e romantica. Una cosa questa che mi è capitata anche per 'Ultimo tango a Parigi' che ho trovato un capolavoro solo rivedendolo. Ma questa è una cosa che fa parte dell'evoluzione di ogni persona". Vestita rosa confetto, l'attrice messicana ha confessato di non aver letto, prima di girare, il libro di Fante ("il regista mi aveva detto di non farlo per non vivere nel fantasma di questo personaggio"). E poi che quando l'ha letto "mi sono disperata perché Camilla era così diversa da come l'avevo interpretata". Per un film a medio budget si è parlato anche di un volontario taglio di cachet da parte di Farrel e Hayek. "Per me un film non è importante se ha successo o no. Camilla era un bel personaggio. E quando si fa un film così è solo per amore". Come terzo protagonista di 'Chiedi alla polvere' "c'é sicuramente Los Angeles. Entrambi i personaggi - dice - come in un triangolo amoroso, devono fare i conti con lei".

Dei due film propostigli ultimamente da Robert Altman "non so se, alla fine, farò l'uno o l'altro o nessuno dei due. E pensare che non parlavo di altro, di questo onore che mi era capitato". Del cinema americano, dice,"non amo la prevedibilità, le troppe spiegazioni e la manipolazione. Ovvero il fatto che ti suggeriscono quello che devi dire e pensare". Oltre a parlare del suo antico impegno per un'organizzazione che si batte contro la violenza sulle donne("penso che sia l'origine di tutte le violenze") e ancora della sua battaglia contro una legge che in California vuole in galera chi non ha i documenti in ordine ("l'economia degli Usa dipende da 11 milioni di persone che vivono questa condizione"), Salma Hayek ha concluso parlando con entusiasmo di Prince, il grande musicista di Minneapolis. L'attrice che ha diretto il suo ultimo video 'Te amo corazon' racconta questa sua esperienza: "Mi ha telefonato Prince e mi ha detto se volevo girare il suo nuovo video. Credevo che mi volesse come attrice, ma lui intendeva proprio come regista. Ho accettato, ma non ho voluto essere pagata così da costringerlo a fare tutto quello che volevo". Prince "é un genio, un visionario. La persona più
straordinaria che abbia mai incontrato in tutto il mondo".



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